Recensioni per
Fear the Fever
di padme83

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/05/20, ore 15:16

Ciao!
 
Con grande piacere proseguo con questa serie – mi hai stregata, questa storia ne è stata la conferma, non avevo mai davvero pensato di imbarcarmi in un viaggio tra le menti di Gellert e Albus, eppure eccoci qui.
In realtà ho riletto questa storia un paio di volte, non ero certa di essere in grado di scriverti qualcosa di sensato e all’altezza fino in fondo, ma insomma, ci provo!

Mi pare di avertelo già detto, ad ogni modo avevo davvero apprezzato tantissimo l’esame che avevi fatto dei due personaggi singoli e della natura del loro rapporto nelle note a “Meet me after the dark”, non solo avevi fatto un’indagine accuratissima di loro, ma soprattutto eri riuscita a metterla in scena nel racconto seguendo la vicenda dagli occhi di Silente. Ma “parlare” tramite Silente (tra l’altro mi pare avessi usato la terza persona, se non vado errando, mantenendo quindi una sorta di “distacco” tra narratore e personaggio, pur adottando il suo punto di vista) è una faccenda sicuramente più facile – si fa per modo di dire, considerato della mente geniale di cui stiamo parlando, ma spero si capisca il senso di ciò che intendo – che dare voce in prima persona a Gellert. E tu sei riuscita a farlo non bene, non benissimo, di più: ne hai offerto uno spaccato potente e tremendamente realistico. E soprattutto hai giostrato benissimo la messa in scena della vera natura di quel che prova per Albus: questa ossessione morbosa ed esclusiva, sbagliatissima, nonostante, come ben dici, il sentimento ci sia realmente. Sei davvero riuscita a dare voce a questo sentimento in tutta la sua cruda e sbagliata realtà e a far parlare un Grindelwald ragazzo con una voce che era proprio la sua. Tutti i pensieri sul liberarsi di Ariana, la zia, qualsiasi cosa si frapponga tra lui e Albus, erano perfetti. Quindi, davvero, complimenti, perché credo sia il componente della coppia più difficile da mettere in scena, ma l'hai fatto benissimo. Non che con Silente ci fossi riuscita meno (anzi, ti dirò, preferendolo tra i due come personaggio, personalmente mi aveva fatto impazzire come l’avevi presentato), però a mio parere qui la sfida era ancora più ardua. E a proposito delle differenze tra i due, ho trovato che, diversamente dalla storia che vedeva “protagonista” Albus e prevaleva il lato amoroso e forse più di connessione “intellettiva” della coppia, qui prevalesse la dimensione passionale e carnale dei due (spero di non dire cavolate e aver frainteso).
Come l’altra volta ho amato lo stile: è poetico – e, ehm, mi manda in visibilio accorgermi delle citazioni che inserisci tanto bene nel testo: non sono mai a caso, sono sempre tutte stupende (la canzone di Vecchioni è una meraviglia, mi stavo quasi commuovendo nel ritrovarla tanto ben usata) e le sai inserire con tale naturalezza da sembrare create su misura –, evocativo e raffinato.
 
Insomma, credo di aver lasciato una recensione che non rende minimamente giustizia alla tua storia, spero però che si sia capito quanto l’abbia apprezzata. Ancora davvero tantissimi complimenti, li meriti tutti!
 
Alla prossima,
Maqry

Recensore Master
27/03/20, ore 23:23

Ciao!
Tenendo fede ai miei buoni propositi, sono ancora qui, cercando di recuperare in ordine i tasselli di questa serie.
E di nuovo, dopo averti letta resto quasi a corto di parole, ché mi sembra che i tuoi scritti riescano a dire così tanto - a dire tutto - e a farlo in maniera così completa che aggiungere considerazioni non farebbe altro che togliere, invece di aggiungere.

