Eccomi qui, giunta alla fine di questo tuo breve testo. ç-ç
Direi che, decisamente, hai concluso in bellezza: l'arrivo di Alessandro è stato spettacolare, tanto per come è orchestrato quanto per i sottintesi del suo platealissimo gesto (piccolo bastardo X°D). Da quello che so di lui, non solo è assolutamente IC, ma è anche coerente con il personaggio che tu stessa hai creato - che del resto si propone di richiamare al massimo la figura storica. Ho apprezzato moltissimo l'intensità della scena, l'attimo sospeso di silenzio tombale; poi, la mano alzata in segno di vittoria - e di monito - e lo scoppio come un rombo di tuono di sollievo.
Sicuramente si è trattato del momento più pregnante del capitolo, nonostante quanto segua non sia minore per importanza; se però il resto lo è per le varie dinamiche di rapporto, questo è esclusivamente "suo".
In seguito lo vediamo interagire con i suoi generali, che cercano inutilmente di fargli capire quanto sia preziosa la sua pelle per il funzionamento del sistema da lui creato. Alessandro è un conquistatore che va sempre avanti: sì, si cura delle terre che ha preso sotto il suo dominio, ma pare il tipo di persona più interessata alla presa in sé che al vero e proprio esercizio del potere. Se Efestione costituisce la sua ancora a livello sentimentale\personale, non è lo stesso a livello politico: gli manca qualcuno che lo freni e lo faccia riflettere che l'estensione dei territori sotto di lui è già considerevole, e che lui, in fin dei conti, non è che uno solo - immortale e figlio divino, o meno. Do ragione a Krateros nelle sue obiezioni, nonostante umanamente possa parteggiare per Efestione nella sua... "esortazione" a lasciare in pace il sovrano ferito.
Venendo poi alla loro scena AWWWW ship.
Devo dire che ho quasi - QUASI - perdonato il nostro Alessandro per le sue indiscrezioni con Bagoa - non ci sperare troppo in una completa assoluzione, tuttavia. Vederli finalmente a confronto, con Alessandro che tiene per sé le sue considerazioni circa Efestione, ma che comunque sono note al lettore che ha seguito il filo del suo ragionamento è awwww. Non sarà un modo profondo per spiegarlo, ma penso che sia onomatopeicamente eloquente. XD Quanto ad Efestione, di nuovo vediamo come il sentimento per Alessandro riesca a tirare fuori in lui un lato feroce che non si ferma neanche di fronte all'onore - un po' come è capitato per quanto riguarda i soldati, con il massacro dei nemici. E' una parte che lo rende sfaccettato e non un personaggio "buonista", misericordioso a tutti i costi. Umano, insomma.
E gli ultimi momenti, AW.
Un plauso va sempre alle descrizioni e alla capacità di creare atmosfera, e allo stile, che è sempre adatto alla materia narrata e godibilisimo.
In tutto questo, l'unico appunto che ho da farti è un dettaglio a livello di trama. Mi riferisco alla ferita riportata da Efestione nel capitolo precedente: possibile che Efestione ancora non ne senta il fastidio; che Filippo, che è medico, non la noti anche di sfuggita; che lo stesso Alessandro non se ne accorga? Con un colpo del genere, un qualche segno dovrebbe essere rimasto, come la tumefazione (te lo dico perché sono esperta di affezioni varie alla bocca XD come sai). Ne farei quindi menzione, non tanto perché sia fondamentale, quanto per la continuità. ^^
A parte questo, ti lascio le solite noticine e tantissimi complimenti: la storia è stata davvero un bellissimo viaggio, mi ha permesso di conoscere Efestione più a fondo e di vivere uno spaccato per me inedito delle esistenze dei nostri due eroi (oltre che, in generale, di rivederli insieme quanto separati). Aspetto con ansia il prossimo installment e non farmi attendere troppo, da brava. <3
tensione - teso --> Piccola ripetizione.
re --> Andrebbe in maiuscolo quando si riferisce alla persona fisica di Alessandro.
nervoso - nervoso --> Piccola ripetizione.
apposta --> Correttamente è "a posta" ( = "a bella posta").
cavallo - cavallo --> Anche qui, ripetizione.
popolarità --> Lo cambierei: lo hai inserito in un dialogo, ma stona col periodo storico - inoltre, è attestata come forma solo a partire dal XVI° secolo.
attende - tendere --> Suono simile. Cambierei "tendere" con "prendersi cura". |