Recensioni per
Il dolore più grande
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 79
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/02/19, ore 10:41
Cap. 2:

Buongiorno, 
allora intanto ti avviso che ho cominciato a leggere anche questa e il dubbio della delusione non mia sfiorato nemmeno per sbaglio.
Ho letto fino a qui e secondo me il ragazzetto non è completamente limpido.
Magari mi sbaglio ma tutto questo essere candy candy con il nostro amato Rowden mi puzza di strategia. 
Ora leggo anche gli altri due capitoli ma volevo palesarti questo mio dubbio atroce. 
Sai perchè? Mi sembra troppo facile.
Ah... poi la credibilità Rowden quando dice che gli orchi erano nel territorio è pari a quella di mia madre che quando ero piccola e doveva darmele mi diceva: "vieni qui che non ti faccio niente".
Ho problemi a fidarmi e io di quel ragazzetto non mi fido per niente. 
Per il resto nulla da dire, adoro il tuo mondo.

 

Recensore Veterano
26/01/19, ore 10:10
Cap. 4:

Ed eccoci giunti alla fine.
Se non l'avessi messa tra le preferite a prescindere, questo sarebbe il momento in cui lo faccio. L'ho amata dall'inizio alla fine, sarei andata avanti anni a leggerla. Coglierò l'occasione per chiederti due cose: un personaggio femminile che sappia tener testa a questi uomini super virili e un romanzo intero. Soprattutto il romanzo però.

Recensore Veterano
26/01/19, ore 00:20
Cap. 3:

Impazzisco.
Che capitolo. Che battaglia. Che casino. Adoro ma ovviamente lo sai già, mi ripeterò all'infinito, ma più leggo più mi innamoro.
Ti segnalo un errorino di battitura nella frase "i soldati che erano salti per primi stavano..." e chiudo. Non vedo l'ora del prossimo capitolo ma sono molto dispiaciuta nel constatare che è già l'ultimo.
A presto!

Recensore Veterano
25/01/19, ore 16:51
Cap. 2:

Me lo sentivo che quell'idiota di Rowden stava mentendo. Però non riesco a capire se l'ha fatto perché davvero ha un debole per quel cosetto o se semplicemente si è impietosito. Rimane il fatto che non pensavo di essere così felice di leggere cose omo, invece nonostante mi stia un po' antipatico per la menzogna, devo ammettere che non mi dispiacerebbe vederlo con il mingherlino. Anche se suppongo ci sia un regolamento specifico che impedisce la cosa, almeno in via ufficiale.
Su Ehrenold invece niente da dire, maschio come sempre e sempre più approvato. Non è che quando hai tempo me lo presenti?

Recensore Veterano
25/01/19, ore 13:04
Cap. 1:

Eccomi qua.
Te l'ho già detto che adoro tutto quanto quindi è inutile che io mi ripeta, però più leggo più è tutto perfetto. Frasi come "Avrebbe retto persino il colpo della Sacra Spada di Hengrist.", buttate lì un po' per caso mi fanno impazzire, perché con qualche semplice parola fai intendere di avere in mente tutto il contesto in cui si svolge la storia, dalla religione alla cultura a tutto quanto ed è davvero bello e soddisfacente vederlo.
Mi sa che rischio di prendermi una cottarella per Ehrenold, e sono contenta di sapere che il protagonista, almeno per ora, sia lui, perché è decisamente il personaggio che mi aveva incuriosita di più nel primo capitolo di Cavallo Selvaggio.
Per concludere posso dire solo che è una meraviglia, come sempre.
A presto!

