Recensioni per
Scattered pictures
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 351 recensioni.
Positive : 351
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/04/19, ore 22:48
Cap. 35:

Io mi ritrovo spesso a leggere e rileggere le tue storie, mi danno serenità e tranquillità, e ogni tanto mi rendo conto che a confronto con quelle che amo ne ho recensite davvero poche. Quindi magari ogni tanto posso impegnarmi a rimediare (ma il fatto è che ci sono davvero tante tue storie che amo, e la mia non è assolutamente una lamentela, anzi!). Innanzitutto è una teenlock, genere che io adoro, ma apprezzo ancora di più la sua originalità. La storia non è per nulla banale, mi ha colpito molto, però forse la cosa che amo più di tutte è l'intensità del rapporto tra John e Sherlock. Non ci sono veri problemi, momenti angst o antagonisti (escludendo il Moriarty finale che viene giusto nominato), e io ammetto che adoro questo genere di storie, quelle dove non c'è nulla di negativo, ma riescono lo stesso a mantenersi interessanti. È una cosa parecchio complicata a mio parere perché è facile cadere nel noioso o banale (insomma quelle storie dove salti qui e lì per arrivare subito al dunque). Con te non mi capita mai perché hai un modo di narrare splendido. C'è molta trama nelle tue storie e io davvero amo questa cosa. Quindi che dire, complimenti. Amo questa raccolta, l'altra volta in un gruppo johnlock fu chiesto quale storia avremmo salvato tra tutte e io avrei voluto rispondere questa (non si poteva purtroppo perché è una raccolta), ma davvero credo che poche altre si mantengano su un tale livello storia dopo storia, anzi sono andate migliorando! Quindi non posso farti i miei complimenti. Alla prossima storia è recensione. Ciao!
(Recensione modificata il 15/04/2019 - 10:52 pm)

Recensore Master
05/08/17, ore 21:36
Cap. 35:

E' una storia bellissima, davvero complimenti! Molto dolce, ma al tempo stesso anche triste e malinconica prima che Sherlock si renda conto che il dono che ha ricevuto non significa lottare contro tutto e tutti e cambiare completamente il futuro. Al tempo stesso, però, conoscere ciò che sarà non ha impedito a Sherlock, pur di evitare certi errori, di vivere qualcosa? E’ vero, sono comunque diventati un soldato e un consulente investigativo, però non posso fare a meno di pensare che salvare John e il loro rapporto sia diventata la nuova ossessione della sua vita. E le ossessioni non sono mai una buona cosa.
Spero possano esserci in futuro altre perle così,
Viviana

Recensore Master
23/07/17, ore 21:45
Cap. 35:

ciao, Hotaru-chan!
sai che leggo sempre questi aggiornamenti della tua raccolta, vero?
questa è particolarmente deliziosa: intanto partire dalle macchine di Tesla è stato un colpo di genio, poi il senso di destino inesorabile ha fatto il resto.
Sherlock è il più intelligente, ma non può arrivare a pensare come ingnnare la sorte che è stata scritta per ognuno di noi...
Ha semplificato le cose, sapendo chi è John, avvicinandolo prima che delle esperienza dolorose lasciassero delle tracce. Su qualcosa può agire, ma su chi sono, no
Il soldato e il detective sono la base della loro personalità, e non si sfugge.
Il mio momento preferito è stato il discorso a Mycroft, in cui Sherlock gli spiega che ricorda della sorella pazzissima, così da evitare i danni futuri.
E anche la mancanza di Mary per me è un gran piacere!
baci, a presto
Setsuna

Recensore Master
21/07/17, ore 23:41
Cap. 35:

