Recensioni per
Home, Family and Song
di Elgas

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/07/22, ore 17:11

Eccomi qui, lascio un attimo da parte la tua long per dedicarmi a questa storia che mi stuzzicava già da un po'. Non avevo nemmeno letto i personaggi, sapevo solo che avevi scritto una OS su Detroit che ho adorato, ma confesso che speravo parlassi di Connor e della sua vita con Hank (e Sumo naturalmente u.u)
Inoltre ho un debole per gli slice of life e vederlo in uno dei miei giochi preferiti non può che rendermi felice.
Non li shippo in senso romantico, se devo essere sincera ho sempre visto una brotp bellissima tra di loro e dopo aver finito di giocare (ovviamente con un happy ending in cui si rincontrano), non ho mai potuto fare a meno di fantasticare sulla vita dopo gli avvenimenti. Quindi già l'dea di base di questo missing moment mi piace molto, quello che ho letto ancora di più.
Mi è piaciuto tanto il lavoro che hai fatto su Connor, i pensieri sul mondo, le abitudini di Hank e della sua vita come coinquilino. Stiamo parlando pur sempre di un androide, troverei difficile rappresentarlo come si vede, senza snaturarlo o rischiare di tagliare fuori il suo essere "freddo". Te la sei cavata benissimo, specie la parte iniziale dove elenca le abitudini di Hank e Sumo e si fa tutti i suoi discorsi.
E' bello vedere come questa convivenza stia facendo bene ad entrambi in un certo senso, su internet ho letto di molti che affermano che Connor è stata la salvezza per Hank, ed è vero, ma sono anche convinta che sia l'inverso.
Connor sta imparando ogni giorno a crescere, a crearsi una vita grazie alla presenza di Hank, mentre lui sta uscendo da quel baratro di rabbia e depressione, curandosi un po' di più, uscendo. Finalmente lo vedo felici, sereno, certo, resta pur sempre il solito burbero Hank, ma un po' meno dai.
Il modo in cui Connor trova la sua canzone e la associa così a qualcosa di bello, un ricordo che rimarrà per sempre nella sua mente, l'ho trovato molto profondo e dolce.
Anche i dialoghi che ne sono usciti, molto IC, specialmente il modo in cui Hank brontola e cerca di non darci peso.
Sarebbe stata una scena carinissima vederlo nel gioco come post game, proprio perché ricordo la passione di Hank per la musica.
Anche il brano scelto non posso che concordare e trovarlo perfettamente in linea con le emozioni di Connor. La realizzazione di aver trovato la canzone che più gli trasmettere quei ricordi, quelle sensazioni che prova verso le persone a lui care.
Oltre a farmi sorridere, questa fic mi ha lasciato anche un senso di malinconia (in senso positivo), vuoi per la musica, vuoi per il periodo in cui ho iniziato quel gioco a cui sono particolarmente legata o vuoi per la tua scrittura o le emozioni che ne sono scaturite fuori. Fatto sta che è stato davvero piacevole, ben scritto, dolce, IC in tutto per tutto.
Finalmente sono giunta alla fine, anche se mi spiace, avrei letto volentieri altri slice of life di questi due. Se mai te ne verranno in mente altri, fammi un fischio.
Nel frattempo torno alla tua long. Ci sentiamo presto cara ❤