Nuovo recensore
08/08/18, ore 08:54
Cap. 4:

Sono di corsa! Ma e' troppo bella per non dirmelo 😉

Recensore Master
04/04/18, ore 16:09
Cap. 4:

Nell'ordine: prenderei a calci Rowden per essersi fatto abbindolare da un moccioso odioso, impiccherei Skaer perchè è uno stro...etto arrogante e falso e stringerei la mano a Ehrenold perchè, alla fine, è davvero tosto come appare. Mi spiace sia stato costretto al trasferimento, ma nel contempo spero sia un'occasione per leggere altre sue avventure. Sperando che il compagno di punizione abbia acquisito nel frattempo un po' di buonsenso.
La tua descrizione del Luogotenente è fantastica. Ancora complimenti per il racconto emozionante. ^^

Recensore Master
04/04/18, ore 15:52
Cap. 3:

Ehrenold mi piace sempre di più, soprattutto come reagisce ai tentativi di più o meno velata insubordinazione. La sua è una prova molto dura, soprattutto perchè si rende conto di non avere il sostegno indiscusso dei suoi uomini. Tutti, in vario modo, sperano che riceva una lezione e io spero che, invece, riesca a dimostrare di essere kazzutissimo. mi piace anche perchè studia e si informa, ma in questo sono di parte :D
Ottima la descrizione del combattimento, dell'assedio, della carica degli Orchi: è uno dei tuoi punti forti, insieme con la capacità di rendere reale la vita e la comunità militare.
A presto! ^^

Recensore Master
04/04/18, ore 09:37
Cap. 2:

Sono davvero meravigliose le tue descrizioni delle varie ore della giornata riflesse sulla neve. Ogni volta la leggi in modo differente: è sempre neve, ma è come se fosse mare, mai uguale a se stessa.
Un capitolo dedicato ad attese e aspettative, con un solido Ehrenold sempre più diffidente e messo alla prova. Il ragazzino non mi piace. Troppo vittima, troppo innocentino. Skaer è posseduto da qualcosa che lo rende poco attraente, nonostante l'aspetto accattivante.
Sono curiosa di sapere il seguito!^^

Recensore Master
03/04/18, ore 19:08
Cap. 1:

Sono partita a leggere questa storia, ma leggerò sicuramente anche l'altra che hai ambientato nel medesimo contesto. Innanzitutto, perchè mi piace l'ambientazione nordica e guerresca.
Gli Orchi, si sa, creano incubi. Sono Orchi non perchè hanno un aspetto beluino e primitivo, ma perchè si comportano in modo disumano e non obbediscono neppure alla logica dell'istinto, come le bestie. Sono semplicemente fuori da ogni logica appartenente a qualunque essere vivente.
Lo si nota nella struttura ad anello di questo capitolo, un breve scorcio di vita militare, racchiuso nell'orrore della presenza di quelle terrificanti creature.
Sono curiosa di vedere come se la cava Ehrenold, Severo, inflessibile e forse un po' gelato come l'inverno. Essere un uomo studioso e, probabilmente, geniale in mezzo a una torma di soldati grezzi e nemici spietati non deve essere semplice. sarà, ma la questione del lago ghiacciato inizia ad essere pressante.
Un bacio e complimenti per lo stile diretto e coinvolgente.

Recensore Junior
28/02/18, ore 00:05
Cap. 4:

Ma... Ma... Wow... Leggere questa storia è stato... Meraviglioso... Scrivi in maniera eccellente... Il lessico, la costruzione delle frasi... L'attenzione ai dettagli... E la storia stessa, lo svolgimento... La descrizione degli istanti prima della battaglia lascia col fiato sospeso, e tutto il combattimento, fino all'ultimo... Complimenti vivissimi!

Recensore Master
08/01/18, ore 11:44
Cap. 4:

