Buon pomeriggio, buon piovoso, grigio e triste pomeriggio.
Sono qui, seduta sulla sedia girevole del mio studio a guardare, per quella che sarà diventata la sesta volta o giù di lì, Maze Runner. Avevo intenzione di leggere un po', qualcosa di veloce e leggero, qualcosa che mi tenesse compagnia in questo cupo pomeriggio di fine maggio. E quindi eccomi qui, a recensire una one shot che, credimi, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Sarà per ”You Found Me” che mi rimbomba nelle orecchie, oppure per il mare che fa da sfondo alla storia – che mi ricorda tremendamente le mie estati – o perché ho l'amaro ed egoista desiderio di voler leggere la continuazione di questa storia, che mi ha lasciata un poco con l'amaro in bocca. Non perché non fosse bella, tutto il contrario. È solo che, da persona sensibile quale sono, io voglio sapere come sono diventati questi due, che cosa sono diventati, se quei granelli di sabbia hanno compiuto il loro dovere. Pretendo di sapere come continua, perché non solo hai un modo di descrivere le situazioni di quelli rari, come se lasciassi parlare le scene e i personaggi, qualcosa di oggettivo ma di tremendamente realistico e sentimentale, ma anche perché io adoro il lieto fine, in particolar modo se ci sono loro due di mezzo. E, niente, vado ad ubriacarmi di biscotti e acqua e menta. Spero davvero, con tutte le mie forze, che continuerai questa storia, perché hai acceso la mia curiosità – nonostante io creda di soffrire di deficit dell'attenzione, perché non riesco a concentrarmi per più di 15 secondi di fila, che vado in escandescenza. Complimenti, sempre con affetto – vuoi un Oreo?
sfiorarsi – che sta sorseggiando acqua e menta |
