Recensioni per
Raggi di Eclissi
di Ladyhawke83

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/05/19, ore 06:10

Qui ci dai una spiegazione su come Philippe sia finito in carcere e quale sia stata la sua vita li dentro per quei mesi. Un'idea interessante per approfondire alcuni aspetti secondi del film.
Ho trovato molto significativa la descrizioni dei cadaveri appesi, fa percepire bene la realtà di quel tempo.
Come la giustizia fosse più sbrigativa e lo fose Sua eminenza e ho apprezzato l'idea che condividesse la cella con un vecchio pazzo. Non ho però capito che genere di informazioni poteva passare alle guardie?
L'ultima parte, con la scena del film, l'hai descritta veramente bene.

Recensore Master
02/05/19, ore 23:49

Carissima Ladyhawke!
Giungo su questi lidi e sono ammaliata da questo breve, primo capitolo!
In pochissime righe sei riuscita non solo a raccontarci di una fuga di cui non sappiamo ancora se sia andata a buon fine, ma anche di un'atmosfera e di odori e visioni strazianti, come quella dei corpi impiccati mangiati dal tempo e dai corvi.
Si avverte la paura del giovane Philippe, che sa che pur avendo preso tempo, elargendo informazioni alle guardie, sa anche che non potrà sfuggire alla morte per sempre. Difatti viene scelto, infine, il momento del suo giudizio ed è lì che decide di scappare, di tentare almeno, come il Capitano Navarre ha fatto riuscendoci,a quanto pare.
La botola della speranza, la chiamo io. Non si sa cosa ci sia dentro, al di là, ma è sempre meglio che restare lì ad attendere di morire e di veder se stessi perire sotto le armi di un giudizio troppo crudele.

Adoro come riesci sempre a descrivere ogni cosa, come riesci a dare le sensazioni che i tuoi personaggi avvertono, anche attraverso i cinque sensi. la fuga è libertà, ma non è ancora detto che Philipe ci riuscirà e infatti si trova davanti all'ignoto. Si vede qualcosa venirgli contro e non fa che pregare. È l'unica cosa che gli resta da fare, la sua ultima speranza e noi non sappiamo cosa accadrà. Non lo sappiamo ma lui, invece, sembra saperlo benissimo.
Come sempre leggerti è un'esperienza che rimane nel cuore, la tua poetica è in grado di toccare corde intime, e a dare sempre un senso di magia. Sei bravissima.
A prestissimo,
Miry

Recensore Master
02/05/19, ore 21:45

Carissima Ladyhawke! <3 <3

Non mi stancherò mai di leggerti in questo fandom! Il titolo che hai scelto è bellissimo, evocativo e la shot si apre davvero in maniera inquietante: hai descritto benissimo sia il nero potere di Sua Grazia, visto attraverso gli occhi di Philippe, sia lo spirito del ragazzo e le sue considerazioni – peraltro proprio le sue considerazioni, dato che quelle fa nel film – circa il voler morire fuggendo, anziché appeso alla corda. Ma anche la descrizione iniziale degli impiccati, anzi, soprattutto questa, mi ha calata di peso in un contesto medioevale vero e proprio. Leggendoti mi sembrava di sentire i corvi che beccavano i cadaveri, quindi deduco che sia andata bene, ecco, che sei riuscita in poche righe a trasmettermi tante emozioni, ma qui più che in altre storie ti sei concentrata sul creare un’atmosfera particolare, profonda e, in una parola, bella da leggere e in cui è bello (di nuovo, a quest’ora i sinonimi mi sfuggono XD) perdersi. Il bello di questo missing moments è che viene nominato Navarre, ma per Philippe è quasi una nozione priva di importanza, che accoglie, ma di cui non comprende la portata.

Rinchiuso com’è nelle carceri, ascolta e fa tesoro di informazioni, oltre che cederle e questo era un dettaglio che non ricordavo benissimo, la parte del Topo incarcerato, mentre ricordo alla perfezione la sua fuga e le battute, che sono proprio loro. Insomma, leggere della storia prima della storia, in un certo senso, quando ancora il protagonista non ha incontrato Etienne Navarre è qualcosa di bello da leggere nelle tue righe.

