Recensioni per
Staub und Knochen
di missredlights

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/08/19, ore 17:20
Cap. 3:

Terzo classificato al Contest AU is the only way
Giudizio di STAUB UND KNOCHEN di missredlights

[G]*Sviluppo della trama e stile:[/G]10/10
Non hai scelto una storia facile da narrare, hai preso avvenimenti storici e personaggi realmente esistiti sovrapponendoli ai personaggi di Naruto e ci sei riuscita benissimo, senza lasciare nulla al caso. Devi aver fatto parecchia ricerca riguardo tattiche, date, personaggi più famosi, lingua tedesca... Brava.
La storia si dipana pian piano, aggiungendo via via dettagli della vita passata dei personaggi che vi appaiono, ma senza appesantire la lettura e soprattutto senza filtri. Non è una storia adatta a tutti, il rating rosso è ben giustificato dalle scene di violenza e di sesso che seppur descritte con tatto, portano con loro l’orrore di quanto successo nella realtà - ad esempio la vivisezione di quel povero prigioniero atta a studiare il modo in cui pulsa il cuore in una persona viva.

[G]*Caratterizzazione dei personaggi:[/G] 9,5/10
I personaggi apparsi in questa storia sia come comprimari che come semplici comparse sono innumerevoli, quidni miconcentrerò soprattutto su alcuni:
- Temari, protagonista indiscussa e pov principale attraverso cui osserviamo lo svolgersi delle vicende è decisamente IC. C’è in lei la forza e la decisione della Temari di Naruto ed anche il suo amore verso la famiglia: i suoi due fratelli.
La tua Tem è un personaggio a tutto tondo, hai sviscerato ogni sua emozione, ogni suo pensiero recondito, rendendola protagonista indiscussa della storia. Potrei dire che è quasi troppo bella e perfetta per essere vera.
- Shikamaru. Le differenze rispetto all’originale si notano, è più disilluso, meno razionale, ma d’altronde è immerso in una situazione decisamente diversa ed essere perseguitati cambia inevitabilmente le persone. Mi è piaciuto molto che tu abbia riportato alla perfezione il suo legame d’amicizia con Chouji, la cui morte mi è dispiaciuta molto.
- Hidan è uno dei personaggi a cui hai dato più spazio, persino più che a Shikamaru e mi complimento per l’ottimo lavoro fatto con lui perché è persino peggio dell’originale e scoprire che Temari ci andava a letto per fargli sfogare gran parte del suo sadismo su di lei e non sui prigionieri mi ha sconvolta non poco. Sono felice di sapere che alla fine sia morto.
- Gaara. Praticamente è il secondo protagonista, non tanto per il numero di scene a lui dedicato, ma per l’importanza delle sue decisioni. Apparentemente freddo e gelido come un tedesco deve sempre sembrare - praticamente uguale a quello del manga - eppure capace di amare tantissimo suo fratello sacrificatosi per la causa (la scena della sua vendetta su Sasori mi ha fatto davvero commuovere perché finalmente anche lui ha avuto quel che meritava), per sua sorella Temari che caccia via salvandole la vita e la sua lealtà alla Resistenza.
Lafrase “Perché ha scelto di essere un angelo quando poteva essere un Dio” che Yoshino dice riferita a Temari è chiaramente adattabile anche a lui,tantoche ero convinta che fosse lui il Diavolo Bianco e non mi aspettavo di scoprire che invece fosse Naruto, perché entrambi sono figli di un uomo importante per Hitler eppure si ribellano.
Scoprire che alla fine è morto di tifo mi è dispiaciuto da morire perché laguerra era quasi finita e lui non ha potuto vedere il risultato dei suoi sforzi, raggiungendo Matsuri nell’aldilà.
- Orochimaru. Ho apprezzato molto il rivedere in lui il crudele villain degli inizi di Naruto e non il socievole psicopatico che fa video per il matrimonio di quest’ultimo. Se c’è una cosa che ho odiato di Boruto è il fatto che lui sia solo messo sotto controllo e che non abbia pagato per i suoi crimini perché faceva esattamente quello che hai descritto in questa storia: esperimenti su vite umane, togliendo libertà e vita solo per il suo desiderio di conoscenza. Credo che sia impossibile renderlo più IC di così. Ho ancora i brividi di raccapriccio per lui.

Ci sono tanti altri personaggi, ma farei notte se mi concentrassi anche su di loro, ma ho qualcosa da dire su Naruto, il Diavolo Bianco: mi dispiace che tu non l’abbia approfondito. Avrei voluto tanto un flashback per ascoltare almeno una conversazione tra lui e Temari perché sono strettamente uniti l’uno con l’altra, tutto ècominciato dal loro incontro, ma lui praticamente non è mai apparso.Non mi spiacerebbe un piccolo spin off su di lui.



[G]*Utilizzo dell’ambientazione:[/G] 10/10
Non credo di dover aggiungere molto oltre il voto. Siamo completamente immersi nella Seconda Guerra Mondiale. Hai riportato date e luoghi precisi in cui accadono i vari avvenimenti, nomi di operazioni veramente avvenute, aggiunto cognomi tedeschi ad ogni personaggio riuscendo a renderli credibili, ci hai fatto vivere gli orrori della guerra con ognuno dei personaggi di cui hai curato il point of view. Un ottimo lavoro.

