Recensioni per
Under the Same Sky ~ Ivalice
di whitemushroom
Beh, concordo nella necessità di applaudire almeno un po' Venat nelle sue convinzioni. Certo, avrebbe bisogno di una mano per azzerare anche gli altri nemici, gli Occuria, ma quello è un lavoro per gente avvezza al mestiere (leggasi Saint Seiya o Nietzsche). Ammirevolmente parlando i suoi ideali lasciano un po' a desiderare, ma l'odio e i sentimenti dei mortali sono qualcosa di molto più travolgente in questo mondo quando bisogna fare i conti con loro. Nessuno credo darà la colpa a Venat per odiare gli umani. Alla fine gli umani sono capacissimi di odiarsi tra loro perfettamente da soli. |
Oh Venat, la scienza non è per gli esseri superiori. Perché bisogna averne la necessità per comprenderla. Mannaggia mannaggia, le migliori intenzioni si azzero subito se le guardi dalla prospettiva opposta, ma un uomo come Cid non dà molte opzioni di ragionamento. Venat deve ammettere che stare attorno al tipo dà piuttosto... una strana aria. Se ne nota subito la mancanza, è travolgente e terrificante allo stesso tempo il dottor Cid, sempre meglio averlo come amico che nemico, tranne se sei Ashe e Ffa... ehm Balthiar (nati sotto la stella del successo, direbbe qualcuno). |
Complimenti perché la rabbia di Venat ha coinvolto anche me, e ancora prima di finire la storia nel mio cervello si levavano cori da stadio al grido di "vai Venat falli fuori tutti!". Purtroppo sappiamo che non andrà a finire così :( Questa storia è perfetta come finale della raccolta perché l'impassibile e razionale Venat, dal punto di vista finora piuttosto sterile e asettico, si lascia andare nel momento cruciale a sentimenti molto più tipici degli umani che degli Occuria: la rabbia, la vendetta, la disperazione per la perdita di una persona cara. Ed è bello - e malinconico - perché è come se qualcosa di Cid, della sua umanità, sia sopravvissuto nel suo corpo fatto solo di intelletto e di Mist. |
"The pleasure was all mine". |
Dunque è così: Cid e Venat volevano solo liberare gli uomini dalla "schiavitù" delle altre divinità... e purtroppo i cosiddetti eroi non hanno mai compreso il loro grande e giusto progetto ed hanno fatto fuori il Dr. Cid definendolo uno scienziato pazzo. E Veant, giustamente furioso, è pronto a distruggere tutti e tutto, a scatenare una tremenda vendetta, ed il primo della lista sarà quel figlio ingrato di nome Balthier! |
Ah, la boss battle finale contro il Dr Cid, il primo Cid a rivestire il ruolo di cattivo un Final Fantasy (rivoluzione!). |
Un altro capitolo interessante, che mostra Venat mentre cerca di capire le complicate faccende dei mortali, in particolare come agiscono padri e figli quando le cose tra loro decisamente non vanno. |
Ah... uno spirito che cerca di scoprire i misteri articolati della vita umana, davvero divertente. |
Eccomi qui per recensire anche questa raccolta del contest per il forum, sebbene un po' in ritardo. |
Olà, che fine. Non me l'aspettavo così, ma ha senso. Lasciamo Venat arso dall'odio verso gli uomini che non hanno compreso nulla del bel sogno di Cid. Sono indegni di vivere perché non sanno ribellarsi e soprattutto Balthier deve cessare di esistere perché ha quegli stessi occhi, gli occhi di Cid, eppure sono ciechi. |
Che finale FA-VO-LO-SO. |
Ciao White!!!!! Scusa se per un po' non mi sono fatta sentire, ma tanto lo sai che per le tue raccolte vado pazza e non manco mai di fare una visitina! |
Che bellissimo capitolo! 😍 un modo bello per concludere...oppure no? Io spero sempre ci siano altri capitoli ma capisco che tutte le storie devono finire prima o poi..uff |
E' Venat che parla di sé in modo impersonale? |
Ahia, quanta filosofia qui. O meglio, filosofia di vita. Cid fa proprio pena a pensare a Balthier così, però non posso del tutto giustificarlo perché l'aviopirata si è scelto un destino niente male. E poi è scritto da qualche parte che i figli debbano assomigliare ai padri? No, ma CId, colto dal suo grande sogno, ha mancato il colpo. Vede cose che gli altri non vedono, ma non sorprende che la sua ossessione lo renda cieco all'ovvio. Alla delusione non ci si abitua, dice lui: io dico, la accetti o provi a negoziare la tua posizione, altrimenti è solo una moneta falsa quella che ti giochi con la vita. |