Recensioni per
Damnata ab omnibus, ad infinitum
di Sophja99

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/06/17, ore 16:08
Cap. 2:

Ciaooo! Perdona il mio imperdonabile ritardo, ma tra gli esami e il lavoro - come al solito- non riesco a respirare e finalmente riesco a darti la tua seconda recensione - prometto che per la terza non dovrai aspettare tanto-; credo che la prossima volta metterò una avviso, tipo una data di scadenza dells mie recensioni premio...

Comunque, come già detto, amo le storie fantasy, ambientate in mondi fantastici e.. sì, ho un insano debole per gli elfi, quindi mi sono precipitata subito a leggere la tua storia. Ovviamente, anche se sono due capitoli, li recensirò entrambi qui e ne considero come una.

Quiiindiii:

La storia mi piace. Mi piace come analizzi la differenza tra lei, una mezz'elfa, e loro che comunque cercano di farla adattare anche se la vedono diversa rispetto a loro. Anche se, in verità, ho notato che ripeti un po' troppo spesso alcuni concetti: come quando parli delle sue orecchie meno appunta o il suo essere mezz'elfa... cioè, va bene sottolineare la diversità ma avresti potuto scrivere farsi come "le sue orecchie diverse dagli altri" invece che "le sue orecchie meno appunta" ( visto che l'avevi già detto.)

Le descrizione sono superbe e, dal modo in cui narri, si vede proprio che tu sia un'esperta in questo. E, se non lo sei: complimenti.

Ho letteralmente adorato le parti in cui parlano in lingua completamente diversa ( quella del gaelico), è semplicemente... strabiliante, mi sembra di star a leggere un libro verso scritto da esperti <3

Mi piace Luine, e mi piace il modo in cui, senza esitazioni, accetta di pagare il Druido con l'anima. Ma ho odiato la madre, quela viscida e cattiva regina xD

Povera Luine, che delusione.

Ed ecco che compare quel bastardo di suo padre <.< pfff ... vabbè, anche se alla fine ho amato sia il padre che la madre.

Ok... alla fine Luine è diventata un po' una psicopatica assassinea ma vabbeh xD

Grammatica eccellente e bellissima storia. Complimenti <3



All the love, Shanna.


 

Recensore Master
07/04/17, ore 13:13
Cap. 2:

Letto il capitolo tutto d'un fiato. Mi è piaciuto tantissimo! Pensavo che Luine sarebbe rimasta a guardare la sua vita sgretolarsi, passato, preste e futuro, certo non potevo immaginare (e mi ha colta molto di sorpresa) che andasse a vendicarsi della madre, che facesse ricadere la sua lama sul bambino di dodici anni e sul re. Luine alla fine ha ceduto, mente e cuore, e non è più riuscita a sopportare le indicibili sofferenze che ha causato. Le parole del padre, mi dispiace dirlo, hanno fatto il resto: sarebbe stato meglio che lui l'avesse presa con sè, a questo punto. Avrebbe evitato un mucchio di problemi e la "dannazione" che Luine ha compiuto su sè stessa recidendo ogni legame della madre.
Non posso che dire che questa storia mi è piaciuta moltissimo. Come scrivi tu in note autore è "dark" e davvero ben scritta. Mi ha colto letteralmente di sorpresa, e di questo non posso che farti un plauso.
Complimenti!
_morgengabe

Recensore Master
17/03/17, ore 09:23
Cap. 2:

Valutazione del contest -La tua carta deii tarocchi-
Ulteriori spiegazioni e il documento con gli approfondimenti sono visibili dal forum

- Grammatica (in cui parlerò anche della Sintassi e del Lessico)  13/15

Ho trovato alcuni errori di battitura, un paio di termini che non ho compreso, e che con google paiono inesistenti, e non parlo dei termini gaelici di cui hai fornito la spiegazione eh :) Sono segnalati nelle note.
Errorini di concordanza, alcune, (poche, bravissima) ripetizioni. Attenta alla D eufonica (che a parte una manciata di eccezioni va usata unicamente all'incontro della stessa vocale) e ricorda che, dopo i punti di sospensione, a meno che non si vada a capo, si usa la minuscaola.
Il lessico è abbastanza vario, usato generalmente bene e la sintassi è più che adeguata :)


- Attinenza al pacchetto del contest 17/ 30
Qui sono un po’ in difficoltà.
A parte che l’immagine è un bel po’ stiracchiata, ma va bene, il punto è “il prompt”.
“Eravamo potenti. Siamo potenti. Passato e presente e futuro sono un solo, unico istante. Eppure noi l’abbiamo consumato con un singolare fuoco, lasciando dietro di noi solo la cenere.”
La fusione temporale non la ho vista in nessun modo, anzi, è una serie di eventi lineari anche se narrati in parte in flash back. Sul finale il fuoco che lascia dietro di sé la cenere, nella tua elaborazione personale, c’è, ma ribadisco, non ho “trovato” il resto del prompt. Così come il eravamo e siamo potenti non ha trovato, secondo me, riscontro nella storia

