Recensioni per
Dormire, sognare forse...
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 71
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 5 [Prossimo]
Recensore Master
02/09/17, ore 11:53

Eccomi qui ^^ Avevo visto che avevi aggiornato ieri, ma per varie cose sono riuscita a passare solo oggi. Dunque, questo capitolo è stato da una parte molto esplicativo, dall'altra ha dato vita a numerose nuove domande. Mi piacciono le storie così: credi di aver risposto al mistero, poi però arrivano così tanti punti interrogativi che non sai più da che parte voltarti!

Il povero Johann Faust sperava di andarsene, di tornare a Berlino con il suo Franz e che, di conseguenza, tutto ciò che sognava, Aibell e il dungeon e l'eccitazione che prova tutte le volte che vede - in sogno o in una qualche strana realtà di veglia? - i suoi fianchi magri, sarebbe sparito.
Questo è ciò che il Dottor Faust, Johann, sperava... e invece non è stato così.

Ciò che mi dico è: dunque, è più che palese pensare che questo genere di sogni non fosse affatto ancorato al luogo di residenza di Faust... ma alla sua persona. Dunque lui non è per niente libero da ciò che vede in sonno da nessuna parte.

Chi è Aibell? Una creazione della sua mente, che da sveglia certe perversioni non le accetta ma quando dorme sì? Non credo che la risposta sia così semplice! E allora perché Faust si eccita quando Aibell gli propone di dominarlo e gli fa vedere il dungeon anche se normalmente le pratiche bdsm non gli piacciono affatto e con Franz non ha un rapporto del genere?

Sono giunta alla conclusione - ma tanto so che mi sto sbagliando - che Johann, quando dorme, vive la vita di qualcun altro. Non ricordo se si è mai guardato allo specchio, o se durante questi "sogni lucidi" fosse mai presente uno specchio. Potrebbe darsi che, guardando il suo riflesso, abbia qualche sorpresa. Insomma, lui vive la vita di un Dottor Faust che non è lui quando dorme, non so se l'elucubrazione è chiara.

Comunque, penso si sia capito quanto questa storia mi abbia rapito ^^
Per il resto, solite cose: scritta molto bene, come di consueto. Non perdi un colpo!

Un abbraccio
_morgengabe

Recensore Master
02/09/17, ore 00:07

Ciao!
Attendevo con ansia il secondo capitolo^^
Adoro i riferimenti filosofici che butti qua e là - sono l'unica cosa che mi trattiene dall'entrare nei sogni di Johann e prendere Aibell a schiaffi. XD
Che poi, se non sbaglio, Aibell è una specie di spirito tentatore del folklore irlandese, nome appropriato per questo ambiguo personaggio.
Per ora, Franz sembra essere l'unico appiglio sicuro per il povero Johann. Si vede che lo ama molto, e si sta rendendo conto che la situazione è più grave di quanto pensasse, anche se non capisce esattamente come fare per aiutarlo.
Intanto, il mondo onirico di Johann continua a giocargli scherzi sempre più brutti, tanto da portarlo a tradire il suo ragazzo contro la propria volontà.
Vedremo come si evolverà la situazione, ma temo che non ne uscirà nulla di buono...

Recensore Junior
01/09/17, ore 22:37

Che cavolo, quarantotto ore che non dorme. Io già dopo sedici ore mi sento uno zombie vivente.
Capitolo bellissimo che mi ha distolta letteralmente dalla giornata da incubo che mi ha regalato il magnifico EFP.
Ormai è chiaro che questi sogni non sono solo sogni.
C'è qualcosa di più dietro alla figura del frate, e quella di Aibell. Ma il cane mi è ancora ignoto, e non riesco a capire che ruolo abbia in tutto questo.
Comunque concordo con Franz, anche io dovrei lavorare di meno.
Ho gli occhi talmente rossi che sembro una vampira.
Sono stata tutto il giorno a mandare messaggi ad altri utenti, per convincerli a segnalare una recensione negativa come ho fatto io. Sono addirittura finita per dare il mio numero di cellulare all'autrice che ha ricevuto la recensione per parlargli direttamente.
E in tutto questo ho quattro recensioni e cui rispondere, sei recensioni da fare, e un capitolo da pubblicare.
E una gran voglia di maledire il 15 aprile.
Scusami.
A presto.

Gaia.

