Recensioni per
Raggi di Eclissi
di Ladyhawke83

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/09/19, ore 23:01
Cap. 6:

Mi è piaciuta moltissimo.
Era proprio quello che speravo di leggere con questo prompt <3.
Poi mi piace l'angoscia che lei vive, non capendo bene cosa sta succedendo.
La trovo delicata. Potevo ben immaginarmi gli scenari del film.
Grazie!

Recensore Master
03/09/19, ore 18:01
Cap. 4:

Carissima <3
Senti, io te lo devo proprio dire, credo che questa sia fra le OS più belle che tu abbia scritto. Leggerti è come sempre un piacere, ma questa volta davvero non sono riuscita a staccare gli occhi dal testo fino a quando non sono arrivata alla fine. Ormai hai una padronanza tale di questi due personaggi che ciò che scrivi può essere tranquillamente considerato come una componente aggiuntiva e assolutamente canonica del film che tutti conosciamo e amiamo.
Ovviamente, noi veniamo proiettati nella vita di Isabeau e Navarre nel momento in cui la loro triste vicenda si avvia verso la sua conclusione, e quindi possiamo solo immaginare cosa sia loro accaduto nei due anni che intercorrono tra la maledizione e il ritorno ad Aguillon: tuttavia, questo spaccato che ci mostri è indubbiamente verosimile. Se per Navarre, in quanto uomo e Cavaliere, e pur nelle condizioni terribili in cui si viene a trovare, sopravvivere non rappresenta un ostacolo insormontabile, per Isabeau il discorso è completamente diverso: lei è una fanciulla che si ritrova da sola a vagare per i boschi di notte, senza altra compagnia oltre a Goliath e al suo amato trasformato in lupo. È una ragazza intelligentissima ma abituata ad un certo tipo di vita, e ritrovarsi d’un tratto braccata e tagliata fuori da ogni contatto umano deve aver avuto su di lei un impatto devastante, anche se, da donna forte quale è, non se ne lascia certo abbattere. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui ti sei soffermata sull’aspetto pratico del concetto di “sopravvivenza”: il vestito che la ragazza indossa è splendido e pregiato, la fa sembrare una vera principessa, o una fata, ma non è adatto ad una vita in fuga, tra i boschi; persino accendere un fuoco non è certo un’impresa semplice, soprattutto se non si ha mai avuto l’occasione di farlo all’aperto (c’erano i servitori, per questo, ad Aguillon). Struggenti i ricordi dei giorni felici in cui Isabeau non era altro che una ragazza follemente innamorata, che sognava di coronare il suo amore in un giorno di festa, sotto il sole splendente.
Amo il modo in cui hai fatto interagire Isabeau e Navarre: è vero, entrambi non hanno ricordi della loro semi vita animale, eppure il loro legame è talmente intenso che, in qualche modo, riescono a comunicare lo stesso: e così Navarre porta alla dolce contessa ciò di cui può aver bisogno, e lei ricambia con un dono ancora più prezioso. Poche lettere in cui è però racchiuso tutto l’amore che Isabeau prova per il suo capitano e una treccia bionda e bellissima, carezzando la quale Navarre potrà trovare la forza di proteggere sempre la sua amata e di combattere il destino incerto e avverso che sta venendo loro incontro. Anche a costo di estirpare il male alla radice, uccidendo il responsabile di tutto, il Vescovo di Aguillon.
In questi giorni in cui temo di crollare a terra da un momento all’altro, da quanto sono stanca, leggerti è sempre un balsamo tonificante.
Non smettere mai di scrivere di loro <3
Un bacio enorme :***

padme

Recensore Master
01/09/19, ore 12:07
Cap. 4:

Carissima Ladyhawke,

questa storia mi è piaciuta tantissimo… <3 Riempie alcuni dei buchi che il film naturalmente mostra, ma lo fa in maniera intelligente e interessante.

