Videogiochi > Final Fantasy XII
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Autore: whitemushroom    20/02/2017    5 recensioni
Un giorno un uomo disse ad un immortale "Non esistono abbastanza bugie in grado di farmi piegare il ginocchio per sottrarmi la bellezza del cielo".
Un giorno un uomo decise che le regole del mondo erano sbagliate, ed un immortale ascoltò il suo pensiero.
Un giorno un uomo sognò di scrivere una Storia diversa, ed un immortale divenne l'inchiostro della sua volteggiante follia.
Contest per il settimo anniversario del thexiiiorderforum
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cid, Venat
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Under the Same Sky'
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Cannoneggiamento

I motori della Bahamut si accendono.
L'energia accumulata dalla negalite artificiale ruggisce nei canali di convoglio fino a scuotere il Mist stesso di cui Venat è composto, ma l'enorme astronave non vacilla ed è pronta alla seconda carica in meno di sette secondi.
E' perfetta. Lui e Cid l'hanno costruita insieme.
L'imperatore Vayne si allontana dal campo di battaglia per recuperare le forze: ha bisogno di tempo, ma quello Venat può procurarglielo. L'ambizione di quel piccolo uomo lo disturba, eppure solo lui sembra ancora ascoltare la fantasia sua e di Cid. Una fantasia che purtroppo è giunta alla fine.
Ecco gli eroi venuti a fermare il cannoneggiamento di Rabanastre: la principessa venduta agli Occuria per un pugno di promesse fantasma, il guerriero carico di rancore, la Vieira silenziosa ed i due straccioni. E poi lui, l'aviopirata.
Ha davvero gli stessi occhi di Cid.
Per la prima volta Venat si rende conto di voler distruggere un uomo anzi. Anzi, perché non distruggerli tutti?
Hanno rifiutato la salvezza.
Hanno rifiutato di essere liberi, di poter guardare il cielo da dominatori, si sono stretti tremando alle catene che per millenni li hanno resi poco più che schiavi degli Occuria. Hanno deriso ed ucciso l'unica persona che avesse provato ad aprir loro gli occhi, il suo stesso sangue e la sua stessa carne gli hanno dato le spalle preferendo l'illusoria libertà di un paio di motori veloci nel cielo, una libertà illusoria non dissimile a quella di un parassita che crede di poter comandare l'organismo che lo ospita. E, a questo punto, perché dovrebbe permettere a dei parassiti di esistere ancora?
Oltre la sala motori Vayne gli sta chiedendo un'ultima volta il suo potere.
Perderà.
O vincerà.
Non è poi davvero rilevante.
Venat riempie quel corpo di carne con il suo stesso Mist, unendosi a tutte le fibre del suo corpo, ad ogni frammento di ossa, ne torce ogni forma per farsi accogliere tutto e liberare un potere che schiaccerà con la furia di mille cannoni non solo Rabanastre, ma qualsiasi essere vivente che gli si parerà davanti ricordandogli che il sogno suo e di Cid è finito. Se il futuro che avevano sognato insieme per quel mondo si è trasformato in polvere non ha più senso amarlo e prendersene cura.
Cancellerà quegli uomini ingrati che non hanno compreso nulla e vivono nella presunzione di essere "liberi". Iniziando proprio da quell'aviopirata.


Guest star:

Vayne Carunas Solidor: l'imperatore di Archadia e l'antagonista finale di FF XII. Giunge ad allearsi con Cid e Venat per estendere il proprio potere sulle nazioni circostanti. Lui e Venat vengono sconfitti dal gruppo dei protagonisti
 


Cid e Venat
TEARS OF TRUTH

 

THE END

  
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