Ciao :3 Vedo solo ora questa storia!
"Magari non era vero niente, continuava a mentire perché era semplice farlo."
Si conferma sempre di più che abbiamo un modo di ragionare ed interpretare Shinichi molto simile xD

Mi è piaciuta molto anche questa; oltre allo sfogo, meritatissimo che aspetto da fin troppo tempo, di Ai, ho apprezzato molto che Shuichi resti immobile a subire le accuse, perché lo vedo proprio così. Se reagisse non mi sembrerebbe lui, tantomeno se si aprisse ed ammettesse che, sì, Akemi gli piaceva davvero, alla fine.
Shinichi, al solito, ipocrita e completamente alienato, incapace di comprendere realmente Ai. "«Sei calma, adesso? Stai bene?»." Viva l'ipocrisia! [*parte con lo sclero*]
Sì, tranquillo Shin, sta benissimo. Come potrebbe essere diversamente, quando l'unica persona in cui ha riposto fiducia in questo momento difficile continua a mentirle? [In tutto ciò sto ripensando alla tua altra fic, in cui Shinichi arriva troppo tardi e vede Shiho andare via con Shinichi, e niente, rido malissimo.]

Bene, è sempre un piacere sfogare l'astio represso contro Shin ^_^
Hai fatto un ottimo lavoro d'introspezione anche qui, e a livello di stile non ho notato errori :3
Alla prossima cara!

Mari

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Mentire non è mai facile,
soprattutto per chi ha sempre difeso a spada tratta la verità come Shinichi,
il quale ha trafitto molte volte quell'ideale,
per degli scopi che ritiene giusti.
Forse non ha considerato le conseguenze delle sue azioni e ha agito così,
sta di fatto che ha dato parecchia sofferenza a varie persone con le sue bugie.
Mi spiace molto per Ai, come lo è per Ran in un altro contesto,
non deve essere facile avere un tradimento del genere dal proprio partner,
col quale hai dato tutta la tua fiducia.
Bisogna comprendere la reazione della scienziata,
al posto suo probabilmente reagiremmo allo stesso modo.
Chissà se prima o poi verrà perdonato il ragazzo di tutte queste colpe?
Quel che è certo sta nella macchia indelebile lasciata.
Una shot davvero ben fatta,
mi è piaciuto molto leggerla.
Spero vivamente di risentirti ancora wily.
Alla prossima,
con affetto
Shinran amore ^.^

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Ciao Ile :)
Rieccomi con una nuova recensione. L’ultima volta che ci siamo parlati, ricordo che mi avevi accennato quanto ti desse fastidio il comportamento di Conan nei confronti di Ai. Il fatto che gli tenga nascoste le cose quando lei è la prima a dover essere messa al corrente della verità. Sono felice di vedere che sei riuscito a trasporre il tutto in questa piccola fic ;)
In particolar modo, ho apprezzato le descrizioni dettagliate sullo stato d’animo di Ai. Era veramente arrabbiata e… delusa dal comportamento di Conan. Si aspettava che Conan la mettesse al corrente delle sue indagini e sono sicuro che Ai avrebbe di certo fatto la sua parte per combattere l’organizzazione, non sarebbe rimasta nascosta a tremare di paura come un tempo. Mi riferisco soprattutto alla puntata dove Ai e Ayumi parlano e quest’ultima gli dice “Non voglio scappare” rifiutando il programma di protezione testimoni creato dall’FBI.
Sai che sono rimasto colpito :) Mi sono completamente dimenticato che Akai Shuichi usava un nome falso all’interno dell’organizzazione. Esso viene accennato solo un paio di volte durante tutto il manga e uno di questi è il dialogo fra Akemi e Shiho, dove la sorella gli rivela che esce con un ragazzo. Adoro questa cura per i dettagli. Brava ;)
Durante la lettura, ho avvertito particolarmente la rabbia che stava divorando Ai. Il modo in cui tremava… era comprensibile il suo comportamento. Conan tentava di giustificarsi dicendo sempre la solita cosa “L’ho fatto per proteggerti”. Ripensandoci, il suo è stato un comportamento piuttosto egoista. Da cosa l’avrebbe protetta? Dalla verità? Non voleva vederla soffrire? Prima o poi Ai ne sarebbe venuta a conoscenza, non avrebbe potuto continuare ad ingannarla in eterno. Sarebbe stato meglio che gli avesse detto la verità prima che lei lo scoprisse nella maniera sbagliata.
In questa fanfic ho notato in particolare anche il modo in cui Conan “mente”. Cioè, è diventato cosi esperto che gli viene naturale mentire. E lui neanche se ne rende conto :(
Le accuse che Ai ha lanciato contro Akai erano comprensibili. Infatti, lui non ha reagito. Ha accettato quelle che erano le sue colpe senza replicare. Da questo punto di vista, ha avuto più dignità rispetto a Conan.
Infine, la parte finale… mi è piaciuta un sacco. Meglio dei classici finali a lieto fine. L’ho trovata molto realistica e coerente con il personaggio di Ai. Il modo in cui dice a Conan “Mi hai usato per i tuoi scopi! Esattamente come hanno fatto gli altri” Wow! È stata una frase molto pesante e carica di sentimenti negativi. Si avvertiva la delusione nei confronti di colui di cui si fidava. L’unica persona di cui si fidava, oltre ad Agasa ovviamente. E Conan rimane in silenzio mentre lei si rifugia nel suo laboratorio. In quel momento mi è sembrata più una prigione o una gabbia. La conclusione sembrava dicesse "Ho commesso di nuovo lo stesso errore. Non mi fiderò più di nessuno".
È stata una scena molto triste e drammatica dal punto di vista di Ai e il modo in cui l’hai narrata è stata davvero fenomenale. I miei complimenti ;)
Mi sento triste mentre finisco di scriverti. Mi ha lasciato proprio l’amaro in bocca… che è un bene in questo caso. Non era di certo una di quelle fic allegre. Gran bel lavoro :)
Spero che continuerai a pubblicare altre storie sempre incentrate su questi personaggi. Di recente me li stai facendo apprezzare ancor di più grazie alle tue storie XD
Ancora i miei complimenti. Ci sentiamo presto. Un saluto :)

Leon92

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