Ecco allora analizzare i non facili pensieri di Isabeau e il suo modo di vivere subito dopo la maledizione del vescovo, quando ancora l’equilibrio doloroso e intenso con la versione di Navarre tramutata in lupo non si è realizzata. Mi è piaciuto moltissimo leggere di lei e della sua domanda ipotetica. Accettando le avances di Sua Grazia c’è una possibilità che lui avrebbe evitato di abbattere la sua ira sul capitano, ma personalmente sono propensa a credere che non l’avrebbe fatto, uccidendo il rivale. Il modo in cui hai spiegato la treccia e il pezzo d’abito è romantico, bellissimo e credibile e ti confermo che vale lo stesso discorso anche per Navarre e le sue capacità scrittorie. È storicamente accurato che personaggi di spicco in ambito militare, anche se di famiglia benestante, non sapessero leggere e, soprattutto, scrivere (le cose erano differenti e non conseguenziali). Ciò deriva soprattutto dal fatto che le grafie medievali erano complesse e piene di legamenti e abbreviazioni. Quindi un plauso anche a questo dettaglio che hai colto nella sua veridicità e accuratezza. Leggere di loro è sempre bellissimo e amo come ne scrivi. Ti auguro una serena domenica e a presto,

Shilyss

Recensore Master
28/08/19, ore 16:06

E qui c'è l'incontro tra Philippe e Navarre, un po' turbolento ma essenziale, almeno il piccolo topo si è tenuto la testa saldamente sul collo. Perdonami se ho supposto, erroneamente nell'altra recensione, che i prompt fossero di una challenge (errore mio d'interpretazione) ti sono stati suggeriti da una collega scrittrice e quindi chiedo scusa per lo sbaglio.
Ma veniamo a noi, perché non è passato inosservato che tu abbia inserito all'interno della narrazione il fatto che Philippe conoscesse già le disavventure dell'ex capitano delle guardie. Un'idea plausibile a dire il vero, è molto probabile che Philippe possa aver sentito discorsi o aneddoti su Navarre. Leggende o fantasticherie che si tramandavano di bocca in bocca fino a diventare di dominio pubblico. E la paura di essere finito in un guaio ben peggiore delle prigioni di Aguillon gli passa per la mente nel momento in cui Navarre lo porta di peso via con sé.
Entra in scena anche l'antagonista del nostro biondo capitano, perché se il Vescovo è l'essere perfido che ha venduto l'anima al diavolo per la sua lussuria nei confronti di Isabeau (perdonami se lo scritto male, ma ho un vuoto di memoria quindi porta pazienza)
Marquet e quello che più di tutti ha covato sempre invidia per Navarre. Un'invidia per il ruolo che ricopriva, per la forza, la nobiltà d'animo e il rispetto che tutti gli portavano. Adesso lui ha il suo stesso incarico, ma il risultato è di gran lunga inferiore...il suo zerbinaggio nei confronti del Vescovo pur sapendo le ingiustizie da lui commesse lo porteranno a fare la stessa fine.
Perfettamente inerente il pensiero di Philippe dato dal prompt iniziale. Il giovane topo sogna ad occhi aperti un pasto caldo e riscaldarsi accanto ad un focolare familiare. Fa il gradasso con del denaro sgraffignato e si imbatte nella triste realtà. Ben altre avventure lo attenderanno però, tra realtà e magia...un lungo cammino è appena cominciato.
Bravissima come sempre, è un piacere leggere le tue storie e sognare insieme agli indimenticati protagonisti di Lady Hawke. A presto

Recensore Master
28/08/19, ore 15:42

Uno tra i miei personaggi preferiti...il giovane Philippe, ovviamente a parte Navarre. Come non amarlo lui, è praticamente impossibile. Ti entra nel cuore da quando lo vedi cavalcare Golia la prima volta...e poi comincia la magia.
La stessa magia che rivivo leggendo la tua storia. Non potevi aprire questa raccolta con personaggio migliore e più adatto. Perché se Navarre e "lady falco" sono i protagonisti della storia, Philippe è sicuramente il perno sul quale verte l'intera vicenda. Il collante, che tra goliardate varie e tanta faccia tosta porta avanti con fervore l'impresa del capitano Etienne.
Mi piace il fatto che tu abbia arricchito il testo con le parole del film, che hanno reso il tutto molto d'impatto, quasi ci fosse un unico filo conduttore tra il tuo racconto e le scene che ben conosciamo.
Ottime le descrizioni e la caratterizzazione del personaggio, ovviamente me lo aspettavo, sapendo che sei un'estimatrice di questo film. Sono curiosa di leggere come hai saputo sfruttare i prompt di questa Challenge all'interno della tua raccolta. Quindi continuerò la lettura con piacere. Complimenti e alla prossima.

