Recensioni per
Miserere
di SabrinaSala

Questa storia ha ottenuto 204 recensioni.
Positive : 205
Neutre o critiche: -1 (guarda)


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Recensore Master
22/09/18, ore 22:25

Cara Sabrina,
Bel capitolo! Tre situazioni diverse, tre flash, tre duelli di sguardo... Tre incontri/scontro: uno tra due
uomini praticamente fratelli, uno tra due amanti, uno tra due anime perdute. Quanto mi piacerebbe
poter vedere tutto questo su di un palcoscenico! Buio - luce - primo dialogo - buio e via di seguito per
altre due volte. Probabilmente per la seconda scena l' impegno dovrebbe essere maggiore, perchè ri-
creare il parapiglia di un mercato sarebbe leggermente complicato. Allora... Che osservazioni potrei
mai rilasciarti adesso? Qualcuno si è salvato, a qualcuno è capitato di sbagliare e qualcuno morirà...
Justus e il Vescovo (per ora) si sono salvati dalle ire (le scrivo al plurale perchè hanno diversa natura)
di Johannes. L' amore ha fatto tentennare troppo Maddalena, facendole forse cambiare il suo "appunta-
mento col destino" e (per quanto nel suo caso esso sia solo una chimera) ha fatto compiere un pessimo
passo a Hanna. Mai che le donne "sotto pressione" sappiano combinarne una giusta e possano collabo-
rare tra di loro! Ed infine ecco verificarsi ciò che per Erasmus ha sempre rappresentato la più grande
gioia possibile in questa vita: il permesso sacrosanto di essere padrone fino all' ultimo dell' altrui vita.
Il potere dei poteri! Un potere che il misterioso Ludwig si trova già a possedere, in una modalità che
non richiede permessi e non prevede patemi d' animo. Probabilmente anche il "bastardo boemo" è solo
una pedina di questa immensa partita per la vita, ma è anche un uomo intelligente e forte, che sa
agire personalmente. Ad un uomo simile una povera sciocca come Hanna non può che far pietà. Inutile
sprecare energie dove non serve, ma difficile rinunciare all' occasione di far rinsavire una sciocca.
Ora non resta che proseguire la lettura e scoprire l' identità del condannato.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
20/02/16, ore 13:04

Perdonami, già da diversi giorni ho letto il tuo ultimo capitolo, ma se aggiorni una volta al mese e 'ben difficile per me seguire la storia e lo e ' ancor di più trarre delle ipotesi sensate riguardo il suo esito.
Mi piacciono molto le atmosfere, le descrizioni e i dialoghi pur tuttavia, in confronto ai capitoli precedenti, ultimamente non riesco più a starci dietro come vorrei.
Aspetto il prossimo capitolo x i chiarimenti del caso (sperando ci siano!), nel frattempo ti mando un saluto affettuoso di buon fine settimana e un doveroso ricordo va a Umberto Eco l'ispiratore per eccellenza di tanta letteratura raffinata sul misterioso e affascinante Medioevo. A presto!
(Recensione modificata il 20/02/2016 - 01:16 pm)

Recensore Master
17/02/16, ore 17:43

Bentornata Sabrina, bentornato Johannes.
Mi mancavate tanto.
Ma per il capitano è un ritorno ricco di amarezza e rabbia, che lo stesso sfoga con Justus. Frustrazione e impotenza provate per l'incredibile situazione creatasi, delusione nei confronti del Vescovo verso il quale provava fiducia. Tradito da colui che considerava come un padre e a poco servono le rassicurazioni del chierico. Niente lo fermerà e il suo intento è vederla, Lei, Lena. Che uomo, Johannes *sospiro*!
L'incontro, al mercato, tra di loro ce lo descrivi carico di tensione, ma anche di magia.
Un feeling tra loro che nasce anche da un semplice sguardo. E con quello sì sono detti tutto e niente. Splendido!!!!
Peccato che Lena, in preda all'agitazione, abbia commesso un errore che, sembra, sarà fatale per qualcuno. Il bigliettino lasciatole da Johannes cade in mani sbagliate. Ma cosa c'era scritto? Cosa fare? Di chi fidarsi? Parole d'amore?
Il dialogo tra la scialba e stupida Hanna e il boemo è eccezionale. Quest'ultimo è un vero "cattivo" ed è impressionante come sembra conoscere alla perfezione gli animi di coloro con i quali ha a che fare. Sembra conoscere tutto e tutti, i loro segreti più intimi, i loro pensieri, poterne addirittura prevedere i gesti, i comportamenti, i pensieri. 
Un bellissimo personaggio le cui sfaccettature sono, da te, molto curate.
A questo punto, doveroso il gioco del "chi è il fortunato /condannato a morte?"
Justus: forse il nome che mi sento qui quotare di più, proprio perché si è reso colpevole di aver aiutato i due amanti.
Johannes: perché, pronto a tutto per avere Lena, potrebbe far fallire "i loschi piani" del vescovo 
Edelbert: morto Lui, si potrà far incolpare Lena o lo stesso Johannes, di omicidio.
Sempre più bello, sempre più brava, sempre più...I LOVE MISERERE
Un Bacione grande

