Recensioni per
A Giacinto
di CHAOSevangeline

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
06/02/19, ore 21:34
Cap. 7:

Ho pianto. Non disperatamente e rumorosamente, ma qualche lacrima mi è scappata. Penso di averlo fatto da quando ho letto il primo rigo: "A Giacinto". E tutto ha avuto più senso, e più tristezza.
Adesso ho il magone, o qualcosa di simile, perché questa lettera è stata straziante. Soprattutto la parte in cui Apollo dice di averlo visto seduto sulla panchina. Non so esattamente il perché, ma quello è stato proprio la fine. Il colpo di grazia.
Descritta benissimo anche la morte di Giacinto nel capitolo precedente. Si poteva sentire l'impotenza di Apollo, in un modo terribilmente vivido. Mi ha fatto davvero arrabbiare, sai? Il fatto che Giacinto non ci abbia nemmeno provato, a combattere. A resistere giusto un altro po', a tenere gli occhi aperti. Diciamo che se avessi saputo che sarebbe stato così triste, mi sarei come minimo preparata. Almeno un pochino.
Alla prossima
little_psycho❤️
P.S: adesso levoglio assolutamente quelle cosucce extra su loro due!

Recensore Master
05/02/19, ore 21:18
Cap. 1:

Carissima Chaos,

Era da tantissimo tempo che desideravo leggere questa tua rivisitazione del mito e, per fortuna, finalmente ci siamo riuscite, a leggerci! ^^. La mitologia scaldica non è il mio solo interesse, ma anche quella ellenica (tutta lo è, in verità). Sono una che crede nell'impossibilità oggettiva di creare trame davvero originali, perché gli archetipi sono tutti lì, nei miti che ci circondano. E tu, oggi, hai fatto una cosa bellissima. Hai preso uno di questi e gli hai dato un sapore nuovo. Di Apollo e Artemide ho apprezzato la verosimiglianza con il loro canone. Apollo in fondo è il padre di Esculapio, dio della medicina. Artemide è la dea della caccia, la vergine inflessibile ben diverso dal passionale Apollo. C’è una statua meravigliosa del Bernini che si intitola “Il ratto di Proserpina”. È custodita nella Galleria Borghese e mostra il geniale dio ghermire la ninfa, già parzialmente trasformata in albero. Nella tua breve descrizione ho rivisto la passione e la sicurezza dell’olimpico dio. Poi c’è Giacinto, bello e già schiavo del viso che dipinge quasi in maniera ossessiva, senza conoscerlo. Avendo scritto da poco una SoulMate! AU immaginerai quanto questo dettaglio mi abbia affascinata. È come se Apollo avesse abitato da sempre la testa e i sogni e il cuore di questo ragazzo corroso dall’arte e dal desiderio. Anche a me capita spesso di disegnare sempre lo stesso volto, anche se in maniera meno sistematica, quindi anche quello è stato un esperimento di realismo che mi ha davvero intrigata. Lo stile narrativo che hai usato è ricco: hai un periodare raffinato e curato che da leggere è un piacere. Ho adorato l’uso del verbo indagare al posto di scrutare, è molto più dinamico, così come l’introspezione di Giacinto raggiunge delle vette altissime.
L'incontro tra i due sprigiona una chimica davvero altissima e ha anche un certo qual tono onirico che mi è piaciuto. Tutto lo stile è molto lirico e adatto comunque al tema trattato (un AU moderno, d'accordo, ma che parla pur sempre di dèi e personaggi mitici.
Quindi i miei più sinceri complimenti, seguirò questa storia con molto, moltissimo interesse! Bravissima! ^^

Un caro abbraccio e grazie per avermi attesa per tutto questo tempo,
Shilyss

Recensore Veterano
31/01/19, ore 22:26
Cap. 5:

