La storia è iniziata bene con il rimando alla temperatura e all'antifrasi tra "eco" e "silenzio". Bella anche la contrapposizione tra le candele e il ghiaccio, nonché la somiglianza tra questo e la cera.
Mi piace il linguaggio ricercato, ma non la retorica così ampollosa, che si sofferma sulle stesse emozioni descrivendole in più modi e non dando effettivamente informazioni al lettore. Nonostante questo, l'immagine della compresenza di essere e nulla è rarissima e interessante e anche le altre figure retoriche sono ammirevoli.
Il significato di "compassione" dovrebbe essere scontato, ma purtroppo l'ignoranza imposta al volgo durante la storia e l'abitudine a seguire istinti di sopravvivenza le ha fatto attribuire da molti un semplice compiacimento per essere in una situazione più conveniente rispetto a qualcun altro.
L'accidia è espressa molto bene e la parte retorica la fa entrare nella mente del lettore, magari un po' troppo.
Errore ortografico: "avvenire" andrebbe scritto staccato, perché così è sinonimo di "futuro".
Non ho capito cosa rappresentano lo spago, il nodo finale e i vetri (forse questi i momenti insieme?): puoi parafrasare?
Ti consiglio di usare il tuo linguaggio personale, perché anche se questo è formalmente preciso, risulta poco spontaneo e toglie comunicazione tra te e noi.
P.S.: Ho letto che Yuuri e Victor sono fidanzati, perché c'è bisogno di un futuro in cui siano una coppia?