Buongiorno queenjane,
faccio una piccola premessa, non sono una grande appassionata di storia, ciò che hai scritto mi ha incuriosito e ho chiesto lumi ad un amico che è alle prese con la stesura di una biografia ( non un romanzo ) sulla Regina Maria Antonietta. L'anello di cui parli era molto in voga tra i realisti in quell'epoca, Maria Antonietta ne regalò uno al conte Esterhazy e uno al marchese di Villeneuve Arefat, ma non solo a loro. Era un chaton pivotant con incisi tre gigli e due motti Domine salvum fac regem et reginam e Vile chi l'abbandona. Perciò, per quanto la Regina potesse intenderlo come un dono d'amore, era un simbolo della lotta realista.
Mi sono chiesta se, con i figli praticamente nella stanza accanto, e le guardie del popolo (non ricordo esattamente come si chiamassero) dietro la porta, la Regina sarebbe andata tranquillamente a letto con Fersen. Trovo poco credibile un simile comportamento dopo la fuga di Varennes.
Mi ha stupito il bollino rosso, io non sono una pervertita, ma secondo me un bollino arancione ( molto pallido) era sufficiente. Se non si scade nel volgare, nell'eccesso e nella pornografia, l'amore carnale può essere descritto anche nei dettagli senza evocare brutali immagini post coitali.
La dama bianca. |