Ammetto di non aver mai pensato molto a come sarebbe potuto essere Zefiro. Alto, magro, biondo, moro. Non sapevo neanche come fosse caratterialmente (a parte la gelosia e la propensione al rancore, ovviamente) e la tua versione mi ha soddisfatto tantissimo. È fantastico! Mi piace il modo in cui si sono conosciuti lui è Giacinto, la sua auto-difesa verso Apollo e qualunque altro amico di Giacinto. I personaggi che tecnicamente dovresti odiare ma hanno un painful past sono i più difficili, per me.
Che faccio? Lo odio oppure no? Mi piace? Ma non dovrebbe piacermi. O forse sì?
E via di questo passo.
Penso che Apollo abbia giocato con il fuoco lanciandogli quell'occhiataccia che praticamente era una dichiarazione di guerra. Non ha sondato bene il terreno nemico, e ha agito impulsivamente.
Non vedo l'ora che arrivi il prossimo capitolo!
little_psycho❤️

Recensore Master
31/01/19, ore 17:53

Ciao cara! :)
Parto col dire che ho letteralmente divorato e amato questo capitolo. Fai bene ad esserne soddisfatta e fiera, merita davvero tanto! 
Gli occhi di Giacinto ci permettono di entrare nel suo mondo e, in particolarmodo, nel suo cuore sempre più in estasi per il bel Apollo.
Nella prima parte il nostro protagonista si trova dinnanzi al proprio guardaroba senza avere un'idea precisa sull'abbigliamento più idoneo per la serata. Eppure gli abiti non gli mancano di certo... da quello che si può notare dall'ammucchiamento già presente sul suo letto. Fortuna che internviene la sorella a dargli una mano trovando una camicia ed una giacca adatte all'occasione.
Apollo passa poi a prendere Giacinto con la sua macchina rossa decapottabile (non potevi scegiere una tipologia di vettura migliore da abbinare ad un 'playboy' come lui). Ma non lo aspetta al parcheggio come se il loro fosse un appuntamento segreto, anzi. Sale in casa e ha persino con sè un piccolo dono per i due fratelli, Polybea e Cinorta.
Mi sono davvero immaginata un locale dal profumo artistico come quello che hai descritto. Non sarebbe male trovarne uno in giro!
Complimenti per l'accortezza e la cura con cui hai descritto i dettagli più significatavi posti al suo interno: dai quadri appesi, alle tovagliette all'americana, al grambiule fintamente macchiato di tempera della cameriera che li ha serviti al tavolo.
La lettura della mano! Ho amato tantissimo questa parte e il modo delicato con cui l'hai narrata: l'esigenza di quel contatto fisico esibito con la 'scusante' (o almeno, questa è l'impressione che ho avuto io da lettrice) della lettura della mano. In questo punto si nota moltissimo la minuziosità che sicuramente hai messo nelle ricerche che hai effettuato prima di iniziare a scrivere. Complimenti! ^^
L'ultima parte, che dire: meraviglia! Io sono dalla parte di Giacinto, nel senso che non penso che stia tirando troppo la corda, anzi. Per una persona abituata ad avere un po' tutti ai suoi piedi, ci sta questo atteggiamento remissivo. Così, come l'attesa, cosa a lui totalmente sconosciuta.
Giacinto lo lascia - per la prima volta nella sua vita - con un pugno di mosche in mano. Ma non è un rifiuto, ovviamente. Ciò che si sono detti poco prima di salutarsi lascia intravedere futuri appuntamenti durante i quali potranno succedere cose decisamente interessanti tra i due. Con calma si fa tutto ed è giusto ch Apollo rispetti i tempi di Giacinto, imho. 
Per la prima volta, forse, arriva ad emozionarsi maggiormente per un bacio schioccato sulla guancia che per un vero e proprio bacio 'alla francese'. E ammette di sentirsi 'ingarbugliato' come non lo era mai stato prima (nonostante le sue numerose conquiste).
Nulla da dire per ciò che concerne la scrittura. E' stato un capitolo talmente intenso e coinvolgente da impedirmi di trovare eventuali errori; questo è un ottimo segno per qualsiasi autore! Complimenti ancora per tutto il lavoro di ricerca e per il lunguaggio curato e ricercato che hai utilizzato. L'introspezione del personaggio di Giacinto mi ha 'intrappolata' dall'inizio alla fine della lettura (e io in genere adoro muovermi all'interno di una storia in questo modo). ^^
Non vedo l'ora di poter proseguire con la lettura del prossimo capitolo! 
A presto,
Mahlerlucia

Recensore Master
23/01/19, ore 00:00
Cap. 2:

