Ciao Asia e buon lunedì!
Come al solito mi presento all'ultimo minuto, ma non preoccuparti: prima o poi arrivo sempre. XD
Prima di iniziare la mia solita analisi "lista della spesa style", vorrei subito dirti che questo è stato un ottimo capitolo post Venezia.
Dopo il "mattone" emozionale e narrativo dei due precedenti capitoli (l'ansia si tagliava con il coltello e più di una volta ho pensato che ci sarebbe scappato il morto), sei riuscita a tirare le fila del discorso e a non perdere pezzi per strada: so quanto tu sia precisa e quanto tu tenga alla coerenza dell'insieme e fidati quando ti dico che questo nono capitolo rappresenta allo stesso tempo un'ottima conclusione per il precedente arco narrativo e un interessantissimo inizio per quello nuovo.
Quindi, ottimo lavoro!
TITOLO: questa volta si può capire fino in fondo il significato del titolo da te scelto, solo dopo aver finito di leggere l'intero capitolo. Le altre volte già dopo uno/due paragrafi il perché della scelta appariva subito chiaro, a questo giro invece la natura profetica del titolo si coglie completamente al momento dell'entrata in scena di Erica Holstein.
Quando ho iniziato la lettura l'equazione meccanica che la mia mente ha formulato è stata la seguente: il primo che brucia = il primo della combriccola che sclera. Le premesse c'erano, soprattutto vedendo James sbattere metaforicamente la testa al muro per capire chi accidenti fosse N.
Poi, con il procedere dei paragrafi, mi sono accorta che in realtà il titolo fa riferimento ad un vero e proprio incendio doloso, che vedrà Sin/Erica nelle vesti della piromane di turno.
'Sta pazza squinternata combinerà danno, io lo so e mi sono già messa l'anima in pace, perché con Sin nel cast la storia non può di certo parlare di unicorni e fiorellini. E un'altra cosa di cui sono certa è che tra qualche capitolo James mi farà venire l'ansia: ricordiamoci che esiste un quaderno rosso con delle brutte parole in russo e che qualcuno non sa che qualcun'altro ha ucciso i suoi genitori (sento in lontananza i tamburi della guerra civile...).
Secondo me più che bruciare, qualcuno imploderà perché hai gettato i semi per dei capitoli che definire esplosivi è un eufemismo.
CITAZIONE: di solito conosco tutte le citazioni che scegli, a 'sto giro invece ho dovuto chiedere aiuto al caro vecchio Google e ho ascoltato la canzone su Youtube! XD
Come al solito non sbagli un colpo e anche questa volta la citazione risulta coerente con quanto racconti nel capitolo.
PRIMA SEQUENZA: quanto sono belli Sharon e James? Quanto sono belle queste due povere stelle?
Ne hanno davvero passate tante... James è ancora perseguitato dal proprio passato, mentre Sharon non solo deve lottare con le unghia e con i denti per non far crollare l'amore della sua vita, ma deve anche guardarsi le spalle perché c'è un pazzo di nome Brock Rumlow che vuole fargliela pagare.
Continuando di questo passo, 'sti due poveri cristi finiranno dal terapista di coppia!
L'identità di N non è più un mistero per noi lettori: chi ha visto "Civil War" sa che esiste una seconda generazione di "supersoldati" creati in seno al progetto "Winter Soldier" e il nostro caro e svenuto N fa parte di questa simpaticissima combriccola.
Ora, però, c'è un dubbio che mi attanaglia: nei fumetti tutti i soldati creati dopo James sono delle schiappette rispetto a lui, tanto che nei duelli d'addestramento il "maestro" riesce sempre a mettere al tappeto gli "allievi"; nello scorso capitolo però N ha messo in serie difficoltà Barnes e, addirittura, Steve e Sam!
Questo vuol dire che ti stai discostando dal progetto "Winter Soldier" originale (quello dei fumetti), giusto? O sono io che sono prendendo un abbaglio?
Comunque in ogni caso la situazione non è delle più rosee: perché l'esistenza di più supersoldati indica l'esistenza di versioni alternative del siero e sappiamo benissimo i danni che quel composto può provocare (il caso più famoso del MCU è Blonsky ne "L'incredibile Hulk").
SECONDA SEQUENZA: questa sequenza ha generato in me un vortice di sensazioni: da una parte la curiosità per le figure di D, K e L e per il rapporto che li lega (le due ragazze sono sorelle? Maestra e allieva? Fidanzate? Madre e figlia? Il loro legame non è facilmente inquadrabile, le loro interazioni sono molto criptiche), dall'altra il disgusto per Teschio Rosso, che ha dimostrato chiaramente di considerare la figlia alla stregua di un burattino che una volta rotto può tranquillamente essere buttato.