Uno è, secondo me, il nodo più aggrovigliato nelle vicende di Sh e John e questo, senza dubbio, è Reichenbach, ciò che ha portato Holmes e Moriarty sul tetto del Barts, e la scelta di come farlo evolvere. Sicuramente, da parte di Sh c'è stato un errore nel calcolo della portata delle conseguenze su John, il cui comportamento successivo ha fatto sì che la scoperta della falsità del "volo" di Sh sul marciapiede sottostante abbia costituito uno spartiacque fondamentale tra un 221b "ante", che ormai si confonde nella mitizzazione del ricordo, e un 221b "post", in cui il silenzio della solitudine ed il buio del rancore e del rimorso fanno degno scenario alla tempesta scatenata da Eurus. Un altro punto focale è il rimpianto, nei due protagonisti, di non aver avuto più tempo, prima, per vivere il loro sentimento. Questa è una nostra proiezione mentale, in quanto nella sceneggiatura delle Stagioni BBC, non si riscontra alcun indizio relativo a questo, ma è un ragionamento tutt'altro che fantasioso, visto che, a mio avviso, la "johnlock" non è solo un'illusione o una forzatura.
Il prompt che hai scelto è molto interessante, perché ti ha offerto la possibilità di avere delle strade aperte e ricche di spunti per costruire scenari interessanti; bene hai fatto a sceglierlo e si vede dalla tua storia, la cui qualità conferma che hai individuato un'ottima fonte d'ispirazione. Comunque non ho dubbi sul fatto che tu avresti pensato ugualmente a qualcosa di originale e valido anche senza il “clic” illuminante del prompt. Fai agire uno Sh veramente IC, in quelle caratteristiche che, anche qui, in un mondo temporalmente lontano dal 221b, si delineano chiaramente: la sua difficoltà a relazionarsi con i suoi coetanei, che lo snobbano a causa della pedante esibizione di superiorità intellettiva e dall’arrogante saccenteria con cui si difende dalle aggressioni del mondo esterno che lo giudica un “diverso”, la sua acutissima intelligenza e la sua propensione a “scannerizzare” la realtà per coglierne gli aspetti più nascosti, il suo già essere un grande detective. Poi introduci quello che è l’elemento più importante, quasi magico, che infonde un’energia unica e potente a tutto lo svolgersi dei fatti: il suo amore per John che, proprio per la sua grande carica vitale, è il filo conduttore che dà un senso alle immagini, veri e propri “fotogrammi di un film proiettato ad alta velocità…”, che sono corse velocissime nella sua mente durante l’incidente al Tesla Museum.
"...Il grande inganno, la caduta, il ritorno, ma qualcosa si era spezzato...": in poche parole hai fotografato esattamente il dramma umano vissuto, da due prospettive diverse, ma ugualmente dense di sofferenza, di John e Sh. Descrivi bene gli stati d'animo di Sh che cerca di vivere il presente alla luce di un futuro che lo sconvolge. E, come fai capire, la scoperta di Eurus e della sua follia, lo preoccupa certamente ma è il terrore di perdere John e di vivere ciò che ha visto nella sua esperienza pazzesca che lo angoscia: non vuole fare l'errore fatale di dare Watson per scontato e così rischiare di perdere la possibilità di amarlo ed esserne ricambiato. Dunque, eccolo all'opera con i turbamenti della sua giovanissima età, nel tentativo di prendere in mano la sua vita e poter così cambiarne il corso. In tale maniera ci fai arrivare, in un susseguirsi credibile di fatti e di emozioni, all’epilogo di quel terribile Reichenbach. Ma qui, da te, c’è il clima rassicurante di un piano che, pur nella pericolosità del doversi rapportare con quel demonio di Moriarty, questa volta tiene in considerazione anche John e la sua legittima necessità di non sentirsi messo da parte.
Un’altra perla, questa, che si va ad infilare vicino alle altre che costituiscono questa raccolta davvero speciale.

Recensore Master
20/07/17, ore 09:28
Cap. 35:

Ciao, ho trovato molto interessante questa storia e a cominciare dal plot iniziale che era piuttosto particolare. Ma anche dai riferimenti a Tesla, che ho scoperto non essere poi così conosciuto come invece credevo. Mi ha fatto piacere trovare il suo nome in una storia e il veder citato il suo genio pazzesco. Un genio, che qui ne coinvolge un altro. Sherlock Holmes. L'idea che Sherlock veda il proprio futuro post The final problem e che faccia di tutto per evitare che succeda, mi ha presa parecchio. Anche se in un primo momento mi aspettavo un viaggio nel tempo vero e proprio e uno spostarsi fisico in avanti negli anni (cosa che però io credo avrebbe preso molte più parole, allungando di molto la storia e quindi alla fine la scelta che hai fatto è molto più saggia), ho poi apprezzato quello che ne è uscito. Sherlock ha una sorta di premonizione e mi è piaciuta l'idea che non solo veda fatti, ma che provi anche i sentimenti di quello Sherlock futuro. Molto IC il fatto che non si stupisca di aver assunto droghe (perché anche se non lo ha già fatto, ci sta comunque pensando), ma soprattutto il suo sorprendersi di essere innamorato di un'altra persona e che questa in una qualche maniera lo ricambi anche. Del post quarta stagione se ne intuiscono gli strascichi e non soltanto nel rapporto spezzato con John (a cui forse Sherlock crede di aver rovinato la vita), ma anche per la propria famiglia. Mycroft e Eurus, specialmente. Beh... quello che è ovvio è che a questo giovane Sherlock, quella serie non è molto piaciuta! XD

Da quel momento in avanti fa di tutto per evitare che succeda di nuovo e quindi tocca l'argomento Eurus con uno stupefatto Mycroft (che credo mai si sarebbe aspettato di vedere Sherlock recuperare la memoria così in fretta), facendogli capire che dovranno gestirla in un altro modo. Ma soprattutto va a conoscere John. Un John che è pieno fervore universitario e che viene ovviamente conquistato da Sherlock. Credevo che non sarebbe partito per l'Afghanistan e che conoscere Sherlock gli avrebbe permesso di rimanere su un campo di battaglia, seppur differente. Eppure è uscito un altro aspetto di John, forse più presente nei racconti che nella serie ovvero quel lato di lui immensamente patriottico. Non è solo per "un campo di battaglia" che vuole arruolarsi, ma perché sente di doverlo fare. Questo è un aspetto che i Moffits hanno abbastanza ignorato del personaggio di Watson, calcando la mano più su altre cose. Ho apprezzato molto questa caratterizzazione, così come il finale in cui sconfiggono Moriarty insieme e Sherlock decide, finalmente, di scegliere "John".

Storia molto particolare, originale e molto bella.
Alla prossima.
Koa

Recensore Veterano
18/07/17, ore 16:23
Cap. 35:

Dovresti scrivere più teenlock, sono bellissime!
Qui mi piace molto che Sherlock trovi comunque un mistero da risolvere anche se vorrebbe starci alla larga, e che John si innamori di lui per questo, è proprio destino!
E questa volta Reichenbach andrà per il verso giusto!