Recensioni per
La caduta
di WhiteLight Girl

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
12/10/17, ore 08:03
Cap. 1:

Un altro piccolo gioiello, questa volta triste e terribile nella sua solennità. Usi le parole in modo ineccepibile, sai ciò che vuoi scrivere e rendi alla perfezione le immagini e le sensazioni che hai in testa, comunicandole perfettamente al lettore.
Nulla da rimproverare al povero Adrien per l'essersi arreso: senza il miraculous di Ladybug nessuno può salvare definitivamente la situazione. E nel contesto apocalittico da te descritto, dubito che lui da solo avrebbe potuto fare molto, pur provandoci.

Recensore Junior
27/12/16, ore 17:44
Cap. 1:

[Premessa: non sono in pari con questa serie, non posso giudicare le scelte di trama o le reazioni dei personaggi, ma le ho apprezzate.]

Spero tu non abbia avuto un/a beta a correggere questa ff, perché in quel caso il consiglio è di cambiarlo/a. Ci sono davvero troppi errori che, concentrati in qualcosa di così breve, ne ostacolano la lettura. Alcuni sono probabilmente distrazioni da poco, altri invece sono un pochino più evidenti, ma andiamo con ordine.
"Sotto il cielo oscurato dalla fitta coltre di fumo che soffocava Parigi non c’erano altro che rovine."
^ Qua manca una virgola dopo Parigi. La principale "non c'erano altro che rovine" necessita di essere separata dal resto della frase.

"Gli edifici venivano giù [...]"
^ Non stai parlando, stai scrivendo. Allo scritto espressioni come "venire giù", "uscire fuori", ecc. sono da evitare. Sono sicura che puoi usare un sinonimo.

"Il fuoco si avviluppava attorno alle automobili, illuminavano i vicoli più bui divorando tutto ciò che trovavano sul loro cammino, tingevano di rosso e giallo la notte scura dando vita ad un vero e proprio inferno."
^ Questo è palese. Il soggetto è il fuoco, quindi singolare, mentre i verbi sono tutti al plurale (forse hai cambiato la frase in corso d'opera ma devi rocordarti di adattare tutto).

"Un singulto scosse le spalle di Chat Noir mentre premeva le dita sul braccio di Ladybug, fece scivolare i polpastrelli contro la sua guancia, sulla punta del suo naso e spinse via i capelli dalla fronte per liberarle il viso pallido."
^ Questa frase è tutta sbagliata. Il soggetto è "Un singulto" e deve rimanere per tutta la frase, mentre il soggetto di "fece scivolare" e "spinse via" è Chat Noir. Le soluzioni sono due, o spezzi la frase in due o metti "fece" e "spinse" coordinati a "premeva". Non fa differenza, ma così non va bene.

"Era inginocchiato su un mucchio di pezzi di vetro [...]"
^ Questo è un appunto personale. Non so come avessi immaginato la scena, ma sembra proprio che vi sia un mucchio di pezzi di vetro sotto le ginocchia di Chat Noir, quando suppongo vi siano semplicemente vetri in giro a causa di esplosioni varie. Vedi tu, ma non suona molto bene.

"Non osava distogliere lo sguardo da lei, come se facendolo potesse in qualche modo permetterle di scivolare via dalla sua presa e svanire per sempre in un soffio."
^ È complicato spiegare perché non va bene, ma ci provo. Il "come se facendolo" utilizzato in questo modo si riferisce alla frase precedente: "Non osava distogliere lo sguardo da lei". Questa azione, togliendo la doppia negazione, è quella di guardarla. Pertanto il "facendolo" si riferisce al guardare la ragazza, mentre tu hai costruito la frase come se si riferisse al non guardarla. Sembra che restando a guardarla questa scompaia, mentre il significato che volevi passare era l'opposto. Prestaci attenzione.

"Non voleva, in alcun modo, essere costretto a combattere senza di lei, perché senza di lei non c’era più nulla a spingerlo a combattere."
^ C'è una ripetizione, se è voluta devi avvicinare le due parole uguali o sembra soltanto un errore.

"Ma il pallore di Ladybug [...]"
^ Non iniziare con "ma". Ci sono tantissime avversative che funzionano a inizio frase, ma non questa.

"[...] Chat Noir lasciò Parigi bruciare."
^ Questa costruzione non mi piace (e sono anche quasi certa sia sbagliata) perché è /troppo/ del parlato. "Lasciò che Parigi bruciasse", "lasciò bruciare Parigi", ci sono diverse alternative, ma "lasciò bruciare" non puoi separarlo.

("Ma il pallore di Ladybug era sempre più accentuato, le sue labbra sempre più livide, la luce dei suoi occhi sempre più spenta ed il suo corpo meno caldo."
^ Piccolo appunto personale, la fine di questa frase non mi piace. È molto bella di per se, ma quel finale a contrasto la uccide.)