Ciao cara! 
Ho letto il primo capitolo di questa tua original parecchio tempo fa, ma lo ricordo piuttosto bene e in senso assolutamente positivo. Le descrizioni fisiche e caratteriali dei due protagonisti sono rimaste ben impresse nella mia mente per quanto erano state ben delineate e questo mi ha sicuramente facilitato la lettura di questo meraviglioso secondo step.
Non lo definirei propriamente un 'capitolo di passaggio' perché difatti qualcosa accade tra i due, specie nella seconda parte. C'è un secondo approccio che si è già concatenato ad un terzo che molto probabilmente avrò il piacere di leggere nel prossimo capitolo.
Nella prima parte hai giustamente deciso di dare spazio al personaggio di Apollo. Impeccabile studente di medicina, di quelli che mi fanno tanta invidia per quanto riescano a studiare con estrema facilità e ottenendo ottimi risultati. Stimato dai superiori, invidiato e temuto da eventuali future colleghe invidiose. Un'eccellente caratterizzazione delineata in sole poche righe. Davvero complimenti! 
Ma tutto questo pare non essere più sufficiente per il nostro Apollo. A cosa è dovuto questo? Quali sono le cause della sua distrazione dallo studio e dalla pratica nel corso del tirocinio? Probabilmente Artemide ha ragione: il suo gemello non aveva ancora trovato la persona giusta. Almeno fino a quel momento.
Ma ora è diverso, ora al centro dei suoi pensieri c'è un 'angelo' biondo amante dell'arte. Un ragazzo con il quale ha avuto in precedenza una piacevole conversazione; ma scioccamente si era dimenticato di chiedergli il numero di telefono. Non gli resta altro da fare che mettersi a cercarlo per l'intero ateneo. Fortuna che lo trova. E fortuna che Giacinto ha inteso e condivide le sue stesse intenzioni. Senza nemmeno lasciarlo parlare (sono anche abbastanza impossibilitati dal contesto bibliotecario e da certe scocciatrici rancorose costantemente pronte ad intervenire) gli lascia non solo il recapito telefonico, ma anche l'indirizzo della sua abitazione e un meraviglioso ritratto. E qua, per capirci qualcosa di più, urge correre a leggere il terzo capitolo. **
Mi piace davvero molto il tuo stile. Lo trovo semplice ma allo stesso tempo ricco e dinamico. Hai un'ottima capacità nel rendere la profondità degli aspetti più introspettivi dei personaggi (nel caso di questo capitolo mi riferisco nello specifico ad Apollo) e le situazioni che si creano all'interno dei vari contesti nei quali decidi di inserirli di volta in volta. Non ho rilevato errori di alcun tipo, complimenti! ^^
Grazie per avermi letteralmente trascinata dentro il mondo mitologico di questa tua original. 
Al prossimo capitolo,
Mahlerlucia
(Recensione modificata il 23/01/2019 - 12:03 am)

Recensore Veterano
22/01/19, ore 16:21

Leggendo la tua risposta all'ultima mia recensione di questa fantastica storia, mi sono fatta un giretto qui, cercando di ricordare quale fosse stato l'ultimo capitolo. Lo ammetto, ho una memoria che i pesci rossi possono solo stare a guardare. Brutta sfiga, soprattutto quando ti ritrovi con i tempi verbali latini. >.<
Ritornando a prima, mi sono accorta che orrore e sgomento, non avevo letto il capitolo! Vergognandomi di me stessa e parecchio incuriosita, dato che proprio qualche giorno fa stavo ripensando alla tua storia, l'ho letto.

SONO COSÌ CARINI! Sono la quint'essenza della favolosità, giuro. Apollo non sembra molto il tipo paziente che aspetta i tempi altrui, ma più uno alla "prendi e scappa". Invece con Giacinto ha aspettato, e aspettato, e aspettato. Tutto per un misero bacetto a stampo sulle labbra, in un dei posti meno romantici a cui la mente umana possa pensare. Le aule studio delle università sono qualcosa di abominevole, fra scritte sui muri e bicchierini di caffè lasciati sui tavoli. Ma alla fine l'importante è che stanno insieme! Giacinto è estremamente vulnerabile, dal mio punto di vista. Non vuole essere ferito da Apollo, e quindi continua a farlo aspettare (sto capitolo si doveva chiamare "l'attesa", altroché) pensando che l'altro stia sempre sul punto di lasciar perdere e andarsene. È una cosa davvero triste, se ci si pensa. La pochissima autostima che ha di sè, intendo. Artemide nonostante venga solo nominata è sempre un misto fra una sassy queen e una salty bitch. La adoro.