- Originalità e Gradimento personale (in cui parlerò anche dei personaggi) 15/30
Da un lato apprezzo la rielaborazione delle due corti, il modo in cui hai fuso la “leggenda e la realtà” tra paese delle fate e Scozia, dall’altro mi ha lasciato un po’... meh. Non è riuscita a convincermi questa tua rielaborazione, che abbandona caratteristiche dei miti che davano alle due corti un carisma, un aspetto, un… un’estistenza diciamo, peculiari, a mio avviso banalizzandoli in modo estremo per adattarli quasi a forza a una visione Tolkeniana. Anche il personaggio cardine, Luine, è abbastanza… schematico. Cova un’infantile desiderio di rivalsa, che in assenza della parte umana la porta ad agire in maniera non solo spietata, ma estremamente immatura. Lei stessa riconosce di essere la causa del suo isolamento, inizialmente, eppure nelle battute finali riversa la colpa di quella situazione sui genitori senza che si capisca veramente cosa ne abbia mutato il pensiero. Vero che l'hanno rifiutata, ma questo non spiega lo stesso il dare a loro la colpa. Anche in un altro punto di sei contraddetta. Affermi che Eithne non conosce il significato della parola amore, ma che poi prova ribrezzo all’idea di matrimonio senza di esso e, dal contesto, non pare in senso figurato l’uso che fai del “non conosce il significato della parola amore”.
Eithne tra l’altro nel flash back appare più che addolorata nell’abbandonare la figlia, eppure senza rispondere la tratta a pesci in faccia apparendo decisamente delusa dal vederla, in contrasto con quello che poi scopriamo dal passato. Perché è così triste della cosa? Perché la rinnega? Non abbiamo nessun vero indizio, possiamo immaginare temesse distruggesse la vita normale a cui tanto teneva, ma chi lo sa?
Anche l’elfo oscuro che abbandona perché diverso (come mai lo è?) la corte non è poi così  approfondito, ed è un peccato. Mi chiedo perché, uscita la figlia dalla grotta del druido, non le abbia parlato: non poteva immaginare cosa fosse accaduto? Anche qua, non ci è dato sapere cosa abbia immaginato, pensato, il perché di certe scelte abbastanza illogiche.
Detto tutto questo, la storia comunque ha un suo perché, nel suo piccolo è godibile, ma personalmente non ne sono rimasta estremamente colpita, purtroppo.

Recensore Master
19/02/17, ore 00:33
Cap. 2:

Ciao, sono qui per lo scambio a catena de Il Giardino di Efp. Ho scelto di leggere e commentare questa tua minilong perché ho visto che era stata un po' trascurata dai lettori. La vicenda viene presentata attraverso il punto di vista della protagonista, questa giovane mezzelfa alla ricerca delle proprie origini. Il linguaggio utilizzato risulta, a mio avviso, appropriato al personaggio e all'universo narrato: lo stile è lineare e scorrevole, ma curato nei giusti passaggi descrittivi, senza pesantezza o velleità arcaicizzanti superflue. La vicenda è narrata con dovizia di particolari e, ovviamente, la figura di Luine è quella che conosciamo a 360 gradi, ma non mancano di mostrare il loro carattere anche i personaggi minori come i genitori con la loro backstory d'amore proibito, l'inquietante druido o i due locandieri e la vecchina che indica la strada a Luine. Soprattutto questi ultimi ho trovato molto incisivi nella loro semplicità pur comparendo per così poco. Non sono un'esperta di fantasy classico, ma devo dire che se nella lettura del primo capitolo continuavo a chiedermi come mai andasse tutto così bene nella ricerca di Luine (ha trovato il mago druido davvero con facilità), già nasceva in me il dubbio che non si trattasse tanto di fortuna quanto di una rapida corsa verso un quasi inevitabile destino oscuro. Luine porta nelle vene il sangue di una razza destinata alle nefandezze peggiori, eppure non è quello a condannarla. Sono le sue scelte e la Colpa (sì, con la C maiuscola) dei suoi genitori che lei si porta dietro. È l'abbandono, il rifiuto, ripetuto tra l'altro, acuito anche dalla perenne sensazione di inadeguatezza dovuta agli elfi della Corte Benedetta, che forma il suo carattere e delinea il suo percorso. Per questo faccio un po' di difficoltà nell'empatizzare con Fenimel e, soprattutto, con Eithne. La freddezza con cui la donna manda via Luine è la molla che fa scattare nella ragazza quei sentimenti oscuri che la sua parte di anima umana riusciva a tenere a bada. Nessuno alla fine si salva da questa dannazione. Devo farti i complimenti. Amo leggere personaggi tanto sfaccettati che mi facciano discutere con me stessa. Alla prossima Jay