Recensioni per
Riflessi
di Rota

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/02/17, ore 19:30
Cap. 1:

Ciao Rota!
Felicissima di conoscerti, ho letto tante delle tue fanfic e finalmente mi sono decisa a spuntare come un funghetto random e venire a dirtelo personalmente!
Ho visto Psycho pass tempo fa ma solo con l’anno nuovo mi sono messa a scriverci sopra… Lo so, lo so, ci metto molto a convincermi: a maggior ragione i personaggi di quest’anime sono estremamente complessi (e adorabili in molti casi <3 ) per cui prima di avere una buona idea e la motivazione per scriverci ehehe è passato un po’ di tempo! Ma spero di essere riuscita a fare un buon lavoro, dovrei pubblicare a giorni… Sto dicendo tutto questo ovviamente non per tediarti, ma perché per iniziare mi sono cimentata anch’io nelle Choe/Makishima, la mia otp per eccellenza nel fandom si può dire, quindi si può dire che abbia apprezzato infinitamente i tuoi scritti su di loro: mi hai fatto partire dei feels allucinanti, sia prima che scrivessi sia dopo… Che dire, sei proprio brava! Ho trovato incantevole il tuo stile, che così ben si adatta alle speculazione di Makishima. Complessi, espressi con parole ricercate e incisive, i pensieri di Shogo sono a disposizione del lettori pronti ad essere decifrati e forse capiti. Makishima è quel genere di personaggio di cui puoi leggere quanto vuoi, ma solo leggendo non riuscirai mai a coglierne l’essenza profonda. In lui c’è qualcosa che va molto più giù, qualcosa che forse non è capace neanche lui di esprimere.
Eppure utilizzi le sue parole quando scrivi di lui, questo stile mi ha decisamente incantato. Passerei ore a leggere e rileggere le stesse 300 e passa parole.
Che dire di Choe, invece? E’ il mio patato, lo adoro troppo perché possa parlarne oggettivamente, ad ogni modo cercherò di parlarne essendo credibile. E’ una persona molto forte e molto esibizionista, nella misura in cui può esserlo un informatico nerd come lui xD Ritengo che voglia mostrare di sé solo quelle parti che reputa più carismatiche e professionali, in un certo senso: ci devono essere invece alcuni aspetti del suo carattere che tiene più nascosti… non perché se ne vergogni, ma semplicemente perché “rovinano il curriculum”. Con Makishima la musica cambia invece, perché con Makishima si percepisce una complicità che va oltre la semplice collaborazione, l’aspirazione allo stesso fine: è quella chimica di sguardi (che sguardi brillanti i loro <3 così poco umani e così sognatori ugualmente) che dà un senso diverso ad ogni parola scambiata. Makishima ha un rapporto molto diverso con Choe rispetto a tutte le altre persone di cui si serve: perché con Choe c’è fiducia, glielo dice chiaramente. Per quanto sia sorprendente, dato il personaggio di Shogo, questo è anche terribilmente tenero <3
Per quanto riguarda Gu-Sung, indubbiamente è affascinato dalla persona di Makishima: sa che senza di lui non potrebbe fare tanto di quello che ha fatto – lo zampino di Choe si vede in tutti i loro interventi – ma gli è fedele alleato perché dalla collaborazione riceve anche lui qualcosa di importante. Anche Choe deve essersi sentito molto solo: in modo diverso da Shogo certamente, ma nel riempire questo senso di solitudine i due si sono incontrati e amati.
Complimenti, uno stile superbo che benissimo si adatta al personaggio: la narrazione in seconda persona è affascinante, molto difficile e questo ti fa solo che lode!
A presto, kisses <3
Sissy

Recensore Veterano
23/07/16, ore 12:11
Cap. 1:

Contest "Titoli su titoli"
Giudizio

Grammatica e stile: 4,5/5
L'unica cosa che ti segnalo è questa frase: "Quanto influenza Choe il percepire, ..." non chiara e che rende poco chiaro anche il resto del periodo. Per il resto, nonostante lo stile che hai scelto di adottare e le difficoltà che si possono incontrare utilizzando la seconda persona, il testo è corretto.

Originalità: 5/5
Ammetto che non avrei mai pensato di trovare del sentimento tra Shogo Makishima e Choe Gu-Sung, invece mi sono dovuta ricredere dopo aver letto la tua fic e soprattutto perché non ti limiti a buttare la cosa lì a caso, liquidandola con due righe, ma approfondendola e spiegandone tutte le sfaccettature.
La considerazione che Makishima ha di lui, "l’esempio perfetto di come l’uomo possa servirsi di una macchina per ribadire se stesso e il proprio sentire", è qualcosa che non mi era mai capitato di leggere.