Recensore Master
23/02/22, ore 14:32

Ciao, cara, eccomi qui ♥
Da tanto tempo avevo voglia di leggere una bella storia su Detroit e la tua è stata un ottimo approccio al fandom. Ci mosti una slice of life calda, che infonde tranquillità – la quiete dopo la tempesta della rivoluzione a cui Connor ha finito per prendere parte. Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai reso i suoi pensieri e riflessioni, esattamente "da androide", con cifre precise, calcoli e ragionamenti causa-effetto metodici, anche nelle cose più piccole.
Allo stesso tempo, Connor sta iniziando a scoprire davvero il mondo e ho trovato molto significativo che lo faccia proprio attraverso gli oggetti che appartengono a Hank. Lui è stato un po' la sua ancora di salvezza, sebbene abbia modi burberi e affatto concilianti e ho trovato davvero profondo il gesto di permettere a Connor di scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo attraverso la sua vita, permettendogli di costruirsene una propria.
This Is War è stato davvero la ciliegina sulla torta... non so quante volte l'avrò ascoltato e riascoltato da adolescente, è veramente uno di quegli album che ti entra in testa e ti mette i brividi a ogni ascolto (e, anzi, adesso me lo metto su Spotify ahahah è finito il tempo dei lyrics-video su YouTube :'D). Hurricane, poi, l'ho trovata adattissima a descrivere quelle emozioni che Connor sta ancora cercando di fare proprie e il conflitto interiore che ha superato quando ha scelto di salvare Hank slegandosi dai suoi protocolli e ordini. La trovo perfetta per lui, insomma ♥
Questo piccolo tuffo nella nuova quotidianità di Connor è stato piacevolissimo e non ho potuto fare a meno di sorridere sul loro battibecco finale, con Hank che come al solito tenta di mantenere una facciata impenetrabile e Connor che, da bravo androide, si può affidare ai più sottili indizi per smentirlo. Che adorabili idioti :')
Ti faccio i complimenti per questa piccola perla, che finisce subito tra le ricordate ♥
Ti mando un abbraccio e alla prossima!

-Light-

Recensore Junior
23/08/21, ore 18:23

Ciao! :)
Eccomi per lo scambio organizzato dal Giardino!
Come ti avevo anticipato non conosco la storia e nemmeno i personaggi, ma con le tue descrizioni e i dialoghi sono riuscita a capire i loro caratteri e sono stupendi! Sembrano proprio due personaggi, oltre a Sumo, da proteggere! La parte finale è così carina tra i due! Mi è piaciuta davvero tanto la loro quotidianità espressa con così tanta dolcezza e devozione, soprattutto da parte di Connor! Eh sì... lui sembra un bambino ed è davvero tenero!🥺 Hai descritto bene tutte le sue emozioni dal ritrovamento del nuovo oggetto alla scoperta della sua canzone! Quel momento in particolare è stato davvero tanto bello e dolce. Ero felice per lui!🥺
Mi è piaciuto molto anche il passaggio da una canzone ad un'altra, come ovviamente anche la tua scrittura davvero scorrile, sciolta e lineare. Complimenti!
Una OS dal cuore morbido! 💝
Un bacio,

jomonet

Recensore Veterano
12/08/21, ore 17:58

Ciao eccomi per lo scambio

Premetto che amo i Thirty Seconds to mars, hanno un significato molto importante per me.

Devo dire che mi è piaciuta molto questa tua piccola parentesi. Un androide che cerca di diventare in qualche modo umano, o perlomeno di provare quello che provano gli esseri umani. Una di queste e di immergersi nella musica. Una cosa che principalmente faccio anche io quando scrivo. Alla fine sembra che Hank rimanga colpito dalle parole dell'androide infatti i suoi battiti aumentano lasciando intendere chissà a quale sentimento leghi l'umano e l'androide.

Molto bella=)

Alla prossima =)

Recensore Junior
15/03/21, ore 13:19

Ciao, Elgas! Sono qui per lo scambio sul Giardino!

Di solito leggo pochissimo sulla sezione EFP di Detroit, perché trovo poche fanfictions che trattino dei miei personaggi preferiti (come Markus e Simon, i miei tesori preziosi), ma sono contenta di aver trovato questa OS e mi ha fatto molto piacere leggerla! 

Ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai trattato il legame tra Hank e Connor, perché è uno dei miei preferiti all'interno del gioco! Ho sempre pensato che, oltrepassati i disguidi, Hank veda Connor come il figlio che (ad un certo punto) è venuto a mancare, quindi mi è piaciuto leggere di queste scene domestiche, durante le quali Hank cerca di stimolare Connor, affinché quest'ultimo sviluppi una personalità e dei gusti propri (un po' come farebbe un padre)! Ho apprezzato tantissimo anche il fatto che Connor, a differenza degli inizi, ora si interroghi su sé stesso e dimostri l' "umanità" che ha acquisito attraverso la sua enorme curiosità (tratto che, in fondo, ha sempre caratterizzato questo personaggio)! Inoltre, vorrei fare una menzione d'onore al fatto che, utilizzando il POV di Connor, tu abbia aggiunto dei dettagli molto precisi e, a volte, scientifici, come hai fatto qui, ad esempio:

Ad esempio Hank faceva colazione con
caffellatte e cinque fette biscottate spalmate di marmellata ai lamponi ( totale 736 cal ),
tranne i fine-settimana, dove invece optava per un succo di frutta e un panino ripieno di
burro e miele ( totale 352 cal );


Sono dei particolari che, a mio parere, sono essenziali nella caratterizzazione di personaggi precisi, come nel caso di Connor (il quale è pure un androide), quindi complimenti! Inoltre, ho trovato dolcissima la scena in cui Connor trova il lettore CD, cerca le pile per farlo funzionare e scopre qual è la sua canzone (o meglio, quella di lui ed Hank)! È quel tipo di scena quotidiana che è necessaria, spesso, per aggiungere caratterizzazione ai personaggi che di solito vediamo in situazioni parecchio differenti (per spezzare una lancia a favore di Connor: prima di leggere questa storia non conoscevo nea che io i 30 seconds to Mars e, quando ho ascoltato la canzone Hurricane, non ho potuto fare a meno di pensare che calzasse perfettamente con lui)!

Mi ha fatto parecchio piacere leggere questa storia e spero che tornerai a scrivere nel fandom di Detroit: Become Human!

Ti lascio un caloroso abbraccio,
Luschek
 

Recensore Junior
14/05/20, ore 23:33

Ho da poco scoperto Detroit become human, grazie a mia sorella che lo ha giocato praticamente tutto, e da quando l’ho visto per la prima volta mi ha subito incuriosito ed affascinato. Per questo quando ho visto che avevi scritto su questo fandom non ci ho pensato due volte e sono venuta a leggere, e devo dire che la fic mi è piaciuta moltissimo. Ho apprezzato soprattutto l’ottima caratterizzazione di Connor, con il suo modo di pensare, parlare e atteggiarsi. Immagino non sia stato esattamente semplice scrivere una shot partendo dal punto di vista di un androide, bisogna tener conto di moltissime cose ma secondo me tu ci sei riuscita davvero bene, calibrando il fatto che sia, per l’appunto, un androide ma che in un certo senso abbia un proprio modo di fare (che è adorabile davvero <3). Infatti ho apprezzato moltissimo il contrasto tra lui che analizza ogni cosa, dagli orari alle calorie che assume Hank, e lui che cerca in qualche modo di comprendere quali potrebbero essere i propri gusti, credo in modo da potersi avvicinare agli esseri umani (e questo è un concetto che apprezzo moltissimo)
Io poi adoro i dettagli, le piccole cose che fanno immedesimare di più nel mondo di cui stai scrivendo, e non parlo solo del contesto ma proprio della relazione che hanno i personaggi, e a mio parere hai fatto un ottimo lavoro anche sotto questo punto di vista^^
E poi, altra cosa che mi fa sempre piacere trovare, è la musica. Io adoro quando si crea un legame tra scrittura e canzoni e qui tu lo hai fatto vedere in maniera splendida. Le sensazioni che la canzone scatena in Connor, i pensieri che ne vengono fuori, il suo stato d’animo dopo averla ascoltata e il come poi il tutto si leghi anche ad Hank.
E per concludere, devo dire che il dialogo finale mi ha fatta sorridere, mi piace davvero vedere Connor cosí come lo hai descritto!
Perciò complimenti^^
Alla prossima
(Recensione modificata il 14/05/2020 - 11:36 pm)

