Brividi. Ho letteralmente i brividi. In questo caso ti concentri sul punto di vista di Sherlock, nell'obitorio di Culverton Smith. Siamo rimasti tutti a bocca aperta davanti al comportamento di John, ma tu hai voluto mettere in mostra qualcosa di diverso. Non ti sei concentrata sul dolore provocato dai pugni, ma su qualcosa che ipoteticamente è accaduto dopo. John si trasforma di nuovo nel dottor Jeckyll relegando la sua rabbia in un angolo e si prende cura di Sherlock, cercando di riparare ai danni che ha provocato.
Mi è piaciuto molto questo percorso alla scoperta di tre momenti tra i John e Sherlock. La tua scrittura è molto accattivante e sono sicura che presto leggerò altro di tuo perchè mi piace il modo in cui descrivi gli eventi dosando bene angst e dolcezza.
Spero a presto :)

Anche questa drabble è molto bella: in poche righe riesci a rendere molto bene un'emozione fortissima ed è sempre ammirevole.

Sherlock in questa scena muove davvero a compassione. Mi verrebbe da azzardare il paragone con una vittima di violenza che non riesce a non perdonare il suo aguzzino.
Forse perché si sente addosso la responsabilità della rabbia di John e crede di meritare di essere trattato come un sacco da boxe umano, quindi accetta i pugni e le carezze allo stesso modo.

Beh, davvero complimenti. Molto brava!

Alla prossima ^^

quanto dolore in così poche righe.
non so se avrei perdonato così velocemente come ha fatto Sherlock, credo lo abbia perdonato così velocemente perché si senta sempre in colpa di tutto il dolore causato a John con la sua finta morte. lo rifarebbe, probabilmente, per salvarlo, se fosse ancora l'unica opzione lo farebbe ancora nonostante il male causato, perché farebbe tutto per tenere al sicuro John. Ma lo ha distrutto con quella scelta, lo ha fatto anche quando, nonostante Mary gli avesse sparato e lo avesse ucciso, lui ha spinto John da lei, convinto che questa era la cosa migliore per l a felicità di John, poi ha promesso di tenerla al sicuro e nonostante per questo avesse ucciso un uomo, alla fine non era riuscito a mantenere la promessa fatta a John. si sente in colpa per così tante cose che credo sia per questo che lo perdoni.
Quanto al pestaggio di John, ho sempre detto che non lo giustifico ma che lo capisco, capisco il dolore, la rabbia che annebbia la razionalità, le emozioni represse che escono prepotenti, lo capisco. e non credo né che fosse posseduto, né che Eurus gli abbia fatto il lavaggio del cervello. credo solo che quella parte di lui sepolta in fondo al cuore ed incatenata e repressa per anni sia solo scappata ed abbia fatto sentire la sua voce per poi ritornare nella sua prigione.
davvero molto bella ed intensa, alla prossima, tesoro.😘😘😘

Sono tre giorni che ho letto, e sono stata abbastanza sconvolta, devo dire
non potevi fare meglio con quel prompt, davvero, e nel contempo mi ferisce che Sherlock perdoni così immediatamente
credo che qui John - il tuo John di questa raccolta - sia stato davvero "posseduto"; qualcuno sostiene che in realtà ci fosse il lavaggio del cervello della psicologa/Eurus dietro quella violenza... diciamo che se c'è stato un mostro di mezzo si può pensare a quello
che angst, ragazza! :((((
ma è scritta molto bene, sì
baci confortanti,
Setsy

Orco. Effettivamente è ciò che è sembrato John in quella orribile scena di TLD. Un mostro obnubilato da una rabbia inumana, un essere violento fatto di dolore e rancore. Ma non è così che è fatto John, e tu l'hai capito, come lo ha capito Sherlock. Il buon dottore doveva tornare, era giusto che tornasse, per prendersi cura dell'uomo che è tutta la sua vita.
Bella. Sofferenza pura, ma talmente bella che è impossibile non amarla.