"Una breve storia che racconta di uno Sherlock realistico e in carattere, calato in un rapporto romantico con John Watson, il quale non ne compromette le caratteristiche primarie del personaggio". Queste sono le prime parole che mi sono venute in mente mentre leggevo la tua storia, poco fa. Sì, sono un po' in ritardo indecente, ma di recente sembra io non riesca a trovare le fanfiction... l'ho notata prima e mi ci sono subito messa.
Ricordavo d'aver già letto qualcosa di tuo, ma di non aver avuto un'impressione del tutto positiva riguardo la caratterizzazione dei personaggi. Ricordavo però la buona scrittura, e quindi ho voluto tentare di nuovo. Non so se ci hai lavorato sopra consciamente, ma il miglioramento c'è e si vede ed è proprio netto. Questa è una storia ben fatta, complimenti. A iniziare dall'uso della seconda persona che dà una grande vicinanza col personaggio, che ti permette di scavare dentro di lui quasi con naturalezza regalando al lettore momenti introspettivi profondi che sono tali pur essendo pesanti da leggere o eccessivamente prolissi. Come dicevo, ottimi i personaggi. Lo Sherlock che vediamo qui ritratto, ama profondamente John e si vede dai piccoli cambiamenti che fa. Dalle cose che dice e pensa, da ciò che prova quando vede John e Rosie. Quasi non lo sottolinea, ma si lascia andare a qualche bacio ogni tanto e a fare "cose da coppia", anche se mai di eccessivamente smielato. Sherlock tenta ancora di convincersi d'essere freddo e distaccato... mi fa sorridere di tenerezza perché sappiamo che è tutt'altro, che non è affatto una macchina senza sentimenti. E qui lo dimostra, in questo lasciarsi andare a emozioni sentite e profonde che quasi non riesce a controllare. C'è un'enorme differenza tra l'essere una coppia eccessivamente smielata e una che si ama profondamente pur dimostrandolo poco o di rado. Credo che John e Sherlock possano comodamente rientrare in quest'ultima categoria. Ed è esattamente ciò che la tua storia mi ha trasmesso. Questi stessi pensieri e sentimenti.
Koa |