Recensioni per
Pensavo che l’amore fosse eterno e avevo torto
di tixit
Che capitolo, Tiziana... onestamente, è il più bello di tutti, se la batte con uno dei primi, quello in cui Sigyn scende nella cripta, e forse non è un caso che anche qui s'intrecci il suo dolore alla piccola tragedia che ha colpito i suoi genitori. Qui però inizialmente riprendi suggestioni del romanzo epistolare, guidandoci allo stesso tempo, come in un film, in una serie di immagini e di spezzoni che danno proprio l'idea del passare del tempo, con una ''telecamera ''puntata su Palazzo Jarjayes e una a Versailles. |
Il messaggio è arrivato forte e chiaro, la solitudine avvince tutti e tutto ma fra le righe serpeggia una lieve speranza legata all'amore che ognuno di loro prova per l'altro. L'inverno gela e pone tutti in attesa ma poi tutto riparte e ci si ritrova. Un grande abbraccio |
La prima lettera di Sigyn, quella indirizzata al nonno, è la più divertente. |
Madame e Oscar sono agli antipodi: la prima una vittima della sua epoca, la seconda un paradosso vivente! |