Fine degli errori (credo, potrebbe essermi sfuggito altro). Nel complesso la fanfiction non è male, si legge piacevolmente e comunica anche bene quello che probabilmente avevi in mente durante la stesura. I personaggi li conosco relativamente poco, ma emergono bene e con una determinata personalità, cosa che ho apprezzato tantissimo. Lo stile non è tra i miei preferiti, ma a parte questo ha tantissimi punti da rivedere e definire, perché lo trovo ancora molto semplice. Mi piacerebbe vederlo variare in base alle scene che scrivi per enfatizzarle.
In conclusione, so che puoi fare di meglio, ma l'ho in qualche modo letta volentieri.

Echo

Recensore Junior
20/12/16, ore 23:16
Cap. 1:

Hey! Eccomi, anche se in ritardo. Allora, per gli errori, ne ho trovato solo uno, c'è un pezzo in cui descrive ciò che le fiamme fanno (si avviluppano, ardono, eccetera) però al posto di fiamme hai messo fuoco, e quindi o devi mettere fiamme o mettere i verbi alla terza persona per concordare con fuoco (al posto che con fiamme. Altro non ho trovato.
Anche se non conosco i personaggi (e quindi il fandom) la storia mi è piaciuta, è scritta molto bene, il tuo punto forte sono le descrizioni, soprattutto quando descrivi il paesaggio e la persona morente. E niente, non so che altro potrei dirti dato che ho meno esperienza di te e non riuscirei a dare ulteriori critiche dato che non ne trovo, quindi alla prossima😝

Recensore Master
10/07/16, ore 18:12
Cap. 1:

Poco, davvero poco posso dire che non sia già stato detto.
Ehilà! Qui _Alcor che si sta sforzando di dire qualcosa di originale ma non ci riesce. Sei stata delicata, netta, pulita, non è certo il tuo lavoro migliore ma, buon cielo, mi mancavano le tue fic. Una buona attenzione per l'IC, per le tematiche trattate perché è così facile cadere nella tentazione delle morti in cui il morente si sente di dover dire una perla di saggezza, e chi assiste sente il bisogno spasmodico di urlare il nome dell'altro.
E invece no, Chat riesce solo a sussurrare il nome di lei, Ladybug riesce solo a pensare al loro ruolo, alle persone che stanno proteggendo. Che devono proteggere. E' la sintesi perfetta dei caratteri di entrambi e di sicuro darebbe possibilità di discrete riflessioni sul loro modo di essere eroi. Ma, sai, tutto ciò non è importante.
E' una bella fic davvero, ragion per cui dovrei picchiarti per aver abbandonato l'account così a lungo.
Sniff, mi sono sentita abbandonata.
Nel complesso, è un ottimo lavoro!
See ya!
_Alcor

Recensore Master
06/07/16, ore 09:29
Cap. 1:

Ma non puoi farmi piangere così...
Cioè ho i lacrimoni... Non so davvero cosa dire...
Inoltre è scritta benissimo... Con poche parole, sei riuscita a descrivere tutto alla perfezione...

Recensore Junior
05/07/16, ore 12:04
Cap. 1:

Ciaooooo :3
Faccina meno adatta alla situazione ma vabbè U^U
Devo proprio dirlo: la fanfiction angst più bella che abbia mai letto su Miraculous. Mi hai lasciata senza parole dall'inizio alla fine, e la fine mi ha distrutta T^T
Comunque, fanfiction davvero splendida, che ti prende dal titolo all'ultima parola :')
Davvero brava ^^
Alla prossima, Francy_Kid

Recensore Master
04/07/16, ore 19:50
Cap. 1:

Alcor canta le tue lodi, e fa bene
Da grande estimatrice di angst quale sono, non posso esimermi dal lasciarti un parere per questo piccolo grande lavoro.
Se solo non ci fossero quaranta gradi all'ombra mi sarebbero venuti i brividi.
L'eventualità più terribile per Chat, perdere la sua amata Ladybug mentre Parigi va in fiamme.
Nessuno dei due si smentisce: l'uno vede il mondo crollare ma ha occhi solo per l'unico punto fermo della sua vita, lei sta per abbandonare la sua vita e si preoccupa unicamente di Parigi che crolla.
Interessante come Chat diventi, solo sulla fine, Adrien: non più l'eroe che deve lasciare la sua bella per compiere il suo dovere, ma il ragazzo che ha tutto il diritto di piangere la morte di Ladybug e che non deve preoccuparsi d'altro.
Il fatto che la città distrutta resti solo in sottofondo è un punto in più che avvalora il punto di vista del protagonista, visto che per lui nulla è più importante della compagna
Tanto di cappello, quindi, per questo ottimo lavoro, è stato un piacere da leggere, spero di leggere altri tuoi lavori in questa sezione ^.^
Alsha

Recensore Junior
04/07/16, ore 17:34
Cap. 1:

Oddio oddio le lacrime!!
Se ne vedono poche di ff tristi, grazie per la preziosa perla che ci hai regalato!
Si cioè in teoria è uno scenario tragico... perdendo la sua Lady... non può porre fine definitivamente a nulla... perciò le tenebre ed il male avranno la meglio.. brr brividi!
Complimenti , sia per il linguaggio fluido che per la storia stessa.. è bello per una volta non vedere un lieto fine sai? Tutto rose e fiori non era proprio possibile ehhe
Hai fatto si che i miei occhi diventassero lucidi ewe
Ben fatto!
Vale~