In ogni caso, ho davvero apprezzato molto anche questo focus su Gellert: trovo che tu sia stata in grado di cogliere davvero la sua essenza, rappresentandolo in maniera molto realistica e precisa, pur con le giuste declinazioni date dalla giovane età.
La sua brama, il suo desiderio smodato e ossessivo che lo porta potenzialmente a passare sopra a tutto e tutti è vivido, e ho particolarmente apprezzato questi rimandi al destino a cui andrà incontro.
E l'astio nei confronti di ciò che rappresenta un ostacolo per il raggiungimento della sua soddisfazione, per Aberforth che non può "togliere dai piedi" Ariana, e per Albus che ancora si lega ad altro, e antepone altri al loro rapporto, è rappresentato in modo così vivido che mi ha quasi inquietato, sapendo il peso che avrà.
Di nuovo, apprezzo moltissimo anche come stai caratterizzando Albus, e il suo voltarsi dall'altra parte per non vedere ciò che di Gellert sicuramente avverte (o non si impegnerebbe tanto per tenerlo lontano da Ariana) ma che non vuole vedere.
La seconda parte della storia ha una carica erotica che emerge in maniera vividissima, senza mai essere volgare, ma riusciendo comunque a risultare reale, umana, fatta sì di una connessione mentale e spirituale quasi incredibile, ma fatta anche di corpi sudati e di piacere e di umanità puramente carnale. Davvero, sei stata bravissima a tratteggiare questo momento.

Il tuo stile, tanto curato e poetico, capace di una commistione di citazioni che vengono esaltate dal testo e vanno ad esaltare le tue immagini è sempre qualcosa di unico e piacevolissimo: quando leggo cose del genere, mi dimentico completamente di trovarmi su una piattaforma amatoriale.

Come sempre ho la sensazione di averti lasciato un parere molto confusio, ma spero almeno che il mio apprezzamento sia arrivato in modo chiaro.

Un abbraccio, e a presto!

Recensore Master
12/08/19, ore 23:30

Bella storia. Grindewald non ha riscatto - ci mostri i pensieri di uno stronzetto adolescente, che, con tutto l'egoismo dell'età e anche qualcosa di più, se ne frega di tutti tranne che di uno, per cui vorrebbe essere l'unico interesse. Amore esclusivo e molto passionale.
Di Albus non sappiamo, qui, ma direi che si presta molto volentieri, almeno dal punto di vista fisico. E' strano immaginarlo giovane.
Si capisce che è una coppia che ti piace e su cui hai ragionato.
Credo che tutti e due siano stati colpevoli della morte di Ariana e che tutti e due ne sarebbero stati sollevati, sotto sotto, se fosse avvenuta in altro modo. Ma poi ognuno dei due deve avere reagito diversamente all'accaduto, per qualcuno solo un intoppo momentaneo, per l' altro qualcosa di doloroso che costringe ad un cambiamento, forse per una espiazione.
Quando Dumbledore guarda nello specchio del desiderio dice di vedere dei calzini. Non sappiamo se sia vero - Dumbledore che apparentemente non dice mai bugie, è di fatto molto riservato e narra solo il minimo che serve.

E' una bella one shot, il linguaggio è elegante (come sempre) e piuttosto ricercato .)

Recensore Master
16/04/19, ore 12:12

Ciao! Mi sono accorta che questa storia non l'avevo ancora letta e così ho pensato di mettermi in pari con questa prima di passare pian piano alle altre. Ho letto nelle note che hai scritto questa storia prima di vedere il film, perciò non eri sicura di come avresti reso Albus e Gellert... beh, non credo che il film ti abbia aiutato più di tanto, visto che loro due ragazzi appaiono per forse due minuti scarsi, perciò, come spesso ti ho scritto, tu li hai fatti completamente tuoi e hai donato loro un passato d'amore e tenerezza che non potranno mai dimenticare.
In questa ff, rispetto alle storie della raccolta a cui mi ero tanto affezionata, il rapporto tra Albus e Gellert sembra meno amoroso e più passionale (non so se mi spiego bene!). Gellert appare, sì, possessivo e ossessionato da Albus, lo vuole tutto per sé, vorrebbe distruggere il resto del mondo e in particolare la famiglia di Albus che, secondo lui, lo ostacola e li divide. E' verosimile che in un personaggio complesso e contraddittorio come Gellert possano coesistere amore e ossessione: in questa storia i due sono comunque influenzati dal mondo esterno, dai loro doveri, e questo Gellert non lo tollera, vuole Albus solo per sé e non accetta che niente e nessuno li separi. Nelle storie in cui possono vivere una parentesi tutta per loro, invece, Gellert non deve temere una separazione a breve termine e, se pure a volte sembra avere presentimenti negativi, tuttavia può anche liberare la parte di sé in cui domina il sentimento per Albus, l'amore e non solo il desiderio. Io credo che in lui questi due sentimenti convivano e non è detto che Gellert non sappia amare anche in modo più romantico e tenero, soprattutto visto quanto tiene a Albus... però per farlo ha bisogno di essere lontano da tutto e tutti, in una bolla tutta per loro due, come era nelle tue ff.
Purtroppo sembra che Gellert non sia in grado di gestire i suoi sentimenti e la sua passione nel mondo "reale" e sta proprio qui il dramma e il motivo per cui questa coppia, alla fine, dovrà separarsi tragicamente. Ma è qualcosa di forte, violento, passionale e distruttivo che, in genere, non fa parte delle storie che scrivo o leggo e per questo è così affascinante per me, è qualcosa di nuovo e sono sempre curiosa di leggere che cos'altro accadrà a questa coppia!
Complimenti per il turbine di emozioni che riesci a trasmettere e a come i pensieri e i sentimenti di Gellert sono analizzati, descritti e fatti "sentire" al lettore.
A presto con un'altra delle tue storie!
Abby