TOTALE: 29,5/30

Recensore Master
20/07/19, ore 23:32
Cap. 3:

Allora. Capitolo finale ben scritto. Forse la parte finale, più che come pagina di un rapporto l'avrei messa più discorsiva, raccontando effettivamente cosa è successo dopo a ogni personaggio (riducendo ai personaggi principali, che da quello che ho capito nei capitoli precedenti sono al massimo quattro o cinque), perché così come è messo rende pesante la lettura e stacca troppo dal resto

Recensore Master
25/06/19, ore 14:23
Cap. 1:

Sesto Classificato

STAUB UND KNOCHEN di MISSREDLIGHTS






Grammatica e stile: 9,4/10 (4,6/5 di Grammatica e 4,8/5 di Stile)

Sul fattore grammaticale devo segnalare la frequenza di ripetizioni, il problema più grosso che ho riscontrato; riguardo lo stile, invece, la grande pecca è il fatto di utilizzare molteplici volte il punto fermo e quindi spezzare la frase anche quando basterebbe un altro segno d’interpunzione a unire il tutto.
Detto questo, ho finito con le batoste: possiamo passare alla parte che invece funziona alla grande, ovvero aver saputo mescolare bene parti più lente come quelle descrittive o che riguardano i rapporti con i personaggi, a scene di una crudeltà estrema come la vivisezione del prigioniero – descritta con i giusti toni dell’errore e capace di far rizzare i capelli in testa – a di un pathos impossibile da frenare; in ogni caso, rendi il lettore partecipe e impossibilitato a estraniarsi da quanto legge, come se questo testo trattasse di amici e non di personaggi della finzione: a prescindere dal tema in sé o il ricalco storico che rende tutto verosimile – tra l’altro, le schede finali sono state molto apprezzate e studiate da sembrare davvero schede di figure realmente esistite –, è il modo in cui la storia è stata esposta a coinvolgere di più.
Un lavoro lungo, esteso e che presenta tanti caratteri, in un caleidoscopio di voci, umanità o assenza di essa, coraggio e amarezza, e speranza: quella che tiene per mani tutti gli eroi di questa storia e li conduce fino alla pace che meritano.



IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Siccome un’AU e la storia è stata accettata proprio in virtù di questo, ho considerato i personaggi come OC originali; ma questo non ha tolto nulla alla caratterizzazione.
Ognuno di loro, chi più e chi meno, ha caratteristiche tali che lo rendono autonomo e ben riconoscibile, nel bene e nel male: partendo da Temari e Shikamaru, i nostri protagonisti, dimostrano infatti una forza d’animo che alla fine li conduce fino all’insperata salvezza, enorme spirito di sopravvivenza e la capacità di non perdere – nel caso di una – la fede nel futuro, cambiando le carte dell’avvenire con un gesto tanto ammirevole quanto senza paura; nel caso del ragazzo, un animo fiero che rammenta le qualità più nobili dell’uomo a chi rischia di dimenticarle tra l’oppressione e il dolore.
La lotta per la difesa di tali ideali li fa avvicinare, li tiene in sintonia anche quando le mani della realtà e di chi la modella nel sangue e con il corpo degli “inferiori” li separano; li ricongiunge e li divide di nuovo quando la speranza non ha più casa, rinfocolando in loro la necessità di combattere ancora, li mantiene coscienti di sé e di quanto possono fare: e le loro luci splendono per sé e per gli altri, non meno importanti di loro.
Per Gaara e Matsuri spero che ci sia un’eternità di pace e felicità, dopo tanta privazione e dolore: un tempo che renda loro grazie del sacrificio e della dolcezza, della protezione che hanno riservato a Temari e a tutti quelli che non potevano farcela da soli, e chieda perdono per non aver loro permesso di vedere un mondo più giusto; come non sono da tralasciare l’atto coraggioso di Ino o quello fiero di Yoshino, solamente due tra le tante stelle che qui si sono avvicendate per non vivere invano e opporre all’odio sentimenti e impeti più puri e meno vili.
In questo mondo, però, ci sono anche le ombre più nere e turpi: menti violatrici e sadiche come quelle di Orochimaru e Hidan, ripagati alla fine della loro violenza con altra violenza e la memoria di un mondo che li reputa nemmeno uomini – loro che erano la razza pura –, di Anko la cui fine nessuno piange, lei che non aveva avuto pietà per nessuno dei disperati che aveva contribuito a seviziare; Deidara e Ilse, altrettanti ripugnanti nelle loro azioni (anche perché ci vuole una voragine al posto del cuore quando si tratta di odiare qualcuno come la cara Matsuri sulla base di una gelosia insensata e irreale).
Da entrambi i lati, quindi, i caratteri per risultare memorabili non mancano; e in un lavoro del genere, riuscire a dare una personalità coerente con tutti è un gran impegno, che solo la passione può sostenere.
Ergo, grazie per la tua grande passione e a tutte le cose che ci donerà in futuro.



Utilizzo pacchetto OPERAIO: 8/8

• Prompt: Presenza di un padre e di una figlia (+2) ? Mi contraria il pensiero di giudicare Rasa padre, ma dal punto di vista biologico lo è; quindi la richiesta è stata rispettata.
• Oggetto: Orologio (+2) ? L’orologio è presente sia fisicamente che come entità citata, le cui lancette segnano inesorabilmente ogni minuto e come questo possa essere anche l’ultimo per tanta, troppa gente: il suo ticchettio è come un rumore di sottofondo che si ferma solo sul finale, quando inizia un altro tempo e anche lui smette di fare paura.
• Frase: “Se io dovessi cercare al di là delle stelle, tu saresti qui, a guidare la mia mano?” (+2) ? Questa parte della lettera di Temari è tanto struggente quanto profonda: ultime righe di un fiume di parole che si affidano a lui nella storia di un cuore che non sa più se lo rivedrà, ma che racchiudono tutta la speranza in quella domanda che non rimarrà senza una risposta non unicamente verbale, ma effettiva – anche se si rasenta la fine dell’esistenza per conoscerla.
Inoltre, la figura di Kankuro e alla sua mansione di operaio ti danno i due punti mancanti per completare il pacchetto.