Ciao^^
non potevo non scriverti una recensione conclusiva... ma siccome tornerò spesso da queste parti, e dalle parti di "La scelta" per rileggerrti, fidati che le mie recensioni verranno probabilmente ampliate e modificate... probabilmente ripetendo sempre le stesse cose, al punto che conto di venirti a noia. Quest'ultimo capitolo è assolutamente commovente: è un inno all'amicizia, quella vera e fedele. E' un inno alla verità, e alla fedeltà, per la quale si è disposti a pagare in prima persona. Vi è un punto in cui tutti sono fedeli e solidali l'uno con l'altro: Rowden nei confronti di Ehrenold, Ehrenold nei confronti di Rowden, ed anche i rispettivi subalterni nei confronti dei loro superiori, fino ad arrivare ai soldati più semplici. Questo atteggiamento corrisponde evidentemente ad un modo di sentire che è frutto di cultura, educazione e condivisione di valori... insomma, proprio come accade nel nostro povero mondo reale... :(
Poi c'è l'amicizia che è forza e sostegno sicuro, ed è per questo che alla fine Ehrenold e Rowden, si allontanano verso una destinazione ingrata ma felici e senza timori... e la loro gioia, come un piccolo trionfo, è testimoniata dalla danza felice del mastino da guerra, che saltella vigoroso attorno a loro. Persino i cani, a Kjarr, sono fedeli e sanno decidere da che parte stare.
Ecco, volevo sottolineare solo queste poche cose... con tutto che mi piacerebbe stare qui a parlarne per ore e ore, per poter vivere in questo mondo almeno con le parole. Grazie per averlo creato, questo mondo così rigoroso ed essenziale. Ho amato anche le scene della battaglia, descritte con grande dinamismo e capacità di tenere il fiato sospeso. Sono andata a ricercare il significato di alcuni termini propri della scherma, che non conoscevo. Ma è soprattutto ciò che questa storia trasmette in umanità a renderla per me grande e indimenticabile, come già è stato per "La scelta". Il momento in cui tutta la guarnigione schierata rende gli onori ai due comandanti che partono dalla città è stato da brivido memorabile.

Recensore Master
04/01/18, ore 17:01
Cap. 3:

Amico mio, ^^
quanto è meravigliosa questa storia... La descrizione della battaglia è semplicemente straordinaria e avvincente. E poi ci sono i meravigliosi valori di Kjarr, su tutti quelli dell'esempio da dare in ogni circostanza, e della carica come responsabilità da gestire e di cui dover rispondere, e non come privilegio di cui approfittare. L'importanza di saper controllare le proprie emozioni e la paura, di cui anche i valorosi soldati di Kjarr - come tutti gli uomini - non sono immuni. Saper controllare l'ansia e non trasmettere il contagio della paura è veramente un'impresa non da poco, che costa molti sforzi e spendita di energie. Così come dover reprimere e tenere per sè soli le proprie perplessità e i dubbi. Mi piacciono i soldati di Kjarr, perchè non sono degli automi brutali, a differenza degli orchi (e di quello che si potrebbe pensare, data l'intensità del loro addestramento). Conservano, anzi, la loro umanità e devono costantemente misurarsi contro i loro limiti... e in fondo è questa l'essenza dell'autentico coraggio.

Recensore Master
30/12/17, ore 11:30
Cap. 1:

Ciao.
Per ora posso solo dirti che il dolore più grande sarà quello che proverò io, quando avrò terminato di leggere anche questa storia su Kjarr, l'ultima. La cosa bella che dopo ricomincerò a rileggere da capo, sia questa storia che "La scelta", e le riletture di solito portano sempre cose nuove, nuovi particolari e nuove riflessioni. Intanto si viene a scoprire qualcosa di più sulla vita a Kjarr, come vivono e ragionano questi militari disciplinatissimi. Mi piace l'idea del comando come motivo di maggiore autodisciplina e responsabilità, e non come motivo di vanto e supremazia nei confronti degli altri. L'idea di questi ambienti sempre puliti e nitidi, perchè è vero che la prima forma di disciplina è la pulizia, e anch'io, quando avverto del disordine dentro di me, per prima cosa mi metto a rivoltare la casa e a fare grandi pulizie generali. Quanto al girare al buio, una volta alzandomi di notte per andare in bagno non ho acceso la luce "tanto la strada la conosco", e ho dato una zuccata contro lo stipite talmente forte che mi sono dovuto stendere di nuovo con gli uccellini che mi giravano attorno alla testa, tipo Gatto Silvestro. Temo che a Kjarr non mi prenderebbero mai.

Recensore Master
03/12/17, ore 23:22
Cap. 4:

Ciao carissimo, eccomi finalmente a recensirti l'ultimo capitolo di questa storia. ^^
Tu sai che mi sono piaciuti molto questi uomini così eroici. Certo, stento ancora a credere che Rowden abbia inventato una balla, con tutte le conseguenze che ci son state, per un'infatuazione verso un ragazzo belloccio, bisognoso d'affetto e disponibile.
Mi sento un verme nei confronti di Skaer, ormai abbiamo avuto al certezza che non era meschino  ma solo disperato.

