Recensioni per
We Are All Mad Here.
di _Noodle

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/11/16, ore 19:56

_Noodle!
Stavolta voglio provare a fare una recensione un po’ più corta, perché siamo alla fine e, come ha detto giustamente la ragazza che ha commentato prima di me, sono abbastanza certa che ormai ti sia piuttosto chiaro quanto abbiamo apprezzato ogni singola caratterizzazione dei personaggi e via dicendo. Proverò quindi ad essere un po’ più corta del solito, per quanto non dia certezze in merito perché lo sai, non sono esattamente una persona riassuntiva di mio. (…)
Per prima cosa: I personaggi della Luna Storta.
Finalmente li rivediamo, oh mio Dio! Mi erano mancati tantissimo, ahahah! A partire da Kageyama, a cui ero curiosissima di vedere come Hinata stesso si sarebbe approcciato dopo l’illuminazione avuta durante il suo lungo viaggio nel Paese delle Meraviglie. Avevo sperato moltissimo in una dichiarazione, ma non sapevo sinceramente cosa aspettarmi sia perché non erano segnate coppie nella storia, sia perché la fanfiction stessa non verteva su alcuna tematica fondamentalmente romantica. E invece, che sorpresa! Ho amato tutta l’intera scena, anche se quasi mi sarei morsa le mani quando ho letto di tutta quella reticenza che Kageyama si ritrova all’inizio comprensibilmente, ma poi più che mai incomprensibilmente ad avere davanti alla passione con la quale Hinata gli si è posto davanti ad esprimergli tutto quello che ha capito di provare nei suoi confronti.
Questa parte, in particolare:

“Dovette ammettere, mentre l’altro premeva le labbra screpolate dal freddo contro le sue, che più di una volta si era chiesto che cosa potesse significare un bacio, che cosa si potesse provare ad incontrare le labbra di un’altra persona. Si tremava? Perché s’iniziava a fremere? Perché lo stomaco faceva così male? E non aveva mai ritenuto possibile che le sue labbra potessero posarsi su quelle di una donna. Nei suoi pensieri reconditi e nascosti, al centro di tutti quei sogni poco pudichi, c’era sempre stato un uomo, c’era sempre stato qualcuno come lui, solo un po’ più basso e un po’ più esuberante; c’era sempre stato Hinata. E in quel momento in cui tutto stava succedendo, in cui aveva capito perché lo stomaco doleva in tal modo, gli sembrò quasi impossibile immaginare che potesse essere reale. Poteva essere tutto finto, quasi quanto il fantomatico viaggio compiuto da Hinata.
Forse stava visitando anche lui il Paese delle Meraviglie.”

