Recensioni per
La rosa di Arras
di francoise14

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
26/12/19, ore 10:23

Ciao Francoise14. Una storia dai contorni sfumati,in un'atmosfera malinconia,dove man mano si riaccende la speranza. Tutto tramite la simbologia della rosa bianca dove tutto converge,come le due croci. Un scena credibile per arrivare a scoprire che Oscar sia viva,per donare speranza al lettore e condurlo verso un diverso finale,suggellato da un bacio,unione delle loro anime. :)

Recensore Master
22/09/18, ore 01:19

Splendido è l'aggettivo che mi viene da scrivere di getto. Una storia apparentemente semplice ma in realtà cruda, nelle introspezioni c'è uno struggente senso di perdita, sarebbe così facile lasciarsi andare, poi arriva il tocco conosciuto, anelato, amato. Il dolore non deve essere il prezzo per la felicità, ma la felicità, fatta di piccole cose, deve andare oltre il dolore, non dimenticarlo ma batterlo sul suo stesso terreno, tramite l'amore assoluto che li contraddistingue. Come amo ripetere omnia vincit amor et nos cedamos amori. Magistrale, grazie.

Recensore Master
01/01/17, ore 23:13

Un racconto complesso dove tutti i pezzi sembrano portare in una direzione per i ncastrarsi poi in un'altra. Un'idea notevole che forse avrebbe potuto essere una long! Molto interessante!

Recensore Junior
29/12/16, ore 20:17

C'è una rosa bianca e c'è il Natale ma questo racconto é soprattutto un inno alla speranza, a non lasciarsi mai sopraffare dallo sconforto ma sperare sempre che tutto non sia come sembrar e non arrendersi perché la forza dell' amore può avvicinare anche chi si è perduto. Racconto di grandi equilibri e insperate coincidenze perché è così che vogliamo che accada almeno a Natale....

Recensore Master
27/12/16, ore 12:24

E' una storia che mi ha fatto partecipare delle stesse emozioni e paure di Andrè. Molto efficace e realistica quella scalata di lui sul sentiero ghiacciato, un passo dopo l'altro verso la... verità? Ma quale? Tutti gli hanno riferito che lei è morta ma l'amore non ama accettare le verità scomode e tristi ma si getta nell'imperscrutabile, nell'impossibile e ci crede fino all'ultimo. Non importa se poi si rimane delusi. L'importante è donarsi fino alla fine e fino all'incredibile. E questo ha fatto Andrè....Ha voluto vedere con gli occhi del cuore ed è andata bene!
Immaginavo che ci sarebbe stato il lieto fine ma....non ne ero del tutto sicura! Parola dopo parola ho cominciato a temere il peggio! Invece....hai scritto una bella storia al limite, quasi, della fiaba con il suo aspetto magico e inspiegabile.
Bravissima davvero, hai fatto un ottimo lavoro! Stile narrativo perfetto e curatissimo!
Che dirti di più?
A presto!!!!!! Ce la faremo? :-)
Un bacione grande...
Sandra
(Recensione modificata il 27/12/2016 - 12:26 pm)
(Recensione modificata il 27/12/2016 - 12:27 pm)

Recensore Veterano
27/12/16, ore 09:16

Allora, gran bel racconto la perfetta sintesi di quella che in effetti sarebbe tranquillamente potuta essere una long, ma sinceramente credo che la tua scelta sia stata la migliore . Infatti gli eventi che hai così ben sintetizzato condensandoli in un equilibrio di incertezza e carica emotiva in un racconto lungo avrebbero probabilmente perso immediatezza e si sarebbero smarriti. Quindi prima fi tutto complimenti per la lucidità della scelta narrativa ed ora passiamo a noi…
Noooo! Appena ho iniziato a leggere e ho capito chi saliva il crinale e cosa fosse successo, mi sono detta non è possibile, non può averlo fatto! Ed affossata dalla tua ideaccia, borbottando tra me e me che quello di cui mi accingevo a leggere doveva essere un ben triste Natale, ho proseguito, triste ma curiosa di sapere come avessi sviluppato un André senza Oscar e quale triste fine gli avessi riservato, quando poco dopo la botta ho trovato il sollievo con quel corpo scomparso!
Rinfrancata ho proceduto nella lettura ed incontrato il mesto generale, ma oramai non c'era trippa per gatti e fiduciosa come André non ho creduto alle sue parole. Che Oscar e Andrè si ritrovassero era per me ormai assodato e quindi mi sono goduta tranquilla le emozioni di André ed il sapore agrodolce del racconto, ma soprattutto la tua narrazione, ricca di tanti piccoli scenari che accenni con poche e sapienti frasi formando un consistente background narrativo che lasci all'immaginazione individuale del lettore, ed evocativa di immagini e richiami all'anime, ma anche di "citazioni" di fic classiche che un po' formano il bagaglio di noi appassionate del genere. Tanta roba insomma… Che dire socia... 😘