Recensore Master
26/08/17, ore 19:51
Cap. 1:

Rileggere questa storia dopo un po' di tempo mi ha dato modo di apprezzare meglio i dettagli della vicenda parallela che Joop si trova a vivere nel sogno.

L'idea di vivere un sogno a puntate è esaltante, almeno per me, perché di solito dei sogni che faccio ricordo pochi dettagli o fotogrammi che durante il giorno poi svaniscono.
E' come andare al cinema tutte le sere senza pagare il biglietto o la prima serata su Sky perennemente gratis!

Joop ne è affascinato, ma, giustamente, da ragazzo con la testa sulle spalle si preoccupa di non aver sviluppato qualche patologia strana o di essere stressato ed esaurito a causa delle sue ricerche.

In quel senso l'imminente arrivo del suo ragazzo potrebbe essere di aiuto o forse chissà... Peggiorare le cose!
L'ambientazione "gotica" è molto suggestiva e sicuramente agevola le inquietanti fantasie notturne del protagonista.
Aspetto il seguito!

PS: adoro Joop come diminutivo ^^

Recensore Master
26/08/17, ore 15:56
Cap. 1:

Come sempre mi hai intrigato, mio caro... chi sarà questo misterioso ragazzo dai capelli neri? E la realtà qual'è, il sogno o la quotidianità? Un tema che desta molti interrogativi...
MOlto divertete comunque il fidanzato del protagonista, mi piacciono le sue battute...! Spero che nel capitolo 2 lui ci sarà.
Le atmosfere che descrivi sono come sempre molto realistiche, con le descrizioni e le sensazioni dei protagonisti.

Attendo il capitolo 2, sempre bravo e coinvolgente, complimenti!
Micia

Nuovo recensore
26/08/17, ore 15:30
Cap. 1:

Ciao!
È senz'altro la prima volta che ti recensisco e che leggo una tua storia e devo ammettere che sono contenta di aver iniziato a leggerti con questa. Questo è indubbiamente un inizio affascinante, così come lo è il tema centrale del racconto: il sogno.
Il mondo onirico mi ha sempre affascinato, un po' perché il mio inconscio si sbizzarrisce quando vado a dormire, un po' perché trovo che proprio il sogno sia un modo per mettersi in contatto con se stessi. E non solo! A questa tematica hai aggiunto anche quella filosofica - complimenti per il coraggio, spero riuscirai a sbrogliarti bene tra le varie questioni!
Un punto in più anche per i nomi particolarmente simbolici: Faust, Sheol, Aibell, persino il nome di questa bevanda, Lete, è particolarmente intrigante. Mi sta piacendo questo richiamo a culture diverse tra loro e non vedo l'ora di scoprire qual è il filo rosso che le collega tutte.
Anche il dualismo Johann/Franz è azzeccato: l'uno, poveretto, ha a che fare con il mondo onirico che sembra volerlo ingoiare, l'altro appare più pragmatico e legato alla realtà.
In generale trovo che tu scriva bene, hai bilanciato le parti della realtà e le parti del sogno dividendole nettamente, anche se - preferenza personale - sarei curiosa di sapere un po' di più sulla vita di Johann, così da poterlo inquadrare meglio. Ma siamo solo al primo capito e penso che ci sia tempo per mostrare questo suo lato.
Spero di leggere presto come si evolverà la situazione, nel frattempo aggiungo la storia alle seguite.
A presto!

Recensore Master
26/08/17, ore 14:58
Cap. 1:

Ciao ^^
Non ho resistito e sono corsa subito a dare un'occhiata a questa storia.
Adoro il tema del sogno, anche se sono un po' arrugginita riguardo alla filosofia, ma spero di non perdermi troppo...
Già dalle prime righe ho capito che non potevo perdermi questo racconto: il dottor Faust, Freud e anche il 30 aprile (una bella coincidenza visto che è il giorno del mio compleanno ^^ ).

