Recensioni per
Era storia
di Pixel

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/04/18, ore 16:01
Cap. 2:

Buon pomeriggio!! ^^

Trovo un po' di tempo da concedere alle letture e ne approfitto per ripassare da questa storia che mi aveva davvero incuriosito.
Mi piace come gestisci scene così complesse dando spazio a ogni personaggio. Tutti hanno avuto modo di mostrarsi e rivelare i loro tratti distintivi, in particolare c'è stato un bello scambio di battute fra Isabella e Stefano.
Per quanto in salita, si nota subito come il loro rapporto abbia tutti i presupposti per qualcosa di più... romantico? L'alchimia c'è tutta, legittima diffidenza da parte di Stefano, ma la ragazza si può dire che abbia fatto colpo. Sa cosa dire e sa come muoversi. Davvero un intrigante personaggio femminile ;)

Spero di ripassare presto e non metterci troppo.
Per il momento, ciaoo~♥

Recensore Veterano
19/02/18, ore 17:47
Cap. 2:

Stefano e Isabella mi piacciono sempre di più, sisì.
Lei è una ragazza determinata, fuori dal comune e dotata di quella sana ironia che troppo spesso manca nelle storie che mi è capitato di leggere: ha saputo confrontarsi con due ragazzi che le puntavano una pistola contro e al contempo mantenere il suo atteggiamento sfrontato, rispondendo per le rime a Riccardo (più testa calda degli altri due... spero che non faccia qualche stupidaggine più avanti). E poi, ragazzi miei, sa anche sparare! Mh, però non so se fidarmi, sai? Insomma, forse sarò malfidata io, ma... se la sparatoria fosse stata orchestrata per far guadagnare ad Isabella la fiducia di Stefano?
Ok, probabilmente mi sto complicando la vita da sola, ma non posso farci nulla: sono una persona contorta già di mio (e tento sempre di indovinare i finali di qualsiasi cosa io guardi/legga... fallendo miseramente).
Stefano, invece, è sempre più il mio tipo di personaggio ideale: idealista, ma non eccessivamente sognatore, con degli ideali, ma non rinchiuso in quella mancanza di compromessi che trasporta poi nel fanatismo, non amante della violenza di per se stessa, ma disposto a sporcarsi le mani se necessario. È giovane, è vero, ma anche intelligente e portato per il comando: non mi sorprende che abbiano cercato di ucciderlo (sempre che sia stato un vero agguato... ma torno alla mia tesi di prima e forse non è il caso).
Sono una miscela interessante, questi due: leggendo i prossimi capitoli vedrò come si evolveranno, immagino,
A presto,
L_A_B_SH

Recensore Master
16/10/17, ore 16:03
Cap. 2:

Ciao Pixel, come promesso continuo spassionatamente nella lettura di questa storia, che sto apprezzando sempre di più per l'ottimo feeling tra lo stile e le ambientazioni di Genova: riesci perfettamente a farne emergere lo spirito.
Inizio subito dicendoti che ci sono riversi refusi e sviste nel testo: errori di battitura, puntini di sospensione (devono essere sempre tre), punteggiatura errata tra i dialoghi.
Questo però non è il tratto che mi interessa maggiormente in questa sede e non mi ci soffermo più di tanto. Ciò che mi ha catturato sono state alcune espressioni o battute che vorrei riportarti per complimentarmi con te:

- Vi sto dando gli occhi degli Austriaci perchè possiate accecarli, le loro orecchie a cui sussurrare informazioni ingannevoli e la loro bocca per cantare i loro segreti.

- Genova avvolta dal mantello nero della notte pareva una donna misteriosa, tanto inquieta quanto affascinante. Anche se mai, mai e poi mai quella città avrebbe potuto trasmettere inquietudine a Stefano. L'affetto e la devozione che provava il giovane verso la sua terra era molto più nobile che l'amore che certi uomini millantano di avere per le proprie donne.
Non era mai andato via da lì e non aveva intenzione di farlo, a differenza di tanti suoi coetanei che vedevano nel sogno di spostarsi verso altri mondi l'apice del loro desiderio di libertà. Dopotutto, Genova è sempre stata una città di marinai, una terra di mare, un paradosso. Forse per questo l'amava.
Un giorno, dopo essere riuscito a rendere la sua amata una città libera, allora forse sarebbe partito anche lui. Ma per ritornare, sempre.