Recensore Master
11/01/19, ore 14:25

Eccomi qua ! Non sono un fan della Grindelore, ma dovevo assolutamente vedere cos’eri riuscita a tirar fuori da questo antagonista macchiavellico.
Nell’ultimo film di Animali Fantastici, Johnny Depp aveva occupato il film con un carisma che mancava alla sua recitazione da anni.
Il suo Grindelwald non ha la caratteristica teatralità di Voldemort ma un’aria grave e violenta da killer (anche quando non fa niente) e del resto incute un timore che non è quello di Voldemort (costruito da diversi libri e film in cui la sua minacciosa influenza è montata da una storia tetra) ma tutto frutto della presenza del suo attore.
Non è quel che sappiamo di lui a renderlo grande, ma come ci appare e come si presenta. Grindelwald è un dittatore in divenire, spietato e dotato di una calma che lo rende un macigno al centro di ogni scena.
Seducente, convincente, dotato di grande carisma e abilissimo con le parole, Grindelwald è l'incarnazione della pericolosità del male: si presenta affascinante, sembra avere tutte le soluzioni, ma alla fine non fa che manipolare persone ed eventi a proprio vantaggio, come ha fatto con Silente. Perfino il suo presunto desiderio d’amore appare violento e distruttivo, quasi un’ossessione.
Ma in fondo, è per questo che lo amiamo.
In questa one-shot, Grindelwlad offre il perfetto escamotage di questa pazzia collettiva. È colui che fuoriesce dalla società e dalle sue regole.
Non pensa, agisce. Si erge temerario al di sopra del mondo e ride, di una risata malsana.
Il lettore può, almeno in parte, immedesimarsi per tutta la durata del suo delirio interno, merito anche di un ottimo uso delle descrizioni e del suo punto di vista.
Grindelwald vive con lui tutto l’istinto della libertà. Diviene egli stesso un cane rabbioso che ringhia ai cancelli del sistema. E Albus è l’osso che non vuole lasciar andare, non tanto per un sentimento d’amore represso quanto, piuttosto, per uno di gelosia portato all’estremo.

Recensore Master
10/01/19, ore 15:54

Ciao, allora... tra le tue one shot su Gellert e Albus mi mancava proprio questa e me ne sono resa conto mentre le sfogliavo (tralasciamo che mi sono confusa e stavo per rileggere "Meet me..." XD). Sono felice d'averla recuperata perché è davvero stupenda e mostruosamente IC, se mi passi il termine "mostruoso" riferito ai personaggi.