Il vero protagonista di questa storia sembra proprio essere il sogno. E' già raro fare sogni ricorrenti, ripetitivi o collegati in qualche modo, quindi il nostro ricercatore si trova fin da subito in una circostanza particolare.
Sono certa che ogni particolare che hai meticolosamente descritto abbia un significato: la piazza, il locale, il cane bianco, la statua...e alla fine anche questo giovane affascinante e misterioso.
Bellissime le citazioni che hai disseminato durante la narrazione, da Schopenhauer al fiume Lete e anche il nome Sheol, mi è piaciuto il fatto di unire culture e lingue diverse in questo mondo così criptico e misterioso.
Johann inizialmente è scettico, tanto che riconoscendo il cane nello stato di veglia pensa che sia tutto frutto della sua mente.
Mi ha colpito la frase "tutti la conoscono qui", è come se il protagonista stesse vagando nel suo subconscio attraverso il sogno. Sono curiosa di vedere chi saranno i pericolosi avventori del Sheol (quindi di conoscere Aibell), che siano le rappresentazioni dei desideri più profondi e oscuri di Johann?
La figura di Franz sembra essere l'unico appiglio al mondo reale, così il messaggio diventa un filo conduttore tra le due realtà.
Insomma, la vicenda è davvero intrigante.
Complimenti, sei sempre bravissimo!
Alla prossima! :)

Recensore Master
26/08/17, ore 12:55
Cap. 1:

Ciao!

Dunque, sappi innanzitutto che il tema che hai scelto, quello del sogno, è uno dei miei preferiti in assoluto. è perciò con enorme aspettativa che mi sono approcciata alla storia, dopo averne letto il riassunto, aspettativa che non è stata minimamente delusa (anzi).
Come sempre i tuoi personaggi sono vividi e reali, e la tua tecnica narrativa fa immergere nella storia, ma qui ti sei proprio superato.
E lo svolgersi degli avvenimenti è bellissimo. I sogni, mentre li sogniamo, sono reali. Anche se, e capita spesso, siamo consapevoli che si tratti di sogni.
C'è un passaggio in particolare, quello del secondo sogno, in cui Johann pensa di "chiedere un'informazione relativa al sogno precedente", come se volesse continuarlo. Quante volte mi è successa questa cosa? Ricordo di aver sognato posti che "avevo già visto in un altro sogno", e ne ero certissima, magari proprio perché consapevole di stare sognando. Ma la cosa non mi scoraggiava: il sogno era reale finché lo stavo sognando.
E una volta sveglia (nel caso di sogni particolarmente vividi), la percezione che avevo era quella di aver trascorso del tempo in una realtà parallela, magari in un corpo che non era il mio.
Sembra una sensazione che Johann percepisce, eppure il sogno comincia a diventare "reale" anche prima che si svegli... tant'è che l'sms a Franz l'ha mandato davvero.

Bellissimo il tema e bellissime le descrizioni degli ambienti, con le sensazioni di consapevolezza che sono proprie del mondo onirico. Come quella di inadeguatezza, di pericolo, di situazione conosciuta.
Mi è piaciuta molto anche la scelta dei nomi. Sheol, l'inferno, contrapposto all'altro locale dove chi serve è un frate. E Aibell... non ne sono certa, ma mi sembra sia il nome di una creatura del folklore irlandese, una sorta di fata tentatrice.

Hai avuto davvero un'idea bellissima, trasposta in maniera eccellente. Metto la storia nei preferiti e attendo ansiosamente il prossimo capitolo, ma nel frattempo complimenti vivissimi!
Sei spettacolare <3

~Sky

Recensore Master
26/08/17, ore 11:17
Cap. 1:

"Cominciò tutto la notte di Valpurga"... come qualcuno potrebbe dire. E... sarebbe giusto così.
Questo sembra l'inizio di una storia che ha tutte le carte in regola per risultare una lettura intelligente - oltre che scritta divinamente. Quindi, che dire? Mi ci tuffo con estremo piacere!

Abbiamo Johann Faust, il protagonista (chissà dove ho già sentito questo nome xD), un'ambientazione fantastica e tutto ciò che di misterioso accade quando il nostro dottor Faust sogna. Chi è questo misterioso Aibell? Dove lo porteranno queste strane visioni costellate, popolate, da personaggi bizzarri?
Poi c'è quel locale, quello là dove nessuno vuole andare, con le insegne particolari: lo Sheol. E Sheol è una parola ebraica che sembra avere un suono misterico che insieme appassiona e fa paura. Ma come posso spiegarti quanto questo incipit mi sia congeniale?
Perché Faust ha cominciato a vedere queste cose? Perché proprio la notte di Valpurga? Perché lui?

In tutto ciò, la figura di Franz che sembra quasi un invito alla normalità, che per adesso Faust è disposto ad accettare, ma chissà che cosa farà in seguito, e tutti i dubbi del protagonista che si fanno sempre più pressanti.
Mi piace l'incipit di questa storia: onirico, sovrannaturale, filosofico. In tutto e per tutto piacevole, e con qualche gradevolissima citazione che, per come la vedo, non guasta mai.