Punti BONUS per utilizzo intero pacchetto: 5/5



TOTALE: 32,4/33

Nuovo recensore
07/06/19, ore 21:09
Cap. 1:

Prima classificata (parimerito)

Grammatica e stile: 5/5

Grammaticalmente non ho trovato nessun errore, perciò ti faccio sentiti complimenti data la lunghezza del testo. Stilisticamente, di negativo ho incontrato solo qualche ripetizione, ma erano davvero sporadiche! Il tuo modo di scrivere è incredibilmente travolgente, difatti ho avuto difficoltà ad analizzare il testo in modo scrupoloso, proprio perché ogni volta che leggevo parte della tua storia venivo immediatamente trasportata, perciò alcune cose potrebbero essermi sfuggite! Sinceramente sto scrivendo la valutazione subito dopo aver terminato la lettura, quindi sono ancora praticamente sotto shock. Hai trattato delle tematiche davvero, davvero forti. Sei stata molto chiara, hai descritto tutto nei minimi particolari, comprese le situazioni molto crude, ma sono felice che tu l’abbia fatto perché hai scelto di trattare un periodo storico che necessita di essere ricordato, dato che non bisogna mai dimenticare certi avvenimenti, soprattutto quelli così stracolmi di brutalità, malvagità, ignoranza e razzia. Il tuo stile si è dunque adattato alla gravità delle tematiche, all’incredibile dolore fisico e psicologico di tutti coloro che hanno dovuto vivere un periodo così orribile. Sono sconvolta, sul serio, ma questo è il ‘compito’ dei testi che propongono determinati argomenti: inorridire coloro che leggono, in modo tale che possano comprendere la bestialità di determinate azioni. Insomma, sei stata davvero un cecchino di precisione nel far emergere con il tuo modo di scrivere queste emozioni nel lettore. Sei stata fredda, meticolosa, a tratti spietata, proprio per cercare di riuscire a trasporre la crudeltà delle azioni di quel periodo al meglio, ma allo stesso tempo sei stata così emotivamente coinvolgente, inserendo la paura di morire, la voglia di continuare a vivere, l’odio, l’amore. Un mix letale, sconvolgente, che lascia davvero senza parole, ma che soprattutto fa riflettere davvero molto. Sono rimasta di stucco!

Originalità e trama: 5/5

Anche in questa voce meriti ovviamente il massimo, dire che la trama sia stata travolgente è riduttivo, è stata come un fulmine a ciel sereno. Sarà mezz’ora che scuoto la testa, ancora sconvolta. L’intreccio è stato ovviamente pianificato alla perfezione, ho adorato il modo in cui tu abbia imbastito i vari ruoli per i personaggi, la parte dei tedeschi, della resistenza, è stato tutto pianificato nei minimi dettagli. Ti sei dilungata, in senso positivo, nel narrare tutto, anche i più piccoli particolari, scrivendo persino scene ‘secondarie’ (quindi non strettamente legate alla trama principale) che hanno permesso al lettore di farsi un’idea a 360 gradi, approfondendo la bontà, l’amore, la follia e la bestialità che caratterizzano gli esseri umani. Hai contrapposto la parte buona a quella cattiva del mondo, detto in maniera semplice. Sei stata realistica, sei stata vera, e la verità è sempre uno schiaffo in faccia. Dal punto di vista dell’originalità meriti anche il massimo, visto che sei stata 'innovativa' proprio perché hai scelto di adattare la storia a un periodo purtroppo seriamente estito, che ha arrecato danni indelebili e tangibili e distrutto la vita di milioni di persone.

Uso dell'elemento scelto: 10/10

Genere: Erotico
Prompt: Muro
Situazione: Una telefonata improvvisa sconvolge la giornata di uno dei protagonisti
Dialogo: “Non avresti dovuto saperlo, non in questo modo”
Tutti i punti rispettatissimi, per quanto riguarda il genere direi che la scena erotica tra Temari e Shikamaru è stata davvero emozionante, quando alla fine piangono. Non so perché, ma è stata un’immagine davvero triste, non riesco a immaginare quanto possa davvero essere drammatico fare l’amore con la persona alla quale si tiene di più in assoluto e avere il terrore di ritrovarla morta da un momento all’altro. Il prompt è stato rispettato, non basterebbe un trattato da 300000 pagine per descrivere cosa sia e cosa rappresenti il muro di Berlino, e ho apprezzato davvero tanto che tu abbia scelto questo, come muro, per il valore umano che ha. Situazione e dialogo inseriti, dunque tutto perfetto.

Caratterizzazione personaggi: 10/10

Innanzitutto, partiamo con Shikamaru e Temari, i due protagonisti di questa storia. Entrambi sono fedelissimi all’originale, le caratteristiche principali delle loro personalità emergono continuamente, e direi che in questo contesto vengono anche analizzati addirittura meglio del solito, proprio perché si evidenziano con più risalto i loro sentimenti, le loro speranze, le loro paure. Entrambi sviluppati a meraviglia, si percepisce che sei abituata a ‘utilizzarli’ in molte tue storie. Oltre a doverti fare moltissimi complimenti per i protagonisti, devo dirti che ciò che mi ha lasciato ancora più allibita è stata la cura che hai invece riservato per i personaggi secondari, a tutte le varie parti che hanno interpretato. Una più azzeccata dell’altra, da quelle più importanti (Gaara, per esempio) a quelle più brevi (come quella di Ino), ma nonostante alcuni facessero solo delle comparse sei stata comunque in grado di attribuire loro molto significato,ogni singola parola e ogni singolo gesto sono diventati pregni di significato e di valore, esattamente come tutte le vite che sono terminate nei campi di concentramento.

