Ciao, passavo di qui (non mi ricordo nemmeno più come ci sono arrivata) e sono stata incuriosita dalla sinossi della tua storia. Quando ho il tempo di farlo, è mia abitudine lasciare due righe a commento delle storie che leggo: spero che tu non la prenda male, se dico che, secondo me, a questo racconto manca qualcosa.
Non certo dal punto di vista della forma, che è molto buona (cosa piuttosto rara, di questi tempi): lo stile è forse un poco "impersonale", ma non è detto che questo sia un male, ma grammatica e sintassi sono pressoché impeccabili (occhio solo al sì affermativo, che si scrive con l'accento).
Il problema, secondo me, è che non hai approfondito a sufficienza l'ambiente in cui si muovono i tuoi personaggi: parli di un orfanotrofio, ma a me pare di leggere di una high school qualsiasi. Gli "orfanotrofi"non sono organizzati in questo modo, c'è tutta un'organizzazione dietro, non è che, da un momento all'altro, possono chiudere per mancanza di fondi, sbattendo gli ospiti, ancorché diciottenni, in mezzo a una strada. In questi tre capitoli ho trovato tanti piccoli dettagli stonati che, sommati, rendono la storia poco credibile e mi hanno reso davvero difficile calarmi in essa...
Suoi personaggi non posso ancora esprimermi un gran che, però ho come avuto l'impressione che la psicologia di Kay potrebbe essere curata un po' meglio. Mi spiego: quando riflette, si capisce che ha una personalità approfondita e curata, peccato che però, a volte, le sue azioni e i dialoghi che la vedono protagonista sembrano contraddire i suoi pensieri, il che mi ha lasciato un po' confusa... |
