Ciao Sandra,
rieccomi a recensire questa storia che amo ogni capitolo di più.
Adoro il modo in cui riesci a trasmettere le emozioni che stanno provando i vari personaggi, in questo caso Natasha. Per esempio quando all'inizio si trova nel vecchio edificio e, dopo essere crollato il pavimento, si trova in quel corridoio così inquietante, era come se fossi lì con lei, con il presentimento che sarebbe accaduto qualcosa o che avrei trovato qualcosa di sinistro da un momento all'altro. Quindi ti faccio davvero tanti tanti complimenti ^^
Comunque una delle cose che più mi ha stupito è che con una sola frase sei riuscita a riassumere il carattere così complesso della misteriosa Vedova Nera.
La frase in questione è: “Non puoi mai sapere cosa passa nella testa di questa ragazza. Nasconde tutto così bene che quando ti guarda potrebbe pensare qualsiasi cosa da ‘Ti ucciderò nel sonno’ a ‘Questa sera ho proprio voglia di mangiare una cheesecake’. Tu non saprai mai la verità, ma speri vivamente di trovarla a mangiare una torta quando torni a casa, perché credimi che svegliarti con lei che ti punta un coltello alla gola non è mai piacevole.”
Infatti Nat ha un modo di fare e di comportarsi che a primo impatto può lasciare abbastanza perplessi perché riesce a non far mai capire cosa prova o pensa realmente in una determinata situazione. Questo è sicuramente dovuto al fatto che quando si trovava nella Stanza Rossa è stata addestrata per poter diventare 'una macchina' senza emozioni che non si facesse fermare da sentimentalismo o sensi di colpa e, anche adesso che ne è fuori, non può certo dimenticare/eliminare ciò le è stata insegnato da ragazza.
Poi da questo capitolo mi è sembrato di capire che leggi o hai letto i fumetti della Vedova Nera. Me lo stavo chiedendo perché ho letto una frase che avresti potuto mettere solamente leggendo le sue storie originali nelle quali si parla del suo passato (cosa che nei film di Avengers non è ancora stata svelata, escluso qualche dettaglio -purtroppo).
In particolare me lo sono chiesta quando ho letto: "Lei avrebbe potuto essere sua madre. O sua nonna, pensò considerando la propria età effettiva."
Infatti leggendo i fumetti della Marvel si sa che lei è degli anni '30 o giù di lì (se non ricordo male) e che grazie al siero della Vedova Nera e ad altre sostanze che le venivano iniettate dagli scienziati della Stanza Rossa, non solo sono aumentate la sua forza e la sua resistenza, ma si è anche rallentato il processo d'invecchiamento (in sostanza un po' com'è accaduto a Steve).
Quindi lei in realtà non ha i 20/30 che dimostra, bensì molti di più.
Spero che il prossimo capitolo arrivi il più presto possibile perché non vedo l'ora di scoprire cosa c'entra il libro di Anna Karenina con l'eventuale esistenza di un'altra Vedova (che nel fumetto originale esiste davvero con l'identità di Yelena Belova) e quali altri misteri cela la Stanza Rossa.
Alla prossima,
Miss ^^ |