Recensore Master
28/08/19, ore 00:11

Ciao! Eccomi qui per lo scambio! :D
Devo dire, ho letto tutte le OS della tua raccolta, ma questa (fin dal titolo che hai scelto) mi ha colpito particolarmente.
A parte il tuo stile fluido, chiaro, ricercato, mi ha conquistata la caratterizzazione dei tuoi personaggi: da una parte, il rimorso di un uomo di chiesa, buono sicuramente, ma anche debole e molto umano, che si rende conto di aver compiuto un errore madornale, condannando ad un destino infelice persone che lui aveva a cuore; dall'altra parte una donna ferma in un dolore palpabile, ma composto, quasi regale come d'altronde l'animale in cui si trasforma.
Non è affatto facile esprimere tutto questo con le parole, soprattutto in un singolo capitolo, eppure tu ci sei riuscita alla grande e il risultato è stato veramente fantastico!
Complimenti davvero.

In generale, ti ringrazio, conosco il film di LadyHawke, lo vedevo da bambina ogni volta che ne avevo l'occasione, per la magia, ma soprattutto per l'immagine pura dell'amore che mi trasmetteva... è stato un piacere ricordarlo tramite la tua storia! :D

Recensore Master
21/08/19, ore 16:42

Ma ciao Ladyhawke! ^^

Io non riesco proprio a crederci che Rutger Hauer non ci sia più. Leggere le tue storie, però, mi riporta a quando mi rivedevo Ladyhawke con la vhs e saltavo le pubblicità registrate. Tutte vorremmo un amore come quello che unisce il falco e il lupo, tutte ci siamo innamorate del capitano della guardia in sella al suo nero destriero e abbiamo sognato un amore così, nascosto, proibito, maledetto, ma che resiste a qualsiasi cosa. Sull’IC, quando sei tu a scrivere, non c’è dubbio che ci siamo. In questa shot tutti e tre i protagonisti sono ben gestiti: Imperius è roso dal senso di colpa e cerca di rimediare la leggerezza di un segreto non tenuto, che ha comportato la dannazione di due anime costrette a non ritrovarsi mai. Isabeau è dignitosa e furiosa e questa furia le si addice. Quando la incontriamo, nel film, ha già avuto modo di accettare la questione – per quanto nei confronti del prete mostri sempre una sana dose di diffidenza e sospetto. Ma in questo missing moments lo sdegno nobile che le attribuisci è una caratteristica che per me è molto sensata: Isabeau, in fondo, è la figlia di un conte; si comporta come tale. Diverso è Navarre. In lui si percepisce un tipo di furia gelida.

Imperius è solo un misero traditore di cui Dio dovrà aver pietà; per il fiero Navarre (e cosa c’è più IC di questo concetto io non lo so) il vero e unico obiettivo è il Vescovo. Qualora non si fosse capito, ho adorato ogni singola riga di questa storia. L’hurt comfort è un genere bello e difficile, ma credo tu abbia rispettato appieno il prompt e hai mostrato bene lo smarrimento e la dignità della bella Iseabeau, ma come ti dicevo in apertura, tu li scrivi in maniera stupenda e mi fai rivivere ogni volta le emozioni del film. Grazie a queste righe Navarre sarà sempre dentro di noi, assieme a un pezzo della nostra infanzia/adolescenza/giovinezza. <3
Un abbraccio forte, mia cara.
Shilyss

