Recensioni per
Frammenti sparsi
di Laylath

Questa storia ha ottenuto 68 recensioni.
Positive : 68
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/04/17, ore 19:56

Ciao! Finalmente riesco a recensire anche questa. Con il fatto che ormai mi è impossibile farlo dal telefono e devo usare il compiuter la cosa risulta complicata perché ho poco tempo.
Comunque questi pensierini mi sono piaciuti molto, specialmente tutto l'accurato studio delle diverse relazioni con il padre che tutti loro hanno. (Non smetterò mai di farti i complimenti per il meticoloso approfondimento che fai sempre di tutti i tuoi personaggi).
Il mio preferito è quello di Jean, forse anche perché è quello che ha il rapporto migliore con il genitore, anche se appunto mi sono piaciuti tutti compreso quello di Heymans, veramente realistico. Del poliziotto dei temporali mi ero completamente dimenticata (Vincent ammettilo che in fondo sei un tenerone anche tu), mentre nel rapporto di Kain si vedono in nuce le cose belle che si svilupperanno quando lui e Andrew si capiranno meglio durante l'anno di "Un anno per crescere". Infine, per quanto assente, anche il padre di Roy ha lasciato il segno dato che in effetti lui diventa un soldato come probabilmente lui avrebbe voluto.
Un po' mi spiace che tu non abbia messo Riza anche perché mi sarebbe interessato capire cosa pensasse di suo padre quando la mamma era ancora in vita, sicuramente i rapporti non erano tesi come in seguito e magari la mamma riusciva anche a farglielo vedere sotto una buona luce, chissà...
Ora aspetto i pensierini per la festa della mamma, giusto per par condicio no?
Alla prossima,
Sweetophelia 

Recensore Master
20/03/17, ore 09:28

Eccomi qui ^^! comincio col recuperare piano piano i miei tanti arretrati efpiani.
Uffa, ma ti sei autodetta già tutto nelle note, io adesso che ti scrivo :PP?
Beh, ti scrivo che hai avuto un'idea carinissima, e che sei stata come al solito bravissima a differenziare così egregiamente i caratteri, i pensieri, e di conseguenza anche gli 'approci' dei ragazzi verso la figura paterna.
Indovina un po' qual è il mio preferito :P??
Ovviamente luiiiii, il mio adoratissimo Jean: beh, dai ti piace vincere facile, in ogni caso xDD: si vede proprio che il suo è il tema più spontaneo e naturale, e indubbiamente anche quello che le insegnanti avranno letto più volentieri e con più 'sollievo': è così che le cose dovrebbero idealmente andare, tra padre e figlio.
Vato mi ha fatto una gran tenerezza, con quella punta di computezza (si dice così?) e rigidità che il nostro Vince gli ha trasmesso :P, ma mi ha fatta anche sganasciare arrivata al punto dei temporali: è impossibile dimenticarsi di quella storia. E Vince che non vuole che si sappia in giro... chissà come mai :PPP. Dimmi che Roy prima o poi lo scoprirà, dimmelooooooo.
Riguardo al nostro soldato in realtà non ho molto da dire: non mi ha fatto particolare tenerezza, anche se un pochino ho comunque empatizzato con questo ragazzino che in qualche modo deve aver sofferto il distacco ma cerca in ogni modo di non darlo a vedere e di non ammetterlo nemmeno a se stesso.
Il pezzo sul mio Rosso Adorato mi ha strappato i feels çç, quando ho visto l'elenco dei protagonisti all'inizio, temevo davvero tanto di leggere il suo tema, e il mio cuore faceva bene a preoccuparsi. Povero amore mio, non me la sento di commentare.
Riguardo Kain... aaaaawn, ci credo che sia completamente infatuato di papà Andrew e mi fa piacere pensare che il loro rapporto sia solo che destinato a migliorare.

Bravissima come sempre ♥
se riesco dopo passo dalla long, prima volevo recuperare altre storie di altri fandom e il tuo ultimo capitolo è così denso che non voglio avere altro in mente ^^.

