Recensioni per
Wands - È la bacchetta che sceglie il mago
di _Qwerty_

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/04/17, ore 23:34

È vero, avevi anche avvertito che mancavano due capitoli alla fine, ma me n'ero scordata e ci sono un po' rimasta leggendo la parola fine!
Mi mancherà questa raccolta e mi mancherà avere ogni volta la sorpresa di scoprire a chi il capitolo sarebbe stato dedicato!
Giustamente non poteva che finire con la bacchetta di Olivander!
Come finale è perfetto come la bacchetta di Garrick! Mi è piaciuto come il piccolo Olivander abbia dato voce alla sensazione di "giustezza" che gli ha dato la sua bacchetta. La capacità di discernere le varie parti di una bacchetta è un po' già una deformazione professionale! L'accenno ai "sussurri della notte", oltre al mostrare quanto il negozio faccia parte di Olivander (e viceversa), mi sembra si ricolleghi all'atmosfera evocata nel capitolo introduttivo, quindi un altro cerchio che si chiude!
La tua analisi del mondo delle bacchette e della loro fabbricazione è stata sempre affascinante e mai scontata! Hai anche giustamente lasciato il mistero e l'inafferrabilità della natura stessa delle bacchette, che neanche i fabbricanti riescono a imbrigliare.
Insomma, ottima/e storia/e, bella l'idea e bello lo svolgimento! Hai creato molti spunti, e sono curiosa di vedere se li riprenderai e approfondirai.
Alla prossima, spero molto prossima! :D


 

Recensore Junior
16/04/17, ore 15:41

Ebbene, la storia è finita ed è un peccato. L'ho letta molto volentieri e ho trovato ben pensati e ben scritti tutti gli episodi. Ti invito a ripensarci ed a prendere in considerazione alcuni altri personaggi. Grazie Joey

Recensore Junior

Appena ho letto "Albus Silente (e non solo)", come immaginerai, sono saltata sul divano!
E come immaginerai sono anch'io affascinata dall'epoca tra fine ottocento e inizio novecento.
Non mi aspettavo di essere citata anche in questa n.d.A, grazie! <3 I tuoi sassi sono andati tutti a segno, ahi, ahi! Sono lusingata della fiducia che riponi in me per raccontare le avventure di Grindelwald! L'episodio della conquista della bacchetta di sambuco era già nella mia luuunga lista idee.

Interessante l'appprofondimento sulla scelta dei materiali per il cuore della bacchetta, anch'io mi ero chiesta come mai Olivander si limitasse a fenice, drago e unicorno e quali altre opzioni ci fossero. Il nonno Gerbold parla proprio come un uomo dell'epoca!
La madre di Albus e lo stesso mini Albus, già posato e saggio, sono facili da immaginare come li hai descritti. Ho solo un dubbio: i capelli di Albus pre-incanutimento non erano sul castano-rossiccio, secondo il canon?
La bacchetta di Silente non poteva che avere un'anima di fenice! Il fatto che sia una bacchetta stravagante e un po' iellata si addice lo stesso al personaggio, che ha sopportato il peso di grandi dolori e altrettanto grandi gesta, e ha vissuto sempre diversamente dal resto degli uomini.

Una bacchetta con tendine di Dissennatore suona inquietante, bizzarra...mi piace!

Alla prossima (bacchetta)!

 

Recensore Junior
02/04/17, ore 01:19

Perdona la mia ignoranza su Pottermore, ma il fatto che la McGranitt avesse un padre babbano e una madre strega l'hai inventato tu o l'hai ripreso? Comunque l'accenno alle sue origini mi è piaciuto, sembra un ambiente in cui la giovane Minerva potrebbe aver facilmente sviluppato sia l'attitudine all'erudizione che alla severità.
Riesco a immaginare la McGranitt come una Hermione ante litteram, molto dotata e un po' saputella, ma con classe. La McGranitt dà un grande valore al decoro e all'educazione, e anche la mini Minerva lo lascia trasparire!
Mi sembra che questo capitolo abbia aggiunto un altro tassello alla questione della scelta delle bacchette, e alla fine ci vedo un parallelo (forse azzardato) a come funziona l'innamoramento tra le persone! Uno può possedere le qualità che l'altro cerca, ma se non scatta quel certo nonsoché che determina l'attrazione, può partire una relazione affettuosa ma non una grande storia d'amore.
A questo punto sono curiosa su quali saranno le bacchette con cui sceglierai di concludere, nonché su come lascerai il signor Olivander!
Non dico niente sulla storia che hai in progetto per non metterti pressione...vabbè, lo dico, sarei curiosa anche di quella.
Alla prossima!
 