Sostanzialmente si tratta di due flash consequenziali, non mi sento di definirla una sola one shot vera e propria, perché appunto alla metà è spezzata e poi perché hanno due toni diversi e se non completamente, almeno in parte delle differenze ci sono. O, almeno, io l'ho percepita in questa maniera e tu magari avevi pensato tutt'altro quando l'hai scritta. La prima è molto incentrata su ciò che c'è nella testa di Gellert, molto più introspettiva e dai toni molto più cupi. Ci permetti di capire per davvero quanto distorto e ossessivo sia il suo amore per Albus. Un amore di certo malsano e non positivo, che lui vive come una proprietà esclusiva. Inquietanti sono i pensieri che fa su Ariana e se da un lato ciò che pensa mostra la sua genialità e il suo pensare fuori dagli schemi, dall'altra parte invece si mostra spietato e senza scrupoli. La ucciderebbe anche subito, insomma. E questo perché pensa che Albus tentenni così tanto per colpa dei fratelli. Sappiamo che in parte è vero, ma in parte è invece un pensiero limitante. Silente non è soltanto diviso tra la passione per Grindelwald e l'amore per i Abeforth e Ariana, ma è profondamente dibattuto tra il bene e male, tra ciò che vorrebbe e quel che invece sa esser giusto. E questo lo dico a proposito delle tue note finali, io credo che Silente se ne renda conto benissimo. Che sappia chi è per davvero Gellert, Silente non va mai sottovalutato e nemmeno da ragazzo a mio avviso. La verità è che l'ha sempre saputo, io credo, ma che abbia alimentato comunque i propri (e anche quelli di Grindelwald) sentimenti perché ne era affascinato, perché gli piaceva. Penso a Harry quando viene a sapere dell'amicizia tra Silente e Grindelwald ne I doni della morte e a quanto ne rimane deluso, e questo perché Harry l'ha sempre visto come un mago potente, come il suo preside e lo percepiva (con quei suoi occhi che tendono ad addolcire l'animo di chiunque) come un buono. Ma Silente non è mai stato soltanto questo e ha anche sempre ammesso d'essere affascinato dal lato oscuro, dal "male" insomma. Qui si trasmette in un rapporto malsano con Grindelwald e che tu sei stata bravissima nel ritrarre. Penso a tutte le citazioni che ho trovato, i riferimenti ai libri e a quello che si sa di loro. Tutti molto precisi e usati per bene. E contribuiscono a fare della prima parte un gran bel pezzo di scrittura.

La seconda invece mantiene sempre un po' l'anima più oscura presente nella prima, ma l'ossessione di Grindelwald viene secondo me mitigata dalla passione che esplode e che oscura certi pensieri. Gellert si lascia travolgere letteralmente. Si percepisce in lui come una sorta di odio e amore, come se ciò che prova fosse una crasi di entrambi questi sentimenti e lui non riuscisse bene a distinguerli. Diciamo che si lascia andare ad Albus e che, così come ho visto anche in altre storie che li riguardano, chiude gli occhi e si lascia andare senza pensare a nulla. Una passione che hai descritto perfettamente e anche con uno stile davvero ottimo. A questo proposito, ci sono dei passaggi che varrebbe la pena di citare, ma evito di farlo altrimenti finirei con il copiare tutto quanto. Dico soltanto che mi è piaciuta moltissimo anche la parte stilistica e quella più tecnica.

Che dire? Leggerti è davvero sempre un piacere.
Koa

Recensore Veterano
18/12/18, ore 12:08

Ciao, eccomi qui per lo scambio di Boys love.
Lo ammetto, pur amando la saga in tutte le sue sfumature (no, ok, non in tutte... TCC lo lascio fuori, se non ti dispiace) non mi sono mai messa a indagare troppo sul rapporto Silente-Grindelwald, non prima che si iniziasse a parlare di tutta la saga si AF... Sono ben felice di vedere che c'è chi lo ha fatto così bene al posto mio! <3 Se entrare nella testa di Gellert ti è stato difficile fidati, non lo dai a vedere. La prima parte, soprattutto, è magnifica. Il freddo raziocinio con cui parla, il dubitare che Ariana sia solo una maganò, lo sdegno verso Aberforth... è eccellente, assolutamente IC. Amo l'introspezione ma a volte diventa pesante, eccessiva: sono contenta di dirti che non è questo il caso, perché tutta la storia si legge che è una bellezza, scivola sotto gli occhi senza il minimo intoppo. Ho letto questa os davvero volentieri e spero davvero che continuerai a scriverne, perché sei davvero portata per l'introspezione su questa coppia!
A presto
Pally

