Recensioni per
Anime Imperfette
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/01/18, ore 20:40
Cap. 2:

Chiedo venia per il mio clamoroso ritardo. La mia mente va per fatti suoi ultimamente e devo trovare i momenti buoni per poter leggere e recensire le storie che non ho ancora terminato. 

Questo Victor è davvero tenero. Così dolce da lasciarti un sorriso sulle labbra per tutta la durata dei suoi pensieri. 
Ho adorato tantissime cose di questo capitolo. L'accenno a quell'Andreas o Andrew e i ricordi squisitamente a luci rosse di Victor. Come hai descritto Sherlock, filtrato dagli occhi innamorati di Victor. Come Victor ha descritto Lestrade ("quel tizio con degli occhi stupendi e un sorriso da infarto"... Dio, se è vero!). Il rapporto che avevano e che hanno Victor e Sherlock. La frase riferita a Mycroft (“Guarda quanto bene si abbina il mio ombrello all’abito che indosso?”) che mi ha fatto scoppiare a ridere come una deficiente. E infine, ma non per ultimo, l'imbarazzo di Victor nella parte finale del capitolo. Quel suo esitare imbarazzato, il rossore ingenuo e genuino sul suo viso e la sua felicità quando Sherlock gli risponde di sì. Una visione meravigliosa. 

Recupero appena posso anche gli altri capitoli. Intanto ti faccio i complimenti per questo che ho appena letto. Un abbraccio. Alla prossima. 

Marilia. 

 

Recensore Master
04/12/17, ore 12:44
Cap. 2:

Eccomi, puntuale! Mi faccio i complimenti!
Ho letto questo secondo capitolo e finalmente ho capito cosa mi aveva destabilizzato nel primo: l'uso dei tempi verbali. Ho notato che li cambi spesso, anche per indicare un qualcosa che accade nello stesso arco temporale.
Per esempio:

Un giorno, prima della pausa di primavera, lui e Andreas avevano trascorso una mattinata intera nello stanzino del bidello. Perché avrà anche dimenticato come si chiamava, ma ricorda perfettamente d’avergli infilato le mani nelle mutande. Giusto per provare capire se era vero che gli piaceva tenere il pisello di un altro maschio in mano. Poi gli ha fatto anche un pompino, ma questo è un altro discorso.

Usi sia il passato prossimo che il trapassato per parlare di un evento che accade in un tempo simile; e questo ogni tanto mi confonde, perché non riesco con immediatezza a dare un ordine cronologico agli eventi. Credo che questo sia dovuto anche all'utilizzo del narratore onnipresente e onnisciente, il quale prende possesso della narrazione più volte per spiegare e dare sfaccettature a una singola scena, sempre dall'alto della sua posizione. Ecco che, quindi, ciò che per Victor in un primo momento è lontano molto (uso del trapassato) per il narratore diventa un evento da arricchire con un'informazione di sua conoscenza (passato prossimo). E quindi di che la telecamera sta dentro la narrazione, di che esce e si innalza.
Questo stile è stato costruito ad hoc per un personaggio sognatore, che divaga, che pensa molto, dall'anima sensibile e recettiva a diversi stimoli, un po' da artista, ecco. Un po' trovo lo stile difficile da seguire, ma d'altra parte mi diverte vedere come la mente di Victor segua un andazzo tutto suo: la scena della collana in sé è stata liquidata con due righe, gli eventi e la loro obiettiva spiegazione non interessano al pittore, il quale considera ogni cosa in relazione di ciò che gli trasmette e gli fa ricordare. E' la sua mente e ciò che ella crea con tali fatti il punto focale della vicenda. Devo dire che è particolare e molto interessante come metodo, rende il protagonista molto affascinante.

Mi è piaciuta la descrizione che fa di Sherlock, l'ho trovata bellissima:

Sherlock è la parte stupenda di quanto gli sta capitando. Lui è di una bellezza infinita. Lo è mentre indaga. Lo è nella maniera in cui pensa e ragiona, come gli s’infittiscono i pensieri uno dopo l’altro. Lo è nella genialità sfacciata, nelle rughe del viso piene di deduzioni. Sherlock è stupefacente da osservare, con le mani guantate e quel cappotto dal colletto sollevato, gli zigomi spigolosi e gli occhi nei quali morirebbe.

