Recensioni per
Miserere
di SabrinaSala

Questa storia ha ottenuto 204 recensioni.
Positive : 205
Neutre o critiche: -1 (guarda)


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Recensore Master
23/09/18, ore 02:28

Cara Sabrina,
Ohhhh... Che terribile sorpresa!!! Il piano diabolico del Vescovo prevedeva anche la rovina di Johannes!
Almeno da un certo punto in poi... All' inizio forse non era così, ma, certamente, poi lo è stato.
Magari Winkler non era nemmeno in possesso di un vero e proprio piano e, standosene in agguato, at-
tendeva una congiuntura favorevole. E, colmo della sciagura, è stato proprio il suo ex capitano a fornir-
gliela. Una buona occasione per impossessarsi nascostamente del Marchesato di Turingia, attraverso il
controllo della Marchesa vedova, cioè di Maddalena. (Però io avrei dei dubbi in merito, cara Sabrina...
Maddalena è vedova, ma non è madre. Potrebbe anche non essere accettata come legittima erede dalla
famiglia di Edelbert) Quanto è pessimo sto vescovo!!! Lo pensa persino Ludwig... Ma avrà poi un senso
che a un assassino prezzolato capiti di considerare il suo mandante una perfida persona?! Servirà a qual-
che cosa?! Mah! Ora ti vorrei sottoporre due miei voli di fantasia "nuovi nuovi"... Nel primo ho immagina-
to che Ludwig abbia qualche voce in capitolo sulla parentela di Turjngia e che il Vescovo sia intenzionato
a fargli prendere il posto di Edelbert. Nel secondo mi è capitato di immaginare che tale parentela invece
riguardasse (non ridere) Justus, che è troppo un bel giovane per essere un semplice figlio del popolo.
Anche Johannes, ovviamente, è una magnifica creatura, ma sono talmente tante le doti che avvicinano
il nostro biondo monachello ai modi di fare e di essere di un nobile, che crederlo non è affatto difficile.
Come puoi vedere il tuo racconto si è decisamente impossessato di me.
Un impressionato, ma comunque affettuoso, saluto

Recensore Master
21/03/16, ore 20:24

Johannes si comporta molto correttamente e in modo qusi eroico nella sua tacita difesa di Justus e Lena.
In qualche modo le parole tradiscono il vescovo, le sue intenzioni e forse addorittura le sue passate azioni. Non lo riterrei del tutto estraneo alla macchia di sangue sul biglietto.
Ora piu` che mai sono curiosa del seguito.
A presto.
Un abbraccio.

Recensore Master
13/03/16, ore 15:48

Ciao Sabrina! qua tu ci dici che si è vicini alla resa dei conti, invece secondo me l'omicidio di Edelbert ha complicato ulteriormente le cose e io la vedo dura per Johannes venirci a capo.Quel biglietto fuggito dalle mani di Lena ha avuto conseguenze deleteree ed ha fornito uno splendido assist a Erasmus, Wikler ,Ludwig, (quest'ultimo sicuramente è l'esecutore materiale del delitto) e sarà ben difficile per Johannes uscire da questa trappola che gli è stata tesa con perfido , diabolico ingegno.
Erasmus falsamente gli dice che sarà il tribunale a decidere quando invece, col trasferimento nelle terre del marchesato, prigioniero di estranei, la sua condanna a morte e' scontata, il processo gia'si preannuncia come una beffa Improvvisamente loquace Erasmus a inizio capitolo, arringa frasi di biasimo e di disprezzo come se fosse la pubblica accusa, ed è evidente fin da subito che la sentenza di morte e'soltanto una mera formalità.
Lena dalla finestra ha visto qualcosa di importante, credo e certamente anche Justus da lontano è stato testimone eppure l'armigero nobile e generoso di cuore non vuole coinvolgere i suoi cari affetti e con coraggio affronta la sua battaglia solitaria. Staremo a vedere se davvero nessuno gli verrà in soccorso.
Mi è piaciuto molto. Brava.Attendo aggiornamenti!!

P. S. Non farci attendere molto: i cali d'attenzione e le dimenticanze dovute al tempo non giovano alla riuscita di questa storia!
(Recensione modificata il 15/03/2016 - 08:55 pm)

Recensore Master
13/03/16, ore 08:46

Cara Sabrina, vedo che ad Erasmus gli si è sciolta la lingua. Ma che bravo, che oratore! Aveva nascosto queste doti ben benino!
Johannes, dal canto suo, mantiene quell'imperturbabilità che lo aiuta, momentaneamente, a non crollare, anche davanti al racconto della proposta di matrimonio fatta a Lena. 
Finalmente scopriamo cosa c'era scritto nel bigliettino che aveva consegnato alla sua amata... Astutamente senza firma. Purtroppo questo serve a poco. Il piano per incastrarlo sembrerebbe perfetto: consegnato agli uomini del marchese, il Vescovo e tutti i suoi scagnozzi non dovranno più sporcarsi le mani, non con Lui almeno.
Ma, esattamente, quali sarebbero le responsabilità di Lena? Amministrare il patrimonio del marito? Ma Lei ne é in grado ....o ci penserà il Vescovo ad aiutarla nelle "scelte finanziarie"? E al patrimonio del marchese che mirava fin  dall'inizio?
Ci mancava solo il boemo e le sue attenzioni verso Lena. Anche Lui disgustato per questa recita collettiva di Erasmus e Vescovo, non disdegna la novella vedova.
Sai che non so immaginare come ne verrà fuori Johannes? Heinrich lo farà scappare? Subirà davvero un processo? Ti tocca aggiornare presto😬
Sempre avvincente, sempre Bravissima, sempre I love Miserere.

