Recensioni per
180 days
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 119 recensioni.
Positive : 119
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
29/08/16, ore 19:47
Cap. 5:

L’allontanamento di John è devastante per Sh in quanto rompe il filo sottile che costituiva, sia pur inconsciamente, la possibilità di uno sguardo ad un futuro consolatorio e illuminato dalla luce di un sentimento profondo. È la speranza, cui tu fai riferimento a fondo pagina, affidandoti agli splendidi versi di Emily Dickinson, che, in silenzio e nascosta dall’amarezza di una quotidianità inaccettabile, ha portato Sh, grazie alla travolgente empatia con John, al pensiero che per lui, forse, sarà possibile vivere accanto a qualcuno che comunichi direttamente con la sua anima ed il suo cuore. Ma, ora, l’intervento di Mycroft e la conseguente, comprensibilissima scelta di Watson, hanno richiuso violentemente in faccia a Sh la porta che si apriva su un mondo che lui non conosceva prima e che, probabilmente, lo stava lentamente attirando verso la voglia di vivere ancora. Il mondo dei sentimenti, delle emozioni così nuove e così ricche di calore che la forza di John aveva rivelato. “…Vorrei John in piedi accanto a me, con gli occhi verso un mare…”: ecco il senso di quel grande, unico sentimento e cioè lo scambio simbiotico di energia vitale e di capacità di scoprire nell’altro il proprio “tassello” mancante. Come in uno specchio, la disperazione di John si riflette in quella di Sh, resa quasi eroica dalla decisione di allontanarsi soprattutto per non interferire, a causa del suo essere ormai legato a lui, sul progetto di farla finita scientificamente. “…Mycroft ha anche fatto ulteriormente…”: per quanto sia evidente e criticabile la sua fredda efficacia nell’occuparsi del fratello minore, non mi sento di condannare Mycroft per ciò che fa perché è così che esprime l’affetto per Sh, con l’organizzata costruzione di un ambiente pedantemente protetto dal mondo esterno. E la “macchina dell’accoglienza” viene rimessa in moto per Victor, nella speranza che lui possa costituire per l’infermo un motivo di un più docile atteggiamento di quest’ultimo nei confronti di chi lo accudisce e di se stesso. Le parole con cui il nuovo personaggio viene descritto nella riflessione di Sh sono di una crudezza sconvolgente e coinvolgono chi legge in un’atmosfera di soffocante solitudine interiore. “…Dovresti mangiare…”: il messaggio di John è come una carezza che lenisce la sofferenza per un attimo, inaspettato e dolce nella sua essenzialità. L’immediata risposta di Sh è un’unica, disperata invocazione (“…John…”), seguita, poi, da un fluire scomposto di rabbia, dolore, soffocata richiesta d’aiuto. E questo capitolo finisce con riflessioni sempre più struggenti, che non impegnano solo gli occhi e lo schermo del pc ma colpiscono direttamente l’animo, lasciando un senso di angoscia. Sana angoscia, quella che è il rovescio di un grande amore e che permette di non viaggiare in un’anestetica superficialità. Io vorrei trovare le parole più efficaci per esprimerti la mia ammirazione per la profondità di quello che hai scritto (e, sicuramente, scriverai), ma mi accorgo che la mia recensione è un elenco scollegato di appunti su ciò che provo. Scusa, e grazie, davvero.

Recensore Veterano
28/08/16, ore 11:17
Cap. 5:

Ciao, ho fatto la maratona per recuperare questi cinque capitoli.
Sono comunque devastata :-p perchè non riesco a vedere Sherlock in queste condizioni e capisco perfettamente il suo punto di vista. Ogni volta che guarda la veranda, che vorrebbe sentire la pioggia nei capelli, è una mazzata emotiva.
Capisco anche John nella su scelta di sparire, che potrebbe sembrare codardia ma è decisamente qualcosa di più profondo.
Vorrei menare Mycroft, perchè per quanto sia in buonissima fede, non aiuta Sherlock come dovrebbe. Ma forse, anzi sicuramente, solo John può farlo.
So in cosa mi sono imbarcata, spero di non soffrire troppo nel percorso e nel finale.
Sempre brava,
un abbraccio!

Recensore Veterano
27/08/16, ore 14:41
Cap. 5:

Ciao!
Ti chiedo scusa per non essermi fatta sentire prima, davvero, ma ho trovato il tempo di buttare giù qualche riga solo ora.
La storia mi piace sempre di più e, come avevo detto all'inizio, sebbene stia prendendo una piega un po' diversa dal romanzo di Io Prima Di Te, rivedo molto di Will in Sherlock: forse perché sono entrambi nella stessa situazione, però... Non so, mi ricorda molto il mio amato Mr. Traynor. E tenendo conto che non hai letto il libro (almeno, l'ultima volta che ho avuto modo di parlarti era così, ma anche in caso contrario il concetto non cambia, anzi), è davvero sorprendente.
Comincio a temere per la fine, sai? Leggendo il libro ho sperato e sperato, cosa che sto facendo anche ora leggendo la tua fic e... Beh, mi auguro che questo porti a qualcosa. Vedremo, ma ho fiducia in te: fino ad ora la storia è davvero bella, ben sviluppata e mai noiosa, quindi penso che il risultato finale sarà comunque meraviglioso, qualsiasi scelta tu faccia.
Victor... Uhm. Devo ancora capire come la penso su di lui.
John deve darsi una mossa e tornare da Sherlock, niente da fare e Sherlock... è in una posizione scomoda. È difficile condannare la sua scelta, così come lo è accettarla. Dà da pensare, questo è poco ma sicuro.
Bene, per ora ho finito. Impedimenti improvvisi permettendo, ci risentiamo al prossimo capitolo!
Un bacio,
Cami