"Facciamo che impedirò al dolore di avvicinarsi a te anche solo per sbaglio."

Mi hai uccisa, sul serio. Apollo non potrà impedire al dolore di avvicinarsi a Giacinto, perché tanto colpirà anche lui, e se segui il mito tecnicamente sarà lui la causa del dolore di Giacinto e DIO non ce la posso fare, non lo voglio più leggere troppo dolore il mio cuore sta scoppiando.
Alla prossima
little_psycho❤️
Sì, nel caso te lo stessi chiedendo, ho delle capacità di recupero notevoli.

Recensore Master
16/11/18, ore 22:56
Cap. 1:

Ciao!
Mi scuso in anticipo per il mio mega ritardo, ma ho avuto una settimana infernale a lavoro, in tutti i sensi. 
Ho scelto di iniziare questa tua long sinceramente incuriosita dal titolo. Non ricordavo alla perfezione il mito di Giacinto e grazie a te ho avuto anche l'occasione di andare a 'ripassarlo'. ;)
Ho apprezzato davvero molto questa tua trasposizione in chiave moderna del mito. Giacinto è un giovane studente universitario amante dell'arte e di tutto ciò che la riguarda. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto questo suo amore per la disciplina che studia messo a confronto con la sua disapprovazione per tutto ciò che gli risulti eccessivamente logico e/o scientifico. Delinea molto bene la personalità del personaggio di Giacinto che trovo, in generale, ottimamente caratterizzato.
Giacinto è ossessionato dall'immagine di un bellissimo ragazzo dai capelli biondi e gli occhi chiari. Un'idea talmente forte da indurlo ad allontanarsi dalla 'vita reale' per poterlo rappresentare al meglio nelle sue opere artistiche.
E questo fantomatico ragazzo ideale un giorno si presente davanti ai suoi occhi, nascosto proprio dietro al foglio sul quale lo stava rappresentando.
Si tratta di un volenteroso studente di medicina che subito s'interessa alla vita del futuro artista. Lo invita aprendere un caffè con lui (se quella roba che esce dalle macchinette delle salette dell'università può essere definito tale) e gli fa subito intendere che ha intenzione di rivederlo. Sono già curiosissima di capire cosa succederà nel prossimo capitolo. **
Dal punto di vista dela scrittra, della grammatica e della sintassi non ho rilevato nessun errore. Il tuo stile è chiaro, semplice e coinvolgente (non cade mai nella retorica o in giri di parole troppo complessi). I dialoghi completanto una parte introspettiva perfettamente in linea con la caratterizzazione dei due personaggi principali ed il contesto 'moderno' in cui li hai inseriti. 
Un quadro d'insieme che nel complesso rende questo primo capitolo intorduttivo metaforicamente simile ad una porta aperta che ci conduce nelle vite di Giacinto ed Apollo, due ragazzi che ho già cominciato ad amare sin dalle primissime righe di questo scritto.
Sicuramente proseguirò con la lettura dei prossimi capitoli. Sei di sicuro una delle autrici più interessanti che ho scoperto tramite il nostro meraviglioso gruppo.
A presto,
Mahlerlucia