Recensore Master
16/02/16, ore 01:00

E con te termino la mia maratona "recensiva", sperando di essere abbastanza lucida per commentare questo capitolo tanto atteso. 
Come tu ben sai ho un debole per i confronti faccia a faccia tra protagonisti maschili che siano legati da forti vincoli affettivi, quindi potrai capire quanto la "resa dei conti" tra Johannes e Justus (colpevole, a detta dell'altro, di averlo mandato via permettendo così al Vescovo di far sposare Lena) mi abbia fatto gongolare. In realtà, il loro più che uno scontro è essenzialmente lo sfogo rabbioso di Johannes nei confronti dell'amico: Justus infatti non reagisce, bensì rimane piuttosto passivo, soffrendo per la reazione dell'altro. Ora, ammetto di non riuscire a inquadrare bene il suo atteggiamento: se il più delle volte, infatti, ritengo il chierico attratto da Lena,tuttavia il sentimento che lo lega a Johannes resta per me in parte indecifrabile; forse sono l'educazione ricevuta e la vita monastica a renderlo così "femminile" e delicato nelle sue reazioni, o forse è semplicemente così che appare paragonato alla maschia irruenza di Johannes... onestamente sospendo il giudizio e faccio altrettanto con Ludwig.
Presentato inizialmente come un personaggio negativo, una pedina inquietante nelle mani del Vescovo, il Boemo sta dimostrando, infatti, di essere a sua volta una figura molto più complessa e profonda: le sue parole vagamente amare rivolte alla sciocca Hanna ne sono un esempio, forse più del suo passato incontro con Erasmus. Erasmus che ora ha in mano un biglietto sicuramente compromettente: probabilmente la richiesta di un incontro o un tentativo di fuga; qualcosa insomma che possa inguaiare l'odiato capitano (ma non credo Justus, data la scaltrezza di Johannes e il suo desiderio di tenere l'amico lontano dai guai).
Visto che abbiamo parlato di quel biglietto foriero di condanne, per concludere due parole sul palpitante incontro tra Johannes e Lena. Mi ha ricordato molto, nonostante la situazione sia completamente diversa, il capitolo in cui erano travolti da quella specie di baccanale, che terminava con quel bacio impetuoso da cui poi prende avvio la passione. Nel loro intenso scambio di sguardi, nel loro muto riconoscersi, c'è sensualità, pathos, dramma. Senza una parola, senza un vero contatto, eppure operi questa magia.
Bel pezzo in generale, decisamente. E bella questa storia che trovo sempre più intrigante e ingarbugliata!
Sperando di non aver vaneggiato troppo...
buonanotte!
Silvia

Recensore Master
14/02/16, ore 21:24

Beh, in realtà il toto biglietto fa parte dalla recensione...
Cosa ci sarà scritto? Un invito alla fuga? Un pensiero d'amore puro e semplice? Comunque qualcosa di terribilmente compromettente.
Chi sarà mai il "condannato a morte"? Justus o Johannes, vedo poche altre opzioni, a meno che non sia direttamente Lena, eppure si parla di un uomo, quindi...Od ancora: proprio il marito non consumente, ma mi pare tirato per i capelli.

Mi piace molto la descrizione del mercato, dello sbigottimento, così nel tuo stile e così visiva.
Bravissima.

