Ciao di nuovo Persej!
Mi spiace di non essere passato prima a recensire il secondo capitolo di questa storia, ma ho continuato a procastinare finché oggi nella noia di una lezione di “Teoria e storia della retorica” non mi sono accorto che avevi nuovamente aggiornato con il terzo capitolo; trovo sia un po’ un peccato che le tue storie rimangano senza recensioni, anche perché ripeto: secondo me possiedi del talento, quindi mi accingo a lasciare un commento agli ultimi due capitoli.
Capitolo 2: in realtà non ho troppo da dire su questo capitolo, d’altronde tu stessa hai ammesso che non succede granché, non che sia un male; anzi non preoccuparti, anche se si tratta di uno stile nuovo per te devo dire che te la cavi piuttosto bene con i capitoli “introspettivi”. Mi é piaciuto il modo in cui racconti di come Meyer abbia rinunciato al suo sogno di vincere la Lega Pokémon per dover cominciare a lavorare, anche se ne é stato per lo piú costretto, purtroppo alcune volte veniamo a scoprire che certi sogni non sono fatti per noi, ma l’importante é non demoralizzarsi e trovarne di nuovi. Il suo senso di inadeguatezza nel trovarsi nelle vicinanze di allenatori cosí capaci. Mi é piaciuto anche il come hai descritto i suoi crescenti dubbi in ambito sessuale, sul serio Meyer, dopo aver passato cosí tanto tempo ad osservare il fisico di un uomo, un paio di domande me le farei, ma d’altronde stiamo parlando di Platan ...
A proposito, dato che nelle tue storie niente viene lasciato al caso, l’assistente con cui il professore di bacia a fine capitolo é per caso Sopgie? Non ho ancora visto la serie animata di X e Y, ma so che sono abbastanza popolari come ship.
Capitolo 3: questo capitolo invece mi é piaciuto molto di piú, finalmente facciamo la conoscenza dell’ex moglie di Meyer, Aura, mentre comincia a delinearsi anche il nostro protagonista. Per certi versi mi ricorda un po’ Homer Simpson, un padre lavoratore, che ce la mette tutta per essere sempre presente per la moglie e i figli, anche se certe volte purtroppo non ci riesce, anche la relazione con la moglie mi ha un po’ ricordato quella tra Homer e Marge, e poi diciamocelo nella realtá quei due si sarebbero lasciati da un pezzo.
Fantastico il modo in cui descrivi l’indecisione di Meyer, il suo dispiacere nell’essere stato un padre assente; magistrale il modo in passaggio in cui racconti della fine del suo rapporto con Aura, purtroppo delle volte ci si accorge tardi di non amare piú qualcuno, e nemmeno l’arrivo di un figlio puó cambiare le cose, a volte va cosí.
Deliziosa infine la scena in cui Lem inizia a cantare preso dalla gioia di aver visto il padre, e anche il suo inchino finale.
Sono curioso di vedere come si evolverá la situazione, chissá poi se Clem in un prossimo futuro verrá a sapere della sua condizione di figlia riparatrice, chissà come potrebbe reagire.
Ancora i miei piú sentiti complimenti, ci vediamo al prossimo capitolo.
Booya! |