Recensore Veterano
15/03/20, ore 12:44

Carissima, eccomi puntuale per lo scambio del Giardino! <3
Questa volta ho ravanato abbastanza per trovare "qualcosa di diverso", perciò eccomi su Detroit Become Human, videogame che ho amato visceralmente, e sul quale non ho ancora osato scrivere nulla (perché sto ancora piangendo nell'essermi beccata quasi tutti i bad ending nella prima run).
Comunque sia: che infinita tenerezza. Connor è così apparentemente ingenuo e "incapace" a condurre una vita normale, che mi verrebbe voglia di abbracciarlo fortissimo. Mi piace tanto il fatto che tu lo abbia reso così dolcino, e che abbia restituito a Hank un po' di sane abitudini.
Complimenti per la scelta delle canzoni, perché mi sono messa ad ascoltarle mentre leggevo, per entrare ancora di più nel contesto. La sua canzone è, tra l'altro, una delle mie preferite. L'accostamento alla sua identità ed al loro passato mi ha fatto venire i brividi.
Sono commossa, è raro trovare delle fic così belle su DBH.
Grazie per averla scritta.
A presto cara,


N.

Nuovo recensore
03/02/20, ore 22:24

Buona sera, carissima Elgas. Quest'oggi mi presento qui, al tuo cospetto, per recensire un altro videogioco che mi è stato molto a cuore e vedo, leggo ed intuisco che tu abbia ottenuto il mio stesso identico finale e di questo me ne compiaccio: mi rende felice che qualcun'altro abbia scelto di dare questa splendida opportunità di vita a degli androidi che sono più umani degli umani stessi.
Di tutte le storie giocate, la mia preferita è proprio quella di Connor e Markus. Connor però ha un bonus affetto in particolare perché per come lo trattava Hank e certe altre persone, provavo una grande pena.
Ma passiamo a questo scritto, oltre ad essere riuscita a dare una tangibilissima realtà quotidiana, ho adorato come hai descritto il mio androide preferito proprio cominciando dalla sua pignoleria nel far notare ogni cosa, come (appunto) le calorie del cibo che si ingurgita Hank, ahah! Sono scoppiata a ridere quando l'ho letto perché pareva d'avere la scena davanti!
E la canzone che hai scelto dei 30 Second To Mars... mi hai riportata indietro di almeno dieci anni e mentre leggevo me la sono riascoltata anche io, ha creato l'atmosfera giusta ancor di più. Sono d'accordissimo con la scelta di questa traccia per Connor, credo sia molto azzeccata e ci si rispecchi pienamente, come anche il fatto che pian piano si stia abituando ed ambientando a vivere con le stesse abitudini degli umani, seppur faccia un poco di fatica.
Ho amato quando hai scritto questo particolare: "Costruirsi dei gusti personali non era affatto semplice e il più delle volte risultava faticoso,
tanto più che finora non aveva trovato nulla di veramente gratificante."
Con poche parole sei riuscita a trasmettere tutte le difficoltà nelle quali si perdeva, povero.
Ma vogliamo parlare della parte finale? Ho adorato il battito del cuore di Hank che aumentava ad ogni parola e sono felice Connor abbia trovato ciò come un nuovo, interessante passatempo, haha!
A parte il contenuto (ottimo) per il lessico e la grammatica è tutto perfetto, non ho trovato nessun errore mentre leggevo e la lettura è stata particolarmente rilassante, soprattutto per via della nostalgia che sei riuscita a farmi subentrare! Era davvero da tanto che non sentivo questa canzone, dunque ti vanno i miei più cari ringraziamento.
A presto!

Recensore Junior
05/01/20, ore 22:06

Connor è un perfetto pasticcino alla cannella troppo buono e troppo puro per questo mondo 💛

È sfizioso leggere il suo punto di vista sul mondo, comprensivo di analisi, deduzioni, e insieme del tentativo di comprendere la realtà su una base che non sia più quella dei puri dati.

Hank è del mio anno 😭 e nei suoi gusti eclettici fra jazz e heavy metal non è strano che potessero trovarsi i 30 Seconds to Mars.