Gradimento personale: 10/10

Guarda, ti devo ringraziare per le sensazioni che mi hai trasmesso. Siamo spesso così ingrati, ci lamentiamo per niente, ci facciamo venire ansie e preoccupazioni per motivi spesso futili, quando dovremmo solo essere sinceramente riconoscenti (a prescindere dal fatto che si creda in Dio o meno) per la fortuna che abbiamo avuto di nascere in un posto lontano dalla guerra. Non bisogna mai smettere di combattere per le ingiustizie che rovinano il nostro mondo, ma dobbiamo anche smetterla di essere così pessimisti, e la tua storia è stata non solo meravigliosa dal punto di vista della trama, ma il messaggio che sei riuscita a trasmettermi è stato molto forte, e soltanto per questo meriteresti il massimo del punteggio! Inoltre, come spiegato nello stile, questi sono momenti storici che NON possiamo permetterci di dimenticare, perché definirli con termini come ‘orrendi’, o ‘crudeli’, o ‘malvagi’, sarebbe una mera riduzione. Tralasciando la parte più ‘nobile’ della tua fanfiction, ho scelto di attribuirgli il massimo anche perché mi ha emozionato, mi ha fatto piangere e io non mi commuovo praticamente mai. La parte finale, dove Temari e Shikamaru si riabbracciano, è stata davvero coinvolgente, ho visto proprio la scena di questo abbraccio strettissimo dopo tutta l’incredibile sofferenza che entrambi hanno patito. Poi, mi è piaciuta molto la cura che hai riservato nell’etichettare sempre il luogo e l’anno, le molteplici frasi in tedesco spiegate poi nelle note sottostanti, il background di tutti i personaggi specificato poi nella parte finale. Insomma, emotivamente parlando è stato un colpo al cuore, stilisticamente è stato un testo scritto davvero bene, in più ci hai messo cura, minuzia, ordine e cultura, perché comunque si vede che stai trattando di un tema del quale sei comunque informata e che ti sta a cuore. So che adori i personaggi di Temari e Shikamaru, dato che sono spesso i protagonisti delle tue fanfiction, ma in questo caso ho percepito un forte sentimento per il contesto storico stesso, si è sentito forte e chiaro il tuo pensiero sulle ingiustizie che hanno dovuto subire persone innocenti.

Punti bonus: 4/4

Totale: 44/44

Recensore Junior
30/05/19, ore 09:47
Cap. 1:

SECONDA CLASSIFICATA AL CONTEST "L'ANTICA GRECIA AL GIORNO D'OGGI: VIZI E VIRTU'" DI _VINTAGE_

Grammatica, stile e sintassi: 7,5/10
[Grammatica: 4/5; Stile e sintassi: 3,5/5].
Di per sé la storia è scritta davvero molto bene, anche perché non è assolutamente facile concentrarsi così attentamente nella rilettura di un testo molto lungo (anche se è una mini, sono comunque tre capitoli). In generale non è tenuto granché conto di errori di distrazione o di battitura (es. l’ultima vocale sbagliata, ridondanze di un vocabolo già usato nello stesso capoverso, etc…) perché chiaramente, proporzionate al testo, possono chiaramente capitare.
Ti segnalo solamente gli errori che, personalmente, ritengo degni di nota, perché – ripeto – il testo risulta nel complesso grammaticalmente corretto:
- […] mandarla con i prigionieri, dicendole il motto modellato all'ingresso.” Diciamo che il termine “modellato” è un po’ dissonante e dà l’idea di qualcosa di facilmente plasmabile come il pongo o la plastilina, andrebbe bene più un “forgiato” o – meglio ancora – “foggiato”, che rende meglio l’idea di un materiale duro – il ferro, appunto, con cui è stata creata l’insegna.
- […] fermare quel fosse di Adolf. Chiaramente un errore di distrazione ma un po’ più grossolano degli altri, ho dedotto che volessi scrivere “folle”.
- […] né scoprire né destare nessun sospetto. In questo caso una doppia negazione conferma, sarebbe più corretto scrivere “alcun sospetto”.
- […] Non aveva bisogno di un marito o di qualcuno affianco. “Affianco” letteralmente è prima persona singolare dell’indicativo presente del verbo “affiancare”. L’uso corretto è “a fianco”, ma credo sia stato anche questo un errore di distrazione.
- Alle parole di Asuma tutti annuirono concordi, concordandosi di […]. Ho notato che tendi molto spesso a ripetere lo stesso vocabolo anche più volte nel singolo capoverso, di per sé non è un grosso problema anche se alla lettura risulta un po’ troppo ridondante. Tuttavia, in questo capoverso specifico, il secondo termine “concordandosi” stona un po’ col resto della frase: sarebbe più corretto scrivere “decidendo di vedersi domani”, oppure, in linea col linguaggio usato durante tutta la storia, “pattuendo di vedersi domani”, in modo da non risultare troppo pesante con l’utilizzo delle ripetizioni.
- […] il quale non solo accettò di buon grado l'offerta, ma divenendo perfino […]. In questa frase sarebbe stato più corretto renderla o completamente implicita (il quale accettò di buon grado l’offerta, divenendo perfino…) oppure completamente esplicita (il quale non solo accettò l’offerta, ma divenne perfino…). La costruzione, così come l’ha scritta, lascia un po’ l’idea di frase incompleta, perché il soggetto è esplicito (il quale), ma il verbo dopo è implicito.
- […] vedendoli scomparire dietro la porta, mentre Shikaku e Yoshino scomparivano dietro la porta. Anche qui, la ridondanza è troppo eccessiva e dà un po’ di fastidio durante la lettura.
- Camminarono all’indietro, chiudendo la porta alle loro spalle, camminando all'indietro verso il letto […]. Stessa cosa come sopra, ridondanza troppo vicina nel testo.
- Sulle nostre spalle gravitava il peso della riuscita del piano. Il termine “gravitava” è un termine di stampo scientifico che si utilizza in campo astrofisico per indicare l’orbita di un pianeta. Nella connotazione che deduco volessi dargli, è più corretto il vocabolo “gravava”, che dà l’idea del peso che Temari si porta addosso.
Questi sono sicuramente le accortezza un po’ più “grossolane”, non tenendo conto di errori di distrazione di secondo grado.
Un po’ più penalizzante – ahimé – è il mio punto di vista sullo stile. Faccio una premessa, hai davvero una bella penna, concedimi l’espressione metaforica 😊. Scrivi molto bene ed hai un ottimo utilizzo della punteggiatura, che è sicuramente stata una cosa che ho apprezzato molto.
Tuttavia, ho notato che utilizzi molto proposizioni implicite, servendoti spesso e volentieri del gerundio piuttosto che rendere esplicita un’azione. Di per sé non mi dà fastidio, al contrario lo apprezzo molto, solo che alcune volte perdo un attimo il filo del discorso perché non riesco ad individuare il soggetto della frase (Es. Il tono di scherno della ragazza fece sorridere di sbieco l'albino, spostando la mano e allontanandosi dalla parete. In questo caso, per esempio, non si riesce a capire chi sia il soggetto tra i due).
In generale, lo stile mi è piaciuto, ma presenta qualche errorino nella consecutio temporum di alcune declinazioni verbali:
- […] di un uomo forte e valoroso che sarebbe diventato se solo i soldati […]. Non è sbagliato, ma sarebbe più corretto scrivere “sarebbe potuto diventare”, proprio per esplicitare l’irrealizzabilità nel futuro.
- Ci sono persone che, come Temari, o come noi della Resistenza, pensiamo […]. Il soggetto della frase è “che”, ossia una particella che sottintende “persone”. In questo caso, perciò, è corretto scrivere “pensano”.
- Poco importava se faceva parte della Resistenza, se li stava aiutando in qualsiasi modo […]. Qui sarebbe più corretto scrivere “che facesse parte, che li stesse aiutando”, perché il congiuntivo esprime al meglio l’idea soggettiva ed individuale del personaggio – esprime al meglio i sentimenti di Temari, l’indicativo, al contrario, rende oggettiva la situazione ed è poco attinente alle sensazioni della protagonista.
- L'interpellato sorrise raggiante, felice che il comandante gli abbia dato un compito così […]. Più corretto rispettare la narrazione del passato remoto, perciò “avesse dato”.
- Preferivo sapere che mi odiavi e saperti vivo […]. Anche qui, “che mi odiassi” sicuramente calza meglio con la soggettività della protagonista.
 