Recensore Master
11/11/18, ore 17:19

Ciao!
Eccomi di nuovo da te per lo scambio ^^
È veramente un piacere proseguire la tua storia, e anche questo capitolo si è rivelato una bellissima lettura, al pari dei precedenti: è stato davvero emozionante entrare ancora una volta nella mente di Apollo e Giacinto, in un momento poi così magico e delicato come solo il primo appuntamento può essere.
Entrambi i ragazzi sono emozionati ed agitati per la serata, perché si piacciono tantissimo e, ovviamente, vogliono che tutto vada per il meglio: la sottile inquietudine che caratterizza di solito simili circostanze si sente, ma viene presto superata dalla fortissima intesa che i due dimostrano immediatamente di avere. Ed è di una tenerezza disarmante osservare come Apollo, di solito abituato a "condurre il gioco", non essendo mai stato la metà più presa della coppia, adesso si sciolga e non si senta più tanto sicuro di sé davanti a Giacinto, che è capace di farlo tremare nel profondo semplicemente sfiorandogli una mano o guardandolo negli occhi. I due sembrano rinchiusi in una bolla di perfezione, che li divide dal mondo esterno e dalle sue brutture (quel cellulare che squilla con insistenza mentre Giacinto è impegnato a far sclerare la sorella davanti al suo gurdaroba è oltremodo inquietante, te lo dico), permettendo loro di godere appieno l'uno dell'altro, lasciandosi cullare dalla sensazione di conoscersi da sempre, come se le loro anime fossero in realtà unite da un legame che trascende la mortalità della carne e che le porta a perdersi e ritrovarsi in eterno. I due sentono già, a pelle, di appartenersi completamente, e al cospetto di una consapevolezza del genere qualsiasi esperienza pregressa immediatamente svanisce senza lasciare dietro di sé alcuna traccia.
Apollo è pieno di premura nei confronti del ragazzo più giovane, e lo dimostra portandolo in una tavola calda dove praticamente tutto può esaltare l'indole artistica di Giacinto; oltre a questo, e a dispetto del suo smaccato egocentrismo, lo studente di medicina pende letteralmente dalle labbra dell'artista, lo ascolta facendo proprie le sue parole, perché è davvero interessato ad ogni più piccola sfumatura che sia in grado di svelargli qualcosa di più della "persona" di cui si è disperatamente invaghito. La lettura della mano è in fondo un ulteriore pretesto per toccarsi, anche se alla fine sembra rivelare qualcosa in più, qualcosa che, come dicevo poco sopra, getta una luce diversa e quasi "mistica" sul loro incontro, come, appunto, se i due fossero in qualche modo già predestinati.
Quanto alla tua ultima domanda, ASSOLUTAMENTE SÌ, Giacinto ha fatto più che bene a rimettere in riga Apollo – per quanto anch'io sia convintissima che un bacio avrebbe solo accresciuto la voglia di stare insieme da parte di entrmbi, ma come si dice? In amore vince chi fugge ;-)
Sono curiosissima di sapere cosa ci attende con i prossimi capitoli, finora tutto è stato perfetto, ma immagino che non passerà molto tempo prima che le nubi si affaccino all'orizzonte :\
Complimenti come sempre cara, ogni volta la tua bravura mi lascia incantata!
Un bacio e a presto :*

padme

Recensore Veterano
10/11/18, ore 15:18

Non vedevo l'ora che aggiornassi!
Mi è piaciuto un sacco questo capitolo, forse perché è un po' più lungo ed accurato dei precedenti. Sì, anche le piccole cose (come la lettura della mano) si notano subito in una storia e nel modo in cui è stata scritta.
Le paturnie mentali di Giacinto, il locale scelto da Apollo, tutto è stato perfetto! Diciamo che mi hai ammazzato l'atmosfera all'inizio, quando la sorella di Giacinto (non ricordo il nome, mannaggia!) gli ha detto che il telefono aveva squillato ma non si doveva preoccupare di LUI in quel momento...beh, il "lui" è sicuramente Zefiro... E mi hai ricordato che questa storia finirà male e io non voglio! Mi sento le lacrime solo a pensarci!
L'improvvisa sicurezza di Giacinto mi ha sorpresa molto, non mi sarei mai immaginata questo spirito d'iniziativa da parte sua. Sembrava più il tipo tranquillo e "debole" che si lascia condurre, invece ha cacciato un bel caratterino! Anche Apollo ne è rimasta affascinato e MIO DIO PIÙ IL TEMPO PASSA PIÙ LI SHIPPO.
Capitolo davvero scritto bene!
Al prossimo
little_psycho

Recensore Master
22/10/18, ore 17:44
Cap. 2:

Ma questo "sorprendimi" vuol dire "fatti trovare nudo, coperto solo di un grosso fiocco rosso"?
No, così, per sapere.
Scherzo comunque.
Avevo letto questo capitolo qualche giorno fa ma non avevo avuto tempo per lasciarti un mio pensiero, quindi eccomi qui ^^
Sono felice che questi due abbiano avuto modo di ritrovarsi e, WOW, di concedersi un appuntamento galante!
Attendo il prossimo capitolo :) nel frattempo, ti lascio i miei complimenti.

