Premetto che ieri ho avuto una giornata pessima, ma non voglio stare qui a tediarti con la mia storia di come una professoressa figlia di buona madre mi abbia rovinato la giornata :)))))))) *sorriso infinito e sarcastico*
Voglio parlare della tua storia e dell’effetto che mi ha fatto.
Stamattina mi sono svegliata ancora depressa per quello che è successo, poi ho aperto EFP e ho TROVATO QUESTO, con tanto di mio nome scritto nell’introduzione. Ti dirò, ho avuto un infarto multiplo e mi è quasi venuto da piangere. Non sai quanto mi hai fatto felice, quanto tu mi abbia rallegrato la giornata, dico sul serio <3
E mi sono detta che, per lasciarti una recensione, lo studio poteva anche aspettare <3
Oltre al fatto che, all’inizio, mi aspettavo una storia che spiegasse come mai questi due sono finiti dentro il fosso, ma vbb, QUESTA E’ DUEMILA VOLTE MEGLIO. Anche perché, appunto, non te l’aspetti. E non ho idea di come io ti abbia fatto venire l’idea, poi me lo spieghi :’)
Comunque, resta il fatto che mi hai messo in crisi: non so scegliere quale delle due sia più bella tra questa e la precedente. Hanno entrambe quella vena di malinconia che si sente, la percepisci nelle parole che leggi, ma se la prima lasciava spazio a momenti più esilaranti, come i due che vengono rincorsi da un omone e che se la filano in bici, in questa la malinconia si sente di più.
A parte che ho una deviazione mentale per le coppie che si docciano (??) assieme. Tempo fa vidi una scena in un telefilm, How To Get Away With Murder, dove i miei due bimbi puri erano sotto la stessa doccia, e una dei due gli lasciava UN BACIO SULLA SPALLA ALL’ALTRO, E NON STO PIANGENDO, OKAY? (??)
Ecco, quando ho letto la scena iniziale ho rivisto più o meno la stessa cosa.
“Iwa-chan” trema sotto l’acqua, ringrazia che lui non possa vederlo e lasciando la spugna cadere tra i loro piedi stanchi – quelli di Iwaizumi sicuramente più dei suoi – aderisce con il petto alla sua schiena, stringendolo in un abbraccio che fa strabordare quelle lacrime che spingevano intrusive contro gli argini del suo autocontrollo. “Sei diventato più muscoloso, vuoi forse diventare più carino di me?” bisbiglia sotto il rumore dell’acqua, aggiungendo ironia solo perché l'aria pesante sembra arrivargli con troppa fatica ai polmoni. La sua voce è della stessa nota che fanno le gocce quando cadono sul piatto in ceramica.
“Idiota. Facevo dieci chilometri con due brocche piene d’acqua da portare al villaggio, ogni giorno. E quello era il minimo” è la risposta di Iwaizumi, seguita da uno stringersi delle dita intorno agli avambracci di Tōru, allacciati sul suo petto.
Oikawa inspira, lo stringe con più forza, mentre si morde il labbro trattenendo un respiro tremulo e si chiede, con il volto immerso tra spalla e collo di Iwaizumi, se sia possibile tenerlo così tanto stretto da fondersi con lui, entrargli dentro, fin sotto la pelle. Vorrebbe arrivare a sfiorargli il cuore o, più propriamente, intrecciarsi ad esso, essere un nodo impossibile da sciogliere.
Sente i polpastrelli di Hajime affondare così tanto nella carne del braccio da fargli quasi male e mentre “mi sei mancato così tanto” gocciola sul suo collo, capisce che ad Hajime stesso non dispiacerebbe fondersi con lui. Diventare unità e non separarsi mai più. Lo percepisce dalla forza che mette in quelle falangi e dal suo “lo so” sussurrato contro il plexiglass ruvido, seguito da uno sbuffo – fintissimo.
Avrebbe voluto vedere sotto i suoi occhi quei cambiamenti; la pelle scurirsi, la schiena farsi ancora più ampia, le mani indurirsi e farsi forti, bellissime. Si ritrova ad osservare tutto ciò solo dopo due anni, con gli occhi appannati, in uno spazio umido troppo piccolo per due corpi grandi come i loro. Eppure, è bastato quel folle viaggio, ore passate con Iwa-chan sotto un cielo buio, a fargli dimenticare la mancanza che lo aveva inaridito in quei due anni. Mesi di notti in cui aveva morso il cuscino e - non lo ammetterà mai - a volte pianto, contando i giorni che mancavano al suo ritorno, penna rossa a lasciare croci sulle celle di un calendario sulla galassia.
Lo so, mi rendo conto che ho citato un pezzo lunghissimo, ma è il pezzo, che mi ha lasciato a bocca aperta. Il fatto che Oikawa volesse con tutto se stesso poter vedere quei cambiamenti che hanno segnato il corpo di Hajime è una cosa bellissima: sono stati lontani per due anni, eppure quel corpo lo sente ancora suo, lo vuole sentire ancora suo. Iwaizumi gli è mancato più dell’aria che respira ogni giorno, ed ogni giorno era pesante difficile, pur sapendo che lui stava facendo del bene per tanta altra gente.
Cosa che vedo benissimo in un uno come Hajime, del resto è anche per questo che lui ha deciso di fare il detective nella mia serie :’)
*la menano*
E Tooru che lo abbraccia sotto il getto d’acqua, nascondendo le lacrime, è una cosa bellissima e tenerissima che mi ha fatto sciogliere. La frase finale di quel pezzo, per me, è pura poesia! *w*
Assieme alla descrizione dei sentimenti di Hajime, per intenderci: l’idea di vederli come se fossero una fitta foresta è assolutamente perfetta e in linea con il personaggio <3
La scena finale, ovviamente, è la perfezione, assieme all’intera fic! <3
Oikawa sa che, in fondo, ovunque vada, indipendentemente da quanto ci metta, Hajime torna sempre.
C’è un favore che devo chiederti a proposito di questa frase. Posso usarla in una delle mie prossime storie per la serie?
No, perché è assolutamente in linea con quello che devo scrivere. Non sarà la prossima, cuz sarà per il bday di Oikawa, ma sarà sempre un prequel di loro due che finally vanno a vivere assieme. Ma ci sono varie questioni in mezzo, E QUESTA FRASE, NON LO SO, CI STA COSI’ BENE, CHE CAVOLO!
La citerò all’inizio, sempre se per te va bene :3
In alternativa, picchiami.
Nota conclusiva: grazie di cuore. Hai fatto felice un povero cuore martoriato e sofferente per un cattivo e brutto esame andato male.
Ho citato la tua storia su Twitter perché il mondo deve sapere quale perla hai creato.
La storia va tra le ricordate. E la rileggerò fino allo sfinimento <3
Ti voglio bene. Senza conoscerti, ma mi sentivo in dovere di dirtelo <3
Spero di riverti presto, mio Kit Kat,
Il tuo Bounty <3 |