Complimenti davvero, quando ti lanci in queste descrizioni poetiche mi catturi al massimo, e poi sono perfette per incorniciare Holmes!
Un'altra cosa che mi piace di Victor è il modo in cui comprende gli altri, li dipinge mentre entrano nel suo campo visivo. In un certo senso capisco perché è una persona che possa affascinare e catturare l'interesse di Sherlock: Victor fa quello che fa lui, ovvero analizza e denuda le persone che lo circondano. Se da un lato Sherlock tende (scusami se mi sbaglio) a trovarne gli errori e i difetti, Victor invece che cattura un'essenza più spirituale, più emotiva. Sherlock che prende abitudini, in uno schema scientifico; Victor cattura le loro emozioni, in uno schizzo umano e pieno di colori segreti.
Questa dualità mi piace tantissimo:D

Adesso voglio sapere cosa vuole fargli vedere. Per il momento chiudo.
Brava!
A presto!

Recensore Master
22/09/17, ore 14:40
Cap. 2:

"perché l’ordine fa brutte cose all’umore"
Io devo, proprio devo, aprire questo commento con una considerazione personale, perchè mi ci hai fatta pensare... ma allora operavo per il benessere mentale altrui, quando lasciavo roba mia pure sul pavimento! ^^
buongiorno, Sweety. Il capitolo l'ho già letto due volte da ieri: è tenero, pieno di sentimento, irresistibile.
Questo tuo (credibilissimo, questo è sempre importante) Victor è davvero un'anima da artista, un sognatore.
Non che quello che ha vissuto con Sherlock non sia stato reale, ma l'ha abbastanza mitizzato, per quello che sto percependo.
insomma, qualche amore superficile, uno importante ed alcune esperienze fisiche le ha avute, ma Sherlock, l'irrealizzato amore dell'adolescenza, sembra emergere su di tutti
Il che poi è comprensibile, difficilmente gli altri si saranno avvicinati a quello che un ragazzo geniale, coraggioso, bellissimo e fuori dalla norma può offrire.
mi chiedo se tutto dovrà, in un certo senso, ripartire da zero (sempre se ha intenzione di fare vela verso un lieto fine) o se si riallacceranno, in modo naturale, i vecchi fili.
La vita universitaria dei.. Viclock, sì? sarebbe piaciuta anche a me!
mangiare se e quando ti va, avere un amico - o molto di più - col quale dividi proprio tutto; e poi, si sa. Un po' di pericolo
Li vedo benissimo inseme (John, scusa!) direi anche esteticamente, anche se qui mi sorge un dubbio.
Direi che Victor/Eddie è decisamente il più femminile tra i due, e questo scombussola le mie credenze "tradizionali" su Sherlock...
Sono iper curiosa di sapere se avranno una chance di stare inseme davvero, come si relazioneranno, se John sarà davvero - nella mente di Sherlock - fuori dai giochi.
Tutto è contemporaneamente sottinteso e palese, non so come dire. Sospeso sul vuoto.
Potrebbero fingere che non stia succedendo nulla di chè, come è vero che Sherlock sente benissimo Vic pensare troppo rumorosamente, quindi - in un certo senso - gli legge il pensiero. Insomma, non magicamente, ma capisce perfettamente cosa può agitare la sua mente in quel momento!
La scelta dei personaggi influenza anche l'ambiente esterno, sai?
Hai dato a questa Londra un tono nuovo, un pochino più fiabesco: trovo perfetta la citazione di "pomi d'ottone e manici di scopa", un film che amo (un po' come tutto ciò dove compare Angela **) e forse, conoscendo la tua passione, deve qualcosa anche a quella sempre disneyana di Mary Poppins.
più avvolgente, più... antica? mi piace da morire!
E' come se fosse la Londra più adatta a "contenere" il loro rapporto che risale all'adolescenza, come se si adattasse per essere il fondale della loro storia.
E' la sensazione più forte che ho avuta per tutto il capitolo
hai fatto bene a passare a 5 capitoli, sai che ci fai solo felici!
un bacio Old London Style,
tua Setsy