Recensore Master
11/12/18, ore 15:56

Ciao carissima, che bella questa tua nuova “ossessione”. Come già sai, io non conosco bene i personaggi, perché non sono una grande fan di Harry Potter in generale.
Ciò detto, il modo in cui scrivi di loro mi ci trasporta dentro, che io lo voglia o no, ed è bello riuscire a calarsi così tanto in una storia, da non volerla più lasciare.
Geller si percepisce già che ha qualcosa di sinistro in sé... i pensieri che fa sulla zia e sulla bambina, già fanno intuirne il carattere. Lui è un ragazzo senza troppo scrupoli, sembra che viva di un bisogno malato verso Albus, così come lo hai descritto tu negli atteggiamenti e nell’attesa di lui...
Mi piace questo tuo modo di tratteggiarli, sembra che Albus incarni la luce, la positività e l’Altro tutto l’opposto.
Complimenti per questa breve, ma intensa OS e mi dispiace molto leggere del periodo. Che stai passando.
Sai che io ci sono sempre, se mai avrai voglia di sfogarti.
A presto!
Ladyhawke83

Nuovo recensore
03/12/18, ore 22:21

Ciao, cara!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino. ^^

Allora, momento.
Momento, momento, MOMENTO.
Cosa ho appena letto? Devo ancora riprendermi, ti giuro.
Non so perché, ma questa OS è stata… è stata… niente, non so più esprimermi.
Però davvero, credo – anzi, sono convinta – che sia una tra le OS più belle che io abbia mai letto.

Innanzitutto, come sempre, tantissimi complimenti per lo stile.
Ormai lo sai, sai bene cosa ne penso a riguardo, ma in questo caso devo assolutamente rinnovarti i miei complimenti perché in questa OS ho letto qualcosa in più, nel senso che se nei tuoi precedenti scritti il mio coinvolgimento emotivo era al cento percento, qui arriva almeno al duecento per cento.
Non so cosa sia di preciso questa OS, perché su di me ha avuto un effetto potentissimo.
Sicuramente è magica. Dopotutto, proprio di magia si sta parlando.

Gellert lo hai reso divinamente.
Il suo POV ti è riuscito benissimo e sì, concordo sul fatto che sia un personaggio davvero difficile da gestire, ma lasciatelo dire, hai svolto un ottimo lavoro.
La prima parte è incentrata sull'attesa, l'attesa dell'ossessione che non accenna ad arrivare.
Mi sono sentita snervata – non so se sia italiano corretto, ma prendiamolo per buono [?] – tanto quanto Gellert, avevo i nervi a fior di pelle perché Albus non si palesava mai e sembrava quasi essere sparito nel nulla.
Complimenti per come hai ricreato l'atmosfera, l'ho apprezzata tantissimo.
Inoltre, durante tutto quel lungo momento di attesa, Gellert ha pensato, ha pensato tantissimo.
E mi sono venuti i brividi nel leggere le sue elucubrazioni mentali, perché per lui c'è solo Albus e tutto il resto non conta.
Che sarebbe anche una concezione romantica se solo non disprezzasse così tanto tutto ciò che circonda l'oggetto – la persona – del suo desiderio, basti solo vedere come nella sua mente ha definito ingombranti le figure dei fratelli di Silente.

La seconda parte è stata un'esplosione di passione e lussuria pazzesca.
Il modo in cui cercano di prevalere l'uno sull'altro, il modo in cui le loro labbra si cercano fameliche, quel contatto fisico finalmente ritrovato che brucia la pelle fino ad ustionarla… non ho parole per descrivere quanto tutto questo sia stato passionale e al contempo disperato, perché alla fine entrambi sanno di avere delle ombre ed entrambi sanno che queste, prima o poi, li avvolgeranno completamente.
Eppure continuano a cercarsi e a trovarsi sempre, nonostante tutto.

Cara, che altro dire?
Farti i complimenti per questo scritto è estremamente riduttivo e una notte intera non mi basterebbe per elogiarti a dovere.
Spero solo che questa recensione sia degna di ciò che hai scritto e ti ringrazio per avermi fatta emozionare così tanto.
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
25/11/18, ore 12:05