Assistere alla scoperta dei propri 'gusti' e delle proprie opinioni da parte di Connor è sempre una cosa deliziosa, anche perché è facile immaginare il suo candido entusiasmo e quel sorriso a 3000 watt.

Come gioco, Detroit Become Human non è riuscitissimo su tutti i fronti, ma il rapporto fra Hank e Connor è fantastico; ho avuto un periodo di fissa assurda per loro.

E Hank che tenta disperatamente di continuare a sembrare burbero, bellamente tradito dal battito accelerato 😂

È una scena davvero carina e mi ha riportato indietro di qualche tempo.

(Solo una cosa forse 'non suona': un androide, per quanto deviante, è in grado di annoiarsi..? XD)

In ogni modo è una scenetta davvero dolce! Grazie per la nostalgia 💛

Recensore Master
24/12/18, ore 00:36

Ciao! Eccomi qui~ 😊

Parto subito elogiandoti per la cura nei dettagli: Connor per certi versi è come un bambino che deve imparare a conoscere le abitudini e i modi di fare degli umani. L'inserimento dell'analisi delle calorie, l'appuntarsi l'orario esatto in cui Sumo si sveglia, tenere conto di calcoli percentuali sulla massa corporea di Hank, sono tutti arricchimenti che mi riportano con la mente al videogioco, quando ogni cosa interagibile portava con sé delle informazioni in più, in alcuni casi essenziali, in altri più superflue e di contorno.

La questione del libero arbitrio era uno dei temi portanti di DBH: anche se in grado di provare emozioni, gli androidi si trovano in un primo momento spaesati di fronte alla possibilità di poter e dover decidere per se stessi. Che fare? Come comportarsi? A quale ragione di vita dedicarsi?
Sono tutte domande che anche Connor si ritrova a porsi, tanto che diventa difficile anche compiere le scelte che agli umani paiono semplici.

Intanto è dolcissimo il fatto che Hank abbia tenuto Connor con sé, come coinquilino, ma perché ho come l'impressione che l'androide finisca per occuparsi di tutte quelle mansioni che il tenente non ha la minima voglia di fare?? Bel furbetto!

Mi piace come Connor sia andato alla ricerca di qualcosa che gli piacesse, che fosse di suo gusto, e l'abbia trovato nella musica. Qualcosa che di base non dovrebbe suscitare alcun sentimento in lui, quasi indecifrabile, che però lui riesce in poco tempo a comprendere, a trovarne i significati. Il fatto che trovi una canzone di suo gusto, la sua canzone, rappresenta un arricchimento della sua personalità, un primo passo verso l'umanità e uno più lontano dall'essere macchina.
Il riferimento a Markus per quanto riguarda le tematiche di guerra e violenza mi ha fatto tanto sorridere, ma perché invece ho la sensazione che l'RK200 sia più un tipo da musica Soul o strumentale? Comunque la battuta è azzeccatissima, complimenti a Connor per l'umorismo!

Infine, geniale l'espediente del battito cardiaco per far trasparire il crescente disagio di Hank. Ahahah, certo che gli piace così com'è, e Connor sul finale è davvero diabolico! 🤣

Ti segnalo qualche piccolo refuso che ho incontrato, spero che non ti dispiaccia:
• ...che qualcosa di mosse in lui... → si.
• ...in grado di fargli rivere i ricordi... → non so se intendessi rivivere o rivedere.
• ...porgendo una della auricolari. → uno degli auricolari.

In conclusione, mi piace molto il tuo stile narrativo, scorrevole e curato. La storia è dolcissima, a ricordare da che punto è partito Connor quasi mi commuovo. 😌
A presto~♥

Recensore Master
08/12/18, ore 14:21

Recensione premio per il contest "Shinigami, Alchimisti ed Eroi: A Rapporto!"