La "balla" di Rowden, che si è andato a cercare gli orchi chissà dove per convincere il suo amico ad entrare in guerra contro gli orchi, e il fatto che Ehrenold pur con qualche dubbio ha mosso mari e monti per l'amico, è la dimostrazione che gli uomini di Kjarr quando ritengono giusto qualcosa non si tirano indietro davanti a niente. E che anche per loro "tira più... " da loro come proseguirebbe il proverbio? :D

Alla fine però:
- il ragazzo che invece di abbattersi si fa carico di una responsabilità troppo grande per lui che così giovane gracile e provato ed arriva a sfidare la sorte, il gelo, persino a "prostituirsi" vincendo il ribrezzo che una scelta del genere poteva fargli (essendo "diverso", una volta tanto il diverso è l'etero) pur di trovare qualcuno che stermini quegli orchi per salvare la sua gente;
- Rowden che rischia il tutto per tutto, facendo asua volta rischiare la pena capitale a Ehrenold, 
- Ehrenold si prende molte più libertà del dovuto pur conoscendo alla perfezione le conseguenze a cui va incontro e 
- rischia di sterminare i suoi uomini...
- come se non bastasse, una volta che la città è stata liberata per salvare la gente, quest'ultima continua a sterminarsi da sé.

Alla fine, dopo tutto quello che è successo, ne è valsa la pena? A parte Skaer, la vecchietta cieca, l'uomo anziano a cui viene dato l'incarico di fare da intermediario tra le due popolazioni e la donna che è stata costretta ad  annegare la bambina per salvare almeno un figlio, più qualche ferito, la popolazione è tutta lì. I nostri hanno rischiato tanto e sperperato tanto per meno di un pugno di mosche irriconoscenti.
L'unico vantaggio di tutta la vicenda è che Ehrenold ha fatto molta esperienza sul campo e questo è stato solo l'inizio della sua carriera. 

Come ti dicevo all'inizio dell'altra storia, La scelta, che Ehrenold non è né buon né cattivo, è una cosa che sono riuscita a concretizzare bene alla fine di questi altri capitoli: sembrano pericolosi perché sono inflessibili e ciò li fa sembrare "cattivi" in realtà sono guidati dal criterio dell'"equità", ecco cosa davvero mi ha conquistata di loro. Il concetto fondamentale della pedagogia (che però anche molti educatori e insegnanti ignorano) è che non c'è ingiustizia più grande del fare le cose uguali tra disuguali, detto papale papale: per essere equi non bisogna dare lo stesso a tutti ma di più a chi ha più necessità e di meno a chi ha meno necessità. Loro questo concetto l'hannno scompreso da tempo, tant'è che la disciplina e l'aiuto reciproco sono il loro punto forte. Questi guerrieri, dopo aver aiutato la gente di Skaer (anche per i nomi delle città ho poca memoria!), hanno conosciuto anche la loro stoltezza, superficialità, irriconoscenza... e dire che quei poveracci rappresentano la gente normale, i "buoni" che da soli non sanno cavarsela. Però che rottura! Rimettere in sesto la loro stessa città era faticoso! I turni erano lunghi! Il cibo era poco! e i guerrieri si sono sacrificati anche in questo senso, perché avevano stabilito che tutti avessero la stessa quantità, anche i più grandi e grossi (che necessiterebbero di più)! Pure quest'ordine era stato dato per salvare quei poveracci che dopo la fame patita si sarebbero strozzati. Comunque qualunque buona azione o qualunque gesto sensato non hanno proprio le capacità di comprenderlo per apprezzarlo. Sarà la guerra, ma sembrano in tutto una specie inferiore.
Alla fine anche il comandante degli uomini di Kjarr è stato severo ma "buono", spedendo i due amici nella zona peggiore del mondo ma lasciandoli insieme. ^^

Come non amare questi uomini! ^_^