Recensore Veterano
22/09/17, ore 12:24
Cap. 2:

Ciao Koa!
Innanzitutto lasciami dire che sono felicissima che i capitoli siano aumentati: tre erano davvero troppo pochi per me, questa storia mi sta piacendo sempre di più. E l'idea che mancasse un solo capitolo alla fine era davvero insopportabile.
Dunque, parto col dire che sto sviluppando una preoccupante cotta per il tuo Victor: mi piace da morire. È fragile, insicuro, maledettamente dolce e, diciamolo, innamorato. Perché un pochino già lo è, forse non ha mai smesso di esserlo. Quel "è sempre stato bravo a cogliere le emozioni degli altri, il problema erano le sue" (lo so, la frase non era proprio così, ma sono tremendamente pigra e anche fare copia-incolla richiederebbe uno sforzo enorme, specialmente adesso che vado avanti a Moment Analgesico e la testa mi sta scoppiando) mi ha uccisa. Dico sul serio. E poi c'è tutto quel "non detto" tra lui e Sherlock, quel siamo qualcosa ma non so cosa che va avanti da anni e che, alla luce del loro passato e della pausa che la vita ha inserito nel loro rapporto, non fa altro che confondere. Normalmente mi morderei la lingua piuttosto che dire una cosa del genere, ma viste le circostanze che illustri qui, i protagonisti di queste vicende... Beh, sto iniziando davvero a sperare in un lieto fine per loro. Qualcosa di buono, perché se lo meritano: Sherlock- che, non mi stancherò mai di ripeterlo, per come lo dipingi con le tue parole sembra arrivare dritto dritto dalla post S3 con tanto di fiocco rosso in testa- merita di essere felice, dopo la batosta di John e Mary; Victor merita di essere felice, dopo la brutta esperienza di Parigi. Meritano entrambi la felicità e spero davvero che possano trovarla entrambi. Non ho ancora ben chiaro cosa ci possa essere da parte di Sherlock, anche se quel sorriso finale mi ha fatto davvero ben sperare, però credo sia voluto: Victor, per sua stessa ammissione, è incerto su questo aspetto, oltre che su se stesso, e leggendo le vicende tramite il suo POV è lecito che l'impressione che se ne derivi sia la stessa. Speranza, sì, ma certezza no. O non ancora, questo dovrai dirmelo tu!
Victor è... È speciale, su questo non ho mai avuto dubbi. L'hai reso in qualche modo esplicito sin dalle prime righe del primo capitolo e continuando a leggere questa mia impressione non ha fatto altro che rafforzarsi. Mi ci sto davvero affezionando molto, forse perché un po' mi rivedo in lui. Anzi, molto più di un po' e decisamente non forse. È vero, insomma. Non è stereotipato, è imperfetto nel suo essere insicuro e per questo lo adoro. E non faccio davvero alcuna fatica a capire perché Sherlock lo abbia voluto di nuovo con sé. Quindi, davvero tantissimi complimenti per questo personaggio.
Ti rinnovo per finire i complimenti per il nuovo stile: l'impressione che avevo avuto settimana scorsa è solo migliorata, il capitolo era fluido e accattivante, mi spingeva davvero a leggere per saperne di più. Hai reso meravigliosamente la componente introspettiva, approfondendola con cura ma rendendola in qualche modo più leggera e vivace grazie alla formulazione delle frasi, delle situazioni e soprattutto delle considerazioni di Victor. Anche i ricordi sulla loro vita insieme anni prima, i ricordi un po' vaghi del liceo e quelli dettagliati su Sherlock (il particolare sui romanzi gialli mi è piaciuto parecchio): erano tutti ben trattati e approfonditi, senza però perdere verve. Mi piace davvero moltissimo, sul serio.
Okay, direi che per stavolta ho finito! Attendo con trepidazione il capitolo 3- fortunatamente non l'ultimo!
Un bacio, alla prossima!
Cami