È stata capace di farmi venire un batticuore fuori da ogni canone, che è il motivo principale per il quale ho quasi stracciato i fazzolettini – da persona raffreddata che sono al momento, babba bia – non appena ho visto Tobio allontanare l’altro e posarsi la mano davanti alla bocca quando oh mio Dio, ti prego Tobio ci hai appena palesemente detto che sognavi questo momento da sempre, da quando sei entrato in pubertà, perché ci fai questo!? È una patata bollente, povera stella. A volte ci si dimentica quanto possa essere ancora bambino, nonostante la statura elevata!
Meno male che almeno Hinata sia cambiato, grazie a questo viaggio. Perché se da una parte ci sta una persona molto alta ma di mente un poco più infantile, dall’altra adesso ci sta una persona più bassa ma di mentalità più matura, che è di base anche quello che permette ad una relazione simile di crescere il necessario per far prendere ad entrambi una presa di coscienza e di posizione. Il problema di questi due bimbi bellissimi, di solito, è proprio questo: Sono molto impacciati, perché il lavoro che fanno sulla loro consapevolezza emotiva è spesse volte un pochino superficiale a causa della loro focalizzazione massima sulla pallavolo e sulla loro adorabile ottusità dal punto di vista romantico. Infatti credo che, fra tutte le coppie più gettonate di Haikyuu, la KageHina sia in generale una di quelle più difficili di cui scrivere senza farli finire OOC, quando si tratta di farli finire ‘insieme’ o almeno consapevoli l’uno dell’interesse dell’altro. Ma con la tua Alternative Universe questo problema non si è posto, perché Hinata è un Hinata tutto tuo che ha fatto un viaggio tutto suo alla ricerca del proprio io, quindi ci sta lui che dà manforte nella relazione affinché questa si possa evolvere in qualcosa di più della semplice amicizia.
Come già sai, Kenma è uno dei miei personaggi preferiti insieme a Kuroo, quindi puoi immaginare la mia gioia nel vederlo finalmente in questo capitolo! Mio Dio, che bel personaggio che è! Così maturo, intelligente, pragmatico, silenzioso eppure estremamente espressivo tramite quei suoi piccoli gesti che riescono ad esprimere così tanto in così poco spazio, piccolo com’è. Insomma, Kenma è un personaggio carinissimo ed adorabile e sono felicissima tu sia riuscita ad avere uno spazietto anche per lui!
Lo ammetto, comunque sia: Anche se sapevo benissimo cosa fosse successo e che Hinata stesse dicendo il vero, quando inizialmente ha iniziato a spiegare cosa avesse visto, e come, e la sua certezza di aver vissuto anche fisicamente alcune cose e via dicendo– anche io qualche domanda sulla sua sanità mentale me la sono fatta. (…) Cioè per carità, sapevo benissimo che dicesse il vero, ma sentirlo dire fa sempre un certo effetto, non trovi anche tu? Insomma, se fossi stata lì tra Asahi, Kageyama, Kenma & co. anche io probabilmente avrei fatto non poca fatica ad immaginare come potesse una persona del genere credere veramente in quello che stava dicendo!
Ma nonostante ciò arriva il finale a porre luce alla questione e così, tra una cosa e l’altra, quando meno lo si aspetta intervengono i personaggi del paese di Alice a porsi sulla scena a mostrare, se non con certezza, almeno la possibilità che quello che ha detto Hinata sia vero: Perché loro a ricordare non ricordano nulla, ma i visi sono quelli, e Hinata è certo al cento per certo che non siano vecchi clienti del locale quindi le possibilità che li abbia visti tutti insieme prima di quell’occasione – e che quindi possa aver ‘trasportato’ i loro visi nel mondo di Alice – sono poche, davvero poche. Senza parlare dei vestiti, veramente troppo simili a quelli visti da Hinata nel regno delle Meraviglie per essere un caso, o ancora del Re Bianco ritrovato – e portato da quel fusto seducente di Kuroo che oh mio Dio, ciao bel ragazzo come fai a smuovere gli ormoni sempre e comunque – che è proprio simbolo e causa di tutto quel viaggio percorso, nonché della serata passata con Tobio.
Il Re Bianco è l’incontro tra quei due mondi molto di più di quanto non lo siano i personaggi stessi, secondo solo ad Hinata stesso, eppure il fatto che Kuroo glielo porga potrebbe essere interpretato in due modi: tanto che lo ha perso e magari lo teneva in tasca e che lui e Tobio non lo trovavano per questo, segno che effettivamente si è sognato tutto, tanto che effettivamente quel viaggio ci sia stato davvero, e che quindi Hinata non sia solamente un sognatore.
Ai posteri, l’ardua sentenza. Che poi, è davvero così necessario avere una sentenza in proposito? Alla fin fine l’importante è che ognuno al termine del suo viaggio si sia fatto una sua idea!

E nulla, il nostro viaggio si conclude qui.
Sono felicissima di aver contribuito a rendere la tua scrittura più piacevole leggendo i miei commenti deliranti e lunghissimi, e sono felicissima di aver avuto la possibilità di leggere una storia che mi ha appassionata dall’inizio alla fine e che non dimenticherò facilmente, anzi.
Inoltre, non vedo l’ora di leggere la tua one-shot KuroKen aaah, mi stai rendendo un sacco felice ed apprezzo lo sforzo di provare a scrivere di nuovi pairing sui quali non ha mai avuto la possibilità di scrivere, come è successo a me ieri per la prima volta con la DaiSuga che fjkskjs, non vedo l’ora che tu la legga, in caso fammi sapere che cosa ne pensi che ci terrei tantissimo..! ;v;)

Ci sentiamo presto,
E come hai detto tu: Stay Mad!

Nanas

Nuovo recensore
21/11/16, ore 15:24

Per quest'ultima recensione non ho intenzione di commentare il tuo stile di scrittura o i personaggi come al solito, penso di averti ormai nauseata con i miei elogi nei capitoli precedenti.

Voglio limitarmi a ringraziarti per questo viaggio assurdo e magico. Ci hai fatto divertire, spaventare e oscillare sulla corda tesa nel vuoto della suspense con ogni capitolo. Ci hai fatto vedere i personaggi che tanto amiamo sotto luci diverse, sembianze peculiari che solo l'incredibile tuo ingegno è stato in grado di creare, facendoceli amare nuovamente e con più passione di prima.
Sei stata in grado di farci immergere in località meravigliose, al limite della ragione, ma che per ben dieci capitoli ci sono sembrati naturali come il giardino dietro casa. Non hai mai smesso di stupirci con le tue parole, le tue idee ed i tuoi concetti ben nascosti ma percepibili come d'istinto.

Per tutto questo, per il tempo che hai passato guidandoci mano a mano con il piccolo Hinata e per averci fatto scoprire nuovamente delle emozioni che pensavamo di conoscere, voglio dirti grazie mille, dal profondo del mio cuore.
Non ho mai letto nulla capace di appassionarmi così tanto, quindi ancora grazie per la strabiliante avventura.

Spero di leggere presto altre tue opere! ♡
Mew