Recensioni per
Under the Same Sky ~ Ivalice
di whitemushroom

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/02/19, ore 04:01

Beh, concordo nella necessità di applaudire almeno un po' Venat nelle sue convinzioni. Certo, avrebbe bisogno di una mano per azzerare anche gli altri nemici, gli Occuria, ma quello è un lavoro per gente avvezza al mestiere (leggasi Saint Seiya o Nietzsche). Ammirevolmente parlando i suoi ideali lasciano un po' a desiderare, ma l'odio e i sentimenti dei mortali sono qualcosa di molto più travolgente in questo mondo quando bisogna fare i conti con loro. Nessuno credo darà la colpa a Venat per odiare gli umani. Alla fine gli umani sono capacissimi di odiarsi tra loro perfettamente da soli.

Alla prossima. Ciao.

Recensore Master
10/02/19, ore 03:56
Cap. 4:

Oh Venat, la scienza non è per gli esseri superiori. Perché bisogna averne la necessità per comprenderla. Mannaggia mannaggia, le migliori intenzioni si azzero subito se le guardi dalla prospettiva opposta, ma un uomo come Cid non dà molte opzioni di ragionamento. Venat deve ammettere che stare attorno al tipo dà piuttosto... una strana aria. Se ne nota subito la mancanza, è travolgente e terrificante allo stesso tempo il dottor Cid, sempre meglio averlo come amico che nemico, tranne se sei Ashe e Ffa... ehm Balthiar (nati sotto la stella del successo, direbbe qualcuno).

Alla prossima. Ciao.

Recensore Master
28/03/17, ore 17:05

Complimenti perché la rabbia di Venat ha coinvolto anche me, e ancora prima di finire la storia nel mio cervello si levavano cori da stadio al grido di "vai Venat falli fuori tutti!". Purtroppo sappiamo che non andrà a finire così :( Questa storia è perfetta come finale della raccolta perché l'impassibile e razionale Venat, dal punto di vista finora piuttosto sterile e asettico, si lascia andare nel momento cruciale a sentimenti molto più tipici degli umani che degli Occuria: la rabbia, la vendetta, la disperazione per la perdita di una persona cara. Ed è bello - e malinconico - perché è come se qualcosa di Cid, della sua umanità, sia sopravvissuto nel suo corpo fatto solo di intelletto e di Mist.
Quando ho letto la frase "si sono stretti tremando alle catene che per millenni li hanno resi poco più che schiavi" mi è partito a random il file audio mentale "if you remain bound by the chain of memories..." ... anche se non c'entrava nulla XDD
Raccolta stupenda, forse la mia preferita finora :) Final Fantasy XII merita più amore. E un bel remake fatto come gli dei comandano!
(Recensione modificata il 28/03/2017 - 05:06 pm)

Recensore Master
28/03/17, ore 16:56
Cap. 4:

"The pleasure was all mine".
A dire il vero nella scena originale Venat sembra fin troppo indifferente. E' vero, è un Occuria, ha una visione e un modo di pensare diverso da quello degli umani, è una creatura più di razionalità e meno di sentimenti. Tuttavia io mi rifiuto di credere che non abbia provato nulla di fronte alla distruzione di Cid, che nel suo animo sia rimasto impassibile. Preferisco di gran lunga pensare che abbia avuto una reazione come questa, che abbia ripensato alle conversazioni infinite, alle risate insieme, a quanto il suo amico fosse brillante e curioso ed entusiasta della vita e della scienza in tutti i suoi aspetti, a quanto avesse illuminato e reso più speciale la sua vita di creatura immortale e immutabile. Davvero una storia tristissima su due personaggi splendidi e poco considerati (dagli autori del gioco prima ancora che dai fan :( ).
(Recensione modificata il 28/03/2017 - 05:07 pm)

Recensore Master
11/03/17, ore 22:50

Dunque è così: Cid e Venat volevano solo liberare gli uomini dalla "schiavitù" delle altre divinità... e purtroppo i cosiddetti eroi non hanno mai compreso il loro grande e giusto progetto ed hanno fatto fuori il Dr. Cid definendolo uno scienziato pazzo. E Veant, giustamente furioso, è pronto a distruggere tutti e tutto, a scatenare una tremenda vendetta, ed il primo della lista sarà quel figlio ingrato di nome Balthier!
Una conclusione magistrale anche di questa coppia! Hai saputo gestirli davvero bene. Ovviamente vista la tecnologia di Ivalice "cannoneggiamento" ci sta.
Prima di concludere una domanda: solo a me la battaglia finale contro la Fortezza Bahamut ha ricordato tanto tanto tanto Star Wars?
Bene, con questa recensione ho concluso anche qui per le drabble del settimo anniversario del XIII Order Forum, ci rivedremo in altre drabble di tal contesto.