Sono felicissima di sapere che questa tua creazione farà parte di una serie e non vedo l’ora di tornare a leggere altre tue storie. Non sono ancora in tremendo ritardo, ma mi scuso comunque per averci messo tanto! Un bacio mia cara, e buonanotte! :*
Shilyss

Recensore Master
02/05/19, ore 19:26

Ciao carissima, eccomi di nuovo da te <3
Sono sempre contenta di leggere qualcosa su Ladyhawke, sei sempre particolarmente ispirata quando ti muovi fra questi bellissimi personaggi che, del resto, conosci come le tue tasche.
Questa volta il protagonista è niente meno che Philippe Gaston, il perno attorno al quale si può dire che ruoti tutta la storia. Lo descrivi in un momento particolare, oserei dire fondamentale, mentre tenta di fuggire dalle famigerate carceri di Aguillon: in pratica, è l’espediente narrativo su cui si basa l’intera storia, Navarre infatti si interesserà a lui proprio perché conta sul fatto che, se è riuscito ad uscire sotto il naso delle guardie, allora allo stesso modo sarà in grado di rientrare. Gaston scappa da un destino terribile, sua grazia infatti ha deciso che la sua ora ormai è giunta e ha ordinato la sua messa a morte. Il destino di quelli come lui è morire impiccato e restare a marcire appeso al cappio, come monito verso coloro che osassero sfidare il potere di Sua Grazia il Vescovo, uomo temuto da tutti, persino da Roma. Mentre leggevo mi è venuta in mente “La ballata degli impiccati” di De André, me ne hai ricordato un po’ l’atmosfera.
Gaston però è scaltro, il topo viene chiamato e a ragione, perché riesce ad infilarsi ovunque, anche in cunicoli preclusi a uomini magari più forti di lui, ma meno agili e intelligenti. E così lo seguiamo nella celeberrima sequenza iniziale del film, in cui il giovane ladro evade dal carcere facendosi strada attraverso un passaggio sotterraneo, che lo porta a cadere dentro al torrente che corre lungo le gallerie sotto al castello. All’improvviso vede qualcosa nuotare verso di lui, e per un momento mette da parte la sua spavalderia e si rivolge direttamente al Signore… alla fine noi sappiamo che lo strano essere che sembra intenzionato ad attaccarlo altro non è che un tronco d’albero, ma Philippe ancora non sa che fuori lo attende qualcosa – o meglio, qualcuno – di ancora più terribile, in un certo senso: quell’Etienne Navarre di cui le guardie parlavano con tanto timore e ammirazione.
Evviva le raccolte, sai che a me piacciono particolarmente, e sono veramente felice che tu ne abbia iniziata una dedicata a Ladyhawke.
Intanto ti faccio i complimenti per questa prima OS, nella quale sei riuscita a calibrare perfettamente azione e introspezione *_*
Ottimo lavoro!
Un bacione e alla prossima :*

padme

Recensore Master
02/05/19, ore 02:31

Ciao Eccomi qua!
Di nuovo nel tuo Fandom!
Ormai per me questo Fandom è tuto!
Perché davvero come ti destreggi tra i personaggi è fantastico.
“…Philippe Gaston era troppo giovane, decisamente troppo giovane per morire appeso a una forca…”
Non so perché questa frase mi ha ricordato la canzone di De’Andrè hai presente? “…Impiccheranno Geordie con una corda d'oro.È un privilegio raro…”
Le immagini che crei si sposano così bene con le frasi del film.
Il senso di costrizione. E nonostante l’Angst la speranza.
“…Se c’era riuscito quel Navarre a fuggire dalle ire di Sua Grazia, e dalla città, allora poteva sperare di farcela anche lui ad evadere dalle prigioni di Aguillon…”
Bel capitolo! Davvero.
Il finale mi ha di nuovo riportato alla mente De Andrè …
Una colonna sonora perfetta nella mia mente. “…Rubò sei cervi nel parco del Re, Vendendoli per denaro…”
Mi è piaciuta questa shot dedicata a Philippe Gaston “il topo”. (che poi anche solo per il soprannome dovrebbe starmi simpatico).
Seguita, aggiunta a preferiti!
^_^ alla prossima!
Boingo

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