Amanda è un personaggio che, in un crescendo di una credibile caratterizzazione psicologica, hai inserito utilmente nella storia e ne è diventata, secondo me, il perno attorno a cui ruotano rimpianto e desiderio di futuro, malinconia e speranza, disperazione e riscoperta di emozioni e certezze mai perdute. Sh e John, insomma, con il loro eterno rincorrersi, perdersi e ritrovarsi. A lei hai affiancato, quasi in sordina, un' energica Harry Watson e veniamo simpaticamente catturati dalla sua irruenza. "...Sherlock apre la bocca per protestare...la richiude...": anche il carisma singolare del consulting viene messo all'angolo, travolto dalla vitalità della sorella di John. Quadretto simpaticissimo, questo. E le affidi, dal punto di vista narrativo, il difficile compito di rompere il ghiaccio angosciante che imprigiona Holmes ed il suo (ex)blogger ("...non può fare a meno di scoppiare a ridere...una risata liberatoria..."), ottenendo un consolante risultato in cui la tensione si stempera nella speranza di ritornare a sorridere per davvero. Il detective sembra ricaricato, sembra aver ripreso il controllo sulle emozioni ed appare, nel rivolgersi ad Amanda, sicuro e brillante. John, no. Si mostra tormentato e preda di pensieri che lo angosciano. Ma, ben presto, ci accorgiamo che l'energia positiva che emana da Sh nasconde, in realtà una disperata stanchezza interiore ("...il suo viso torna vulnerabile e stanco..."). Amanda se ne accorge e bellissimo è quello stringerlo più forte tra le sue braccia, avendone percepito il dolore che lo assedia. "...Che cosa sono per te, John?...": qui, in confidenza, mi hai trasmesso un'emozione intensa, grazie all'efficacia delle tue parole. Quello che dice, o meglio, pensa Watson, poi, è una delle più belle dichiarazioni d'amore che io abbia avuto il piacere di leggere, veramente. Ne riporto il momento, per me, più commovente:"...Sei il mio inizio, Sherlock, e la mia fine...". Verso la conclusione, il capitolo è un crescendo travolgente di emozioni. Senza fiato. Così chiudo questa recensione e vorrei che ciò che ho scritto non ti suonasse troppo retorico, perché esprime sinceramente ciò che penso. |
Bellissimo capitolo, il finale poi, tanto atteso che mi mancava il respiro, struggente e allegro allo stesso tempo. |
Posso dire che questa è una delle migliori storie che io abbia mai letto. Il modo in cui l'hai scritta è stato fantastico, sembrava di guardare un film. L'idea della figlia di John ritrovata è stata pazzesca, complimenti. Spero scriverai presto un altro capitolo perché io già non vedo l'ora di leggerne un altro. John e Sherlock sono dolcissimi, non sai come ho sclerato durante la lettura di questo capitolo. |
Fantastica!; penso sia il miglior modo per descrivere questa storia. Ha fatto breccia nel mio cuore già dalla presentazione. |