Cara Aivy!
Dato che sono prolissa e il dono della sintesi, com’è noto, non m’appartiene, arieccomi qui. Non è che potevo lasciare questo terzo, divertentissimo capitolo (e poi non riesco ad alzarmi, giuro, le gambe tremano). Ordunque: chi se la tira, chi millanta, chi parla, in genere non fa nulla. È una costante che si ritrova spessissimo nel mondo vero, quindi perché Boku no Hero Academia doveva fare eccezione?
A farmi ammazzare dalle risate è stato che il wannabe Don Giovanni Mineta più che un amante esperto sia… un maniaco che ruba le mutande, tipico cliché giapponese che mi fa pensare all’Happosai di Ranma, che di questa “abitudine” fece la sua firma distintiva. Magnifica l’intervistatrice che, riscontrato come non ci sia trippa per gatti, liquida lo sfigato Minata proprio nel momento in cui la folla inferocita vuole la sua testa.
Sullo stile, mi ripeto: fruibile, divertente, fresco. Bravissima! :*
Un caro abbraccio,
Shilyss |