Ho trovato la prima molto ben riuscita e poetica, sagace e perfettamente coerente con il personaggio vispo e sveglio di Isabella. A tal proposito voglio farti i complimenti per il bellissimo lavoro introspettivo che hai fatto con lei, così come avevi fatto nel capitolo precedente con il nostro Stefano. Isabella è una ragazza ribelle, forte, figlia di un marinaio cresciuta con la capacità di difendersi e il bisogno di dover badare a se stessa; è intelligente, forte, arguta, rappresenta la donna indipendente che non vuole sottostare agli uomini e desidera diventare parte attiva del movimento. E' vero però che ci sono molte cose che non mi convincono del tutto, forse perché la mia personalità è molto più affine ai modi di Riccardo. Anche lui e Lorenzo stanno prendendo forma: se il secondo è sensibile, pacato e di buon cuore, un vero gentiluomo, il primo è focoso, iracondo, impulsivo e diffidente, un po' rozzo a tratti. Entrambi li hai resi ben distinti e coerenti con la loro caratterizzazione, dall'inizio alla fine. Complimenti.
Per ritornare all'argomento Isabella, non escludo la truffa da parte di questa ragazza. Non è un pensiero che avevo all'inizio ma che si è fatto strada al momento dell'imboscata: una coincidenza che ha dell'incredibile e che mi ha messo in allerta, così come il fatto che ella avesse con sé un'arma.
A proposito dell'arma, credo che ci sia un buco nel comportamento di Stefano: la ragazza aveva affermato di non essere armata, e nel momento in cui Stefano le vede tirare fuori l'arma e sparare, beh, credo sia opportuno che le faccia notare la bugia detta e che si faccia alcune domande su di essa. Tutto qui, per il resto è perfetta la trama e la caratterizzazione del personaggio.

Riguardo la seconda citazione che ti ho riportato, devi sapere che anche io amo fare paragoni nei miei scritti con le città e le donne, inoltre ho una predilezione per il mare e i marinai, per il significato di libertà e infinito e viaggio che tale forza della natura mi trasmette, e cerco sempre di farlo trasparire nelle mie storie. Quindi, ritrovare un accenno affine ai mie gusti nella tua storia mi ha fatto spuntare gli occhi a cuoricino. Sono questi particolari metaforici che mi colpiscono sempre. E poi ho adorato il paradosso: la terra del mare. Mi ha ricordato una delle strofe delle canzoni de "La sirenetta 2 - Ritorno agli abissi", e mi ha fatto sorridere.
Posso dirti che ho trovato emblematica di Genova la descrizione che ne fai, così come ho trovato perfetto il senso che hai dato all'essere marinaio, un senso che si rispecchia anche nelle parole di Isabella quando dice che suo padre, per quanto amasse lei e sua madre e soffrisse nello starle lontano, non poteva fare a meno del mare. E anche questo - scusami, ti sto rompemdo - mi ha ricordato la canzone di Raf e Tozzi, che io adoro.

Infine molto bello il modo in cui Isabella umilia alla fine, e anche prima, il nostro protagonista, non solo facendogli vedere l'incoerenza tra il suo comportamento e le sue parole, nonché con gli ideali che si è prefissato di mantenere e propagare, ma anche il modo in cui gli fa notare che la modestia, per uno ambizioso come lui, non è proprio il caso di osteggiarlaXD
Bene, ti faccio ancora i complimenti e ci sentiamo al prossimo capitolo.
A presto!

Recensore Master
06/10/17, ore 22:54
Cap. 2:

