Buona sera^^
Ammetto che senza l'introduzione avrei pensato a inizio ff che fosse quello Sherlock il pov. Poi ho capito. Ci ho messo un po'. È una visione molto molto originale della vicenda di Eurus. Ci sono poche ff che trattano questo argomento.
Mi è piaciuta molto questa lettera, e mi è piaciuto vedere come parla di Lestrade (si può considerare un acdenno di mystrade?).
Baci baci
Béa

Ciao, confesso tutto quanto il mio stupore nel trovare questo aggiornamento. Non era una cosa che mi aspettavo, di vederti da queste parti. Leggo di tanto in tanto su Facebook tuoi stati in cui dici che scrivi, ma poi non vedo mai il tuo nome comparire nella sezione. L'ho visto però l'altro giorno e ne sono rimasta molto sorpresa, in maniera piacevole, è ovvio. Devo ammettere anche che non ricordavo assolutamente quanto avevi già raccontato nella prima "confessione", nel primo capitolo di questa raccolta di pagine di diario. E sono dovuta andare a ripassare, a rileggere un pochino quello che avevi scritto salvo poi farmi tornare tutto quanto in mente. Il centro del racconto è Mycroft, ovviamente. Suo è il diario, sue sono le impressioni riguardo quanto accaduto. Se nel primo capitolo ti preoccupavi di introdurre la questione e si parlava di quanto accaduto a Sherrinford, e Mycroft ci faceva capire di essersene in parte assunto la colpa, in questo ha invece parlato di altro. Dell'altro elemento importante, ovvero Victor. Sherlock non c'è fisicamente, i racconti del diario sono impressioni e sentimenti riversati su carta, non c'è azione o dialoghi, non esiste movimento scenico. Sono puramente introspettive. Eppure si sente la sua presenza, il suo essere eccentrico, emotivo e teatrale. Non che Mycroft non lo sia, ma lo è in tutt'altra maniera. Di sicuro è molto più controllato e questo viene fuori stupendamente da come lo hai caratterizzato, preciso ai limiti del maniacale, attento al dettaglio... Sherlock non c'è, dicevo, ma viene fuori benissimo attraverso le impressioni di Mycroft, che è alle prese con l'ennesimo segreto oscuro. Questa volta di netta importanza, tra l'altro. La dimostrazione che l'argomento Eurus aveva degli strascichi importanti, primo fra tutti questo. A questo giro non si tratta di una sorella tenuta nascosta, dicevo, ma del fatto che Victor Trevor è vivo e che è stato debitamente nascosto dallo sguardo di Eurus. Come abbia fatto Mycroft a nascondere qualcosa a lei, che sembra onnipotente (particolare che io ho sempre interpretato come una pecca di sceneggiatura e di caratterizzazione del personaggio), davvero non ne ho idea. Di certo è notevole e altrettanto sicuramente questo segreto rivelato porterà degli strascichi. Io non credo che la reazione di Sherlock sarà spropositata, non penso che si getterà nuovamente nella droga, però penso che Sherlock si arrabbierà parecchio. Questa è l'ennesimo aspetto del suo passato, l'ennesimo ricordo che è arrivato distorto. Dopo Sherrinford credeva di aver recuperato pienamente la sua memoria, e non è neanche sbagliata come idea, solo che c'è un lato della faccenda che ignora. Un ennesimo aspetto che suo fratello ha tenuto segreto. Se deciderai di continuarla, sarà molto interessante capire come questo ritorno alla vita sarà fatto e soprattutto come reagiranno Sherlock e John.

Intanto sono contenta di ritrovati e spero di vederti presto, intanto la inserisco tra le seguite che non so perché l'altra volta non l'avevo fatto.
Koa

In oltre 30 anni abbiamo costruito un castello, allontanando il mondo fino a che nel nostro cammino sono giunte persone tanto singolari e uniche da permetterci di attraversare la barriera e guardare oltre il tradizionale orizzonte.

Eccolo qui...il punto focale. Mycroft porta un grande peso sulle spalle, non solo per il suo ruolo verso la sua amata Inghilterra ma soprattutto per il ruolo che ha deciso ricoprire per le persone che ama. Si è preso il compito di protettore cerando di non far provare dolore alle persone che amava ma Myc non è un essere divino ..è solo un uomo con tutte le sue debolezze e spesso ha finito per fare lui stesso del male alle persone che voleva proteggere ,come è successo con la sorella,a volte invece, questo suo agire ha distrutto lui come le volte che ha dovuto salvare suo fratello Sherlock dalla droga e da se stesso.
Poi per fortuna sono arrivate quelle persone particolari e speciali come sua nipote Rosie ( adoro che Mycroft la consideri davvero sua nipote soprattutto in virtù del legame che lega Sherlock alla bambina) e come un certo ispettore di New Scotland Yard che diventa a un certo punto Gregory❤️
È sempre bello vedere il lato umano di Mycroft ,quel lato sempre nascosto dalla sua gelida corazza.

Chissà perché non mi meraviglia che Mycroft tenga un diario. Eppure è un'idea che non ho letto in nessun altro, originale ma non ooc. Bellissima questa confessione a cuore aperto del mio amato Myc, bellissimi i risvolti trovati per le orribili situazioni di TFP! Eurus non è una maniaca assassina, i Garrideb non sono morti e soprattutto Victor Trevor è vivo e al sicuro! Non so come ringraziarti per questo e anche per la tenue pennellata di bromance Mystrade. Tutto perfetto.

Ciao, mi fermo ora che ho un paio di minuti per lasciarti una breve recensione. In realtà l'ho letta giorni fa, ma per varie questioni passo soltanto adesso. Dunque, come avevo accennato mi ricordavo di te anche dall'altra storia sempre incentrata su Mycroft e che avevo letto con piacere. Quindi questa l'ho letta con altrettanti sentimenti. Devo ammettere che mi aspettavo tutt'altro. O meglio, mi aspettavo una pagina di diario nella quale Mycroft riversa i propri pensieri e i tormenti, e in un momento difficile come il post Eurus... Quella che non mi aspettavo è la rivelazione finale. Il fatto che Victor sia ancora vivo e che sia stato efficacemente nascosto dalla ferocia di Eurus, è un qualcosa che sul serio non credevo. Questo credo renda la tua storia un tentativo di "fissare" una delle cose che meno mi va giù in assoluto in fatto di serie tv e film assieme all'eplosione di Vulcano in Star Trek (ma questa è un'altra storia)...

Ad ogni modo, ho apprezzato il tentativo che hai fatto. Quando un autore cerca di riparare ai danni di Moffat ha sempre la mia stima. Oltretutto e su questo mi ricordavo bene, la parte relativa all'introspezione di Mycroft è secondo me molto ben fatta e attenta. A mio avviso riesci sempre a rendere realistiche cose come questa, e non è per niente semplice quando si tratta di Mycroft Holmes, perché è una persona complicata ecco.

Spero di ritrovarti ancora.
Koa