Recensioni per
In bilico ( la versione di Oscar)
di Lucciola 67

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
28/11/18, ore 12:15

Una faticaccia starti dietro!
Sei una scrittrice prolifica davvero!
Eccolo il povero panettiere appeso al lampione!
Esattamente un lampione!

Capitolo 4 di If Antigone senza Edipo:
“E’ successo il ventidue…” – diceva uno dei due soldati – “Non abbiamo fatto a tempo a fermarli quei dannati!”.
L’espressione era seria…
“Dove?” – chiese Bernard.
“Uno, un certo Foulon, l’hanno preso a Viry mentre tentava di fuggire e l’hanno portato a Parigi… a Place de Greve**…”.
Il soldaccio pareva averne viste tante ma fu inevitabile soffermarsi sul particolare raccapricciante dell’esecuzione.
“Foulon…dicono ne avesse combinate…s’accaparrava la farina…affamava i contadini…ma l’accusa più grave sarebbe stata quella d’aver detto che al popolo che ha fame bisognasse dar da mangiare del fieno…”.
Rosalie fu costretta a prendere di nuovo la mano del marito, la strinse, che non c’era verso di mandarle giù certe visioni.
“Per farla breve quelli l’hanno appeso ad un lampione! Un altro lampione! Poi gli hanno mozzato la testa e gli hanno aperto la bocca a forza e tra i denti ci hanno messo del fieno!”.

Allora secondo le mie fonti, indicate nel fondo del capitolo, l’episodio era noto alle cronache dei tempi (“Donne della Rivoluzione”, dalle Storie di A. Lamartine, G. Michelet, L. Blanc, Rizzoli 1931, un volumone che mi sono ritrovata in casa, una miniera di informazioni che però giustamente ho dovuto citare perché il fornaio appeso al lampione – perdona il gioco di parole – non è farina del mio sacco).
Proprio da questo volume però ho appreso che prima del 14 luglio 1789 i parigini si lamentavano assai, sfondavano vetrine, rubavano il pane, “rovesciavano carrozze”, ma non avevano mai tentato “d’appendere fornai ai lampioni”.
Nel bene e nel male i fornai procuravano il pane ed erano abbastanza rispettati.
Solo dopo il 14 luglio la rabbia sale al punto che la folla inizia a prendersela con loro.
E solo dopo il 14 luglio il prezzo del pane era salito alle stelle (forse anche prima di questo non ne sono sicura).
So per certo che fu Maximilien Robespierre ad imporre un calmiere che però generò effetti contrari, ossia i fornai si tenevano la farina per darla solo a quelli che gliela pagavano di più.
Non ho capito se la tua storia è ambientata prima o dopo il 14 e se è ambientata prima hai notizia di questa situazione anche prima del 14 luglio?
Magari mi dici qual è la fonte così mi aggiorno?
Grazie mille!

Il bimbo caduto nella Senna. Ti sei nuovamente ricordata di Paris!
Ma è quando Oscar cade appunto nella Senna, al capitolo 24 La Seine Riviere dopo che le hanno sparato?
Oppure quando il becchino della Basse Geole racconta ad Oscar e André dei bambini ripescati dalla Senna?
Capitolo 19 di Paris: Il delitto perfetto.

I poveri di Parigi che non avevano soldi per esser seppelliti venivano ingoiati dalla città e finivano per diventare il pasto di maiali e …
L’uomo si diresse verso due tavoli.
Sotto le lenzuola sporche e grigie s’intravedevano chiaramente due corpicini coperti.
L’uomo sollevò il primo e Oscar ebbe un tuffo al cuore…
Non era Mòse…non era la piccola Mimose…
Era comunque una bambina bellissima con il viso coperto parzialmente di fango ormai asciutto.
“L’hanno ripescata l’altra mattina dalla Senna. Ma nessuno è ancora venuto a reclamare il corpo…mi vien da pensare che in realtà ce l’abbiano buttata!”.
Il cinismo dell’uomo aveva raggiunto il limite.

Anche questa immagine posso assicurarti ha una valenza personale fortissima: sarò lieta di parlarne con te ma assolutamente in privato se vorrai.

Oscar che si ritrova in bilico tra “essere ed apparire” è una visione molto bella: anche in Un Insolito Cupido mi ero spinta a spiegare che “essere è essere percepiti” ossia ciascuno di noi “è” così come “è percepito” ossia “appare” agli altri.
Ed è vero che una volta conosciuto l’amore Oscar muta “aspetto”, da comadante algido e fiero e freddo, diviene una donna, sempre fiera certo ma diversa.
E’ una metamorfosi che conosco. L’ho utilizzata spesso nelle mie storie.

Passo alla recensione stilistica della storia.
Molto bella la “duplice visione” della stessa scena, dal punto di vista di Oscar e da quello di André.
Anche a me è accaduto spesso di “replicare” le scene e le parole in questo modo.
I primi due capitoli di Paris (Rimpianti e Rimorsi) narrano dal punto di vista di Oscar prima e poi di André, la famosa scena della 28.

A parte questo è molto intenso il tuo accenno ad André “In bilico” senza l’appoggio di Oscar e che poi, con la stretta della sua mano, riesce a non cadere.
E’ un’immagine delicata e fortissima al tempo stesso.
E ti invito davvero a continuare a scovare nelle tue capacità la strada per coltivare questi spunti: hai molta fantasia (lo dico con il cuore, sono sincera, come lo sono stata finora) e secondo me basterebbe un poco di coraggio in più e davvero le tue storie diventerebbero originali ed intense.

Ho solo un appunto: il cappello della storia è denso e complesso, mentre avrei concesso tre o quattro righe in più (poche perché giustamente si deve lasciare al lettore immaginare cosa accadrà dopo) alla visione finale.
Nel bene o nel male Oscar e André attraggono sempre l’attenzione.

Chiarisco per gentilezza che non mi diverto a scrivere questo tipo di recensioni.
Solo davvero lusingata che le mie storie abbiano lasciato un segno così profondo nell’immaginazione al punto da “orientare” le scelte stilistiche di altre storie.
Tra l’altro sono anche un poco sorpresa perché, di fatto, Paris, If, e poi Un insolito Cupido, non mi pareva avessero avuto poi così tanta fortuna.
Sono storie che, nel bene e nel male, sul fandom, valgono come il due di picche a briscola.
If venne definita addirittura un “polpettone” all’epoca ed io accusata di aver “violentato” la storia di Oscar e di André.
Tutto legittimo.

Ma la stesura di queste storie, seppur per divertimento, mi è costata fatica.
Ho sempre affermato che una volta pubblicate le storie non appartengono più all’autore ma diventano di dominio collettivo. Ma credo sia giusto che le scelte che sono state fatte in esse (personaggi, stile narrativo, introspezione, particolari storici, nomi ecc.) meritino un minimo di rispetto da parte del pubblico e di riconoscimento da parte di chi abbia in animo di “ricalcarne” i passi.
Tutto qui

Grazie
Capo Rouge