Sono arrivata anche qui, finalmente e, che dire: meraviglia.
Mi sono davvero innamorata di questo primo capitolo, letto ieri nel cuore della notte in un ospedale semi deserto: da grande amante dell'horror non posso che apprezzare gli avvenimenti insoliti e strani, i fantasmi, le storie che mettono i brividi e le situazioni raccapriccianti.
E questa storia presuppone di volerle includerle tutte, quindi perché non farci un salto proprio di notte?
Seriamente, è stata una meraviglia da scoprire riga per riga e non vedo l'ora di vederne il continuo; ma ora bando alle ciance e cominciamo con il solito metodo, sarà un piacere rileggere nel recensirla fuhuhu
Partiamo dalla situazione iniziale, dove è Bloom la prima a raccontare la storia degli spiriti del lago ed il punto di vista di Alan capita proprio a fagiolo: adoro come disprezzi praticamente in modo aperto tutte le fate tranne solo due di loro, soprattutto quando si parla dell'interesse amoroso di suo fratello Sem (quanto mi fa male da pronunciare questa cosa, dritta nel cuore)
Lasciando perdere le mie stupidate, mi è piaciuto il suo punto di vista da portatore di cibo per quella serata lugubre e più o meno speciale nella vecchia Fonterossa.
Sembra un perfetto inizio per un film horror, ma grazie al cielo hai posto attenzione a diversi punti di modo che non ci siano i classici cliché (tipo separarsi, protagonisti dei film horror vorrei sapere cosa avete nella testa)
Looma mi ricorda una mia cara amica che raccontava sempre delle storie che non facevano paura, spacciandole per racconti dell'orrore, mi ha fatto una tenerezza assurda quella piccola fata carinissima (te l'ho già detto che la adoro?) e sinceramente non ho capito molto il suo racconto, ma suppongo che sia stato fatto apposta per non essere compreso.
Ma passiamo al piatto forte allora: il racconto spaventoso di Musa, dal quale deriva la descrizione che apre la storia, quella che mi ha incuriosita e mi ha spinta ad aprirla carica di aspettative; aspettative che sono state ben soddisfatte e devi esserne fiera fuhuhu
Il racconto ricalca molto le leggende orientali, così come non ho faticato ad immaginarmelo in una scuola giapponese, il viale contornato da ciliegi in fiore e la ragazza immobile accanto ad uno di essi, appena prima delle ben fatte panchine in sasso: mi ha ricordato Tomie, quel fumetto di cui ti ho inviato delle immagini, me l'ha ricordato tremendamente per la bellezza e la magia del momento, per la reazione del ragazzo che viene a scoprire la vera natura della ragazza con la treccia.
La storia macabra fa da preparazione alla maledizione a seguire, che resterà su quel viale e nelle menti di chi sente la storia: così comincia una notte di terrore per le nostre fatine, dal primo avvenimento strano che sconvolge tutti, tranne Riven (ma lui è un caso a parte e mi fa paura sta cosa, lo scettico è sempre uno dei primi a rimetterci le penne di solito. Oppure l'unico che si salva, nei videogiochi horror, ma solo perché gli altri sono idioti).
E Stella spero che questa volta l'anello l'abbia dimenticato a casa e che non sia rimasto in quel posto o stato preso dalla figura misteriosa.
Come ho detto in precedenza, sono felice dell'intervento di Tecna nella parte introspettiva di Musa, dove accentua come tutti abbiano avuto i brividi per la storia.
Non vedo l'ora di scoprire tutta la verità ehehehe
In ogni caso la fata della tecnologia è provvidenziale, nonostante per svegliare Flora si sia presa una testa dalla suddetta: era comunque la cosa giusta da fare, andare in giro da soli in una notte simile potrebbe essere la peggiore delle idee da mettere in atto.
Che qualcosa effettivamente ci fosse stato o no, anche per non scoraggiare gli animi un qualche compagno ci vuole. Lo dico per esperienza fuhuhu
L'ultima frase poi mi ha messo i brividi, ed è positiva la cosa, adoro quando qualcosa riesce a farmi entusiasmare ed interessare così tanto.
E' una scarica di adrenalina gratuita ed io sono una vera adrenalinomane.
Torna Alan ed io non posso essere che contenta.
La sua parte l'ho apprezzata in particolar modo per il parallelismo ironia/tensione, la prima parte mi ha fatto nascere un ampio sorriso e la seconda me l'ha tolto, sostituendolo con un'espressione di stupore e curiosità: nonostante tutto, mi sento di dire che la mossa di Alan non è stata del tutto intelligente.
Avrebbe potuto rimetterci le penne con un bagno in quelle condizioni, però almeno si è fatto forza per trovare il gemello. Questa volta per fortuna che è comparsa Bloommete almeno a non lasciarlo solo davanti alla vista del gemello in pessime condizioni.
Almeno qualcuno è rimasto con il corpo prima che sparisse misteriosamente senza lasciare alcuna traccia, per fortuna.
E qui la nostra fatina fa la conoscenza della presenza che da ora comincerà a perseguitarle (?) che si fa sempre più vicina mentre lei cerca di svegliare Aibao (quanto mi è piaciuta quella scena, intrisa di paura e tensione). Sono sempre più contenta di aver cominciato a seguire anche questa storia.
A proposito di Aibao, mi ha incuriosita la sua natura e la clausola di cui parla: quindi se ho capito bene si attira dolore emotivo in cambio del potere di curare il dolore fisico altrui?
Forse per quello tende a trattenere tutto.
Termino con un “Non vedo l'ora di scoprire a cosa si riferisce la donna, perché la sua frase mi ha messo addosso una voglia di sapere tutto che non hai idea”
Inoltre ti rinnovo i complimenti sparsi in giro per questa recensione perché te li meriti tutti e, quando riuscirò a rimettermi in pari con le mie cose e quando saranno tempi migliori passerò a recensire I Volti del Fuoco che ho letto mille volte nel luogo e nel tempo sbagliato per essere in grado di lasciare la mia opinione.
Sei bravissima e continua così, che questa storia ti è uscita molto bene e si fa apprezzare parecchio, soprattutto da un'amante dell'inquietudine come me fuhuhu
Aspetto il seguito, alla prossima!
Mary
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