Sei riuscita a coinvolgermi in una maniera straordinaria negli ultimi passi di questo dolce capitolo; una sorta di tabulato in cui ogni coccio torna a riposarsi nel suo ripiano per ritrovare l'equilibrio prestabilito da attente e curate opere di lavoro - un lavoro del tutto ben riuscito e ben fatto! - che questa storia ha alle spalle.
Posso dire che ho apprezzato molto questo capitolo? Più di ogni altro sì, perché l'ho trovato ben costruito, né troppo lungo né troppo corto, ma, in particolare, molto toccante. Non avrei retto ad una conclusione straziante, in cui la madre e il padre di Burian si struggevano dolorosamente per l'impossibilità di ricongiungersi con il figlio; non avrei retto alla distruzione pezzo dopo pezzo del cuore di Ranja, ma ho sperato fino all'ultimo nell'inverosimile, nell'ausilio di colui che dall'alto aveva mosso per primo le redini delle vicende e che, venerato e pregato a dovere, ha saputo ricompensare il suo popolo che tanto lo stima e lo difende agli occhi dell'ombra.
E poi... che finale! Riprendere proprio dal matrimonio, con le stesse battute rivisitate nella mente di due personaggi ormai totalmente diversi da quelli del primo capitolo, ha dato un tocco in più all'operato, quel sano spruzzo di poesia artistica - che a te non manca affatto - che mi ha saputo far sorridere. Davvero un finale degno di una storia che si è portata fiera per tutto il tragitto, ben stilizzata e ben scritta.
Mi avevi chiesto un parere sul tuo romanzo, ed ora sono qui in grado di dartelo. Nel mondo del fantasy moderno l'importante è far stare il lettore sulle spine, facendogli mancare il fiato ad ogni battuta di troppo, ad ogni gesto fatto senza riflettere due volte sulle possibili ripercussioni... tutti elementi che tu hai messo bene in superficie e che hai saputo inserire in modo adeguato in un contesto "gelido" in cui le vicende prendevano piede. Questo perché il colpo di scena - a parere di un modestissimo me - deve essere sempre presente in qualsiasi opera, per far affezionare il lettore alle tue avventure e, cosa più importante, ai tuoi personaggi.
E' stato un bel viaggio, un percorso di crescita di due personaggi molto complessi e molto, molto diversi e perciò difficili da gestire, ma credo che tu ci sia riuscita benissimo. Mi sono sentito vicino al dolore di Ranja alla morte di Aryus, ancor di più nel momento dell'incertezza e del dubbio nei confronti del promesso sposo e delle sue origini. Mi sono sentito felice per lei nel momento di gioia per la risurrezione dell'amato, nel momento di felicità per la sconfitta di Galdramardur. E lo stesso vale per Burian, che ha avuto una crescita eclatante nella tua produzione, passando dall'essere il freddo, enigmatico ed estraneo protagonista macabro delle vicende, fino a divenire l'eroe per antonomasia, il principe promesso e lo scoglio in mezzo alla tempesta per una serie infinita di personaggi.
Penso che ognuno di noi metta un pezzo del suo cuore in ciò che compone, un pezzo della sua anima che, frammentata a dovere, va ad animare ogni carattere che agisce nell'universo creato, in modo da rispecchiarci in tutto e per tutto nei vari aspetti del nostro vissuto. Questa parte di cuore che tu hai messo nel tuo lavoro - non un Cuore di Ghiaccio, s'intenda - è stata ben visibile durante tutta la narrazione, con i tuoi dolcissimi interventi nelle note d'autore, con le tue scuse per l'impossibilità di aggiornare con assiduità e con la tua voglia, la tua passione, nel mettercela tutta fino alla fine. Sempre. So quanto possa essere deleterio svegliarsi privi di ispirazione, e so quanto possa essere difficoltoso superare la paura del foglio bianco incapace di riempirsi da solo: ma, in primis, va lodata ogni singola frase, ogni singola parola da te composta per noi, ogni singolo sforzo. Dunque, e mandando al diavolo qualsiasi altra inutile sciocchezza, io ti ringrazio per aver creato questa storia e per avermi proposto di leggerla! Hai donato una parte del tuo cuore a me e a tanti altri lettori, e questo non può che farmi sentire speciale.
Con questa non troppo breve recensione mi appresto a chiudere l'ultimo capitolo de "Il Cuore di Ghiaccio", un mondo intriso della bellezza gelida del freddo ghiaccio del Nord, assorbito dalla luce lattea della neve e dalla possanza mistica delle divinità, del grande Odino, e di personaggi in grado di sfidare la morte e la vita... eroi in grado di cambiare le sorti di un mondo molto, molto bello.
E' stato un piacere leggerti, complimenti e una buona serata, cara Cristina!
(Recensione modificata il 30/03/2017 - 11:25 pm) |