Recensore Master
10/03/17, ore 20:52
Cap. 4:

Ah, la boss battle finale contro il Dr Cid, il primo Cid a rivestire il ruolo di cattivo un Final Fantasy (rivoluzione!).
La frase finale, "E non vi è nulla di scientifico in tutto ciò" illustra perfettamente lo stato d'animo di Venat, che ha appena perso non un socio, non un collega di lavoro, né tantomeno un sottoposto ma una persona che rispettava e con cui condivideva obiettivi ed idee, insomma un amico, forse l'unico che aveva in fin dei conti.
Un bel capitolo, nonché un ottimo utilizzo della parola "scientifico".

Recensore Master
08/03/17, ore 22:18
Cap. 3:

Un altro capitolo interessante, che mostra Venat mentre cerca di capire le complicate faccende dei mortali, in particolare come agiscono padri e figli quando le cose tra loro decisamente non vanno.
Ora sa che le cose brutte o spiacevoli della propria vita si rinchiudono sia materialmente in una stanza che metaforicamente nella mente.
Complimenti, una bella storia, continua così.
(Recensione modificata il 08/03/2017 - 10:20 pm)

Recensore Master
06/03/17, ore 20:56
Cap. 2:

Ah... uno spirito che cerca di scoprire i misteri articolati della vita umana, davvero divertente.
Specie se interagisce con un l'unico essere umano che può vederlo e sentirlo e perciò da l'impressione di star parlando da solo. Ma come diciamo Luca Nervi ed io, parlare da solo è l'unico modo che abbiamo per parlare con qualcuno di intelligente. Eheh!

“solo uno spermatozoo su mille ce la fa”,
BAZ: "Uno su mille ce la fa... e tutti gli altri muoiono".
Eheheheheh!

Recensore Master
03/03/17, ore 11:38
Cap. 1:

Eccomi qui per recensire anche questa raccolta del contest per il forum, sebbene un po' in ritardo.
Bene, bene, una coppia di amici fra i cattivi anziché fra i buoni, la cosa è molto interessante e controcorrente (andiamo in fin dei conti anche i cattivi possono essere anche amici, non solo alleati).
E così Cid e Venat si incontrano per la prima volta, col primo che colpisce il secondo per il suo ateismo e la sua idea di libertà da bugie che offuscano l'animo umano.

"a quasi ha elargito la morte senza nemmeno accorgersene"
Forse è meglio scrivere "ai quali" o "a cui". Ci sono altri errori grammaticali come "E a mia anima" e "brillanto".

Recensore Master
24/02/17, ore 22:19

Olà, che fine. Non me l'aspettavo così, ma ha senso. Lasciamo Venat arso dall'odio verso gli uomini che non hanno compreso nulla del bel sogno di Cid. Sono indegni di vivere perché non sanno ribellarsi e soprattutto Balthier deve cessare di esistere perché ha quegli stessi occhi, gli occhi di Cid, eppure sono ciechi.
Così ancora una volta per merito di Cid o per colpa ( anche se indiretta, visto che di lui è rimasta solo la somiglianza che ha con il figlio ), Venat assaggia una delle sensazioni umane, l'odio!
Sappiamo come andrà a finire e forse lo sa anche lui, ma a quel punto non importa più, nulla ha più importanza, solo che tutto deve finire e subito, anche se dovesse trattarsi della sua immortalità.
Avrà pensato anche questo? Avrà pensato che avrebbe potuto ' morire '?
Probabilmente no, ora è davvero come un essere umano, ha perso qualsiasi ragione!

E fu così che una strana storia di amicizia nacque, crebbe e morì. Sei straordinaria, in pochissimo spazio ci hai messo un mondo, è accaduto di tutto, anche se non ci sono battaglie.
Vedo, una storia può andare avanti anche con l'introspezione. Chi pensa cambia, anche senza compiere gesti eclatanti.
Ok, io sono come Seiya di Pegasus, per capire che il Muro del Pianto non viene giù in nessun modo devo prima prenderlo a capocciate! Ho proprio un modo opposto di scrivere, eheh!

Felice di averti fatto compagnia anche in questa mini avventura, è stata davvero piacevole! Alla prossima!

