Devo confessare di iniziare a provare una dipendenza per le tue fanfiction comiche. Non so quante tu ne abbia scritte sinceramente, intanto inizio a smaltire queste storie che mi sono messa da parte e poi vedrò cos'altro ci riservi, ma spero davvero che questa non sia l'ultima. Già ho letto quella storia in cui Rosie becca John e Sherlock a letto insieme, questa è altrettanto divertente.
Riprendo un discorso a cui avevo accennato anche nell'altra tua comica, quella di cui parlavo poco fa, ovvero il linguaggio di Rosie. Sì, forse qui più che nell'altra, mi ha fatto storcere il naso. Rosie utilizza parole che un bambino di sei anni non userebbe mai, ma ho tenuto a mente il discorso che avevi fatto nelle note autore, ovvero che in quanto figlia di Sherlock ha un linguaggio più ricco e quindi diciamo che, se vale anche per questa storia, è giustificato. Questa Rosie bambina che ha uscite sia da adulta che da bambina qual è, è sicuramente il personaggio chiave di questa storia. Lei e mamma Holmes, che plana come un incubo nella vita di Sherlock. Questa volta chiamata in causa proprio da John.
Lo Sherlock inappetente e infantile che si rifiuta di mangiare è un must di questo fandom. Specie di un certo tipo di storie che tendono al live hurt/comfort. John che si prende cura in modo quasi ossessivo, senza pensare che Sherlock è adulto e pensa per sé, un must che spesso mi dà ai nervi, ma che tu hai saputo utilizzare al meglio. Sdrammatizzando la situazione e creando un vero e proprio schema comico, nel quale Sherlock fa il bambino, non mangia e fa i capricci e John è quasi la mamma che lo ammonisce e lo mette in punizione. Un siparietto molto divertente, nel quale la vera a adulta della situazione (aiutata come dicevo anche dal lessico) è senz'altro Rosie che ha un distacco che ricorda addirittura Sherlock, nel modo in cui usa il sarcasmo. Come dicevo, una bambina che mi sa quasi di aliena se penso a un normale bambino di sei anni, ma in una commedia tutto è permesso e quindi lo è anche questo.
Mamma Holmes non è di sicuro un personaggio che gode di ottima fama. Il ruolo della madre rigida e inflessibile le è stato cucito addosso proprio da Moffat e Gatiss che ce l'hanno ben inquadrata in pochissime scene, e tante sono bastate. La stessa donna rigida che ama Rosie come se fosse davvero sua nipote, che tratta John come un figlio e che invece tratta Sherlock come un bambino. Lei arriva in due minuti, e io me la immagino tipo diavolo della Tazmania, che crea un suo piccolo tornado per piombare in fretta a Baker Street. Non oso immaginare come reagirà ora Sherlock.
Molto divertente, ecco. Mi ha strappato una risata.
Passerò prestissimo anche dalla seconda parte, intanto complimenti.
Koa |