Ciao,
giusto ieri sono andata a vedere l'ultimo capitolo di Animali Fantastici e mi è piaciuto, nonostante vi siano dei difetti non ignorabili... e... la storia è dominata dalla personalità di Grimdelvad, e il suo rapporto con Silente Albus mi ha alquanto stuzzicato ( sapevo già alcuni gettagli in merito, ma le tue due storie mi hanno fatto venire voglia di approfondire ulteriormente il tutto ).
Sia chiaro non sono espertissima del mondo di HP e Aminali Fantastici ( ho visto giusto i film e i libri non li ricordo avendoli letti moltissimi anni fa ), però la One-Shot mi è piaciuta ( inserita nelle ricordate ) e credo esprima al meglio il rapporto tormentato e passionale tra i due ragazzi ( ai tempi in cui erano studenti immagino? ). La storia è narrata dal punto di vista di Grimdelvad e funziona. Vi è un misto di tutto; ossessione, amore ( dove stesso il confine tra le due è molto labile ), l'attesa e la passione che sfocia nel finale come un fiume in piena. Nel testo non ho riscotrato errori e le due parti sono gestiste bene senza dilungarsi inutilmente ma esprimendo l'essenziale.
Non posso che rinnovarti i componenti

Stasera passerò dall'altra tua Gellert x Albus

Elgas

Recensore Master
22/11/18, ore 11:17

Ciao <3 sono qui per lo scambio dal gruppo Boys love.
Che dire... ho letto questa OS tutta d'un fiato.

Non era necessario spiegare nelle note che il loro non fosse un amore sano: avevi scritto tutto così bene attraverso il flusso di pensieri del caro Gellert che era palese non fosse un amore romantico! Sei stata veramente bravissima, poiché non è facile gestire un villain del genere e trasformarlo in qualcosa di più umano, almeno in parte. Quel "Non trattenerti, pensai, raccogliendo i suoi sospiri. Lascia che ti divori. Lascia che ti consumi." è veramente l'emblema di quanto ti dicevo.

Sebbene non ami la prima persona, ti faccio i miei complimenti poiché trovo tu sia stata perfetta nel gestire entrambi i personaggi e le loro introspezioni: hai descritto la bramosia di Gellert e la distrazione di Albus, aggiunto un pizzico di malinconia e anche un bel po' di egoismo. Del resto, la loro storia è canonicamente angst: si amano in qualche modo, ma Silente farà rinchiudere Gellert poiché la sua moralità è più alta della sete di potere e, ahimé, ha dovuto mettere da parte i sentimenti per il vero "bene superiore".

Ti lascio i miei complimenti <3

Recensore Master
21/11/18, ore 17:53

Carissima Padme,
come dici tu non c'è niente di bello nell'essere ossessionati da qualcosa, e questa storia ne è la prova lampante, specie se raccontata con una prima persona che non lascia spazio all'immaginazione,che non blocca pensieri cupi, che non ferma sul nascere intenzioni troppo crudeli e estreme che attraversano la mente di Gellert.
Un'ossessione che trova fastidioso tutto il resto, dal russare di una zia che occupa lo stesso spazio vitale, fino al pensiero più oscuro di una famiglia apprensiva che blocca sul nascere i sogni e le speranze che ha creato con Albus e che pare non poter coronare per questo motivo.

Leggere di Gellert che, pur di avere Albus con se e non doversene separare mai, è pronto a liberarsi di Ariana ed è assurdo e così realistico che la sua mente vaghi lungo pensieri che ricercano una soluzione (rimpiangere la presenza di Aberforth solo perché così avrebbe potuto lui, dedicarsi alla sorella... e lasciare che Albus potesse spiccare il volo con lui... come se davvero, ad Albus, basti questo per dimenticarsi della sua famiglia e abbandonarla per sempre...); una soluzione che non chiede ad Albus alcun parere a riguardo. una soluzione che egoisticamente permette a lui di ottenere quello che vuole e basta, come una malattia insinuata nella mente, come un virus che infila nella testa le peggiori convinzioni, senza nemmeno un briciolo di buonsenso ed è qui che ho capito che il titolo è azzeccato tanto quanto questa caratterizzazione ossessiva, che calza così bene.

