Recensioni per
Undo
di erzsi

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/04/18, ore 17:07
Cap. 1:

Seconda recensione premio per il primo posto nel contest: Ten little Indian Boys
Bene. Hai deciso di stracciarmi il cuore in coriandoli, ma è Pasqua, non Carnevale... non era neccessario...
E' stupenda, lo credo che abbia vinto nel contest di S.Elric__
Il sentimento Johnlock, appena accennato in quel passaggio in cui John ci racconta di essere rimasto sveglio per ascoltare Sherlock che respirava, è tutto un piccolo mondo a sé, una delizia per palati gourmet. Hai detto tutto e niente, sono loro, ma sarebbe interpretabile.
La sua perdita è qualcosa che lo ha devastato fino in fondo, lasciato vuoto, disfatto. Il titolo è una copertina stupenda per la storia, e anche se nei contest - per il punteggio, intendo - mi vanno bene tutte le lingue, in realtà quelli in inglese per fandom inglesi li preferisco, specie se usano parole come questa che hanno più di una traduzione.
John è proprio così, tutto cuore e in questa storia, occhi.
Occhi che non volevano guardare nel più brutto momento della sua vita, che versano lacrime, che si vorrebbero stingere tanto da poter oscurare il mondo orribie che hanno di fronte a loro
E quando invece si osserva allo specchio, John capisce che ormai non c'è più nulla da fare, perché non è solo questione di ciò che vede, ma di cosa è diventato.
Stanco, vinto, una persona che non vuole più andare avanti
Mi sono molto emozionata con questa flash, e tu conta che a me di norma la Johnlock piace "decisa", realizzata apertamente. Invece ero davanti allo schermo, - anche io - con gli occhi strabiliati.
Non so se usi spesso Sherlock, sul fandom non ti ho mai vista per caso, nell'ultimo anno, ma hai una padronanza assoluta di personaggi che conosco davvero bene, e per i quali sono un po' esigente... sono leggermente invidiosa, guarda che per un altro contest voglio una flash anche io! ; )))
Le storie brevi intervallate da corsivo mi piacciono molto, usato bene da la giusta attenzione su parole come "lui", perchè il nome per intero John non ce la fa a pronunciarlo, o le frasi più commoventi dell'episodio
Non essere morto, per me
Sì, John, Sherlock torna da te, promesso! *-*
aggiungi anche gli Aerosmith, cosa che mi fa sospettare che tu mirassi proprio al mio cuoricino
deliziosa! a presto, bella
Setsy

Recensore Master
31/12/17, ore 09:41
Cap. 1:

Bellissima e straziante... inutile dire che la morte di Sherlock e il discorso sulla sua tomba, John che parla con la terapeuta, la sua vita distrutta, sono i momenti che più ho preferito della seconda stagione, che ritengo la migliore, un capolavoro assoluto ♡ Hai reso bene il dramma del momento, è impossibile non commuoversi!

Recensore Master
07/11/17, ore 15:14
Cap. 1:

- Prima Class
Ezsi - Undo
Stile: 9.5/10
Dunque lo stile mi ha molto coinvolto. È scorrevole e hai messo le pause nei punti giusti. Ho notato anche che hai usato il corsivo nelle parole che diciamo ritenevi essere significative e questa cosa la faccio spesso anche io: mi cattura moltissimo durante la lettura. Fa risaltare alcuni concetti e capisco subito: ok, questa è una parole importante per l'autore, quindi lo è per la storia. Pur essendo di un genere che risulta essere descrittivo, la storia non è pesante. Anzi, è particolarmente scorrevole e incalzante. Hai usato frasi brevi in molte occasioni, di per sé è una cosa che non adoro, ma nelle storie introspettive danno ritmo e musicalità al testo e in questo caso parlando di sentimenti, l'azione deve essere anche veloce e immediata, entriamo nella testa di John e il dolore è di poche parole, lo senti più che altro e io leggendo l'ho percepito.
Sviluppo Coppia: 9.5/10
La coppia non era affatto facile da gestire. Diciamo che tra i due John è quello più semplice. Ma è anche il mio preferito. Lo hai analizzato benissimo, mi è piaciuto il suo dolore, la sua tristezza che veniva fuori ad ogni parola. Hai gestito la coppia in modo furbo, ma nel tempo stesso l'ho sentita, e credo che la storia non pecchi in alcun modo in questo parametro. Credo solo che trattare solo di un personaggio sia più facile in questo caso. Ma il fatto che sia di genere introspettivo è una cosa che ho adorato, e la caratterizzazione l'ho trovata corretta e coinvolgente.
Uso citazione: 10/10
La citazione è all'interno della storia ed è usata molto bene. Ho adorato il fatto che essa è parte integrante, non solo si collega alla storia, ma hai fatto sì che non si notasse la sua presenza. Si ripete in tre frasi l'inizio della frase e questo mi è piaciuto.
Gradimento personale: 9/10
Prima di tutto titolo geniale. È originale e azzeccato e anticipa un qualcosa di introspettivo e misterioso in qualche modo che trovo si colleghi benissimo alla storia che hai scritto. Come detto poi hai scritto di un genere di cui mi piace leggere, quindi questa storia mi ha appassiona ed emozionata molto. Quel non essere morto finale, mi ha stroncato.
Totale: 38/40