IC Personaggi: 10/10
Sono colpita da come tu sia riuscita a rendere Makishima così autentico. Tu stessa hai affermato quanto sia complesso e difficile come personaggio; e invece sei riuscita ad adattarlo ad una situazione pressoché nuova seguendo la sua linea di pensiero, senza cadere nel'Ooc. Mi è sembrato di scorgere il vero Makishima tra quelle righe.

Attinenza al titolo: 5/10
Questo racconto è notevole secondo i criteri finora affrontati, tuttavia in questo aspetto è carente. Makishima vede i riflessi di se stesso negli occhi Choe. Tutto qui.
Il senso del titolo non viene approfondito più di così e in un testo di più di trecento parole non è abbastanza. Tocchi molti argomenti profondi e li tratti molto bene, per carità, ma "Riflessi" non è il titolo che dare a questa Triple Drabble; sotto questo punto di vista perfino "Occhi" sarebbe stato più azzeccato.

Parere personale: 3/5
La tua storia è bella, scritta molto bene, e l'ho apprezzata. Purtroppo non ne sono rimasta molto coinvolta, a causa di una serie di dettagli personali, ma questi sono gusti soggettivi. La tua fic merita di essere letta, questo è certo.

Bonus: 2/2

Totale: 29,5/37

Recensore Master
10/06/16, ore 12:40
Cap. 1:

Non pensavo avrei mai letto qualcosa su di loro, perché ho una mia idea su Makishima che non credevo potesse trovarsi in armonia con una storia dedicata solo a lui e Choe, una storia romantica. Ma una storia romantica non è, lo segnali, ma non molti danno valore alla parola Sentimentale, così non l'ho dato troppo io, ma nel momento in cui Makishima si guarda con gli occhi Choe, allora è lì che quel sentimentale guadagna senso e si trasforma in qualcosa che stringe il cuore e che - fondamentalmente - è ciò che io amo di Makishima; finalmente - come concludi - il mondo gli appare un po' meno solitario, giusto un pizzico, perché l'umanità è vasta e numerosa e a Makishima uno solo non serve, ma è già qualcosa, una conquista se può averlo vicino, se può sapere che sarà lì, suo, e non diverso da lui e - per questo - interessante, non banale. Quasi il mondo sembra non giudicarlo, suggerirgli che ha ragione, che può essere un Salvatore, un Messia, perché Choe è il suo primo apostolo pronto a predicare il Verbo chiamato Umanità, pronto a sporcarsi per il suo Signore e in questa storia questi ragionamenti non sono esplicitati, ma quantomeno suggeriti e probabilmente la frase esemplare di questo ragionamento è qui: Trovi in lui l’esempio perfetto di come l’uomo possa servirsi di una macchina per ribadire se stesso e il proprio sentire. E' davvero emozionante come tante cose riesci a dirle con così poche parole, davvero.
Complimenti, è un lavoro prezioso e davvero bello.

[Recensione partecipante alla maratona di Giugno indetta dal gruppo Recensori Solidali e Critici - Fandom Anime & Manga]

Recensore Veterano
26/05/16, ore 00:16
Cap. 1:

Interessante questa riflessione sugli occhi di Choe Gu-Sung in relazione alla concezione di Makishima dell'essere umano, da cui partono poi una serie di idee molto toccanti, descrizione non solo di un rapporto molto più dolce e delicato di quanto ci si possa aspettare dai tipacci che sono loro due, ma anche di un personaggio, Makishima, colto in tutte le sue sfaccettature in pochissime righe. Di questo devo assolutamente darti merito. L'hai detto tu, è una personalità complessa che rischia di scivolarti via dalle mani in un secondo, ma nella flash non ho visto altri che /lui/, così come l'ha scritto Urobuchi, arzigogolato anche quando parla d'amore, ma appassionato fino a commuovere. In più è scritta magnificamente, la seconda persona non inibisce ma coinvolge e non ci sono errori di nessun tipo. La sintassi, soprattutto, l'ho trovata impeccabile: ci sono frasi che farò fatica a dimenticare.
Sono stata ad un passo dal piangere per quant'è emozionante, e non l'ho fatto solo perché mi sono trattenuta a forza.