Recensore Master
12/02/16, ore 22:33

Benritrovata Sabrina, tu e tutta l'"allegra" combriccola di Rosemburg!!
Bentornato al Leone! Fiero, indomito e senz'altro un pochino "alterato"...
Emerge dall'ombra della cella di Justus,e pare emergere dalle cupe ombre che l'hanno allontanato e costretto a celarsi agli occhi di tutti. E poi ne comprendiamo bene il perché: il famigerato matrimonio tra Maddalena e Semola è avvenuto. Formalmente. Ma lui non è al corrente del dettaglio più "succoso", probabilmente non ancora, a meno che non abbia provveduto l'amico fraterno a compiere il "dovere di cronaca".
Torna "alfa" più che mai...dopo il periodo in cui s'è rassegnato ad ascoltare, suo malgrado, i consigli di Justus, adesso si "impone": è ora di fare di "testa sua". All'amico non resta altro che compiacerlo nel piano che gli frulla in testa.
Mi piace come, ancora una volta, in mezzo alla folla si "riconoscano". Nonostante l'apatia causata dai recenti avvenimenti, Lena s'accende immediatamente di rabbia e fiero orgoglio quando lo "sconosciuto" la urta in modo così "perentorio". Scatenandone la reazione. D'altra parte solo lui avrebbe potuto, considerando come a lungo si siano "studiati" in siffatta maniera prima del comprendere il peso dei loro sentimenti.
E Johannes stesso la "circonda", la scruta girandole attorno, proprio come farebbe un "predatore". Ma con l'unico intento di salvarla, di salvarsi. Mettendola involontariamente in grave pericolo.
Verrebbe da pensare che il "compromesso" numero uno sia proprio lui. Ma se nelle brevi ( non credo scrivesse papirozzi come me, non mi pare affetto da logorrea...) righe vergate avesse nominato colui che finora li ha aiutati? Se avesse fatto cenno alla famosa fiala? Io temo che gli "incastrati" siano proprio loro tre...e, in quanto donna, in un'epoca ove la misoginia era imperante, Maddalena si sta dibattendo tra le acque più torbide....
Di Hanna ho già riferito. Incolore: frivola, scialba, fa davvero pena a noi come a Ludwig. Vittima tra le vittime del Vescovo. Vittima della sua stoltezza, della superficialità, di un miraggio. Piccola rotellina in un ingranaggio molto ben oliato..e troppo più grande di lei.
E Ludwig, il "Boemo"? Beh, anche su di lui mi sono espressa in passato.
E ho sempre sostenuto che tutta quella connotazione negativa datagli dal suo "ruolo", in realtà non è così evidente. In effetti è una figura "ombra" a tutti gli effetti. Emerge sempre dalle "tenebre" dove trova rifugio, ma anche dalle tenebre dell'anima. Soprattutto di quella putrida e nera con cui pare ci siano parecchi "conti in sospeso". E' un personaggio molto "grigio". Non perfettamente "pulito", probabilmente con alcuni "scheletri nell'armadio" ( suoi, ma anche di altri), accumulati forse più per "costrizione" che non per mera perfidia.
Alle volte mi pare quasi una sorta di "grillo parlante". Dà voce alla coscienza di alcuni personaggi, quelli negativi o che commettono azioni negative. Non a caso compare dal buio dinnanzi ad Erasmus( con cui sappiamo avere un certo attrito) ed ora con Hanna. Di cui , però, comprende la debolezza, il atto di non essere "davvero" una cattiva, ma semplicemente una sciocca che sta sbagliando. E la invita a fuggire, a togliersi da quest'ingranaggio molto più grande di lei, che potrebbe schiacciarla, molto più di quanto non abbia già fatto.
Ho fatto accenno ad una figura "simpatica" come il grillo parlante, evocando la coscienza. Ma forse, data l'imponenza e la notevole fisicità ( !!!) sarebbe più corretto appellarsi a lui come ad una sorta di "angelo vendicatore". Col suo fondo di dannazione.
Sento ci riserverà delle sorprese, il suo essere "grigio" contribuirà a far girare le sorti della vicenda in un verso piuttosto che in un altro..."ago della bilancia", in carne ( e che carne! Nemmeno Hanna è rimasta indenne dal suo fascino "oscuro"..) ed ossa.
Bene, mia cara...mi sei mancata parecchio. Così questa storia con i relativi personaggi. Ma se continuo così, non ti mancherò di certo io!!
Regali atmosfera, ritmo incalzante, suspance, ma anche introspezione a piene mani...aspetto trepidante gli sviluppi!!
Un bacione.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
12/02/16, ore 21:28

Biglietto? Forse un appuntamento tra i due amanti....
Condannato? Penso tutti e due
Cosa vuole il boemo ancora non mi è chiaro, Erasmus penso invece che voglia disfarsi di Johannes (forse per gelosia, chissà)
Justus: aiuta il suo amico fraterno anche perché nasconde dentro di sé un'amicizia (?) molto forte anche per Lena.
Ma quello che amo di questa storia, sono le atmosfere che si respirano parola dopo parola, il sentimento religioso, combattuto tra misticismo e paura del peccato, l'amore vissuto con paura di lasciarsi andare e incapacità di trattenere le proprie passioni.
Attendo aggiornamenti
K