Recensore Master
06/03/16, ore 23:36

Stavolta recensisco d'impeto di fronte a questo capitolo, non sia mai che riazzecco qualcosa non volendo! Adesso ho capito il senso della tua risposta: dunque la missiva per la cara anima era effettivamente il biglietto di Johannes per Lena, ovviamente (e forse fortunatamente) non corredato di firma. Hai con questo costruito un bel colpo di scena: in pratica il luogo dell'appuntamento dei due innamorati era quello in cui si è consumato il delitto; commissionato, ormai è lapalissiano, dall'ambizioso Vescovo (guarda caso Lena andrà ad amministrare le ricchezze del marchesato), ma ad opera di chi? Tolto Justus, Erasmus e Ludwig sono i papabili, come dicevo precedentemente... anche se a questo punto propendo per il secondo. Erasmus è un codardo, la classica persona capace di ferire con l'arma dell'intrigo e della menzogna, ma non con le armi; Ludwig è enigmatico, ma mi sembra sempre più un sicario con l'anima... comunque un sicario.
La reazione di Johannes durante questa specie di formulazione di accuse è ovviamente quella che mi aspettavo: fiera, piena di dignità e soprattutto tendente a non mettere nei guai le persone per cui prova amore o affetto, da Justus a Lena, passando per Heinrich, che non riesce ad accettare l'idea dell'amico destinato a un processo evidentemente già scritto: come può essere giusto, se avrà luogo nei territori del marchese che reclamano solo vendetta? Ecco dunque spiegato il senso del titolo, intuibile già dalle prime battute. Se non altro, Lena sarà lì...già Lena, qui la grande assente, ma considerata da Ludwig una fondamentale pedina. Bisognerà vedere se la nostra seguirà la volontà del suo tutore o si ribellerà, cercando la salvezza per sé e per Johannes.
Molto bello: drammatico, intenso, coinvolgente. Sei una garanzia!
Un bacio e buonanotte!
Silvia

Recensore Master
06/03/16, ore 21:50

No, Sabrina, dal "leone" non potevo aspettarmi una reazione diversa!!
E stavolta che sta dietro delle sbarre autentiche, e non in quelle fittizie dei suoi tormenti e delle sue contraddizioni, non si dibatte affatto, ma mostra il lato che comunque tutti sono abituati a riconoscergli da sempre: fierezza e coraggio, caratteristiche peculiari di un vero "leone".
Caratteristiche stesse che ne hanno sempre forgiato il carattere e la condotta, l'intransigenza ed un profondo senso di giustizia ed onestà che suonano purtroppo letali condanne in un mondo corrotto ove regnano sovrane la brama del potere e la crudeltà, ove il "fine giustifica i mezzi" con spietata lucidità.
Non ha mezze misure, Johannes. Non ne ha mai avute. Nessun cedimento, nessuna concessione, mai. Ed il prezzo di tale limpidezza è ora chiaro e beffardo dinnanzi ai suoi occhi. Occhi disgustati di prigioniero di fronte al "portavoce" del vescovo, quel meschino e viscido Erasmus che adesso fa le veci di giudice in Terra, combattendo con istinti di bassa lega, che comunque non sfuggono agli occhi "allenati" di chi ne conosce bene le perversioni, camuffate da un'aura solenne.
Uno scontro d'anime all'interno di questo processo sommario alle "intenzioni". La purezza ( d'intenti, d'ideali) contro il peccato ( mire e sordidi pensieri). Una battaglia già ampiamente decisa e persa, una condanna già emessa con la morte di Edelbert in quel chiostro misterioso. E come dici tu nel titolo, Johannes risulta essere a tutti gli effetti un "dead man walking", con quello spostamento obbligato nelle terre del Marchese, territorio forse ancora più ostile, senz'altro per l'apparente mancanza di "appoggi" su cui contare ( visto che hanno praticamente "fatto fuori" il secondo di Johannes, il fido Heinrich..).
La tenacia e la forza dei sentimenti di Johannes cerca di preservare dal baratro Justus e Lena, ma siamo davvero sicuri che loro non muoveranno un passo in suo aiuto? Io non credo. Come credo sempre fermamente in un intervento a sorpresa di Ludwig....magari coinvolgendo proprio, col favore delle tenebre, la sensualissima "pietra dello scandalo".
Eccoci, dunque, Sabrina. Ci hai condotto nel cuore della trama e del suo dispiegarsi, tra le pieghe apparentemente insondabili degli animi dei nostri protagonisti. E sei sempre eccelsa, carica di emozione e mai banale nel distribuire colpi al cuore...
Aspetto, sempre, con ansia...
Alla prossima, un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
06/03/16, ore 21:47

Noente poteva dire Johannes nel processo farsa. E il vescovo non ha avuto nemmeno il coraggio di parlare, mandando avanti quella serpe di Erasmus!
Ma qualcosa succederà nel trasferimento in Turinja, ne sono certa, non può finire così, Winkel deve pagare!
Ludwig, poi, che non provi a toccare Lena!
Insomma, molte pedine in movimento, ma ormai siamo alla fine e resta da sferrare lo scacco matto. Winkel pensa di avere tutto in mano, ma Johannes ha molti più amici di quanti ne abbia il vescovo, magari anche qualcuno inaspettato, chissà..
Alla prossima
K
(Recensione modificata il 06/03/2016 - 09:48 pm)
(Recensione modificata il 06/03/2016 - 09:57 pm)