Titolo: 4/5
Mi è piaciuto l’utilizzo del tedesco, molto azzeccato e rispecchia perfettamente il filone narrativo della storia. Brava, davvero una genialata.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Gran bel lavorone hai fatto, si vede in ogni riga. Tanto per cominciare sei stata eccezionale coi protagonisti, ma senza recarti offesa ti dirò: i personaggi sullo sfondo mi sono piaciuti quasi più di Temari e Shikamaru.
Andiamo per gradi: Temari. Un personaggio davvero esclusivo in questa tua mini-long. Ci tengo a specificare che, trattandosi di un’AU, mi ero già preparato a qualche – giustificato – OOC. Invece, devo davvero ricredermi. Sei riuscita a mantenerla IC nonostante il contesto completamente differente in cui opera, e stessa cosa hai fatto con Shikamaru, nonostante si presenti con un carattere lievemente alterato rispetto all’originale – cosa ripeto ovvia, dato il contesto in cui si trova. Quest’ultimo, tuttavia, è stato “abbozzato” solamente, non si esprime mai a pieno per tutta la storia, lasciando intuire che hai lasciato un po’ più di spazio ai pensieri della protagonista – cosa che francamente ho molto apprezzato.
L’ago della bilancia del mio cuore pendeva schifosamente a favore di Gaara e Matsuri, sappilo. Ho pianto come una scema alla scena della morte di Matsuri, e persino al modo con cui Gaara ha appreso della notizia. Non sono una sensibilona, ma devo ammettere che è stato un momento molto toccante e sofferto. Quando poi nell’index finale ho letto che anche Gaara era morto, beh sono quasi svenuta (qualora non si fosse capito, è il personaggio di Naruto che adoro con tutta me stessa).
Hidan, invece, l’ho odiato – ed immagino che anche qui tu abbia fatto davvero una gran bella pensata nel renderlo a questo modo. È un personaggio rude, senza cuore e schifoso, in linea con tutto il filone narrativo della vicenda. Il tuo stile crudo è andato di pari passo con la spiegazione dei singoli personaggi.
L’altra scena che mi è piaciuta tantissimo è la morte di Ino: se vogliamo è quasi una parentesi all’intera storia, ma racchiude davvero tutto. La rabbia, la paura, l’odio, il desiderio di morire piuttosto che rimanere rinchiusa lì dentro. In poche semplici righe ha illustrato una condizione molto chiara e limpida di ciò che succedeva in quell’inferno di morte e nonsense.
I tuoi personaggi hanno delineato perfettamente un clima cupo ed austero. Persino nel capitolo finale, dove c’è finalmente un po’ di apertura, rimane qualcosa di amaro in bocca: la consapevolezza che, nonostante la libertà conquistata, ciò ch’è accaduto prima non può essere cancellato in alcun modo, proprio come quando Shikamaru afferma che quel numero lo porterà sempre addosso come segno di quanto successo.
Hai scelto un argomento molto forte e delicato, definendo un clima a cui l’universo Naruto non si prestava granché. Sei stata eccezionale davvero, brava.
 
Attinenza al pacchetto: 8,5/10
L’utilizzo del pacchetto e di tutte le sue componenti c’è ed è ben rispettato. Sicuramente la vicenda ha preso pieno punteggio, anzi forse l’hai usata come veicolo principale di tutta la narrazione: Temari perde prima il fratello, poi Matsuri, poi ha il terrore di perdere Shikamaru e le persone a cui tiene. Persino nella lettera, posso cogliere l’idea che, in realtà, lei abbia perso anche l’“amore” che nutriva nei confronti del padre (quindi una perdita in senso metaforico). Il tema della perdita è sicuramente il principio portante di tutta la storia, e sulla vicenda non potevo che darti pieno punteggio.
Anche il modo in cui hai inserito la frase mi è molto piaciuto: la dice Yoshino nei confronti di Temari. Esprime molto facilmente l’idea di disprezzo ambivalente: i tedeschi che odiano gli ebrei, gli ebrei che, di riflesso, odiano i tedeschi. Mi ha sorpresa il modo in cui l’hai usata, sfruttandola come spiegazione dell’odio che inizialmente la donna prova nei confronti della ragazza. Mi è piaciuto anche il sottinteso richiamo al codice con cui veniva etichettata Temari, ossia l’angelo nero. È come se Yoshino la stesse non solo disprezzando, ma anche sarcasticamente deridendo.
Il sentimento della superbia – ovviamente – c’è, ed è più un modus vivendi dell’intera razza tedesca se vogliamo. Tuttavia, non viene mai espletato davvero, ma rimane come sfondo alla follia di quel tempo. Difatti, citi la superbia una volta sola, poi però essa rimane latente per tutto l’intreccio della narrazione. Mi è piaciuta, anche se avrei voluto che l’analizzassi in maniera un po’ più specifica. Per il resto, nulla da dire.
 