Recensore Master
27/12/16, ore 01:45

Bravo Andre' che non si e' arreso e ha voluto appigliarsi a qualcosa che lo ha spinto fino alla tomba di quella sfortunata donna che e' stata creduta Oscar. E' stato ricompensato dalla speranza trovando la sua Oscar proprio sotto quella croce .bellissima anche se troppo breve ,va dritta tra le preferite.Ciao!

Recensore Veterano
26/12/16, ore 14:58

Io credo che questa storia, narrata per scorci e con l'elegante (e difficilissimo da usare) impiego della seconda persona, meriti ben più di una os! E' straziante e bellissimo immaginare le peripezie dei nostri, e confortante sapere che le due croci di Arras fossero fittizie, per permettere ai due di sfuggire al passato e costruirsi una nuova identità lontano dai pericoli. Pensaci, sul serio!
In ogni caso, anche tra questi scorci "sofferti", che si leggono con ansia crescente, si vede infine sbocciare la rosa bianca, non solo fisicamente, ma anche e soprattutto nel quadro di felicità finale. Bellissimo e intenso :***

Recensore Master
26/12/16, ore 11:43

Mamma mia quanto è bella Silvia. Mi ha emozionato. Sei stata grande. Bravissima, ti ringrazio tantissimo per aver partecipato e ti auguro un sereno Natale 😘

Recensore Master
26/12/16, ore 00:58

Carissima complimenti , mi hai fatto stare con l'ansia , per un'attimo ho pensato veramente il peggio .
Invece si sono ritrovati e nonostante il susseguirsi degli eventi dolorosi che hanno condiviso ora sono insieme .
Veramente molto bella mi sono commossa leggendo , sei stata bravissima
Colgo l'occasione per farti i miei più cari auguri di Buone Feste .
Ti abbraccio e ti mando un grande bacio
(Recensione modificata il 26/12/2016 - 01:00 am)

Recensore Veterano
26/12/16, ore 00:25

Wow che bel racconto! Un giusto mix di amara consapevolezza, di triste realtà, ma anche di inarrestabile speranza e, finalmente di grande gioia.
Mi hai tenuta veramente col fiato sospeso. Temevo quella collina come non mai, ma oggi è Natale e a Natale tutto deve essere bello.
Brava.
Mara

Recensore Master
25/12/16, ore 23:07

Che storiona! potrebbe essere il riassunto di una long!
Io adoro i qui pro quo, gli equivoci e gli scambi di identità!
Si Si fan male al cuore, ma vuoi mettere che soddisfazione e che patimento nella soddisfazione? :P

Sono contenta che tu abbia partecipato con una storia originale, dolce alla fine, ma all'inizio no, in cui tutti e due, alla pari, hanno provato cosa vuol dire il sentimento della perdita.
****************************
Ti volevo aggiungere un paio di annotazioni / commenti.

Una è che mi è piaciuto molto l'incipit "Lenta ed indifferente scende la neve", foriera di una disgrazia annunciata,
Sei diventata molto brava ad usare delle frasi apparentemente semplici, ma molto evocative, che creano una atmosfera ben precisa, come il mantra di Madame Marguerite ne L'Intruso (o intriso che dir si voglia), che credo ricorderemo tutte.

Poi è molto bella la salita di André, faticosa, con lui che cerca l'appiglio per non cadere, e che risulta una metafora / doppio della sua situazione emotiva. Difficile conservare una speranza quando tutti intorno ti invitano ad affrontare la realtà.

E mi è piaciuto molto lo sguardo di André che si perde nel bianco e "una carezza più lieve del vento gli sfiora la mano". E' una immagine leggera, ma potente. E poteva essere un'ottima chiusura. Di quelle che ti lasciano tutte con gli occhioni languidi e cento domande nelle review, perché quello sfiorare... cosa era?


Il resto è l'epilogo per non lasciare in giro equivoci (di tuo sei elegante in quello che scrivi, anche se usi un linguaggio moderno, e sei anche precisa con il tuo lettore): la carezza non è stata l'illusione di un cuore che non si arrende e scambia il vento per un messaggio dall'aldilà, e nemmeno il tocco benedetto della morte, ma Oscar che lo aveva ritrovato.