Recensore Master
20/08/19, ore 16:42

Carissima,
scusami tanto per l'immenso ritardo ma finalmente eccomi a recensirti!
Che bellissimo il tuo Navarre che vuole vendetta prima di ogni altra cosa; che è disposto a sporcarsi le mani uccidendo il Vescovo, l'artefice dei loro mali, della loro maledizione, che lui e Isabeau sono costretti a vivere sulla loro pelle.
Sai, quello che mi piace di questo capitolo (oltre L'IC dei personaggi di cui avevi dubbi, ma sappi che non sono per nulla OOC, anzi... sono loro, sotto le loro sfumature più sgargianti e sofferte) è l'umanità ma anche la forza d'animo dei personaggi, che si rivelano ancora una volta solidi.
Navarre e il suo giustificabile desiderio di vendetta, la fierezza e coraggio di una Isabeau nuda di fronte ad Imperius, che non viene schiacciata, rimane lei, nella sua più tridimensionale che, pur vivendo un grande dolore, va avanti. Non importa cosa succede ma rimane fiera, a testa alta edimmi se questo non è IC.
“Navarre saprà come fare e, se dovessimo fallire, almeno saremo insieme...” questa frase poi me l'ha fatta letteralmente adorare.
Complimenti cara, come sempre tocchi il mio cuore.
a presto,
Miryel

Recensore Master
10/08/19, ore 16:33

Ciao cara <3
Commento questa storia con il cuore in mano, perché leggere le dediche con cui hai chiuso questo capitolo mi ha fatto davvero venire le lacrime agli occhi.
“L’unico e solo Capitano Navarre”… quanta verità in queste parole! Non lo dimenticheremo mai, non ci sono dubbi su questo. Ma ciò sarà possibile non solo grazie alle immagini del film meraviglioso che ormai sono indelebili nella nostra mente, ma anche per merito tuo, che hai trasportato questi straordinari personaggi su carta e hai conferito loro nuova definizione, sfumature sempre diverse e intense, pur non tradendone MAI (ci tengo a sottolinearlo) l’autentica essenza.
Ancora una volta quindi mi perdo nelle tue parole, mentre ci mostri un altro missing moment straziante, immediatamente successivo al compiersi della maledizione ad opera del malvagio Vescovo D’Aguillon. Il primo passo in quella che è a tutti gli effetti una semi-vita deve essere stato terribile per entrambi, ancora sgomenti e increduli davanti ad una magia la cui crudeltà è persino difficile da concepire. Per cui è comprensibile la sete di vendetta di Navarre, il cui pensiero dominante è dunque quello di uccidere colui che ha trasformato la loro vita, sua e di Isabeau, in un vero e proprio inferno. E anche la freddezza e l’odio della nobile contessa D’Anjou è più che verosimile: Imperius, in fondo, con il suo tradimento le ha rubato il futuro, e il vecchio prelato in qualche modo doveva aspettarsi di non essere perdonato tanto facilmente. Eppure è sempre così fiera la nostra Isabeau, anche in una situazione che la vede in netto svantaggio, nuda e vulnerabile davanti ad Imperius, mantiene tutta la sua dignità e non si piega, si erge in tutta la sua bellezza e rifiuta le parole del vecchio monaco, conscia che l’unica cosa che conti davvero è stare con il suo amato Navarre, non importa sotto quale aspetto. È come se, dopo l’iniziale smarrimento, Isabeau tragga forza proprio da questo pensiero: qualunque cosa il destino porrà dinnanzi a loro, i due amanti lo affronteranno insieme. È un concetto bellissimo che, personalmente, a me piace sempre trovare in una storia.
Spero che il dolore per questa perdita così grande si sia un po’ attenuato: Rutger Hauer ci mancherà sempre ma continuerà a vivere, proprio qui, nelle tue mani e nei nostri cuori.
Un pensiero anche a Valentina, ragazza speciale e dal grande talento che ci è stata strappata via troppo presto.
Complimenti come sempre mia cara, un bacione, unito a tantissimo affetto :***
A presto!

padme

Recensore Master
08/08/19, ore 22:19

Ciao!
I miei tempi come al solito sono biblici, ma alla fini arrivo!
Trovo i personaggi molto IC, tutti, in particolare ho apprezzato molto la reazione di Imperius a Isabeau senza abiti: non mi sarebbe mai venuto in mente che potesse in qualche modo indulgere anche solo mentalmente nella tentazione, ma ripensandoci era sicuramente appropriata. Dice nel film che "tutti eravamo innamorati di lei in qualche modo" e si definisce un prete "debole".
La fic scorre benissimo e questo capitolo interpreta il prompt!