Bonus frase + sentimento: 15/15
Hai usato entrambi, per cui punteggio pieno.
 
Gradimento personale: 4/5
Che dire, questa storia mi è davvero piaciuta. L’ho letta e riletta con attenzione, soffermandomi sui punti che ho ritenuto più belli ed intensi – la morte di Matsuri, quella di Kankuro. Non ho potuto fare a meno d’immedesimarmi in Temari, nei suoi pensieri, nella sua rabbia, nella sua paura, nel suo spietato e crudele senso di impotenza. Per un attimo, mi è quasi sembrato di stare lì vicino a lei mentre veniva seviziata da Hidan e pensava a Shikamaru, sognando un mondo un po’ più sereno e lontano da quell’insano orrore.
Ho davvero gradito il racconto, che mi ha fatto riflettere ed emozionare. Grazie per aver scritto questa storia!
 

Recensore Master
29/05/19, ore 22:53
Cap. 2:

Eccomi finalmente per lo scambio!
Allora... Il capitolo è bello, pieno e interessante. Ha solo un difetto: è veramente troppo lungo.
Ti consiglierei di dividerlo in due o tre capitoli più brevi, perché comunque tratta di un argomento piuttosto pesante, inoltre contiene frasi non in lingua italiana (consiglio: la traduzione più che metterla come nota a piè pagina mettila direttamente di seguito alla frase in tedesco, con un capitolo così lungo faciliteresti la lettura), quindi dividendolo in più capitoli faciliteresti la lettura a chi, come me (dislessica) ha difficoltà a seguire un testo molto lungo e pieno di particolari.
La storia, come ho detto, è interessante, e mi piace, quindi complimenti per l'inventiva!
Katy

Recensore Veterano
13/05/19, ore 10:34
Cap. 3:

Ciao, alla fine sono arrivato pure io. Chiedo enorme scusa per il ritardo.

ok... non ho veramente tante cose da dire, sul serio. Questa sarà una recensione molto breve. Molto breve perché P-E-R-F-E-T-T-A
Questa fic è perfetta. Lo dissi già la prima volta, a me Naruto non piace più di tanto e il fandom in generale nemmeno, poiché ho sempre trovato le fic su di esso banali e ripetitive. Ma questa... porca troia, questa merita 92 minuti di FOTTUTI APPLAUSI. perdona il mio linguaggio scurrile, ma io sono fatto così, ho una parlata alla Deadpool XD specialmente quando vedo lavori come questo.
È forse la fic più originale e ben scritta che ho trovato sul fandom, poi oh... ambientata durante il Terzo Reich? Mi stai invitando a nozze, ragazza.

TemarixShikamaru... resa anche meglio qui che nell'anime originale. Gaara è il mio preferito, l'hai reso... Dio. Porca puttana era perfetto. 

La cosa che mi ha fatto amare questa fic è stato soprattutto il tuo "restare in quella tonalità di grigio". Non hai descritto il Reich come l'incarnazione di Satana in terra, e non hai mostrato i soldati dell'SS come degli invasati devoti, ma anzi hai fatto vedere come molti di essi non sostenessero la filosofia di Hitler. (D'altra parte l'Operazione Valchiria è servita per uno scopo no?)

Assolutamente fantastico. Complimenti vivissimi, non ho niente da segnalare, niente da dire... perfetto.

ci si vede alla prossima. *CLAP CLAP CLAP CLAP*

Recensore Master
09/05/19, ore 00:25
Cap. 1:

Scusa il ritardo, ma finalmente sono riuscita a passare per lo scambio.
Innanzitutto complimenti! Leggendo sembrava di essere in uno di quei film sul nazismo, con atmosfere cupe, colori freddi e musiche che ti fanno venire la pelle d'oca.
Hai descritto molto bene i personaggi, mi sembrava di averli davanti, e sei riuscita a mostrare le loro emozioni e le loro sensazioni in modo semplice e diretto.
Forse l'unico difetto è la lunghezza, ma questo è un mio problema: non amo particolarmente i capitoli troppo lunghi, però sono riuscita a leggere tutto senza intoppi, anche se leggendo a tempo perso ho dovuto interrompere più volte per continuare in un altro momento.
Questo primo capitolo mi è piaciuto. Hai un ottimo stile!

Recensore Master
23/04/19, ore 14:34
Cap. 3:

Ciao Miss!!!
Finalmente sono riuscita a leggere anche questo ultimo capitolo.
E' stata proprio una bella storia e sono contenta di averla letta. Sei riuscita a rendere tutto così efficacemente reale, ogni personaggio calato nella sua parte come se fosse un vero ufficiale delle SS o un membro della resistenza.

Leggendo questo ultimo capitolo ho provato anche un senso di sollievo. Fin dal primo momento ho temuto che sarebbe finita in tragedia, con Shikamaru morto e Temari che assisteva alla sua fucilazione senza poter far nulla (non perché non volesse, ma per amor della causa...). Invece per fortuna ti sei dimostrata meno cinica di me e alla fine lui e la "Seccatura" possono vivere liberamente il proprio amore.

Molto efficace l'index dei personaggi alla fine. Ci hai fatto sapere cosa ne è stato di loro dopo la guerra, ripeto: hai trattato ognuno di loro come personaggi realmente esistiti.