Recensore Junior
17/03/17, ore 10:34

Capitolo davvero incredibile. Affascinante scritto bene e devo dire leggermente commovente verso la fine quando Andromeda si preoccupa del futuro della figlia e olivander la consola. Anche io ho odiato la morte di tonks che e tra i personaggi che preferisco una vera eroina anche se pasticciona. Ancora ottimo lavoro. Complimenti

Recensore Junior

A me il capitolo è piaciuto!
Ho trovato ingegnoso come hai accomunato due personaggi così diversi, attraverso il "problema" delle dimensioni!
Peccato che la bacchetta maxi di Hagrid sia finita a pezzi dentro un ombrello. Mi è piaciuta l'idea di una bacchetta più grande per contenere anche la sua parte di magia non umana, o la forza proporzionata dei suoi sentimenti. Lui è proprio adorabile e timidone!
Tuttavia mi è piaciuta anche di più la parte di Dolores Umbridge! Il completino color ciliegia e l'aspetto da bambola Annabelle sono dettagli molto azzeccati, secondo me! E mi è piaciuta la parte in cui Olivander fatica a raccapezzarsi con le misure che risultano dal metro magico, prima di capire che "qualcosa mancava irrimediabilmente in quella strega, non tanto nella sua potenzialità magica, quanto forse nello spirito" (frase preferita!).
Mi mancheranno gli aggiornamenti regolari, ma aspetterò...e starò tuned per le novità! *__*

Alla prossima!
 

Recensore Junior
18/02/17, ore 22:14

Mi piace la tua visione di Olivander!
Mi piace come hai spiegato la sua fascinazione per Voldemort con l'avere in comune l'"ambire alla profondità, al dominio dell'essenza magica".
E mi piace il suo approccio pratico al problema del ritorno di Voldemort. Non è un eroe e non ha voglia di fare l'eroe, giustamente non possono mica essere tutti baldanzosi Grifondoro.
La nonna di Neville l'hai descritta in tutta la sua baldanza, invece! Molto da lei la naturalezza con cui comanda Neville a bacchetta. Almeno il povero ragazzo si è preso qualche riconoscimento dopo l'avventura al Ministero!
Mi ha subito incuriosito l'accenno alla lontana parente e la bacchetta di abete! Spero di leggerne di più in futuro, ma capisco anche che tu non ti voglia sbilanciare, I know that feel.

Alla prossima!

Recensore Junior
13/02/17, ore 16:37

Ahahah oddio che capitolo favoloso! Anche io adoro terribilmente Luna, anche perchè nel mio immaginario il suo percepire le creature fantastiche e a volte immaginare di suo padre, non è altro che una caratteristica della sua estrema sensibilità e percettività del mondo che la circonda, quasi a rendere "fisiche" delle manifestazioni esclusivamente mentali ed emotive che le capitano attorno. Creature che causano confusione sono solo il modo in cui percepisce il fatto che chi la circonda sia confusa, e così via. E in effetti la vedo molto bene come potenziale fabbricante di bacchette, anche se per certi versi la vedo più idonea alla scelta finale che fa. Stupenda la bacchetta che "si fa scegliere" segnalando la sua presena con manifeste scintille e scoppiettii. Super complimenti!!!

Recensore Junior
11/02/17, ore 22:48

La premessa della storia è affascinante come sempre! Un altro aspetto della fabbricazione di bacchette a cui non avevo pensato.
Anche a me piace molto Luna, condivido quello che hai scritto compreso il giretto nella foresta. È un personaggio di grande empatia e coraggio.
Ha sempre un approccio limpido e rispettoso nei confronti delle persone e degli animali magici, ed è una cosa che ho trovato anche in questa storia, nella scena con il metro.
In questo capitolo il metro ha una parte abbastanza importante, si nota sempre più l'anima di questo oggetto magico, nel suo rapporto con Olivander e i clienti.
Mi ha incuriosito il personaggio del Nato Babbano aspirante erede di Olivander, è un personaggio canon a cui non ho capito il riferimento?
Mi complimento per gli Sfaragumeni, nel bestiario personale di Luna ci stanno alla perfezione! Non mi sarebbe venuto in mente di prendere il nome dal greco antico! Intuisco degli studi classici!

Alla prossima bacchetta!

Recensore Junior
05/02/17, ore 23:41

E bravo il sig. Olivander :) Il padre di Sybilla mi è parso a metà tra l'esilarante e il terrificante, ma sembra una buona ragione per spiegare l'atteggiamento della professoressa da adulta. E molto simpatica la scena finale della scelta della bacchetta.

Recensore Junior
04/02/17, ore 19:41

Il primo paragrafo è molto bello! Mi piace come tutte le maschere e le ambizioni dei maghi vengano meno di fronte alla sincerità e all'inspiegabilità del rapporto bacchetta-mago.
Davvero, complimenti meritatissimi a Olivander! In tutta la raccolta non ha perso mai un colpo, né un cliente. Ammirevole come fa sì che i clienti facciano come dice lui facendogli credere di comandare. In questo capitolo sembra particolarmente messo alla prova, la McGranitt sarebbe solidale con la sua insofferenza.
Il capitolo lo definirei tragicomico, e personalmente l'ho apprezzato! La Cooman è sempre stato un personaggio tragicomico, con la paraculaggine, la spiantatezza e i problemini di alcolismo.
Mi è piaciuto non solo come hai descritto il signor Cooman (che è ben caratterizzato a cominciare dal linguaggio ampolloso) ma anche la storia della famiglia con generazioni sciamannate e imbroglione annesse! Con un background così la personalità che svilupperà Sybilla ha perfettamente senso.
Sybilla con gli occhiali più grandi di lei e la voce stranamente profonda è adorabile! Mi piace anche il fatto che un po' assecondi le pose del padre, senza lasciar capire, come hai detto tu, quanto effettivamente ci creda.