Non vedo l'ora di sapere come continua! Ti seguo, come sempre, caro amico!
_morgengabe
(Recensione modificata il 26/08/2017 - 11:18 am)

Recensore Junior
26/08/17, ore 08:56
Cap. 1:

Mi trovavo a casa di mia nonna: un antica villa dell'settecento, quando percorrendo il lungo viale occupato dai grandi alberi, decido di svoltare nel giardino che conduce a una porta laterale dove si trovano le cantine, invece di entrare dall'ingresso.
Entrando scendo una rampa di scale e percorro un lungo corridoio che non fa parte di questa mia casa. E' talmente lungo che non riesco a vedere la fine, ma solo il buio, e poi sulla pietra c'è dell'acqua che scorre così alta che mi arriva alle caviglie. Ai alti invece, stranamente ci sono tante porte, che non riesco ad aprire. Tranne una, dove c'è il mio pc, accesso.
Dato che ho nulla da fare mi siedo sulla bella sedia che sembra proprio esser messa a posta per me, vado subito su EFP, a spiare come ogni mattina fresca, l'account di Old Fashioned per vedere se ha scritto qualcosa di nuovo.
E poi penso: eh si! E proprio un sogno, mica capita tutti i giorni di trovare una sua bella storia da leggere!
Così la leggo tutta d'un fiato e gli mando la recensione.
La cosa incredibile è che non appena mi sono svegliata ho deciso subito di andare a dare un occhiata al tuo account, per vedere se effettivamente avevi pubblicato un racconto, e sono rimasta talmente sconvolta di trovare una mia recensione che quasi avrei voluto dare fuoco al Pc.

Ora starai iniziando a chiederti se sia soltanto un sogno, quando leggi le deliranti recensioni che ti lascio.
Ma questa recensione non è un sogno! E' reale!
E non dare fuoco al pc dopo avermi inviato la risposta, mi raccomando.

Comunque, questo mio scherzo è stato davvero troppo lungo.
no! No! NO!
Tu non puoi lasciarmi un finale come questo!
Uffa! Io voglio tornare ancora in quella piazza, voglio rientrare nel locale, rivedere quel giovane bello e tenebroso, che ci offre una Lete che non è acqua frizzante, ma una specie di Bloody Mary, e poi quel povero cane non può rimanere sempre tutto solo, Johann deve prenderlo in adozione.
Sono sicura che a Franz non dispiacerebbe un cane in casa.

Comunque, mi è piaciuto molto questo tuo racconto delirante, e ti confesso che appena ho finito di leggerlo stavo pensando che avrei subito voluto leggere il seguito.
Lo so che non si dovrebbe chiedere, ma io sono una persona incorreggibile, e terribilmente inopportuna, ma sono curiosa di sapere se pubblicherai solo una seconda parte o più capitoli?
Detto questo, ti dico che come sempre sei bravissimo, a che mi hai incuriosito troppo.
Comunque il sogno che ti ho raccontato era vero, solo che mi sono svegliata prima di aprire la porta, e così mi sono immaginata di trovare il mio computer.
A presto.

Gaia.

Recensore Master
26/08/17, ore 00:58
Cap. 1:

Ciao!^^
Appena ho visto questa storia mi ci sono fiondata subito.
Le premesse sembravano interessanti: l'ambientazione sulle suggestive montagne del Brocken, deliri filosofici, sogni lucidi...
Johann Faust... che strano, mi sembra di aver già sentito questo nome...^^ e direi che, date le premesse, mi pare più che azzeccato.
Al subconscio del nostro povero Johann sta succedendo qualcosa, anche se il suo compagno continua a minimizzare, cercando di sdrammatizzare la situazione. Il tizio del bar, il cane bianco, quell'Aibell... tutte figure misteriose che sicuramente avranno qualcosa da dirgli, anche se per ora non hanno fatto altro che alimentare il suo stato d'inquietudine. Ogni notte, però, da quella fatidica notte di Valpurga, un nuovo tassello viene a comporre il mosaico. Chissà quale sarà la figura finale, e se questi sogni sono solo il delirio di Johann, o forse qualcosa di più...
Continuerò senz'altro a seguire con interesse!

[Precedente] 1 2 3 4 5 [Prossimo]