1. Recensione premio per l’Alternative Universe Contest – I edizione valutato in qualità di giudice sostitutivo.
 
Buonasera,
finalmente riesco a trovare un po’ di tempo per passare ad elargire le recensioni premio; dato che sono due, ho pensato di suddividerle in base al numero dei capitoli da cui è costituita la storia. Perdonami, inoltre, per la pessima sintassi a cui andrai incontro; ultimamente faccio parecchia fatica ad esprimermi e scrivere, che si tratti di un commento o di una fanfiction, mi riesce abbastanza difficoltoso.
Parto dicendo che il titolo “Era storia” dice tutto e niente. Personalmente parlando, il rimando che mi ha dato è stata una sensazione nostalgica unita a qualcosa di estremamente grandioso, ma scoprirò solo leggendo se queste mie “percezioni” si riveleranno veritiere — almeno in parte. Ho trovato il tuo stile diverso: nella sua essenzialità si è prestato benissimo alle vicende raccontate, senza risultare troppo artefatto e senza darmi alcuna sensazione di ‘frasi spezzettate’. L’unica cosa che ti riporto è che qua e là c’è qualche piccolissimo refuso (uno spazio mancante fra la virgola e la parola a seguire, una virgola invece di un punto fermo a conclusione di una frase, una vocale mancante ad un aggettivo possessivo), in particolar modo nella prima parte del testo, ma sono sicura che rileggendo il testo li troverai tu stessa.
Devo dire che i racconti storici mi piacciono e non mi piacciono, in genere tendo ad evitare quelli che implicano una buona conoscenza della politica e dei vari movimenti, un po’ perché li ho sempre trovati un po’ pesanti, un po’ perché non ho la volontà di approfondire più di tanto le questioni ed un po’ perché non sono proprio il mio stile; eppure… eppure questo mi sta piacendo; non si tratta del solito soporifero racconto politico, no, no, parliamo di tutt’altro, sebbene l’arco temporale sia ben delineato. Stefano mi piace, è ben caratterizzato e pare avere le idee chiare, non solo sul suo futuro, ma anche su quello dell’Italia, o come – perlomeno – dovrebbe diventare. Mi ha colpita il suo interesse per queste questioni e mi ha sorpresa – non poi così tanto alla fine – il suo partecipare in prima linea a tali questioni: non pare il tipo da tirarsi indietro, anzi, sembra un ragazzo veramente carismatico capace di infonderti forza e coraggio a suon di parole. E pare anche una di quelle persone in cui riporre fiducia. Oh-oh, chi l’avrebbe mai detto che sotto quella mantella si nascondeva una fanciulla? Io no di certo. Oh-oh, seee, il mio vocabolario onomatopeico si è ridotto ad esclamazioni di stupore, ma come si permettono? Anche le donne sono fondamentali in guerra, o comunque per raggiungere certi ideali; non si escludono a priori perché gentil sesso. Ack, e vedi che ho ragione, ahah? Isabella gli ha salvato proprio il coccige ed adesso lui ha un bel debito nei confronti della ragazza; chissà come lo ripagherà. Ad ogni modo trovo il personaggio di Isabella veramente fantastico: è accattivante, saggio ed intelligente al punto giusto. I discorsi che ha fatto sono sensati, come gli argomenti che ha esposto con furbizia e tanta, tanta, ma tanta, verità ed intelligenze. Senza contare che potrebbe tornare utile alla resistenza e che ha capito il valore di Stefano, indicandolo sia come un leader naturale, sia come personaggio scomodo ma sottovalutato, che tuttavia non è immune da un omicidio. Perché, come la storia insegna, i personaggi scomodi prima o poi diventano un vero e proprio problema.
Non vedo l’ora di leggere gli altri due capitoli e chissà che non riesca a farlo adesso,
 
Himeko

Recensore Master
14/08/17, ore 23:21
Cap. 2:

Ciao carissima^^
scusa, evidentemente sono più rinco... di quanto credessi: stavo commentando questa tua bellissima storia, e poi non l'ho commentata più. Mea culpa.
Ma ora rimediamo subito.
Ho apprezzato molto questo capitolo, le schermaglie verbali tra i due protagonisti sono pungenti, rapide e soprattutto non cadono mai di tono: sembrano due schermidori.
La ragazza è piuttosto ambigua, ma una cosa appare subito chiara; vuole fare parte della Giovane Italia. Sarà affidabile? Starà dicendo la verità? E il ragazzo, ovviamente, si dibatte tra esigenze di cavalleria, esigenze di segretezza e necessità di difendersi dal misto di sfrontatezza e fascino della ragazza.
Un bellissimo capitolo, complimenti, e scusa se mi ero perso per strada...^^

Recensore Master
06/07/17, ore 00:56
Cap. 2:

Eccomi :)
Ebbene, questa Isabella è una fanciulla che sa proprio il fatto suo, sia con le parole che con i fatti.
Istintivamente mi fido di lei, anche se comprendo perfettamente le titubanze dei ragazzi. Non solo è un'estranea che non ha fatto loro la migliore delle presentazioni, avvicinandoli incappucciata a quel modo, ma è anche una donna... e al tempo, le donne erano tristemente considerate alla stregua di ruote di scorta, fatte per accompagnare gli uomini e non prendere mai l'iniziativa.
E Stefano e i suoi, figli del loro tempo, lo ribadiscono più e più volte a una testarda Isabella, che sembra assolutamente decisa a ricavarsi il suo posto nella Giovine Italia al fianco di chi combatte per la propria terra. Ebbene, non avrà ancora conquistato questo posto, ma almeno ha ottenuto la fiducia di Stefano salvandogli la vita. Almeno così mi è sembrato. Il ragazzo è rimasto piuttosto spiazzato, e come biasimarlo... ma come dicevo la signorina sa il fatto suo :3
Mi è piaciuta tantissimo la parte della pistola argentata, quando Stefano la restituisce a Isabella e c'è la riflessione sul suo non saper avere a che fare con il dolore degli altri. Bellissima, e credo che dica molto sul suo carattere.

Mi piace assai il modo in cui si sta evolvendo questa storia. Passo a breve a leggere il prossimo capitolo, peccato che sono solo quattro!

Recensore Master
13/04/17, ore 19:17
Cap. 2:

Ciao di nuovo Pixel...che dire anche questo secondo capitolo l'ho divorato, talmente mi piace la storia e talmente è scritto bene...Stefano mi piace sempre di più e lo hai caratterizzato davvero bene...inoltre il tutto è scritto divinamente... Complimenti vivissimi
Un saluto
Al prossimo