Ciao! Molto piacere, Mother of Dragons (già anche solo per il nick, presuppongo riferito a Queen Daenerys, ti stimo). Io sono Giandra, ma puoi chiamarmi Ale, o Alexa, o Alex, o Sandra, o San- /mi fermo o non ne usciamo più/. Sono qui sul fandom Pokémon, a cui devo molto della mia parziale e ancora acerba crescita nel mondo della scrittura, per leggere e commentare più storie possibile. Vorrei appunto provare a rappresentare per qualcuno quello che tanti hanno rappresentato per me: un aiuto, magari, anche se non mi permetto dal basso delle mie capacità di elevarmi a tale. Piuttosto, magari una dispensa di consigli, più o meno validi, e di supporto morale.
Ero un po' indecisa, oggi, se mettere la bandierina verde o bianca (che poi è azzurrina, ma okay) a questa storia. Più che altro perché non è perfetta, anzi, presenta un bel po' di imperfezioni. Però, sai cosa ho notato, procedendo nella lettura? Che tu, ancor più che la storia in sé, hai veramente del potenziale. Scrivi bene, sappi questo. O meglio, scrivi discretamente, e potresti arrivare a scrivere veramente bene — sempre secondo il mio modesto parere. Si vede che metti passione in quello che fai, che non sei qui a perdere tempo, diciamo.
Ma veniamo alla storia. Ci sono molte cose che, se me lo permetti, vorrei farti notare: innanzitutto, dopo ogni segno di punteggiatura va messo uno spazio. Lo puoi notare in qualsiasi romanzo (persino quelli più scadenti, presuppongo), persino in questa mia banale recensione, giusto per farti avere un'idea; ho notato che in molti casi hai aggiunto lo spazio, in molti casi no, quindi suppongo che semplicemente non sia ancora un'abitudine, o che magari hai pubblicato senza rileggere (non lo so, non mi permetto di sputare sentenze). Poi, quando utilizzi i trattini per gli incisi, occorre uno spazio prima e dopo il testo scritto e prima e dopo i trattini (come puoi vedere più in alto quando li ho usati). Una cosa importantissima: dopo l'apostrofo non va mai lo spazio; è una cosa che mi ha fatto sorridere, perché è un errore che ho commesso anche io alla mia prima storia, e quando mi è stato segnalato — superbamente, beh, all'epoca ero davvero poco umile — pensavo fosse una cosa da niente, che il recensore si sarebbe potuto risparmiare, e invece no. Inoltre, la d eufonica va usata solo quando una parola comincia per la stessa vocale della preposizione/congiunzione: "ad andare" va bene, "ad udire" no; "ed era" va bene "ed aveva" no.
Venendo alla storia nel particolare, noto che i periodi (in particolar modo il primo paragrafo) sono immensamente lunghi, con moltissime virgole e praticamente nessun punto... rendono un bel po' difficile la lettura, se chiedi a me! Piuttosto, distraggono il lettore dal concetto della principale direi, perché inserisci troppi incisi; qui per esempio: "Aveva vinto con gloria la Lega Pokémon della regione di Unima, quasi facendo dello sconfiggere uno ad uno i tredici sfidanti scelti per provare la sua forza- e anche coloro che hanno tentato di mettergli i bastoni tra le ruote per fare sì che egli non impedisse loro di porre in ginocchio la regione intera- un piacevole diletto.", separi con troppa distanza il quasi facendo dello sconfiggere e piacevole diletto. Ho riscontrato poi quello che secondo me è un errore di tempi: "Lui era l’eroe, l’Allenatore simbolo di quell’ Unima così viva e pulsante, che delle battaglie al fianco dei Pokémon aveva fatto, sin da antichissimi tempi, il cuore dell’identità di ciascun uomo e di ciascuna donna che l’ha popolata", avendo usato il trapassato prossimo in aveva fatto dovrest usarlo anche in l'ha popolata, anche se ho capito che in questo caso quel passato prossimo ha un valore universale, nel senso "che l'avesse mai popolata". Qui abbiamo un errore di concordanza: "Ma le molteplici sfide alla Lega Pokémon poco sarebbero importate a chi, come lei stessa, li allenavano semplicemente per trascorrere un tempo altrimenti sprecato" essendo il soggetto della frase chi il verbo sarebbe dovuto essere "allenava". Questa invece è una mia semplice perplessità, che ti dico di prendere con le pinze perché appunto è una cosa soggettiva: "Una squadra può non essere più unita, ma dietro ogni momento di essa ci sono persone" non ho tanto capito il senso della parola momento in questa frase, se è una metafora o altro; ho capito cosa intendevi ovviamente, però forse l'ho trovato lessicalmente inappropriato.
Bene, avendo terminato la parte noiosa, possiamo passare a quella che ti ha fatto guadagnare la bandierina verde: la trama. Mi piace, davvero tanto. Innanzitutto io amo questa linea sottile che c'è tra il bene e il male e che spesso rende impossibile determinare cosa sia l'una o l'altra cosa, il pensiero che in fondo forse non ci sono davvero buoni e cattivi, giusti e sbagliati. Adoro questo tema, quindi ovviamente mi hai catturata in pieno scrivendo di ciò. È palpabile il senso di inferiorità (e sotto sotto di gelosia) che prova Touko (perdonami, i nomi inglesi sono belli ma non mi trovo proprio) nei confronti di quello che qui hai reso il fratello (e quindi la mia ChessShipping va a farsi benedire, uffa). Per questo ti dico che scrivi bene, perché sei riuscita a incuriosirmi, voglio davvero sapere cosa è successo al Team Plasma adesso che si è sciolto e condivido le perplessità di Touko, allo stesso modo voglio vedere questa ragazza scappare dall'ombra del fratello e vederli magari schiena contro schiena a combattere insieme, allo stesso livello. Anche la riflessione sull'eroe penso sia molto bella, nel senso che mette a confronto il senso comune con quella che potrebbe essere la realtà delle cose; perché scommetto che in fondo anche dentro la piccola Touko si cela un eroina.
Non si può parlare di IC o meno perché riprende gli eventi del game e i personaggi del game non hanno IC, anche se io immaginavo entrambi con un carattere totalmente diverso, quindi sarà curioso vederli agire secondo questa caratterizzazione!
Alla prossima, allora. Spero di non averti offesa in nessun modo — vorrei solo poter magari esprimendo il mio personalissimo parere poter essere di aiuto a qualcuno.
Alexa. |