Sin non è normale, su questo siamo tutti d'accordo, e la sua follia viene chiaramente messa in luce nel momento in cui passivamente subisce le frustate del padre: il dolore è una sorta di droga per lei e in esso trova il nutrimento per alimentare la propria follia.
Questa sarebbe capace di ammazzare nel sonno gli altri abitanti della villa, io se fossi in loro dormirei con un coltello sotto il cuscino e con la porta chiusa a doppia mandata.
TERZA SEQUENZA: mi è piaciuto molto il modo in cui hai affrontato il rapporto tra Steve e Natasha, un legame che inevitabilmente è messo a dura prova dai nuovi scenari che si aprono di fronte ai due futuri genitori: loro due erano abituati a guardarsi le spalle a vicenda, ora invece devono fare affidamento sugli altri (Steve sul campo di battaglia - vedi il precedente capitolo dove Sam e James si precipitano ad aiutarlo perché lui deve ritornare a casa tutto intero -, mentre Natasha alla Tower durante il periodo di riposo forzato).
Un altro aspetto molto importante riguarda il legame che stanno instaurando con il nascituro: Natasha continua ad aver paura, ad incolparsi per ogni minima cosa che accade al bambino, per lei non esistono altre alternative: se il piccolo soffre, la colpa è sua e di nessun altro. Questo atteggiamento leggermente paranoico è in linea con le conseguenze di ciò che ha dovuto subire la donna nel corso dell'addestramento nella Stanza Rossa: il trattamento che ha alterato la sua biologia l'ha resa una sorta di bomba ad orologeria ormonale, pronta ad esplodere da un momento all'altro; è normale che lei si senta in un perenne stato di ansia, cavoli, c'è la possibilità che neanche lei sopravviva a questa gravidanza! Per quanto io possa comprendere l'atteggiamento di Vedova, è bene però che si dia una svegliata il più presto possibile: continuare a piangersi addosso, a colpevolizzarsi per qualcosa di cui non è responsabile non fa bene a lei, né al bambino, né a Steve! Quindi, se vuole che questo progetto famigliare vada in porto, deve uscire gli artigli come solo la Black Widow che conosciamo e amiamo sa fare!
Steve è quello più positivo all'interno della coppia: sa che le sfide da affrontare non saranno semplici, però non si sbatte metaforicamente la testa al muro ventiquattr'ore su ventiquattro! Mi è piaciuto che alla fine abbia affermato con decisione che lui e Natasha possono farcela: daje ragazzi, siamo con voi!
QUARTA SEQUENZA: Sin mette i brividi, sul serio. La naturalezza con la quale riesce a fingere di essere un'altra persona è assolutamente sconcertante; è una pazza da camicia di forza e manicomio criminale, su questo penso che conveniamo tutti, ma la sua è una sorta di lucida follia che la spinge a non porsi dei limiti e ad agire come se fossero gli altri i poveri matti manipolabili e non lei.
Io non so fino a dove vorrà spingersi lei e fino a dove vorrai spingerti tu, anche se la mia mente sta già elaborando dei possibili scenari, ovviamente uno più catastrofico dell'altro (che ci vuoi fare, seguo la filosofia di vita di Shonda Rhimes! XD).
CONSIDERAZIONI GENERALI: come ho scritto sopra, il capitolo è risultato veramente interessante perché non ha solo esplorato le reazioni dei protagonisti agli eventi di Venezia, ma ha anche spalancato le porte ai futuri sviluppi, che da quello che ci hai fatto capire non saranno tutto questo Carnevale di Rio (io sto preparando la scora di fazzoletti e Xanax).
Questa storia è partita bene e sta procedendo spedita senza cali o momenti in cui noi lettori ci fermiamo e pensiamo: "Ma di cosa stiamo parlando?": tutto ha un senso e i tasselli si incastrano alla perfezione, restituendo di volta in volta delle scene chiare e nitide. L'impianto generale regge benissimo, forte anche delle due precedenti storie della serie e questa long ha tutte le carte in regola per svettare come una cattedrale gotica verso sviluppi narrativi qualitativamente molto alti.
Detto ciò, adesso è meglio che io chiuda questa recensione prima che diventi un papiro. XD
Continua così, cara Asia!
Un abbraccio,
Alessia |