Albus non sembra da meno, ma pare non avere la stessa febbre di Gellert. Lui ha conservato del buonsenso, dell'amore ancora verso altre persone, la quale sono il muro che probabilmente sempre li dividerà. il muro che per sempre renderà Albus un uomo che si redime quando è necessario, e Gellert un uomo che si è sentito abbandonato e si è visto voltare le spalle per gli altri.
Qui è tutto diverso, qui subentrano le novità delle emozioni e il desiderio fresco di due giovani, che si desiderano ardentemenete, che si lasciano addosso segni, morsi, lividi, come se fossero marchi, timbri di apprtenenza, e la passione annebbia la mente, ma se è permeata dalla pazzia, finisce per ferire.
E, nel finale, malgrado lo slancio di erotismo e quei baci umidi che mi hanno letteralmente fatta avvampare (perché sì... a volte non serve un capitolo intero per trasmettere la passione e la carica erotica di una scena. Serve capacità e tu, anche in questo, dimostri di esserne in grado come poche persone ci riescono... e non sai... no, tu non lo sai... quanto mi hai fatto alzare la pressione), c'è qualcosa di malinconico nell'aria, ed è la consapevolezza che questa forte ossessione è solo un motivo di distruzione. E' qualcosa che adesso è gestibile,ma che col tempo tenderà a sgretolare tutto, a rovinare qualcosa di bello che si stava creando.
Perché quando due persone iniziano a provare qualcosa di simile, ma questo sentimento prende poi strade diverse, le basi si piegano, e tutto crolla.

È davvero decadente il fatto che, anche se hai scelto di chiudere il capitolo con sorrisi maliziosi e carni calde, ci sia lo strascico di ciò che verrà dopo. Hai aperto la storia con la dimostrazione vera di cosa sta diventando Gellert, di cosa desidera possa accadere per avere Albus, cose brutte, cose irreparabili... che portano poi ad un incontro segreto tra le coperte, che però lascia quel senso di paura per le conseguenze che ne saranno.

Pura perfezione, di una storia breve ma intensa che racconta in maniera impeccabile che cosa significa vivere su un filo fragile che divide pazzia da sanità mentale... raccontato dal punto di vista di chi è in bilico!
Tesoro io boh... se già li shippavo con ardore, ora li amo davvero e non ho ancora visto il secondo film (E NON SO COME HO FATTO AD EVITARE GLI SPOILER XDDD temo che presto mi arriverà una tranvata pazzesca, per questo devo sbrigarmi a vederlo ç_ç).
Li hai resi vivi, con un'identità forte; la rappresentazione di un amore adolescenziale che sboccia, ma che è destinato a pungere con le sue spine.
Quanta decadenza, la adoro!
Non so che altro dire, sono estasiata.
Miry

Recensore Master
20/11/18, ore 21:24

Posso costruirti una statua? Una bella intendo, una statua ENORME! 
Posso prostrarmi e ripetere da qui fino all’eternità quanto abbia amato la tua storia e quanto mi abbia fatto impazzire? Sei geniale, sei geniale, sei geniale! 
Mi hai lasciato senza parole e con tanti brividi in corpo, sono davvero... wow. 
La storia vola tra le preferite e le tue storie le seguirò con ancora più attenzione, vai tra gli autori preferiti. Avevo molto apprezzato le tue storie scritte nella raccolta “Mistery of Love” e mi mancherebbe ancora l'ultima da leggere, ma oggi non ho resistito e mi sono buttata sul tuo ultimo capolavoro. Ti ho sempre detto che ti reputo molto molto brava, ma in questo caso mi hai aperto il cuore in due, forse perché anche conosco il fandom quindi la risonanza mi è arrivata molto molto più forte. Tu rimani bravissima in ogni tua storia che ho letto finora ma se mi scrivi di Gellert ed Albus da giovani... in questo modo, con questa potenza. Cioè, io ti dichiaro amore eterno, mi avvinghio alla tua gamba e non ti lascio più! 
Va bene, credo che dovrei provare a calmarmi. Ma come si fa con una storia del genere? E pensare che l’hai scritta prima dell’uscita del film. Non oso immaginare quali capolavori ora scriverai *_* ho visto che ne hai un’altra su di loro, la leggerò al più presto. E spero scriverai ancora e ancora e ancora su di loro *_* 
Sei entrata magnificamente nella testa di Grindelwald. Hai reso le sue peculiarità, lo hai reso talmente vero che sono rimasta ammaliata, incatenata, rapita dall’inizio alla fine. 
Sarà amore, ma è un amore ossessivo. Lo rendi benissimo con questi climax, con lui che vuole, pretende, Albus cuore corpo e anima e poi cita le ossa, il sangue. Ci mostri l’altro lato della medaglia, mostri come sotto la superficie, a pelo d’acqua, si nasconda un’anima oscura in Gellert, un’anima bramosa oltre ogni limite. Albus cede a lui, lo vuole, si libera solo con Gellert. Lui vorrebbe sentirselo dire, vuole le parole e vuole i fatti, non molto velatamente ammette che lo vorrebbe schiavo della loro passione, vuole essere il suo tutto. Lo immagino Gellert a struggersi d’amore, ad aspettare Albus, a maledirlo e poi a prenderlo così rudemente. 
C'è un erotismo in questa storia che permea ogni singola parola e la parte finale mi ha stesa. MI HA DISTRUTTA e mi fa pregarare e sperare di averne ancora, di averne sempre di più. Sono diventata dipendente, molto. Mi capita raramente di appassionarmi talmente tanto, un plauso a te perché sei stata meravigliosa e perché la cura del tuo linguaggio, oltre il magnifico lavoro psicologico, non si trovano spesso e sono un dono raro e prezioso da custodire vicino al cuore. 
Grazie mille per questo regalo e complimenti :) 
A presto! 

