Ed eccomi di nuovo qui a recensire la raccolta di acrostici (sbadata come sono non mi ero accorta che era stata aggiornata) e devo dire che me li sono davvero gustati per bene. Il fatto che siano appena finite le abbuffate delle feste sicuramente non mi ha tolto l'appetito!
Trovare la polenta nei nuovi capitoli per me è stata davvero una sorpresa grandiosa. (Sono friulana, perciò capirai anche tu la mia posizione in merito). L'hai definita "polline d'amore per la cucina" e giuro che non potrei essere più d'accordo di così, dato che fin da piccola l'ho sempre abbinata davvero con tutto. Anche quel "lenta, lenta" mi ha proprio ricordato gli infiniti momenti di attesa passati accanto ai fornelli in cucina della nonna, con il costante rumore del mescolatore meccanico (abbiamo sempre usato quello al posto del mestolo di legno) nella pentola di rame e il profumo sempre più intenso che mi faceva venire l'acquolina in bocca. Questo sicuramente è stato uno dei componimenti più dolci e confortanti, anche se un po' nostalgico, ma la nostalgia va sempre bene quando si tratta di poesia, quindi ottimo lavoro.
Sorprendentemente, poi, un altro di quelli che mi hanno davvero catturata è stato l'acrostico sulla pizza ai frutti di mare. Lo confesso: non sono un'amante della pizza, non sono nemmeno un'amante del mare, ma adoro il pesce e ovviamente ho adorato questo acrostico. Mi piace come tu sia riuscito a fondere sia la tradizione peschereccia (quindi la parte forse un po' più oscura, con i pescatori che lavorano di notte) a quella della pizza vera e propria con il paesaggio di Napoli e il suo aspetto più vistoso famoso in tutto il mondo. Un acrostico dal sapore davvero pungente (tutto quell'aglio, quel pomodoro fiammante, il sale del mare) ma ottimo nella sua struttura. Complimenti vivissimi!
Con i wurstel e crauti hai aperto un'altra breccia nel mio cuore, poi. Non amo i crauti ma vado pazza per la cucina bavarese (sono sempre legatissima alle tradizioni del Nord, come vedi). "Teutonico il suo sapore". Questa frase è splendida e mi ha davvero fatto sorridere. E giuro che questo acrostico è davvero tedesco in tutto e per tutto, anche perché hai usato un sacco di termini violenti (quel "ruggenti nella bocca") che rimandano quasi alla tradizione militare germanica. Non so se fosse volontario da parte tua, ma mi ha dato un sacco questa impressione. Anche accennando a Norimberga e alle Alpi, mi hai davvero immersa pienamente in territorio tedesco. Bellissimo davvero!
Anche i piatti più tradizionali come i cannelloni e gli gnocchi mi hanno catturata, e sei riuscito benissimo a cogliere sia il senso del sapore che quello della tradizione (come per i cappelletti).
Spero di leggere in futuro altri piatti! ^-^ |