Che bella scelta quella di buttarmi su questo fandom, perché ho trovato tale storia e la sua dolcezza mi ha conquistata.
Allora, io non ho mai giocato a Detroit Became Human, tuttavia mi sono informata sulla trama e sui vari finali perché i personaggi mi avevano attirato - tutto merito di un post, credo tuo (YEAH), sul Giardino dove se ne parlava -... e niente, dire che la mia mente si è precipitata qui è riduttivo, e, come detto sopra, ho fatto solo bene.
Connor mi fa sempre una tenerezza infinita, per essere un androide - e per androidi e robot ho sempre avuto un punto debole sia letterario che filmico - ha uno sguardo che mi trasmette tanta gentilezza, è bastato vederlo una sola volta per sentirlo vicino a me; e ora saperlo con Hank, in casa con lui, in una famiglia, mi ha scaldato il cuore.
Bella questa sua ricerca di dvd, cd e apparecchi "datati" ma legati all'uomo, un ulteriore modo per conoscerlo e sentirlo ancora più vicino: i sentimenti e il calore famigliare si manifesta appieno, qui come nei pensieri - in particolare riguardo ciò che gli fa sorgere Hurricane.
L'idea di una canzone che rappresenti qualcuno è di per sé vincente e non stanca mai, ma è la reazione a questa scoperta che colpisce e intenerisce di più: felicità, realizzazione, e anche qualcosa d'altro e sempre più forte.
Tutta questa storia è una slice of life dove c'è solo serenità e pace, dove l'amore, di qualunque tipo sia, ha vinto e ha portato alla comunione e non alla divisione; dove tutti possiedono un cuore e imparano da esso, passo a passo, insieme a chi è loro vicino.
La conseguenza è che si vorrebbe proseguire all'infinito questa storia per vedere gli sviluppi del momento; ma ci accontentiamo di dire che si vede che l'autrice ci sa davvero fare con la slice of life, e che si spera si cimenti ancora in queste magiche lande ;)

Un abbraccio,
Manto

Recensore Junior
29/10/18, ore 10:12

Ciao cara. Scusa il ritardo ma ieri mi sentivo a pezzi e ho tirato dritto nel letto invece di dare uno sguardo alle tue storie. Mea culpa, perchè questa one shot è davvero bella. Non è il "bella, non mi dispiace" o "bella, c'è di peggio" : è bella davvero. La scoperta di un robot verso dei gusti personali è verso una umanizzazione è un tema che mi ha sempre affascinato, e qua sei riuscita a rappresentarlo molto bene e con la giusta leggerezza. Probabilmente mi andrò ad ascoltare la canzone di riferimento, anche per capire una sfumatura in più, ma sono sicuro che rappresenterà al meglio la storia. Grazie per la lettura e buona giornata :)

Recensore Master
16/10/18, ore 20:50

Eccomi per la recensione del giardino.
Storia molto carina. Sei riuscita a rendere un androide molto umano simile ad esempio al film io Robot oppure al film di Kubrik di cui ora non mi viene il nome. Mentre leggevo ho provato a sentire la canzone e devo dire che ci sta benissimo. Mi è piaciuto molto come sei riuscita a rendere d'impatto la canzone per l'androide data la sua, presunta, incapacita di provare vere emozioni.
Anche il finale molto carino devo ammetterlo.
Ciaooo alla prossima.

Recensore Master
14/10/18, ore 10:18

Ciao!
Ho deciso di cercare in questo fandom qualche bella creazione e questa ha attirato subito la mia attenzione.
È stata molto carina, secondo me hai descritto benissimo Connor e i suoi comportamenti da androide, mi è piaciuta tanto. Sono felice di aver incrociato proprio questa fanfiction.
Mi è piaciuto tutto, anche il comportamento di Hank.
Ottimo lavoro. Adesso devo andare. Ciao!