Complimenti, per essere la prima storia che leggo scritta da te, mi hai colpito in modo positivo.
A presto,
Nina ^^

Recensore Master
14/04/19, ore 23:13
Cap. 3:

Recensione premio per il contest “Patti oscure, alleanze di ferro e promesse vincolanti” indetto da Shilyss

Cara missredlights,
Ho sempre avuto un amore grandissimo per gli AU, soprattutto se fatti bene come questo: la storia d’amore tra Temari e Shikamaru sotto l’ombra della dittatura nazista è stato reso benissimo e senza leggerezza. Non hai parlato della vita nel campo – c’è chi lo ha fatto mettendo su carta quanto ricordava, chi ci ha lasciato involontari stralci di pensieri, dai campi e già ho menzionato la lezione di Primo Levi che, in “Se questo è un uomo”, ripercorreva le terribili vicende relative al suo internamento. Hai parlato e dato voce a coloro (e ci sono stati) che hanno detto no: non solo quelli che misero in atto l’Operazione Valchiaria, lo sfortunatissimo attentato che non ebbe l’effetto sperato, ma hai anche reso un piccolo omaggio ad altri attivisti come i ragazzi della Rosa Bianca, cui toccò la decapitazione pur essendo solamente degli studenti, per la loro attività considerata tradimento.
La vicenda della coraggiosissima Temari e del suo amore sfortunato poteva finire in molti modi drammatici ed è drammatica oltre ogni dire: una lettera chiarificatrice potentissima e bellissima e un pizzico di fortuna hanno permesso che, dopo tanta, troppa, infinita, sofferenza, almeno i due innamorati siano riusciti a rincontrarsi e ad avere la possibilità di provare a vivere insieme. Credo che certe sofferenze del cuore e del fisico non passino mai del tutto: lo stesso Primo Levi pose fine tragicamente alla sua vita. Temari e Shikamaru hanno condiviso tanto e meritano di consolarsi e amarsi.

Spicca la loro grande forza e il loro amore durante tutta la minilong e sei stata coraggiosa a scrivere dei capitoli così lunghi, ma allo stesso tempo hai fatto bene a prenderti il giusto spazio per ogni cosa e anche a far morire taluni – stupendi – personaggi. Ritengo, in particolare, che la vita e il personaggio iconico di Gaara siano stati raccontatati benissimo e lui, l’ho AMATO. Impassibile, coraggioso, segretamente innamorato della dolce e infelice Matsuri, vendicativo e feroce e… morto di tifo e cremato. Una fine tragica e romantica che mi ha fatto accapponare la pelle. Storicamente, era tutto molto aderente. Si vede che hai studiato molto per rendere tutto coerente, inserendo persino il dettaglio del numero. Ho apprezzato anche la parte finale della shot, che getta una luce anche su quelli che furono/sono i destini dei tuoi personaggi. Incantata.

Un caro abbraccio e ancora tantissimi complimenti,
Shilyss

Recensore Master
14/04/19, ore 11:45
Cap. 2:

Carissima missredlights,

Ci ho messo una vita ad arrivare fin qui, ma mi sono veramente bevuta ogni parola della tua storia. Se il primo capitolo è commovente, questo è tragico e dolcissimo. Temari nasconde sotto una scorza implacabile che ben si adatta al suo personaggio una grande dolcezza ed empatia. Ama Shikamaru e i suoi fratelli di un amore puro e sincero che la spinge a sacrifici amarissimi, terribili, arrivando a confessarsi solamente nella struggente lettera finale. Ciò che emerge da questa bellissima fanfiction che tratta con dolcezza e rispetto un tema che toccherà sempre tutti noi come quello relativo alla Shoah è che l’amore attraversa qualunque cosa e che non bisogna smarrire l’umanità in nessun frangente.

La giovanissima Temari lo sa e sviluppa dei legami profondissimi: quello dell’amore romantico con Shikamaru, quello fraterno con Kankuro e il magnifico Gaara (io amo il tuo Gaara profondissimamente: lo rendi in maniera perfetta), quello amicale con Matsuri, tragico e bellissimo. Spicca qui, finalmente, anche Naruto, che appare come un faro nella nebbia ed è irradiato da una luce intensissima, se queste parole hanno un senso. Tra l’altro la prospettiva storica che poni è anche diversa dalla solita vulgata relativa alla Seconda Guerra Mondiale e, più in generale, alla Germania nazista: analizza che il consenso non fu totale (cosa vera) e che non tutti i tedeschi erano strenui sostenitori del regime in cui incappare. Questa prospettiva critica non è un revisionismo storico perché non nega nulla, anzi, sottolinea l’orrore dei campi di concentramento senza soffermarsi su ciò che altri prima di noi hanno (purtroppo) raccontato per averlo visto con i loro occhi, come il “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Piuttosto è un raccontare un altro aspetto dei campi di lavoro e di concentramento che dimostrano la tua intelligenza e la tua sensibilità. Nulla è gratuito, nemmeno la consumazione di amplessi nelle fredde baracche che, anzi, fanno da contraltare all’amore romantico che riesce a sopravvivere ovunque. Non so se, nelle condizioni di prostrazione psicofisica di Shikamaru, il giovane uomo sarebbe stato capace, pur con le cure di Temari, di amarla, ma leggere di loro che si incontrano e si amano nonostante tutto è stata una scelta che ho accolto come un raggio di luce bellissimo all’interno di una storia cupa e bella.