Sono curiosa di vedere quale sarà la prossima bacchetta!

Recensore Junior
30/01/17, ore 21:54

Piton è effettivamente complicato, anche se gia da bambino si percepiva una certa complessita nel suo carattere e gia si vede il legame con Lily. Molto carino il momento in cui riesce a fare una magia con la bacchetta che lui collega a quella di lei, anche se non è la sua, sembra un futuro richiamo al suo partonus per avere un collegamento. E di nuovo ottima la scelta delle caratteristiche della bacchetta, sono sempre molto azzeccate.

Recensore Junior
28/01/17, ore 19:49

Piton! Yay! È il mio preferito! <3

Secondo me ne hai scritto bene! Ho apprezzato che non l'hai reso un piccolo fiammiferaio ma un bambino tetro, sveglio e ferocemente determinato come descritto nei libri!
Mi è piaciuto come hai descritto insieme l'affetto e l'insofferenza nei confronti della madre, la quale ha il potere di rivoltare come un calzino il marito violento e non lo fa. Queste situazioni sono tutt'altro che insolite, in realtà, e come hai detto bene non c'è magia che tenga! Non è che gli aguzzini siano oggettivamente più forti delle vittime, la sudditanza psicologica è molto più complessa. Mi è piaciuto che la madre di Piton ovunque vada sembri sempre schiacciata dall'ombra del marito, mentre il piccolo Severus trama la rivolta, pur essendo anche lui prigioniero in un mondo in cui un Babbano ubriacone è l'invincibile nemico finale.
Ci sta che Piton sia un mago difficile anche nella scelta della bacchetta! Carino anche il tentativo di avere una bacchetta simile a quella di Lily. La bacchetta rigida, controversa e mainagioiosa si addice bene al personaggio! L'anima di fenice potrebbbe anche simboleggiare la rinascita di Piton da Mangiamorte a uno dei "buoni"...no? Massì u.u

Alla prossima!

Recensore Junior
24/01/17, ore 10:56

Mi piace molto la scelta dell'anima e del legno delle diverse bacchette e anche la caratterizzazione dei personaggi.
Trovo particolarmente interessante la parte in cui si parla della fiducia reciproca tra mago e bacchetta, e il modo in cui quella di Bellatrix non si ri-fida ancora della sua strega perchè sembra che percepisca da parte di lei il non prendersi responsabilitá per la sconfitta e il riversare solo sulla bacchetta la colpa dei successivi fallimenti.
Un altro capitolo molto bello da leggere, ennesimi complimenti :)

Recensore Junior
21/01/17, ore 22:22

Non avevo mai riflettuto su quanto il mestiere di Olivander rendesse poco in proporzione alla fatica e alla maestria impiegata! Il signor Black è proprio un taccagno, tipico dei ricchi snob! Mi piace come il suo carattere emerga dalla prima battuta!
Anche i caratteri delle tre sorelle emergono, quello di Bellatrix per sua stessa natura si impone, ma l'insieme l'ho trovato giustamente equilibrato! Per rispondere alla nota finale, trovo che incastrare le tre storie delle bacchette in una sia riuscito! E penso sia stata un'ottima idea.
Andromeda è l'unica non solo a prendersi cura della bacchetta, ma anche a tenere in conto l'opinione di Olivander ed essere disposta ad ascoltare. Si accorda con la distanza che prenderà in futuro dalla famiglia...una long in proposito la leggerei!
Mi piace che Narcissa sembri un po' la principessina di papà, quella dall'apparenza più delicata. Il cedro della bacchetta, col significato che hai descritto (che ovviamente non conoscevo) è azzeccato! Il modo in cui Narcissa rinuncia davvero a tutto, dagli agi fino agli ideali di una vita, per proteggere il figlio, dimostra che è quello a cui tiene di più.
Ce la vedo la Bellatrix adolescente come bulletta tutto-mi-è-dovuto, anche il fatto che sia irruente e poco riflessiva è coerente con il personaggio. Mi è piaciuta la battuta "È solo un modo per dire che è colpa mia?", è Bellatrix a pensare che sia colpa sua, ma non potendo ammettere l'insicurezza cerca di rifarsi su Olivander, Bellatrix style!
Olivander in questo capitolo dimostra egregiamente la propria abilità di venditore! Dieci galeoni sono davvero poco per lui.

Alla prossima!