Recensioni per
Il viaggio
di Flora

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/09/16, ore 15:05
Cap. 5:

Ciao!
Ecco la conclusione del viaggio, un viaggio che ho intrapreso pure io sia perché ci ho messo davvero tanto a leggere questi cinque capitoli (testa e tempo, so che capirai) e sia perché la tua scrittura sopraffina mi ha trasportato letteralmente nel torbido caldo e nell'angoscia vissuta dai personaggi citati.
Efestione era un fascio di nervi, l'attesa è sempre la cosa più logorante, perché l'ansia ti avviluppa e non puoi fare a meno di farti sorprendere e catturare da questa, perché se attendi stai sperando. E mentre speri l'ansia ti uccide. Poi il sollievo, non c'è niente di più bello del sollievo che arriva, che ti scrolla di dosso tutta la stanchezza e la spossatezza accumulata. Il sollievo è come il sole che spazza la tenebra.
Krateros ha fatto salire il crimine ad Alessandro, ebbene sì! Sostanzialmente il concetto è giusto, cioè: se un uomo non facente parte della stessa nazione non mostra affinità a loro è naturale che non sia devoto come dovrebbe essere un macedone, alla fine è anche comprensibile. Ma purtroppo un impero non si costruisce con un solo soldato macedone. E pure i romani hanno commesso lo stesso errore, ma più che errore io la definirei una necessità, perché neanche se procreassero dieci figli macedoni al mese riuscirebbero ad avere un esercito tanto vasto quanto fedele alla causa. Sicché, però, Krateros mi sta anche tremendamente antipatico, spero che qualcuno se lo ingoi XD o che quanto meno gli tagli la lingua! Così almeno è funzionale come soldato, ma tace. Dici che è troppo barbara come cosa?
Ovviamente il loro incontrasi, finalmente, è stato un momento di dolcezza struggente.
Davvero belli, io li amo sempre di più.
Il viaggio è stato veramente sofferto, pure per noi, ma almeno questa volta è finita bene.
Scritta davvero divinamente e accuratissima.
Davvero brava, complimenti!
Alla prossima!

Recensore Junior
20/02/16, ore 16:12
Cap. 5:

Eccomi qui, giunta alla fine di questo tuo breve testo. ç-ç

Direi che, decisamente, hai concluso in bellezza: l'arrivo di Alessandro è stato spettacolare, tanto per come è orchestrato quanto per i sottintesi del suo platealissimo gesto (piccolo bastardo X°D). Da quello che so di lui, non solo è assolutamente IC, ma è anche coerente con il personaggio che tu stessa hai creato - che del resto si propone di richiamare al massimo la figura storica. Ho apprezzato moltissimo l'intensità della scena, l'attimo sospeso di silenzio tombale; poi, la mano alzata in segno di vittoria - e di monito - e lo scoppio come un rombo di tuono di sollievo.
Sicuramente si è trattato del momento più pregnante del capitolo, nonostante quanto segua non sia minore per importanza; se però il resto lo è per le varie dinamiche di rapporto, questo è esclusivamente "suo".
In seguito lo vediamo interagire con i suoi generali, che cercano inutilmente di fargli capire quanto sia preziosa la sua pelle per il funzionamento del sistema da lui creato. Alessandro è un conquistatore che va sempre avanti: sì, si cura delle terre che ha preso sotto il suo dominio, ma pare il tipo di persona più interessata alla presa in sé che al vero e proprio esercizio del potere. Se Efestione costituisce la sua ancora a livello sentimentale\personale, non è lo stesso a livello politico: gli manca qualcuno che lo freni e lo faccia riflettere che l'estensione dei territori sotto di lui è già considerevole, e che lui, in fin dei conti, non è che uno solo - immortale e figlio divino, o meno. Do ragione a Krateros nelle sue obiezioni, nonostante umanamente possa parteggiare per Efestione nella sua... "esortazione" a lasciare in pace il sovrano ferito.
Venendo poi alla loro scena AWWWW ship.
Devo dire che ho quasi - QUASI - perdonato il nostro Alessandro per le sue indiscrezioni con Bagoa - non ci sperare troppo in una completa assoluzione, tuttavia. Vederli finalmente a confronto, con Alessandro che tiene per sé le sue considerazioni circa Efestione, ma che comunque sono note al lettore che ha seguito il filo del suo ragionamento è awwww. Non sarà un modo profondo per spiegarlo, ma penso che sia onomatopeicamente eloquente. XD Quanto ad Efestione, di nuovo vediamo come il sentimento per Alessandro riesca a tirare fuori in lui un lato feroce che non si ferma neanche di fronte all'onore - un po' come è capitato per quanto riguarda i soldati, con il massacro dei nemici. E' una parte che lo rende sfaccettato e non un personaggio "buonista", misericordioso a tutti i costi. Umano, insomma.
E gli ultimi momenti, AW.