Complimenti, missredlights, complimenti davvero ^^. Un caro saluto,
Shilyss – che a volte ci mette una vita ♥

Recensore Master
12/04/19, ore 13:19
Cap. 2:

Ciao Miss!
Ho letto questo secondo capitolo in due parti: ieri sera e la restante adesso. E' stato un capitolo molto intenso, sono accadute diverse cose, ma grazie alla lettera di Temari adesso è tutto più chiaro. Mi è piaciuta l'idea della lettera, ho potuto comprendere diversi atteggiamenti della ragazza e tutto l'autentico amore che prova nei confronti di Shikamaru.
Finalmente ha fatto fuori quell'idiota del comandante che la trattava come una sgualdrina qualunque e Gaara si è liberato dell'altro rompiscatole senza cuore.
A presto per il gran finale,
Nina

Recensore Master
12/04/19, ore 09:33
Cap. 1:

Il titolo, polvere e ossa, è sicuramente azzeccato visto la situazione che viene poi descritta nella storia. Mi ha colpito sopratutto per il sadismo che sei riuscito a far intendere nella storia.
Lo stile è molto pulito e netto, non ti perdi in inutili dettagli e si va avanti a leggere molto velocemente. Non ci sono pesi inutili.
Ho trovato affascinanti alcune parti, come il padre comandante preoccupato alla fine solo della propria carriera. Dovesse perdere anche gli altri due figli, non gli importerebbe niente mi sa.
Orochimaru nazista ci sta in pieno, nulla da dire. La morte di Ino mi è dispiaciuta, ma non riesco nemmeno a immaginarla viva e stuprata. Tra le due, difficile dire quale sorte sarebbe stata la migliore.
Però il personaggio più inquietante di tutti è secondo me il dottor Wilhelm, gli altri sono soldati e in un certo senso è normale che siano violenti. Invece il dottore si è comportato come un bambino che uccideva un insetto. Ciò non toglie che la scena sia stata squisitamente inquietante.
L'idea di Tenmari mi piace si e no, lei come personaggio mi piace ma trovo che riesca a prendere contatto con la resistenza troppo facilmente. Leggendo ho avuto la sensazione che i due posti fossero edifici adiacenti.
A parte quest'unica pecca per il resto tutto bene.
Adesso però mi aspetto di vedere cosa potrà inventarsi Shikamaru, sono curioso di leggere delle possibili soluzione che saprà inventarsi.

Recensore Master
08/04/19, ore 22:55
Cap. 1:

Ciao Miss!
Mi fa quasi strano recensire un tuo capitolo, di solito il giudice sei tu ;)
Onestamente non sapevo cosa aspettarmi quando ho iniziato a leggere. Insomma, stiamo parlando del mondo di Naruto, mi aspettavo i soliti cattivi come Orochimaru (e fin qui ci siamo...), ma addirittura ricollocare i personaggi nella Germania nazista... complimenti! Ci sei riuscita proprio bene!
Quando ho a che fare con i campi di concentramento mi chiedo sempre come possa l'essere umano aver concepito un tale dolore, una sofferenza così grande! E in questo tu sei stata brava a ricostruire l'atmosfera e la bestialità che si respirava in quel periodo. C'è stata una frase all'inizio del capitolo che mi ha colpito in modo particolare. Te la riporto: "supplicare di aver salva la vita, ancora per un giorno". Ecco, in queste poche parole c'è tutto l'attaccamento alla vita, nonostante le sofferenze, nonostante TUTTO!
Poi però c'è il rovescio della medaglia: la resistenza, la brava gente che emerge dalla feccia e fa cosa da supereroe. La tua è una storia di fantasia, con personaggi inventati, eppure ci sono state persone (tedeschi in questo caso) che erano contro Hitler e hanno aiutato gli emarginati... ok, sto divulgando...

La storia d'amore tra Temari e Shikamaru è molto tenera e alleggerisce la triste situazione, spero solo che alla fine riusciranno entrambi a salvarsi.
Brava Miss, sono proprio contenta di essere passata sulla tua pagina ;)
A prestissimo,
Nina

Recensore Master
07/04/19, ore 23:13
Cap. 1:

Carissima missredlights, <3
Sono orgogliosa di poter finalmente leggere questa storia. Se era intrigante la prima volta che me l’hai accennata, immagina come debba essere per me leggerla. L’argomento è cupo, ma ben si adatta al clima di Naruto che, comunque, è un’opera che parla di guerrieri ninja in lotta. Anche qui la lotta è l’elemento preponderante. Da un lato abbiamo la Resistenza come organizzazione che tenta, con i pochi mezzi che ha, di sovvertire dall’interno un regime dittatoriale che si basò su un consenso ampio, ma certo non totale, dall’altro abbiamo la resistenza del singolo, il coraggio che spinge a ribellarci a quello che è ingiusto, a proteggere chi amiamo e chi ameremo o, semplicemente, a seguire un principio di misericordia che durante il Secondo Conflitto fu dimenticato e, in una certa misura, fu esasperato in atti di coraggio quasi agiografici.

Temari è una che rischia e vederla assieme a Gaara in questo tuo altro AU mi illumina d’immenso. Affronti gli orrori dei campi di concentramento con un linguaggio asciutto che ben si adatta al contesto; non indugi nelle descrizioni, ma neanche sorvoli allegramente, ricordandoci ciò che è stato, ma anche problematizzando la questione tedesca. Non è la sede per un discorso sul consenso e sulla psicologia delle folle, ma ciò che dici riguardo alla presenza della Resistenza è vera: purtroppo non ebbero modo e maniera di liberarsi dal giogo nazista, ma dedicarono la loro esistenza a limitare nel loro piccolo i danni correndo un grande, grande rischio e spesso trovando anche la morte. Ho apprezzato moltissimo questo capitolo primo, che scorre nonostante la lunghezza accompagnando il lettore. Particolarmente ho amato i differenti punti di vista e la problematicità dei personaggi:
“Temari non lo farà. Anche lei fa parte della Resistenza.”
“Ah sì, e da quanto? Perché fare l’angelo quando può fare Dio?”


Questa battuta molto bella esprime in maniera profonda quanto è complesso questo tuo lavoro dove i destini di un popolo e dei singoli e del mondo intero, in un certo qual modo, si mescolano assieme. Sull’orrore spicca l’amore che, come un raggio di luce, rischiara ogni cosa.
Complimenti, mia cara, complimenti **
Shilyss

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