Recensore Veterano
21/02/17, ore 21:39

Che finale FA-VO-LO-SO.
È una di quelle storie che lascia il segno e il solo fatto che è secondo il punto di vista di una divinità ti dà molti spunti per riflettere!
Avevo sempre intuito che il motivo per cui Venat si fosse unito a Vayne alla fine fosse il desiderio di vendetta...e sono molto contenta che anche tu la pensi così
Questo finale (ma in realtà tutta la storia) è così piena di riferimento filosofici che un'amante come me non può fare a meno di adorarla e rimuginarci sopra!
Sono ancora qui a pensare al concetto di "libertà illusoria" che mi è piaciuta moltissimo!! E forse è proprio questo che rende Balthier il mio personaggio preferito..il fatto che sia alla continua ricerca della libertà, che voglia stroncare qualsiasi tipo di legame che lo tenga ancorato, ma in realtà cos'è veramente la libertà? Non è forse una mera illusione che ognuno modifica a seconda dei suoi gusti e limiti? E che pur cercando di raggiungerla non sai mai se effettivamente sarai veramente libero o rimarrai schiavo perfino di te stesso?
Davvero complimenti! Non so come hai fatto a tirar fuori questi temi e queste nozioni, ma sei stata veramente bravissima! Hai tutta la mia ammirazione :3
Detto questo spero di leggere qualche altra tua storiella su questo fandom!
Alla prossimaaaa :)

Recensore Veterano
05/02/17, ore 19:20
Cap. 4:

Ciao White!!!!! Scusa se per un po' non mi sono fatta sentire, ma tanto lo sai che per le tue raccolte vado pazza e non manco mai di fare una visitina!
Sai, questo sembra davvero il finale di una raccolta ... è davvero tristissimo, mi hai fatto esplorare una realtà di Venat che senza dubbio avevi evidenziato già nelle altre drabble ma adesso capisco cosa intendevi, cosa mi volevi dire quando mostravi questo Occuria privo di sentimenti accanto ad un umano che invece è carico di tutto ... e quando l'umano se ne va lascia in Venat questo senso di vuoto che non riesce nemmeno a spiegare e che non ha mai provato nemmeno in migliaia di anni. Ti ripeto, a me FF XII proprio non riesce a comunicare qualcosa, però devo dire che il sapore di questa storia è davvero amaro. Sono curiosa di sapere come te la caverai con l'ultimo capitolo!
Wolf!

Recensore Veterano
25/01/17, ore 13:27
Cap. 4:

Che bellissimo capitolo! 😍 un modo bello per concludere...oppure no? Io spero sempre ci siano altri capitoli ma capisco che tutte le storie devono finire prima o poi..uff
Spero comunque di trovare altre tue storie su questo fandom :)
Venat alla fine aveva trovato un amico in Cid, e un valido collaboratore...mi piace pensare che a Venat nonostante la natura divina e impassibile sí fosse affezionato a Cid! 😍

Recensore Master
24/01/17, ore 00:11
Cap. 4:

E' Venat che parla di sé in modo impersonale?
Ha appena perso il suo amico e non riesce a capacitarsene. Essendo in pratica una divinità, il suo comportamento è strano, sì. Strano pure per lui, che si analizza anche da fuori e non trova spiegazione a quello che sta provando. Un dolore all'anima.

Per lui che tutto è possibile, che può volare, che è immortale, questo è quanto di più imprevisto gli possa capitare.
Nonostante sapesse bene come sono fatti gli uomini, è come se con Cid lo avesse dimenticato, perché non lo vede come un qualsiasi essere umano, ma come amico.
In questo modo il dio comprende cosa ci rende quello che siamo, deboli e fragili, pieni di dolore e di rimpianto e in grado a volte di atti indegni, o molto generosi, ma che di sicuro non si possono analizzare.

Ora lo sa anche lui cosa si prova a non avere il potere di cambiare le cose.
(Recensione modificata il 24/01/2017 - 12:15 pm)

Recensore Master
26/12/16, ore 16:09
Cap. 3:

Ahia, quanta filosofia qui. O meglio, filosofia di vita. Cid fa proprio pena a pensare a Balthier così, però non posso del tutto giustificarlo perché l'aviopirata si è scelto un destino niente male. E poi è scritto da qualche parte che i figli debbano assomigliare ai padri? No, ma CId, colto dal suo grande sogno, ha mancato il colpo. Vede cose che gli altri non vedono, ma non sorprende che la sua ossessione lo renda cieco all'ovvio. Alla delusione non ci si abitua, dice lui: io dico, la accetti o provi a negoziare la tua posizione, altrimenti è solo una moneta falsa quella che ti giochi con la vita.

Alla prossima. Ciao.

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