Recensore Master
06/08/19, ore 07:47

Scritta davvero benissimo, ma tu sei una garanzia in questo fandom.
Non mi sono sembrati particolarmente Ooc. In fondo è un momento di massima disperazione per loro, è normale.
Ti faccio notare solo una svista:
la bellissima dama di Aguillon colui [colei] di cui tutti erano innamorati,

Recensore Master
09/06/19, ore 21:03

Carissima Ladyhawke!
Che piacere tornare sui tuoi scritti!
Uno spettacolare inizio, col rintocco di campane che annunciano a Navarre che qualcun altro, è riuscito a sfuggire alle prigioni di Aguillon, in quell'inverno freddissimo che pesa sulle spalle del giovane topo, desideroso solo di trovare rifugio e libertà.
Ho adorato tutta la parte introspettiva dove racconta la sua fame e la sua confusione, la voglia di spalancare le sue ali.
Il suo arrivo alla locanda è talmente un sollievo che, con l'oro rubato, decide di fare un grande brindisi che gli costa caro, carissimo. Ovviamente ha alle calcagna chi lo cerca e quella sua "arroganza" attira l'attenzione e fattelo dire, quanto è scenografica questa scena? L'hai resa davvero benissimo e ti devo fare i miei più sinceri complimenti per come, ogni volta, riesci a cambiare i ritmi della narrazione a seconda di ciò che vuoi comunicarci. Qui ansia, angoscia, speranza di riuscire a scappare e vivere.
Ci rimette quasi le penne, Gaston... eppure Navarre è lì, pronto a difenderlo, ma Gaston non lo sa ancora... si sente in trappola, conteso tra due uomini forti che possono schiacciarlo con facilità.
Insomma, come sempre la tua narrazione mi lascia a bocca aperta, perché per scrivere certe atmosfere ci vuole capacità e tu ne hai sempre da vendere. Invidio il tuo spirito delicato che riesce, sempre, a entrarti dentro. Sei unica, sul serio.
Quindi a presto, mia cara
Miry

Recensore Master
28/05/19, ore 17:17

Ciaooooo ^^
Eccomi di nuovo, ci ho messo un sacco questa volta e ti chiedo perdono ☹
Torno più che volentieri fra le storie che più amo leggere, quelle che, tra l’altro, possono vantare una narratrice d’eccezione.
Ed ecco che ritroviamo Philippe esattamente dove lo abbiamo lasciato alla fine dello scorso capitolo: fuggito dalle prigioni di Aguillon, il giovane si ritrova all’addiaccio, in pieno inverno, coperto solo di stracci e con lo stomaco drammaticamente vuoto. Verrebbe da chiedersi se il piccolo topo non sia caduto direttamente dalla padella alla brace, quando ecco che raggiunge una locanda. E qui assistiamo forse all’unico atto veramente “stupido” compiuto da Gaston – che nel resto del film invece si rivelerà come un ragazzo impulsivo, certo, ma anche molto intelligente e in grado di ponderare con scrupolo le varie situazioni che gli si pongono dinnanzi – un peccato d’incoscienza che per poco non gli costa la testa, se non fosse per il provvidenziale arrivo di Navarre.
In questo caso vediamo il Capitano attraverso gli occhi di Philippe, che lo vede quasi come un fulmine nero implacabile, suggestionato anche dalle varie dicerie che circolano su di lui. E, certamente, tutto si può dire tranne che Navarre non incuta timore, così algido e fiero in groppa ad un cavallo mastodontico, anch’esso nero come la notte.
Philippe si sente – nuovamente – in trappola una volta nelle sue mani, spaurito ed indifeso come un topolino conteso tra un lupo e un falco… ma non immagina ancora quanto questa fantasia sia davvero più che mai vicina alla realtà.
È sempre un piacere immergermi in queste atmosfere, che tu del resto sai ricreare benissimo: Ladyhawke è un film bellissimo e io sono felice che abbia trovato in te la sua paladina <3
Un bacione e a presto cara, e tanti complimenti, come sempre :*

