Brividi, tanti brividi.
Questo è un capitolo veramente intenso, sembra davvero di essere nella mente di Squall e vivere il suo tormento, il suo senso di impotenza, la sua voglia di arrendersi, per una volta.
Per il capitolo precedente avevo detto che la tua Rinoa era fortemente umana; qui posso dire lo stesso di Squall. Lo abbiamo sempre visto nei panni dell'eroe sicuro, imperturbabile, che tiene duro fino alla fine...e ora dov'è finito quell'eroe? Se lo chiede anche lui, rendendosi conto che anche un eroe ha un limite di sopportazione, soprattutto perché questa situazione è diversa da tutte le altre che ha affrontato.
Vederlo sull'orlo del baratro mi ha particolarmente colpita, il suo stato d'animo era così reale, così profondo, così sincero da spiazzare completamente.
Hai fatto benissimo a contrapporgli Seifer, ci hai preso proprio alla perfezione. Per loro due è sempre stato così: Squall chiuso, impassibile, imperturbabile; Seifer impetuoso, senza mezzi termini, impaziente.
Lo hai reso benissimo anche nel riferimento al loro passato: sono due persone testarde, caparbie, ma in modo diverso l'uno dall'altro.
Per questo Seifer è la persona giusta per scuotere Squall, perché solo lui sa mettergli davanti una realtà che non può essere edulcorata, che per essere metabolizzata va presa di petto, magari anche di schianto, ma l'importante è affrontarla.
Ti ho già detto che ci sai fare parecchio nella trasmissione delle emozioni. Leggere un tuo capitolo è come fare una full-immersion nei personaggi, tanto che quando ne esco mi sembra di conoscerli di più.
Veramente bravissimo, attendo il finale con il fiato sospeso!
Ciao! |