Recensore Master
16/10/18, ore 22:11
Cap. 2:

Ciau ^^
Eccomi di nuovo da te per lo scambio (ma, indipendentemente da questo, il capitolo l'avrei recensito lo stesso).
Ahhhhh, ma Apollo è un cupcake <3 Giustamente, dopo il primo capitolo dedicato a Giacinto, adesso tocca all'equivalente "mortale" del dio del sole (e di tutta una serie di altre cose che non sto qui ad elencare) farci dare una sbirciatina fra i suoi pensieri, che scopriamo essere totalmente monopolizzati dal bel ragazzo che solo 24 ore prima ha incontrato davanti alla macchinetta del caffé. Il suo cruccio principale è di non essere riuscito a chiedergli il numero di telefono, complice anche l'intervento inopportuno della sorella, che mai come in quel momento si è dimostrata assai poco propensa a capire al volo la situazione. Comunque io ce la vedo benissimo la bella e algida Artemide che se ne sta lì a prendere a librate il fratello, mentre quest'ultimo è tutto preso a manifestare il suo dolore per la ghiotta occasione persa con una performance degna di una tragedia greca (paragone ovvio e scontato ma inevitabile XD). Insomma, Giacinto pare essere già entrato per direttissima nel cuore del bellissimo studente di medicina, il quale, se da una parte non ha mai provato prima qualcosa di così immediato ed intenso, dall'altra è eccitato ed emozionato dalla prospettiva di aver trovato finalmente la tanto attesa "persona giusta" (e qui mi è partita in automatico "Love in an open door" dal film Frozen. Perdonami, ma ho il cervello in tilt). Quando qualcuno occupa i tuoi pensieri in modo tanto insistente, è il caso di fermarsi un attimino e farsi due domande. Comunque, Apollo che ripercorre l'esatto tragitto del giorno prima nella speranza di rivedere Giacinto è, tipo, la quintessenza della tenerezza. E meno male che anche l'affascinante studente d'arte ha avuto la stessa idea e, alla fine, i due si ritrovano in biblioteca. Il siparietto con Atene è esilarante (ma povera, non doveva essere poi così antipatica XD), ma la cosa più bella di questo piccolo intermezzo è la complicità che si viene subito a creare fra i due protagonisti, che si piacciono da morire e non fanno niente per nasconderselo. Mi è proprio passata davanti agli occhi con una chiarezza impressionante la scena in cui Apollo si china vicino all'orecchio di Giacinto e, con la scusa di dover parlare a bassa voce, assapora il suo profumo. Che naturalmente è dolcissimo, un vero e proprio nettare divino. E non poteva essere altrimenti.
Eh, ma adesso voglio sapere come andrà il loro primo appuntamento. Mi son già affezionata a questi due, e conoscere come finisce il mito originale mi fa già sprofondare in un mare di feels.
Ho trovato questo capitolo più leggero (in senso buono) rispetto agli ultimi tuoi lavori che ho letto: nel senso che il tono è un po' più sbarazzino e rilassato, anche ironico in certi punti, ed è giusto che sia così, perché si adatta perfettamente al momento che racconti, che è comunque un momento "bello", quasi "spensierato": la bellezza dell'amore (del primo amore) che sta per sbocciare, che quasi ti fa camminare sulle nuvole. Leggero, appunto.
Insomma, ti faccio come al solito i miei più sinceri complimenti, sei sempre bravissima **
Ci leggiamo presto!
Un bacio :*

padme

Recensore Veterano
16/10/18, ore 21:44
Cap. 2:

Sì, è un capitolo di passaggio, ma non significa che non ci si possa fangirlare adeguatamente sopra! Il mito di Giacinto e Apollo mi ha sempre lasciato l'amaro in bocca, sai, per tutta la storia con Zefiro e i fiori. Gli Dei avevano questa strana idea che se trasformi mezzo mondo in piantine si risolverà tutto. Valli a capire. La descrizione dell'umano Apollo combacia perfettamente con quello originale, quindi sono curiosissima su come vorrà sorprendere il suo bello! Anche come introdurrai Zefiro mi intriga parecchio, e le cause della morte di Giacinto. Ma sembra così cuccioloso, indifeso e adorabile, non potrei mai reggere tutto l'angst che provocherebbe la sua dipartita! Mannaggia! Il fatto che tutti e due si siano cercati nello stesso luogo del loro primo incontro...awww! Troppi feels. Vorrei vedere più Artemide, perché mi sembra che in una AU ci sarebbero tantissime cose da dire su di lei. Non vedo l'ora di un nuovo capitolo!
Alla prossima
little_psycho