padme

Recensore Master
26/05/19, ore 17:34

Carissima Ladyhawke! ^^

Qui piove, piove e piove e io sono in ritardo mostruoso, ma finalmente sono qui! ^^. Sei una garanzia quando si tratta di Ladyhawke e adoro leggere le tue storie in questo fandom. Questa è particolarmente aderente al canone e ne riprende i momenti salienti, aggiungendo, però, le introspezioni. Questo trovo sia un elemento di grande rilevanza, perché è l’elemento in più, l’analisi che consente al lettore di riavere un pezzo indietro di un film meraviglioso. Ho adorato le dicerie su Navarre che ama il falco: già in questa sola descrizione c’è tutta l’intera tragedia che tanto ci ha fatto penare dietro la maledizione dei due amanti. Philippe è reso benissimo: astuto, rapido di lingua e pensiero e anche un po’… ingenuo.

Alla fine, viene “beccato” per vanteria, perché si crede sempre un passo avanti a tutti e crede di essere al riparo dell’ira del Vescovo, fuori dalla portata di tiro delle sue guardie. Mi è piaciuto molto anche il passaggio introspettivo che spiega la fuga del “topo” di fronte a Etienne Navarre che, qui lo ricordo, è il salvatore del piccolo ladro. Non vuole finire invischiato in una storia di magia e di terrore e ha ragione, solo che, come ben sappiamo, ci finirà con tutte le ginocchia! ^^.

Stilisticamente questo capitolo è scritto molto bene ^^ e non ho nulla da segnalare o farti notare, se non che spero tu abbia il tempo di proseguire al più presto questa raccolta interessante. Sono curiosa di vedere quali altri momenti extra analizzerai o racconterai nuovamente, come in questo caso. Isabeau qui non è presente, ma sai una cosa? Spicca comunque e io intravedo la sua presenza anche se sol nel breve – e per questo ancora più intrigante – accenno alle sue vicissitudini con Navarre.
Ancora perdono per il ritardo immenso, ti mando un caro abbraccio,
Shilyss

Recensore Master
20/05/19, ore 10:24

Ciao cara! Eccomi qui, con un po' di ritardo, a recensire la prima OS di questa raccolta.
Come ti accennavo l'altro giorno, io ADORO questo film, da piccola lo vedevo in continuazione e ho continuato ad amarlo anche collassare degli anni, anzi, forse l'ho amato di più, crescendo.
Ti dico solo che tre anni fa sono andata in Abruzzo, a visitare Rocca Calascio, ossia il castello di Imperius! Ed è stata un'esperienza bellissima, che ti consiglio vivamente, se non ci sei ancora stata.
Detto ciò, sono contentissima di aver scoperto questa passione in comune, tornerò con piacere a curiosare sul tuo profilo, anche per continuare questa raccolta che già mi piace moltissimo.
Adoro Philippe, da sempre, è un personaggio incredibile, senza il quale i due innamorati della storia non sarebbero mai riusciti a stare insieme e a spezzare la maledizione. È lui l'uomo comune che si rivela il vero eroe della vicenda, il Samvise Gamgee (passami l'accostamento) che dà speranza ai protagonisti e che riesce a compiere grandi cose grazie alla sua umanità.
Qui ti ci mostri la prima scena, quella della fuga, da una prospettiva diversa, approfondendo quei momenti ma soprattutto quelli precedenti, in cui vediamo il topo nella sua cella, ad origliare discorsi delle guardie su Navarre, ad osservare quei corpi ciondolanti sulla forca, a pensare che sia meglio morire cercando la libertà che in quel modo. E noi ovviamnete sappiamo bene come andrà, poi! Grandi sfide lo aspettano e dioha certamente altri programmi per lui! ;)
Le citazioni mi sono piaciute molto, hanno contestualizzato meglio la scena ecreato quel.piacevole effetto nostalgia, almeno per me che sono cresciuta con questo film, quindi bravissima, ottima scelta!
Trovo che il tuo stile sia ottimo, senza errori grammaticali o refusi di nessun genere, scorrevole e semplice. Complimenti! Davvero!
Una storia che mi ha fatto Davvero piacere leggere.
A presto!
MissAdler