Credo sia una delle storie che veramente è me.
Non mi sento più la testa sul collo, dopo aver letto questo. E' qualcosa di così mio, così intimamente mio, così profondamente mio...cioè, potrei essere io ad aver scritto quelle parole, io ho realmente pensato quelle parole. Io...non so cosa dire. E' così forte il bruciore sulla mia pelle, dopo averti letta, che non riesco a pensare. Davvero.
Vorrei dirti qualcosa di più, vorrei chiederti scusa per la mia arroganza nel credere di capirti, vorrei farlo con parole più adatte, ma non ci riesco.
Mi hai paralizzata completamente.
Tra i preferiti, assolutamente.
E, se si potesse, direttamente dentro di me.

Ma cosa sei? Come ho potuto non trovarti prima, o divina furia decadente? Questa poesia ha il sapore del sangue. Taglia, ferisce. E' senza controllo. Ci sono frasi tipo "hai qualcosa dentro che ti attanaglia i polsi", o "cammino con il sangue in mano" che non posso commentare. Scrivi ancora, te ne prego. Lucretia.

:) Un buon lavoro, senza dubbio colpisce molto per essere molto diretto e d'impatto... Descrive esattamente un certo tipo di sensazione.
Mi ha colpito molto... non smettere di scrivere... e di condividere.