“…John lo aveva scelto la prima volta che aveva messo piede al 221B…”: comincio con un colpetto sulla tua mano per esprimere il (piccolo) rimprovero che no, non è stato al 221b che, secondo me, è scoccata la fatidica scintilla tra i due, ma già al Barts. Infatti, riguardando, per l’ennesima volta la scena a cui faccio riferimento, si notano, ad un più attento esame, le occhiate con cui, inconsciamente, l’energia passa tra Sh e John e viceversa. Però la mia è solo una divagazione, perché è colpa tua se mi viene voglia di precisare anche il minimo particolare: la ff procede denotando una tale cura nei particolari, espressa anche nei dialoghi, che scatta l’esigenza che tutto ciò che scrivi sia adeguato al risultato che si ha davanti. Infatti sei accurata nelle descrizioni, equilibrata nei dialoghi, non troppi ed esaurienti, mantieni i personaggi piacevolmente IC, cosa, questa, che non è semplice con quei due casi umani. A scuola, dai più bravi, si pretende sempre di più…E sei effettivamente brava, soprattutto nel ritratto di uno Sh attratto indubbiamente da John, ma preda delle sue angosce e della sua paura di relazionarsi con gli altri: è particolarmente efficace la scena del ricordo che affiora alla mente di Holmes di una tranquilla serata davanti alla tv. Descrivi puntualmente le sue reazioni, anche le più minime, come possono essere quegli impercettibili tremiti che tormentano la sua mano che si avvicina cauta al volto di John e il grido silenzioso di aiuto che esprime di nascosto con i suoi occhi (“…fu ruotare le proprie iridi glaciali verso il viso rilassato di John, come se…”). Un ritratto preciso, coerente con quanto si è visto alla BBC. Azzeccato anche l’intervento di Lestrade che tu ritrai nella sua umanità e leale disponibilità ad aiutare chi è in difficoltà, soprattutto se si tratta del consulting e del suo blogger. Molly, poi, è sempre lei, nella sua dolcezza e capacità di comprensione. La tensione sale e tu mantieni l’atmosfera al giusto grado di inquietudine e mistero. Brava. |
Ciao! |
Ciao. :) Questo capitolo è stato pieno di sorprese, a cominciare dal colpo di scena finale in cui comprendiamo un particolare importante ovvero che John non doveva venir rapito. Il che è un dettaglio non da poco perché una delle prime domande che mi sono posta riguardava proprio la presenza di John che davvero non riuscivo a spiegarmi. Ho creduto che fosse lì per fare da "leva" su Sherlock e che il rapitore potesse usarlo per questo, ma poi le modalità con cui questi si è presentato mi avevano confusa. Quindi la risposta a questo dubbio arriva forse nel momento migliore e, tra l'altro, alla fine di un capitolo che ho considerato più di spiegazione che di sviluppo. Tutto questo, la presenza di John, portano i due rapiti e noi a dedurre che l'aria sarà per la metà del tempo che il rapitore aveva previsto per la soluzione dell'enigma. Il che significa che Sherlock ha molto meno tempo per pensare. Scommetto che in un primo momento il rapitore si è domandato se la presenza di Watson potesse essere un problema, ma forse poi ha considerato la questione minuti e ha creduto che potesse essere ancora più divertente e la sfida più avvincente. Pertanto ora sono curiosa di capire come andranno avanti le cose. |
Oddio! Quattro ore di ossigeno sono veramente poche! Spero tanto che Lestrade si faccia venire qualche idea! |