Recensore Master
02/10/17, ore 23:38
Cap. 1:

Siamo in pieno “immediato post Reichenbach”, carico di momenti intensi ed unici, forse il lasso di tempo più fecondo di spunti per l'ispirazione per chi respira l’aria del fandom e, soprattutto, per chi regala agli altri delle belle storie su cui sognare. Tanto è stato scritto e detto su quel periodo oscuro che, come ho già scritto in altre recensioni, non è stato oggetto di attenzione da parte della BBC. Infatti abbiamo lasciato John, disperato ed aggrappato ad un pensiero folle (“…Don’t be dead !..”) per ritrovarlo, apparentemente più sereno, al fianco di Mary. Quello che è successo nel lasso di tempo in cui egli crede Sh veramente morto, non lo conosciamo, anche se possiamo benissimo immaginarlo e ricostruirlo. La tua flash ci riporta, appunto, in quel clima di angoscia e di vuoto e la tua ricostruzione, di come John l’abbia vissuto, mi è piaciuta perché l’ho trovata credibile.
Dal punto di vista della tecnica narrativa che hai usato, ho trovato efficace ed originale il “seminare”, qui e là, delle frasi che ci riportano direttamente la carica emotiva di quelle immagini che io, personalmente, ho rivisto non so più quante volte e che mi emozionano sempre, come fosse la prima volta che assisto al (finto) suicidio di Sh ed alla disperazione di John.
Un’altra strategia, che ha caricato il tuo testo di tensione e di “presa diretta” con la tragedia che l’inconsapevole Watson vive tra le mura del 221b, è, poi, l’uso della seconda persona nella narrazione. Non è un approccio facile, questo, con il raccontare le emozioni che passano nel cuore e nell’animo di qualcuno rivolgendosi direttamente all’interessato, ma a te è riuscito molto bene e l’ho trovato davvero adeguato al contenuto della flash. Infatti, hai reso credibilmente il vuoto che soffoca John e lo imprigiona tra sensi di colpa e dolore infinito per la mancanza di chi gli era diventato necessario per vivere e per amare.
“… È insieme a lui, sotto quella lapide nera…”: un passaggio, questo, ma non è l’unico, che mi ha colpito particolarmente per la forza di quell’immagine in cui tu vedi John silenzioso perché la morte di Sh l’ha costretto al mutismo, all’impossibilità di esprimere qualcosa, in quanto la sua voce è legata al chiacchierio familiare del 221b, fatto di scambi di opinioni, di litigi, di raccontarsi all’altro. Tutto finito, tutto sepolto, come dici tu, “insieme a lui”. Flash, la tua, particolarmente intensa. Brava.

Recensore Master
30/09/17, ore 10:27
Cap. 1:

Di certo la tua flash l'avrei letta lo stesso, ma dato che partecipiamo allo stesso contest ho voluto venire a farlo subito invece che far passare dei giorni come, quasi certamente, sarebbe successo. Innanzitutto ti faccio i complimenti per esser riuscita a scrivere una storia in così poco tempo. Te lo dico perché so qual è la difficoltà (io mi sono incasinata ancora di più la vita, ma questo è un altro discorso) e quindi non posso che dirti che hai fatto davvero un ottimo lavoro. Anche se, di fatto, tre giorni sono una corsa contro il tempo, tu hai scritto una flash davvero ottima.

Avevo visto quella frase, tra i vari prompt ed è stata una bella trovata l'averla inserita nel post Reichenbach ovvero in un periodo ipotetico tra la seconda e la terza stagione dove possiamo solo supporre cosa sia accaduto. La descrizione realistica e drammatica dello stato d'animo di John Watson, ancora in bilico tra passato e presente, l'ho trovata molto realistica. Profonda. E in generale ben trattata, senza forzature ma con qualche trovata narrativa che ho apprezzato. La scena di fronte allo specchio, per esempio. John che guarda se stesso e sa di essere lui, ma è come se una parte di sé faticasse ad ammetterlo. E poi c'è quello che provava per Sherlock che aleggia nell'aria, il ricordo di ciò che erano e il dolore lancinante per averlo perso. Sì, le post Reichenbach sono sempre un dramma... e tu lo hai reso perfettamente.

Ci sono anche molte citazioni dall'episodio e qui devo farti un applauso, perché di solito le citazioni dalle puntate vengono (questo in linea generale, non parlo affatto di te) inserite nel testo in maniera un po' forzata. Qui invece accade tutto talmente naturalmente che quasi quasi nemmeno sembrano dei riferimenti. Anche se poi la cosa è evidente. Ti faccio i complimenti, sinceramente.

Koa