Recensore Junior
27/08/16, ore 12:05
Cap. 5:

Terribile, assolutamente terribile.
Non la storia in se, ne tantomeno il modo in cui è scritta (eccellente come sempre) ma i contenuti. La solitudine di John e quella di Sherlock, sono ugualmente strazianti e la presenza di Victor, nonostante le buone intenzioni, non fa che peggiorare le cose, perchè rende ancora più ampio il divario creatosi tra i due.
Il solo fatto che qualcuno così orgoglioso come il nostro consulente investigativo sia stato ben due volte di inviare un messaggio in cui chiedeva a John di tornare è la prova di quanto in realtà gli manchi.
A tal proposito, visto che ormai la decenza è ormai un lontano ricordo confesso senza più alcuna remora che l'idea di leggere il prossimo capitolo scatena in me riflessi pavloviani (Trad. sto sbavando).

P.s forse si tratta esclusivamente della mia mente bacata, ma solo io mi immagino Victor con il volto di Tom Hiddleston? (anche se penso che una tale concentrazione di occhi azzurri e zigomi da urlo, i suoi e quelli di Benedict, in un solo punto del nostro universo scatenerebbe una reazione devastante sin nel mondo subatomico facendo collassare la realtà. . .)

Recensore Master
27/08/16, ore 00:13
Cap. 5:

Questo capitolo è intenso e perfetto.
Victor è innamorato di Sherlock, ma non è ricambiato, non lo è mai veramente stato. Non sa come gestire la situazione in cui Sherlock si trova e Mycroft lo capisce subito.
In questo capitolo, ho adorato Mycroft. Sta tentando di tutto per costringere Sherlock a vivere, a rinunciare al suo proposito. Sta lottando per e contro Sherlock. Non si può che ammirarlo. Certo, nelle condizioni di Sherlock e sapendo quanto il fratello ne soffra, può essere considerato anche un atto egoista, ma non si può non capirlo o non apprezzarlo.
E dopo il fallimento di Victor, Mycroft ha capito che la salvezza di Sherlock risiede in John, in quell'uomo spezzato che lui stesso ha costretto a scappare. La grandezza di Mycroft si vede anche nel capire i propri errori e nel tornare indietro. Regalare a Sherlock una lezione di John, gli permette di ottenere ciò che voleva.
Sherlock sceglie la vita, malgrado tutto, senza lottare, pur di rivedere John e porgli una domanda.
Sono curiosa di sapere cosa gli voglia chiedere.
Perché Sherlock è stato duro con John. Con ragione. John si è lasciato cacciare da Mycroft. John lo ha abbandonato. Eppure, anche se sa tutto, continua a preoccuparsi per Sherlock.
Ora temo quello che Victor possa mettere in atto per allontanare John da Sherlock. Sapere della loro relazione, ha spiazzato John. Il sentirsi solo ed abbandonato fa tenerezza perché fa capire quanto i due uomini abbiano legato, in così breve tempo.
Ho adorato l'accenno di Sherlock ai silenzi, perché fra lui e John c'era anche questo.
Entrambi sanno di avere bisogno dell'altro.
È tempo che riescano ad ammetterlo a loro stessi ed all'altro.
Capitolo bellissimo.
Alla prossima.
Ciao! :-)

Nuovo recensore
26/08/16, ore 22:55
Cap. 5:

Mi mette ansia e mi piace in egual misura questa storia. E' ben pensata e ben scritta. Grazie.

Recensore Master
26/08/16, ore 20:39
Cap. 5:

Questo capitolo è molto triste; sono tutti così soli!
Sherlock e John stanno male quando non sono insieme...
Hanno bisogno l'uno dell'altro, e sembra che anche Mycroft lo abbia capito, altrimenti non avrebbe mai mandato la registrazione della lezione di John a Sherlock! Prima ha tentato con Victor, ma per fortuna Sherlock lo ha cacciato via! Spero solo che non si faccia più vedere! Però ha avuto coraggio ad andare da John! Che cosa voleva fare? Marcare il territorio, forse? Nonostante tutto, John si preoccupa per Sherlock, non riesce a non pensare a lui, lo incita a mangiare, e questo mi ha commossa profondamente, perché mi ha fatto capire che il loro legame è indissolubile. Si sono allontanati solo fisicamente, ma sono vicini con il cuore e con la testa. E' come se non si fossero mai lasciati!

Questa storia mi coinvolge sempre di più! Sei superlativa!!
A presto!! Baci!!! )