Buonasera!
Cercherò di scrivere qualcosa di coerente, ma sono piegata in due sulla tastiera... da "Germanski, germanski" all'inevitabile "sentimento di Schadenfreude", mi sono seriamente sganasciata dalle risate. E vogliamo parlare de "l’orecchio sanguinante di Chagall, che ora pare più un Van Gogh"? Geniale. Sono morta nel leggerlo xD
Se Faust fosse vissuto ai giorni nostri, sicuramente sarebbe uno dei migliori comici in circolazione. Qui siamo ai limiti del surreale... le scenette con gli animali "umanizzati" sono divertentissime, soprattutto quella in cui tappa gli occhi a Fiete e quella finale col povero tasso (l'ho già detto! Povero tasso!). Tra l'altro, in questa storia ci sono anche momenti altamente "simbolici", come quello dell'uccellino che in un certo senso è una "nota di spensieratezza" che alleggerisce la pesantezza della guerra... o almeno, è così che l'ho percepita. E avendo letto la tua poesia su Cher Ami, posso azzardare con sicurezza un parallelo, anche se la vicenda è di tutt'altro tenore^^
Per concludere, poi, mi ha fatto piacere anche ritrovare Steffi (posso chiamarlo così?): per me, che ho iniziato a leggere questa storia conoscendo già i retroscena, acquisisce un significato ancora più profondo. Davvero una storia toccante, la sua... ha inseguito il sogno di volare e ha conquistato la gloria che fin da piccolo bramava, anche se a carissimo prezzo.
Complimenti, è sempre un piacere leggerti!
A presto^^ |