Recensore Master
09/10/18, ore 10:31
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio di recensioni dal gruppo Boys love.
Anche io, come te, non sono proprio convinta di conoscere (o ricordare) il mito di Giacinto, ma non so per quale motivo mi sono sentita attratta da questa storia e l'ho scelta.
È molto interessante la lettura in chiave moderna di un'opera tanto antica, ed è stato arguto da parte tua sottolineare la peculiarità di nomi come Giacinto e Apollo che al giorno d'oggi sono molto inusuali. Da dettagli del genere intuisco che la storia è stata scritta con criterio e con uno studio alle spalle.
Mi sono molto ritrovata in Giacinto. Io sono un grafico e la mia metà un medico in formazione, quindi ho avvertito quel senso di "inferiorità" nelle materie studiate proprio sulla mia pelle.
Ma alla fine, oh, a ognuno il suo.

"Alle volte si sedeva al suo fianco, a prescindere da cosa stesse disegnando, perché trovava rilassante osservare la sua mano che si muoveva sul foglio, il rumore della pelle contro la carta."

Questo è stato il passaggio che ho preferito. Evoca perfettamente la scena, ed è quasi possibile udire lo scroscio della matita sui fogli fabriano ruvidi ahaha.

Complimenti!
Aspetto il prossimo.

Recensore Veterano
25/09/18, ore 17:19
Cap. 1:

Ho letto tutto d'un fiato e mi è piaciuto moltissimo! Sono davvero, davvero felice che il mio fumetto ti sia piaciuto e ti abbia ispirato questa bella storia. Mi ha fatto sorridere che Giacinto faccia belle arti "perché è l'unica cosa che so fare" proprio come ho fatto io.
Li ho trovati così carini e spontanei...<3
Seguirò i prossimi capitoli con entusiasmo! Alla prossima!

Recensore Master
17/09/18, ore 16:19
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui, come promesso ^^
Sono davvero felice che tu abbia deciso di pubblicare questa storia, primo perché ha già l'aria di essere bellissima ( e perché ho come l'impressione che mi spezzerà il cuore?), secondo perché così posso leggere qualcosa di tuo riuscendo per una volta a capirci qualcosa XD
Il mito di Giacinto è sicuramente uno dei più belli e più tragici della mitologia greca, e sono proprio curiosa di sapere cosa ti inventerai per trasferirlo al meglio in un contesto moderno. L'idea è buona e sono certa che porterà ad un risultato altrettanto ottimale.
Data la giovane età dei protagonisti la scelta di renderli entrambi studenti era forse inevitabile, ma in qualsiasi caso ho trovato molto originale il modo in cui ti sei approcciata alla questione: Giacinto è uno studente d'arte talentuosissimo e perso nel suo mondo (un mondo abitato da un volto che ricorre continuamente nei suoi pensieri e prende vita nei suoi disegni), mentre Apollo è un altrettanto talentuoso studente di medicina (scelta forse obbligata, visto che è anche il dio della medicina). Mi è piaciuto molto il modo in cui li hai descritti entrambi (e scusami se ti sembrerò fissata, ma mi è parso di rivedere Elio e Oliver nei tuoi protagonisti... e, d'altra parte, i rimandi alla mitologia sono talmente tanti in "Chiamami col tuo nome" che anche quello di Apollo e Giacinto è incluso nell'elenco). L'incontro tra i due è stato di una tenerezza disarmante ma allo stesso tempo molto naturale, come accade alle anime che già da tempo sono destinate ad incontrarsi. Peccato che Artemide ci metta subito lo zampino!
E' stato un piacere leggere questo primo capitolo, il tuo stile è sempre ricco e scorrevole e scivola davanti agli occhi come un sorso d'acqua fresca. Non vedo l'ora di leggere il prossimo aggiornamento :)
A presto!
Baci :*

padme