Recensore Master
19/11/18, ore 18:12

Io sono senza parole.
Questa storia è qualcosa di stupendo, motivo per cui andrà SUBITO tra le mie preferite. E' bela, basta, senza sé e senza ma. Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione che hai dato al giovane Gellert, di cui praticamente si sa poco. Me lo sono immaginata benissimo a struggersi, a pensare ad Albus. Il modo, l'ardore, l'ossessione nei suoi confronti è qualcosa di passionale, di dolce, perché come hai specificato anche tu, non è solo ossessione, c'è un vero sentimento che li lega, ed è vero, in seguito ne hai dato prova. La sua pazienza di vederlo ha fatto fremere anche a me, e penso proprio che con la sua introspezione hai fatto un lavoro più che egregio. La seconda parte è praticamente fuoco che divampa, è passione che esplode, è un sentimento che viene fuori senza barriere. Ma la cosa più bella penso sia stato vedere Albus attraverso gli occhi di Gellert: le descrizioni che hai fatto sono semplicemente stupende, pura poesia, mi hanno fatto rabbrividire. La passione che li lega nei loro dolci è bella, c'è sia il lato tenero che il lato erotico, e alla frase "Gli appartenevo. Mi apparteneva." ho detto SI. Perché è sì, vero. Questo significa appartenersi nel corpo, nel cuore, nell'anima e nella mente. Significa essere una cosa sola. Gellert sembra così debole, così inerme, mostra la sua parte più umana e fragile, e questa cosa mi piace da morire. Non so se ho reso bene l'idea di quanto abbia apprezzato, ma posso assicurarti che... TANTO.
Tantissimi complimenti, sono incantata **

~ Nao

Recensore Junior
18/11/18, ore 17:22

Orbene, sono tornata!
Che dove ci sono Albus e Gellert ci sono pure io ormai.
"Carne ossa e sangue" mi ha fatta saltare sulla sedia perché sono gli ingredienti della pozione della resurrezione di Voldemort.
Poi mi è piaciuta l'idea di un Albus decisamente sfrontato che si intrufola in casa della vicina senza bussare e si infila nel letto di Gellert come un amante d'altri tempi.
E poi, al solito ma mai abbastanza, mi è piaciuta la tua caratterizzazione di Gellert: delirante e megalomane che viene il dubbio che si sia letto qualcosa di Nietzche (l'Alfa e l'Omega, eh? modesto il ragazzo...), eppure che prova un sentimento fortissimo per Albus.
Un sentimento morboso e possessivo, ma vero e travolgente, che fa paura allo stesso Gellert che non è abituato ad ammirare qualcun altro a parte sé stesso.
La cosa che mi piace di più sono gli scatti di vera e propria ferocia che si intravedono nel suo carattere, dai pensieri sprezzanti sulla povera prozia al disprezzo vero e proprio per Ariana ed Aberforth.
Infine loro due insieme sono bellissimi.
Il punto di vista di Gellert, fatto di passioni estreme, è bellissimo.
Alla fine la tua storia brucia. Proprio come questi due.

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