Un plauso va sempre alle descrizioni e alla capacità di creare atmosfera, e allo stile, che è sempre adatto alla materia narrata e godibilisimo.

In tutto questo, l'unico appunto che ho da farti è un dettaglio a livello di trama. Mi riferisco alla ferita riportata da Efestione nel capitolo precedente: possibile che Efestione ancora non ne senta il fastidio; che Filippo, che è medico, non la noti anche di sfuggita; che lo stesso Alessandro non se ne accorga? Con un colpo del genere, un qualche segno dovrebbe essere rimasto, come la tumefazione (te lo dico perché sono esperta di affezioni varie alla bocca XD come sai). Ne farei quindi menzione, non tanto perché sia fondamentale, quanto per la continuità. ^^

A parte questo, ti lascio le solite noticine e tantissimi complimenti: la storia è stata davvero un bellissimo viaggio, mi ha permesso di conoscere Efestione più a fondo e di vivere uno spaccato per me inedito delle esistenze dei nostri due eroi (oltre che, in generale, di rivederli insieme quanto separati). Aspetto con ansia il prossimo installment e non farmi attendere troppo, da brava. <3

tensione - teso --> Piccola ripetizione.
re --> Andrebbe in maiuscolo quando si riferisce alla persona fisica di Alessandro.
nervoso - nervoso --> Piccola ripetizione.
apposta --> Correttamente è "a posta" ( = "a bella posta").
cavallo - cavallo --> Anche qui, ripetizione.
popolarità --> Lo cambierei: lo hai inserito in un dialogo, ma stona col periodo storico - inoltre, è attestata come forma solo a partire dal XVI° secolo.
attende - tendere --> Suono simile. Cambierei "tendere" con "prendersi cura".

Recensore Master
18/02/16, ore 14:02
Cap. 5:

Eccomi qui! Non potevo non passare a recensire l'ultimo capitolo di questa splendida storia.
Parto subito dicendo quanto abbia apprezzato la parte iniziale: tutto l'accampamento che si raduna ad attendere il re arrivare: credo che non ci sia una forma migliore per mostrare l'attacamento e l'affetto verso il proprio sovrano, se perfino donne e bambini vogliono sapere cosa devono attendersi. Emerge potente la figura di Efestione, l'amante che non vuole arrendersi, la figura sofferente e inquieta.
Il dubbio si insinua potente sotto la carne dei generali: perché il divino Alessandro ora, su quel letto, sembra solo un uomo? Non può essere. Come è possibile che il figlio di Zeus muoia?
Ma infine, tra la morte e vita che si mischiano e combattono, vince la prima. E qui si insinua lo spettro dorato di Eros, e delle sue promesse. Anche in questo caso la scena è molto ben descritta, come la scena in cui Alessandro vuole dimostrare di essere in forze, come niente fosse successo, e solo Efestione lo vede soffrire. Cosa è disposto a fare un uomo per non far perdere le speranze alla sua gente? A quale limite è disposto ad arrivare un uomo come lui, Alessandro il Grande? Si sottomette - per modo di dire - ai suoi generali e si fa rimproverare da essi; è generoso quanto impavido, assetato di gloria quanto, nel suo amore, debole e bisognoso... cerca il limite dell'infinito come Odisseo, ma resta ancorato a chi è cresciuto con lui, al suo Efestione.
Tutti gli uomini e gli animi si fondono in lui, e io mi ritrovo a commuovermi a leggere questa storia. Più di una volta mi sono ritrovata a pensare a quanta fortuna ho avuto a conoscerti come autrice, Flora, perché alcune cose non hanno prezzo, come le emozioni.
Perdonami se non dirò altro di più, perché per me non è mai facile commentare l'ultimo capitolo di una storia, nemmeno delle mie.
Però ti ringrazio per le tue parole, come sempre. Grazie

Un grosso bacio,
Manto :*