un bacione,

Benni

Recensore Master
19/03/17, ore 21:46

prometto che adesso recupero anche i due capitoli di Maturità, dammi un attimo che con la scuola sta diventando un inferno
e adoro tutti i pensierini, mi piace che si veda come sono diversi i bambini.
il piccolo e diligente Vato, preciso come un orologio svizzero e diligente come pochi, dalle grandi ambizioni e dai fermi ideali.
Roy, passionale e ambizioso già da bambino, che non si fa scoraggiare da niente e usa tutto come sprone per andare meglio, anche il padre quasi estraneo (a cui nemmeno somiglia fisicamente) e assente, che però diventa la miglior motivazione per dare il meglio di sè.
il pensierino di Heymans è straziante nella sua brevità. con il tentennamento di una frase sbarrata e i ripensamenti di un bambino che non può dire in alcun modo che cosa effettivamente sia suo "padre" (perchè, come ben sappiamo, una persona del genere padre non è e non lo sarà mai).
la brevità di Heymans la controbilancia l'entusiasmo di Jean. così semplice e pratico, quel pizzico di egocentrismo da bambino che non solo si rispecchia nel padre, ma che trova ogni scusa buona per partire dal padre e arrivare a sé. mi fa morire l'idea di un piccolo Jean tutto biondo e baldanzoso.
e Kain! piccolo Kain! cucciolo Kain!
mamma mia, è stupendamente paciocchino, si vede proprio che è cresciuto in una famiglia felice e serena, che ha trovato quello che gli piace nella vita e che suo padre è fantastico.
ora, ti giuro che ho scritto la recensione pezzo per pezzo e sono arrivata solo ora alle tue note, ma mi fa piacere aver beccato diverse cose che avevi inteso anche tu. peccato per non aver visto Riza, con il suo rapporto conflittuale, ma la storia non si cambia.
Rebecca però l'avrei vista volentieri. sarebbe stata una piccola bambolina egocentrica e l'avrei adorata
comunque, complimenti!
a presto
Alsha

Recensore Veterano
19/03/17, ore 19:18

Dato il mio noto amore per il rapporto padre/figlio non potevo proprio non leggere questo bellissimo omaggio alla festa del papà <3 Inoltre, è davvero tanto che non leggevo qualcosa di tuo, per cui il piacere è stato doppio!
Mi rammarico di non essere al passo con le tue storie, perché avrei sicuramente potuto godere meglio di questi già meravigliosi pensierini scolastici. Mi hanno colpito tutti, anche se in modo profondamente diverso. Vato mi rapisce sempre il cuore, non importa l'età che abbia: la sua dolcezza è un dato assoluto. Il modo in cui pala di suo padre riempie il cuore di un calore che non ho sentito in nessuno degli altri scritti. È vero, il rapporto di Jean con suo padre è sicuramente il più idilliaco, forse anche perché viene da una famiglia più umile rispetto alle altre. Non ci sono padri che lavorano lontano dai figli, che pretendono il meglio o hanno atteggiamenti rudi verso di loro: c'è un padre che svolge un mestiere semplice, con una famiglia e una casa altrettanto tali. Vato, invece, è già inserito nello stesso tipo di ambiente che diventerà la sua vita. La figura di suo padre è sì positiva, ma sempre circondata da un alone di serietà e da valori che non possono permettergli di lasciarsi andare completamente al figlio. Penso che per un mestiere come quello del poliziotto, specialmente se di grado elevato, sia necessaria una certa vocazione, e di conseguenza sia automatico dedicare la maggior parte della vita a quello, mettendo al secondo posto le altre cose, come la famiglia. Un rapporto che mi è sembrato simile è quello di Kain con suo padre. Anche lì, l'amore che li lega è indiscusso, ma c'è sempre un lieve distacco causato dal peso che il lavoro ha sulla vita dell'adulto. È molto bello vedere come i figli siano tuttavia consapevoli di quanto il lavoro sia importante per i propri genitori, e come non lo sentano un nemico, ma anzi: una realizzazione a cui loro stessi aspirano. Vato dice "Da grande vorrei diventare un poliziotto come lui," e Kain: "desidero davvero somigliargli tanto." - sono frasi che parlano da sole, esprimendo alla perfezione l'idea che questi due bambini hanno della propria figura paterna.
Invece, non ho potuto non essere un po' triste quando ho letto lo scritto di Breda. Brothers in arms traccia un quadro chiarissimo della sua situazione familiare, e a distanza di anni ne sento ancora la pesantezza. Triste, ma al contempo significativo come questa sia stata l'unica insufficienza della sua vita. Altrettanto amaro è stato il pensiero di Roy. Ho sempre pensato che fosse stato cresciuto da Madame Christmas (a proposito "Christopher" Mustang l'hai scelto apposta?), e vedere uno scorcio della sua vera famiglia è stato tanto interessante quanto triste. Anche lui accenna che vorrebbe intraprendere la stessa carriera del padre, ma come spiegavi anche nelle note si capisce benissimo che c'è un obiettivo diverso dietro. Al contrario di Vato e Kain, Roy è in sfida con suo padre. Lui non è guidato dall'ammirazione, quanto da una voglia di rivalsa che deve bruciargli dentro da tutta la vita.
Peccato non aver potuto leggere nulla di Riza. Non ho capito bene quale tipo di rapporto ci fosse fra lei e BERTHOLD Hawkeye (mi sono appena ricordata che si chiama così xD) e non mi sarebbe dispiaciuto capirlo un po' meglio. Certamente lui non le ha fatto una cosa bella, ma penso che in fondo le volesse davvero bene...

Sono proprio contenta di aver letto questa meraviglia <3 mi ha scaldato il cuore in una giornata molto fredda e piovosa: ti ringrazio.

A presto!

Strato.