Non so se è voluto: André ed Oscar due tombe con un nome, ma nessun cadavere; la Regina, nel 1793, è morta, pubblicamente ed in modo inequivocabile, ma il suo corpo giace in una tomba comune.
Quelle due croci sembrano la tomba ideale / simbolica del passato di tutti quelli coinvolti nella storia, un passato che è stato molto bello, ma che è finito e non tornerà mai più.

L'incontro con il Generale è stato un colpo al cuore - nell'anime non sappiamo nulla di lui "dopo". Qui ci narri del giardino distrutto - chissà la loro casa - di un uomo invecchiato, di Madame non sappiamo nulla, delle sorelle nemmeno... tutto potrebbe essere. E' un altro headcanon rispetto a L'Intruso, è chiaro e fa piacere (noi a volte ci ripetiamo perché abbiamo in mente tanti dettagli della storia che per noi sono fondamentali, ce li siamo cuciti addosso) però è impossibile non ripensare a quell'uomo che torna dal mare, e arriva in un tribunale come una furia, trascinandosi dietro la soluzione ai problemi della sua famiglia - una forza della natura! Qui invece è un sopravvissuto, che abbraccia André - forse Oscar era l'unica che amasse davvero di tutta la famiglia, forse sono successe altre cose drammatiche che qui non ci dici.
Però ci dici un luogo: l'Olanda.

E' da questi dettagli che mi da l'idea che ci hai almanaccato un pochino su: non è solo la foto di un momento, o di tre (io ti cerco, ma non so dove cercare, mi dicono dove cercarti e spero di non trovarti, tu mi trovi) che sono molto delicati di loro... ci hai messo tutte le "note" di una sceneggiatura più articolata - la tisi c'è, e c'è stata una guarigione (dove? come?) la vista è andata perdendosi (che stelle vede André nel suo buio?), la fuga in Olanda, mi immagino attraverso la Normandia, passando per le macerie non più fumanti e quelle croci che forse gli hanno garantito un nuovo inizio ufficiale e a cui si ritorna in pellegrinaggio per una morte o... per una vita?
Secondo me la voglia di una long ce l'hai ;P

(Recensione modificata il 27/12/2016 - 12:26 pm)

Recensore Master
25/12/16, ore 21:37

Ciao Silvia! Ebbene, a pieno titolo, stavolta senza il prezioso contributo della tua socia storica, posso dire che parti sempre da presupposti originalissimi, strade davvero poco battute, dunque, sicure. Non è mai semplice partire dal fondo, trarre da un epilogo drammatico ed ineluttabile, un sorprendente, ma allo stesso tempo credibile, rovesciamento della situazione. Direi che tu ci sei riuscita benissimo. Toccando in modo forte le corde del cuore e delle emozioni. Passando da un passato di buio e strazio, ad un presente di ovattata felicità e speranza.
Concordo pienamente nell'utilizzo della seconda persona. Che permette di avvicinarsi così all'intimità più profonda dei personaggi senza perdere comunque quella leggera patina di "distacco" del narratore, permettendoti così d'essere dettagliata cronista, quanto intensa voce della coscienza. In questo contesto è una scelta davvero azzeccata.
E devo aggiungere che hai saputo pure fregarmi per bene. Hai tenuto contorni così vaghi nella descrizione dei fatti del 1793 che, nello spazio di pochi attimi, ci lasci quasi intendere la possibilità ( anatema!!! ma sei famosa pure per questo, in altre sedi..) che Andrè si sia rifatto una vita con un'altra donna. Ma, in effetti, tutto torna a meraviglia in seguito.
Quale altra donna, nel suo e nel nostro immaginario collettivo, potrebbe mai permettergli di risorgere dalle sue stesse ceneri, se non Oscar?
Complimenti, cara, esperimento e strenna natalizia riusciti alla grande.
Mi sarebbe piaciuto davvero vederli ancora...
Un bacio!
Tamara Alessandra.

Recensore Junior
25/12/16, ore 19:01

Una bellissima scoperta ed un bel racconto: speranza e amore irriducibile sono i due pilastri di questa storia.
Mi piacciono molto le citazioni utilizzate e il tuo stile.
Brava

Recensore Master
25/12/16, ore 18:20

Cara Francoise, 
potevi farne una bellissima long!! Mi hai tenuta incollata fino all'ultima parola, ma io ero certa che Oscar non poteva essere sotto quella croce.. Bella e molto intensa, completa. 
Grazie per questo dono, con il finale pieno di speranza e specchio sempre della tua ricercatezza ed eleganza. 
Brava Silvia, un abbraccio
Cecile :-D
E buon natale! 

[Precedente] 1 2 [Prossimo]