Recensore Veterano
29/08/18, ore 10:04

Ciao Elgas! Eccomi qui con la recensione promessa per lo scambio libero del Giardino di EFP. Come te, non ho giocato a Detroit: Become Human, ma fin dall’uscita del gioco ho seguito tutti gameplay possibili ed immaginabili, e diciamo pure — senza vergogna — che la sezione di Tumblr dedicata a questo fandom è una mia tappa fissa xD la sovrabbondanza di fan art fa bene al mio cuoricino da shipper. Non shippo Hank con Connor di per sé (sono più orientata sul Markus\Simon) al di là di un platonico “soulmates” — perché diciamocelo, Hank è un’anima persa e il fatto che trovi un’ancora in Connor è palese attraverso il gioco — ma si tratta di una preferenza personale, e non sono così rigida da non godermi una shot che li riguarda in termini più romantici. Puoi immaginare dunque i salti di gioia che ho fatto nel momento in cui ho trovato un titolo dedicato a DBH nella tua lista di storie, e il doppio carpiato per il richiamo ai 30 Seconds to Mars. Ma andiamo con ordine…
Parto dall’unico punto che mi ha lasciata un po’ insoddisfatta della storia, e che tuttavia non è così rilevante da rovinare la lettura: l’impaginazione. Non so se sia effetto del mio schermo, fatto sta che il testo è completamente spostato a destra, il che rende un po’ difficile rimanere a segno. L’occhio si “imbroglia” un po’. Spero non la prenderai come una critica, ma piuttosto come un suggerimento per lavori futuri. Le virgolette << >> al posto delle caporali « » invece sono sbagliate per quel che riguarda la punteggiatura. Se posso consigliarti, la prossima volta potresti utilizzare “ ” oppure trovare la scorciatoia di tastiera che ti permette di inserire le caporali vere e proprie. Spero di non sembrare troppo puntigliosa, ma come dico spesso, sono convinta che un’impaginazione pulita dia risalto alla storia, soprattutto se si tratta di piccole perle come questa.
Passando ora al contenuto: la slice of life è uno dei miei generi preferiti, e la ritrovata quotidianità di Hank e Connor all’indomani della rivolta degli androidi è un’occasione perfetta per esplorare le piccole evoluzioni (e rivoluzioni, volendo rimanere in tema xD) dei personaggi. Essendo il mio preferito, non ho potuto che apprezzare il punto di vista di Connor, fuori dal suo “habitat” di investigazioni e scene del crimine. La sua caratterizzazione ti è riuscita molto bene, e mi ha fatto sorridere il lento sovrapporsi di concetti nuovi, come la necessità di rassettare in quanto coinquilino e non in qualità di <i>colf</i> elettronica, a vecchie abitudini lente a morire. D’altra parte, la programmazione madre della sua IA non può essere del tutto aggirata. In un certo senso la sua inesperienza con tutta quella serie di piccoli atteggiamenti umani che caratterizzano la nostra vita lo rende simile ad un bambino appena affacciato al mondo, anche se direi che l’innocenza del caro ex-segugio di Cyberlife si ferma qui. Come tenere in casa un rottweiler, insomma! Ho riso di cuore al pensiero di un Hank alle prese con le lunghe pause di riflessione di Connor davanti a un ostacolo insormontabile come… decidere di che gusto prendere il gelato (e dire che con tutto quello che lecca il signorino dovrebbe avere un’idea un po’ più chiara…). La scelta di usare la musica come chiave di volta dell’intera one - shot mi è davvero piaciuta, dal momento che la ritengo una dimensione particolarmente legata alla sfera personale. I nostri gusti musicali non solo solo targhette che ci appiccichiamo al petto per dire al mondo che ci piace quel gruppo o quel cantante piuttosto che un altro, ma come dice Hank, fanno parte di ciò che ci definisce in quanto persone — e il fatto che Connor arrivi a decidere che Hurricane, tra tutte, è la sua, la <i>loro</i> canzone, la dice lunga su dove sia arrivato sul suo percorso di diventare a tutti gli effetti “umano”. Inutile dire che l’emozione che fa venire il batticuore ad Hank è stata condivisa dalla sottoscritta.
In generale, dunque, un’ottima shot che fila dritta tra i preferiti <3

A rileggerci presto,

Kei

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